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Qualche notizia positiva finalmente arriva .... da Misna: La formazione del nuovo governo togolese del primo ministro Edem Kodjo – incaricato dal presidente Faure Gnassingbé - è stata annunciata ieri sera dalla televisione nazionale; ne fanno parte 30 ministri, inclusi rappresentanti dell’opposizione come l'avvocato Tchessa Abi alla Giustizia e Zarifou Ayéva agli Esteri e all’integrazione africana. Lo stesso Kodjo , che è già stato primo ministro in passato, fa parte di un formazione dell’opposizione moderata.
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... i profughi in Ghana e Benin continuano ad aumentare e hanno raggiunto il numero di oltre 33.000 ... ... continuano le segnalazioni di violenze, rapimenti, uccisioni sommarie, stupri ... ... alcuni simpatizzanti dell'opposizione sono arrivati a chiedere armi per opporsi ai militari !!! ... prendendo come esempio la rivolta di Guillaume Soro in Costa d'Avorio ... ... il governo Eyadéma nega le cifre su uccisioni e violenze, fornite dalle associazioni umanitarie, ribadendo che tutto è tranquillo e che gli scontri sono stati poca cosa ... ... la comunità internazionale è come paralizzata ... nessuno prende iniziative dopo il fallimento dei colloqui di Abuja ...
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Un'ultimissima precisazione, sentita pochi giorni fa ad un convegno medico. Attenzione ad abusare di prodotti repellenti (di insetti e affini), in particolare quelli a base di DEET (N,N-dietil-m toluamide). Sembra infatti che questa sostanza possa causare un aumento del rischio di Sclerosi Laterale Amiotrofica.
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Mi accorgo solo ora di questa discussione. Come già feci "altrove" mi permetto di dare qualche informazione in più sulle malattie virali trasmesse dalle zecche, a cui Cinzia ha già accennato. Il virus più importante che le zecche possono trasmettere è il TBEV (Tick-borne Encephalitis Virus), che può causare gravi infezioni neurologiche con encefaliti, che in alcuni casi possono anche essere mortali. Questo virus appartiene alla famiglia Flaviviridae (RNA a singola elica, strand positivo, genoma lineare non frammentato, una unica ORF, rivestito da envelope, capside icosaedrico), genere Flavivirus. Si distinguono due sottotipi virali principali (RSSEV o Russian Spring-Summer Encephalitis Virus; e CEEV o Central European Encephalitis Virus). Il secondo di questi (CEEV) è presente anche in Italia, specialmente nelle regioni del Nord-Est. La maggior diffusione è in Austria, Ungheria, Slovenia (in Austria hanno da anni iniziato un programma di vaccinazione di massa contro questo virus). La patologia provocata è bifasica: prima una forma simil-influenzale, seguita da un periodo silente. Dopo 10 giorni circa comincia la seconda fase, solo in circa il 25% delle infezioni, con la forma neurologica (meningite o encefalite). La mortalità è intorno all’1% dei casi neurologici (non elevatissima), ma circa il 15% dei pazienti dopo la risoluzione dell’encefalite presenta sequele neurologiche o neuropsichiatriche permanenti. Non esistono terapie specifiche per combattere l’infezione una volta instaurata. L'unica possibilità medica è quindi la prevenzione mediante vaccinazione. La diffusione del TBEV in Italia sembra essere limitata per ora al Triveneto. La massima concentrazione di zecche infette è stata riscontrata in Friuli, dove una indagine sierologica ha dimostrato anche una sensibile presenza di persone con anticorpi anti-TBEV (che dimostra l'avvenuto contatto con il virus in passato). Decine sono i casi segnalati di encefalite da TBEV. Un focolaio di presenza di TBEV in Toscana sembra sia scomparso naturalmente alcuni anni fa. Altri virus trasmessi da zecche (molto più raramente), in Europa, sono il Louping Ill Virus (un altro Flavivirus che causa anch’esso encefaliti), e il pericolosissimo CCHFV (Crimean-Congo Hemorrhagic Fever Virus), un Bunyaviridae (RNA singola elica a strand negativo, genoma frammentato in 3 frammenti a lettura ambisenso, capside elicoidale, rivestito da envelope) del genere Nairovirus, che provoca gravissime sindromi emorragiche con epatiti e nefriti che causano la morte in circa il 50% dei casi di infezione. La malattia è però fortunatamente estremamente rara in Europa. Non si hanno segnalazioni di casi umani in Italia, anche se il virus è stato già isolato anche in Italia in animali selvatici.
