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Fabry72

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  1. e' inconfondibile... specialmente per l'odore... assai sgradevole e forte
  2. Bel raccolto! se mi permetti una critica, pero'..... i funghi van puliti, almeno sommariamente, in loco.
  3. un buon punto di partenza e' l'utilizzo di chiavi dicotomiche. Diversi libri "teorici" le propongono (tipo Moser, Courtecuisse, etc)... con queste puoi arrivare direttamente alla specie o, almeno, al genere. da li, con monografie specifiche alla specie. Inutile dire che poi, con l'esperienza, bene o male arrivi "vicino" alla determinazione un esempio di chiave dicotomica lo trovi qui: Mio collegamento
  4. direi Tricholomopsis rutilans. P.S. bel raccolto!
  5. confermo. cresce sotto conifere (personalmente sempre trovata sotto abete rosso) e' abbastanza frequente e raggiunge facilmente dimensioni notevoli.
  6. Come giustamente dice Ennio anche da noi ci sono diverse usanze "locali" che portano a consumare funghi normalmente non commestibili. Basti pensare al gia' citato satanas, il L. tesquorum in puglia, la stessa C. nebularis e il chiodino in Lombardia, la G. esculenta in trentino. A parte forse nebularis e chiodini i funghi vengono sempre "trattati" in maniera particolare ed hanno tempi di preparazione molto lunghi che (probabilmente) riducono o annullano le sostanze tossiche presenti. Ovviamente l'invito e' e dev'essere SEMPRE quello di evitare il consumo di queste ed altre specie potenzialmente tossiche, ci mancherebbe! Pero', in tutta sincerita', da qui al "processare" chi ha pacatamente e serenamente riportato un'usanza locale... ce ne corre!
  7. con i pori cosi' scuri, per il primo, l'unica idea che mi viene e' il Porphyrellus porphyrosporus. il secondo non si capisce bene, anche se (gambo a parte) somiglia a un Albatrellus cristatus o ovinus (io di solito lo trovo sotto conifere o misto)
  8. Fabry72

    VIPERA... COSA FARE SE....

    L'uso del laccio non e' sbagliato, aiuta comunque a rallentare il flusso sanguigno e la sensazione di malessere per lo sfortunato. Va pero' usato con cognizione. non dev'essere strettissimo e ogni 10 minuti va tolto per qualche minuto e spostato un pochino.
  9. potrebbero essere dei roseoalbidus?
  10. Fabry72

    Xerocomus impolitus

    ops.... che figuraccia! pensavo si riferisse al lago di Como (o Lario)! dove ci sono splendidi e ricchi castagneti!
  11. beh... come profumo l'estatino e' sicuramente piu' forte del nero.... l'odore NON era comunque da edulis per intenderci, decisamente piu' intenso. determinare un aestivalis e un aereus dall'odore... la vedo difficile, personalmente non ne sono in grado.
  12. Fabry72

    Xerocomus impolitus

    ma arriva dai castagneti lariani? mai trovato da quelle parti! l'unico luogo "lombardo" dove li ho trovati e' stato il parco di monza.... tra l'altro ad aprile! poi ovviamente nelle sugherete sarde
  13. quella foto la vedo molto "rossa" sul mio monitor, poco "realistica" se mi passate il termine. il classico badius da conifera di solito e' questo: (foto trovata in rete, tratta da http://www.rysch.com/pilze/Xerocomus_badius.htm)
  14. Fabry72

    Xerocomus impolitus

    sembrerebbe proprio lui!
  15. il fechtneri non ha mai un colore cosi' scuro e una cuticola cosi' liscia. presenta invece un colore che varia tra il grigio e il beige, con cuticola vellutata, la carne e' poi gialla che vira leggermente all'azzurro. il gambo ha un leggerissimo reticolo concolore. nelle foto invece il gambo pare non avere ornamentazioni di sorta e l'attacco al cappello e' tipico da Xerocomus, la carne e' bianca e vira all'azzurro, i pori si macchiano di nero al tatto.
  16. Bravissimo! e' esattamente uno Xerocomus badius! sicuramente sofferente e ingannatore... ma e' lui! buon commestibile dopo cottura.
  17. il pinophilus non vira al tatto. qui si parla invece di pori che virano al nero (anche se dopo un po' di tempo... ma questo puo' essere dovuto al secco patito dal fungo).
  18. il fechtneri ha la carne gialla.... e difficilmente cresce sotto abete. secondo me sei piuttosto fuori strada. sempre secondo la mia idea, quello che piu' falsa rispetto al solito e' il gambo...... riprova.
  19. allora concordo sull'aestivalis e, soprattutto, sulla crostata di ricotta!
  20. rispondendo "qua e la"... il gambo era stato tagliato in quanto non destinato ad una determinazione. so bene come portare i funghi per il loro riconoscimento o semplicemente per studio, avendo aiutato spesso e volentieri a determinare i funghi per varie mostre Il dubbio sulla commestibilita' non c'era... per quello visto che era leggermente larvato, ne ho eliminato la parte bassa. tornando al fungo..... ho volutamente evidenziato la cuticola liscia e il tipo di reticolo in quanto, secondo me, fondamentali per distinguere un aereus da un aestivalis. il colore poi e' tipico da nero.... l'unico "neo" e' il colore del gambo... forse piu' da estatino.... ma mi e' gia' capitato di trovar neri appenninici, non freschissimi, col gambo di quel colore. se me l'avessero portato al micologico milanese non avrei avuto dubbi a classificarlo come aereus.....cosi' come se mi avessero chiesto "ci son neri in valtellina?".... sempre senza dubbio avrei detto di no! da qui il "mio dubbio"! per la foto di Daniele.... beh... mi unisco ai pandini..... : edulis per me
  21. parla di pecceta trentina a 1500 m. di quota
  22. non qui! non in valtellina! non e' ambiente da aereus! il bosco lo frequento da anni ed anni... e' appena sotto casa mia a Teglio..... e di neri qui proprio non se ne sono mai visti! considera che ci passo quasi tutti i giorni in agosto... e in tutti i w.e. di luglio.... aestìvalis si, ci sono, non abbondanti ma qualcuno lo fa.... edulis anche.... la caesarea potrebbe esserci in qualche angolo, non lo escludo... e' meno "difficile" come fungo.... ma l'aereus...
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