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in effetti non ci sono notizie di scontri recenti (e questa è sicuramente una notizia positiva) però è difficile valutare la situazione reale ... molte voci tendono a giudicare la calma solo apparente ... il regime sicuramente si sta rafforzando e la gente ha sempre più paura ... la tensione però si avverte e potrebbe scoppiare qualcosa di brutto da un momento all'altro
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Purtroppo i colloqui di Abuja sono terminati con un nulla di fatto. Non c'è stato spazio per raggiungere anche un minimo accordo tra governo e opposizione. L'opposizione era rappresentata da diversi leaders, tra i quali i più importanti erano Gilchrist Olympio e Yaovi Agboyibo. Emanuel Bob Akitani (il candidato alla presidenza sconfitto nelle elezioni-farsa di aprile) non ha invece partecipato perché proprio giovedì è stato ricoverato in ospedale per un infarto.
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Negli ultimi giorni c'è stato un nuovo aumento del flusso di profughi verso Benin e Ghana, che sono ormai giunti al numero di 31.000 (16.500 in Benin e 14.500 in Ghana). Questo nonostante la calma apparente che vi è nel paese. Ad alcuni agenti dell'ONU, inviati per controllare la situazione, è stato negato il permesso di recarsi nell'interno del paese. Notizia molto positiva è l'avvio di colloqui tra governo e opposizioni, con un meeting ad Abuja in Nigeria. Il meeting è stato organizzato dal presidente nigeriano Obasanjo (Presidente di turno dell'Unione Africana) e vede presenti, oltre ai rappresentanti del governo e dei sei principali partiti dell'opposizione togolese, anche i governi di Nigeria, Benin, Ghana, Gabon, Niger, e i delegati dell'Ecowas. Il meeting, annunciato alcuni giorni fa, dovrebbe iniziare oggi.
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La Lega togolese per i diritti umani (Ltdh) ha stilato un bilancio provvisorio delle vittime degli scontri delle ultime settimane: nella lista figurano già ben 791 morti e 4345 feriti. Il rapporto del Ltdh comprende anche una serie di documentazioni fotografiche che testimonierebbero anche l'uso di machete e bastoni chiodati, e persone uccise in modo brutale dopo tortura. Il presidente togolese ha fatto sapere di aver nominato una commissione governativa per far luce sulle presunte violazioni dei diritti umani. La commissione renderà noti i risultati fra tre mesi. Inutile far notare che i membri della commissione sono solo persone appartenenti al partito del presidente, e l'opposizione non ha potuto entrarci. Voci dirette dal paese raccontano anche di gruppi di militari che entrano d'improvviso nelle scuole (che hanno riaperto da pochi giorni) e che sequestrano giovani che compaiono su liste in loro possesso. Di questi giovani non si ha più traccia. Uno di questi episodi, avvenuto ad Agbodrafo, a 35 km da Lomé, è stato anche documentato nel rapporto del Ltdh, ma sembra che episodi del genere siano avvenuti a decine. La stessa cosa sembra avvenire anche di notte in alcune case private nella capitale. I profughi per il momento si sono stabilizzati a 27.000. Il governo del Benin ha chiesto alla comunità internazionale di sostenere le spese per l'accoglienza dei profughi togolesi sul proprio territorio. Tra i profughi in Benin sembra ci siano anche oltre 100 bambini orfani che sono fuggiti da soli, dopo aver assistito all'uccisione dei loro genitori. Ulteriori particolari sulle frodi elettorali: in alcuni seggi di Lomé e di altre città, subito dopo la chiusura dei seggi, le urne elettorali sono state sequestrate dai militari e sostituite con altre già "pronte": gli scrutatori hanno dovuto scrutinare queste schede che, guarda caso, sono risultate tutte votate (al 100%) per Fauré Gnassingbe Eyadéma !!! Questi episodi erano già stati denunciati da alcuni osservatori dell'Ecowas che avevano assistito al fatto ... ma l'Ecowas (economicamente controllato dalla Francia) aveva giudicato la cosa non rilevante e quindi non aveva reso pubblica la notizia, giudicando invece "sostanzialmente corrette" le elezioni !! Notizia positiva è che l'Unione Europea ha finalmente condannato ufficialmente i brogli elettorali e chiesto al governo togolese di indire nuove elezioni con le garanzie di presenza di un elevato numero di osservatori internazionali. La Comunità Europea ha ufficialmente condannato la brutale repressione perpetrata dalla polizia e dall'esercito (analoghe prese di posizioni erano già state prese in precedenza da Germania e USA, subito dopo le elezioni). La UE ha quindi "corretto" quella che era stata una grandissima "gaffe" politica: per non prendere posizione pro o contro Eyadéma, il commissario europeo Louis Michel aveva semplicemente detto che "la UE prende atto" dell'elezione di Eyadéma a presidente ... cosa che era stata presa subito dal governo togolese come un chiaro riconoscimento della legalità delle elezioni (cosa che il governo del Togo ha più volte sbandierato in questi ultimi giorni). Un aiuto economico per il Togo di 40 milioni di Euro che la UE aveva già approvato mesi fa è ora congelato. Altra notizia positiva e che ci riguarda più da vicino è che dalle poche e frammentarie notizie che abbiamo finora potuto ricevere, sembra che nel villaggio di Fetigbe non siano avvenuti scontri o uccisioni.
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Una delle ultime notizie negative giunge proprio da Atakpamé. Sembra che nel paese comincino ad imperversare veri e propri "squadroni della morte", ovvero milizie para-militari che prendono di mira gli oppositori e li eliminano. La principale di queste milizie agirebbe proprio ad Atakpamé e dintorni. Sarebbe diretta da un ex maggiore dell'esercito, e avrebbe già ucciso almeno 30 persone in città. La milizia avrebbe ricevuto le armi direttamente dalla gendarmeria locale. (questo confermerebbe in parte la notizia che personalmente avevo già ricevuto qualche giorno fa dai nostri contatti ad Atakpamé) La situazione generale sembra in questi ultimi due giorni un po' più calma. Non si segnalano scontri a Lomé, e sono state riaperte alcune attività commerciali. Il governo continua a dire che tutto sta tornando alla normalità. Tutti gli analisti giudicano però la situazione come esplosiva, e la calma sarebbe solo apparente. Anche il presidente del vicino Benin (Kerekou) si è congratulato per l'elezione di Eyadéma. (Da giorni voci parlano con insistenza del regalo personale di un bellissimo aereo presidenziale da parte di Eyadéma a Kerekou). Oltre alle chiusura delle radio cattoliche, si apprende che anche altre radio libere hanno seguito la stessa sorte. Le due radio di Aneho, ad esempio, sono state distrutte. La sede di Radio Lumière è stata bruciata e le antenne distrutte, da parte dell'esercito. La sede di Radio Ocean FM (radio del gruppo etnico Guin) è stata invece devastata e le attrezzature distrutte.
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Altre notizie varie dal Togo: Il ministro dell'interno, Francois Esso Boko, due giorni prima delle elezioni aveva denunciato i rischi di guerra civile e aveva proposto di rimandare le elezioni. Per questo era stato immediatamente destituito dal presidente ad interim ed era stato spiccato un mandato d'arresto. Boko si era rifugiato all'ambasciata tedesca. Ora si apprende che Boko è riuscito a lasciare il paese con un volo privato tedesco, e ha raggiunto l'Europa. Il governo tedesco ha allestito anche un ponte aereo per evacuare tutti i cittadini tedeschi (circa 300) presenti nel paese. Nei giorni passati Fauré Gnassingbe Eyadéma ha compiuto il suo primo viaggio internazionale. In due giorni ha visitato la Rep. Dem. del Congo (altro paese che non brilla certo per democrazia !!!), dove solo ora si viene a sapere che ha incontrato in via riservata alcuni diplomatici inviati dall'UE. Ha poi visitato la Libia, dove è stato accolto con grandissimi onori da Gheddafi, che ha giudicato estremamente positiva l'elezione di Eyadéma alla presidenza. Due giorni dopo sono comparsi i militari libici per le strade di Lomé. Nei comunicati ufficiali del governo togolese, si pone l'accento sul riconoscimento ufficiale dell'elezione da parte della Comunità Europea e dell'Ecowas. Non si fa il minimo accenno alle critiche provenienti dagli USA e dalla Germania, e si bolla l'azione del nigeriano Obasanjo a favore del dialogo con l'opposizione semplicemente come un tentativo per ottenere un seggio al consiglio di sicurezza dell'ONU, d'accordo con gli USA. I profughi rifugiati all'estero sono ormai più di 26.000, la metà circa in Ghana e l'altra metà in Benin. Alcuni diplomatici togolesi all'estero hanno parlato dei brogli elettorali durante le elezioni presidenziali. Risulta che nelle liste elettorali siano stati iscritti 900.000 elettori inesistenti (che vuol dire il 34% in più rispetto agli elettori veri), e che risulta abbiano votato. Per contro, i cittadini che hanno potuto ottenere le schede elettorali sono stati circa il 95% nelle zone del paese vicine al Presidente, mentre solo il 41% nelle zone tradizionalmente vicine all'opposizione. Segnalo alcuni siti dove reperire notizie: Siti in italiano (purtroppo molto pochi): www.misna.org www.fides.org www.warnews.it www.peacereporter.net In lingua francese o inglese (diversi, tra i tanti ricordo): www.irinnews.org (sito ufficiale delle Nazioni Unite per le notizie dall'Africa, in inglese) www.diastode.org (sito dell'opposizione democratica, in francese e inglese) news.bbc.co.uk (in inglese) www.republicoftogo.com (sito controllato dal governo togolese, in lingua francese) www.afrol.com (in inglese) www.letogolais.com (in francese, sito del principale giornale d'opposizione, costretto da anni all'"esilio")
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tanto per segnalare le differenti reazioni politiche: L'investitura ufficiale di Fauré Eyadéma ha suscitato queste reazioni: - la Francia (Chirac) si è prontamente complimentata e "felicitata" per il nuovo presidente parole di Chirac: "Il Togo potrà contare sul pieno sostegno della Francia, anche in collegamento con gli altri partner internazionali" Chirac "augura al neo capo di Stato il pieno successo nell'adempimento delle alte funzioni che l'attendono". - l'Unione Europea ha invece semplicemente "preso atto" della nomina. Louis Michel (commissario europeo alla cooperazione) annuncia che l'UE "prende atto dell'annuncio dei risultati ufficiali delle elezioni presidenziali confermati dalla Corte costituzionale togolese e dell'investitura di Faure Gnassingbe a nuovo presidente" - gli USA, con le parole del portavoce del dipartimento di Stato Richard Boucher affermano che: "Gli Stati Uniti invitano il Togo alla formazione di un governo di unità nazionale. Esortiamo le due principali forze politiche del Paese a impegnarsi in un dialogo serio che porti a una vera divisione del potere in seno al governo. Per questo una priorità dovrà essere la riforma delle leggi elettorali e delle istituzioni in Togo. Il Paese non si può permettere di perdere l'ennesima occasione per procedere in maniera pacifica alla riconciliazione nazionale" Solo nel comunicato di Washington si fa aperto riferimento alle tensioni che sono seguite all'investitura di Faure alla presidenza: "gli Stati Uniti esortano il presidente Gnassingbe a mettere fine alle violenze contro i partigiani dell'opposizione che hanno costretto più di 20.000 togolesi a cercare rifugio in Benin e Ghana". Nella nota infine Boucher si dice dispiaciuto del fatto che la riconciliazione nazionale abbia subito "un altro colpo" a causa di un processo elettorale "difettoso", "al ricorso alla violenza" delle due parti" e "all'incapacità delle autorità elettorali di agire in maniera neutra", evidenziando poi da un lato le "brutalità delle forze di sicurezza e delle milizie del partito di governo e dall'altro il rifiuto del dialogo opposto da alcuni esponenti dell'opposizione". Intanto i rifugiati nei paesi vicini sono arrivati a 22.000 (12.000 in Benin e 10.000 in Ghana). I militari sembra abbiano cominciato a presidiare più attivamente le frontiere, per impedire la fuga di altri profughi.
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Purtroppo ancora no ... solo ieri sera il nostro don Albert è riuscito a sentire per telefono la sua famiglia a Lomé e un suo collega ad Atakpamé, per pochi minuti (le linee telefoniche sono state riaperte, ma c'è ancora una estrema difficoltà a trovare la linea). Nessuna notizia da Fetigbe. Sembra però che per ora i problemi siano concentrati nei centri più grossi, e quindi speriamo che non sia successo nulla a Fetigbe che è un piccolo villaggio. Le ultime notizie (ufficiali) sono che il presidente Eyadéma è stato confermato dal Consiglio Elettorale, e ieri ha giurato di fronte al Parlamento, diventando così ufficialmente il nuovo Presidente. Le opposizioni hanno ribadito di non accettare assolutamente la sua nomina. Gli scontri, dopo un paio di giorni di relativa calma, sono ripresi e si contano altre vittime, anche se in numero imprecisato. I profughi già arrivati nei paesi vicini sembrano ormai ammontare a 12.000 in Benin e 8.000 in Ghana. Le notizie sapute invece direttamente dai contatti telefonici aggiungono qualcosa a questo quadro: - anche ad Atakpamé ci sono stati scontri (non è riportata ufficialmente come una delle città colpite dagli scontri): la notizia riferitaci direttamente parla invece di almeno 60 morti solo tra le strade di Atakpamé !!! - in Lomé si vedono ormai circolare insieme ai militari anche numerosi soldati di presumibile origine araba, e secondo alcune voci sarebbero soldati-mercenari libici che il governo togolese ha fatto arrivare dalla Libia, grazie ad un accordo finora segreto con Gheddafi. - corrono voci che Eyadéma, grazie all'enorme ricchezza accumulata dal padre, stia "corrompendo" anche molti leaders di paesi vicini: ha ad esempio personalmente regalato un bellissimo aereo presidenziale al presidente del Benin, purché non lo ostacoli in questa situazione. - qualche giorno fa l'Arcivescovo cattolico di Lomé ha avuto un colloquio con Eyadéma, e gli ha chiesto, a nome di tutta la Chiesa cattolica togolese di formare un governo di unità nazionale e di arrivare ad un accordo con l'opposizione. La risposta di Eyadéma è stata immediata: tutte le sedi delle radio cattoliche nel paese sono state occupate dai militari e sono state chiuse. E sembra che abbia ordinato in via ufficiosa a tutti i membri del governo che la chiesa cattolica deve essere considerata d'ora in avanti "nemica del popolo togolese". - sotto le pressioni francesi (la Francia è invischiata fino al collo con il governo Eyadéma), sembra che ora anche l'Ecowas sia orientata a riconoscere la legittimità di Eyadéma. Tra tutti i governi europei, solo quello tedesco ha preso una posizione nettamente a favore delle opposizioni togolesi. L'Unione Europea (e i singoli paesi membri) è invece "paralizzata" dalla presa di posizione francese, che di fatto blocca una linea politica comune.
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C'eravamo quasi tutti.......
umlpra ha risposto a Gianky nella discussione I° Raduno APB - Vallombrosa 1-2-3 Aprile 2005
Vedo solo ora la discussione Grazie mille Gianky !! Fantastiche foto che rievocano bellissimi ricordi ! -
La situazione è quanto mai confusa e le notizie che arrivano sono difficilmente verificabili. Si parla di alcune persone arse vive (forse otto), forse stranieri del Niger o del Mali. Il numero totale dei morti delle violenze di questi giorni è quanto mai incerto ... le cifre fornite sono totalmente discordanti. Le città più interessate dalle violenze negli ultimi giorni sembrano essere, oltre alla capitale Lomé, anche Kpalimé, Sokodé, Aneho, Vogan, Tagligbo. A Lomé sembra sia stato assaltato e devastato il Centro Culturale della Germania, da persone mascherate (forse mandati dal governo, perché la Germania ha sostenuto l'opposizione democratica). In seguito altre persone (forse manifestanti) avrebbero invece assaltato e devastato l'ambasciata cinese (la Cina ha sostenuto il governo del dittatore Eyadéma). Anche alcuni cittadini francesi sarebbero stati picchiati a Lomé, forse da manifestanti anti-governativi. La Francia è nel mirino dei ribelli, per il suo indiscusso sostegno decennale al governo del dittatore Eyadéma. Qualcuno dei leaders dell'opposizione ha invocato persino l'intervento militare dell'ONU o degli USA, in funzione anti-francese, e anti-Eyadéma. Sarebbe stato fatto saltare un ponte che collega la capitale Lomé con la frontiera del Benin, ma non si sa chi siano i responsabili. I profughi togolesi fuggiti in Benin sono già oltre 8.500. Oltre al campo profughi di Hilacodji (allestito in tempi-record dalla Caritas cattolica del Benin), ora anche l'Acnur ha allestito un secondo campo profughi a Comé, sempre in Benin. Notizia positiva è l'avvio di contatti tra alcuni delegati dell'Ecowas e il governo togolese per trovare una via d'uscita alla crisi. Il Presidente nigeriano Obasanjo (presidente di turno delll'Unione Africana) ha sollecitato il governo togolese a formare un esecutivo di unità nazionale, coinvolgendo anche le opposizioni, altrimenti si vedrà costretto a chiedere ad Ecowas, Unione Africana e ONU, un provvedimento di sanzioni economiche contro il Togo.
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ultimissime notizie di questa mattina: Sembra che il numero delle vittime degli scontri a Lomé oscilli tra un minimo di 20 (come riferito dal governo) a un massimo molto difficile da precisare (si parla già di oltre 100 morti). Già oltre 1200 profughi hanno varcato la frontiera con il Benin. La Caritas di Hilacodji in Benin, a ridosso della frontiera, sta già allestendo un campo per accogliere le persone arrivate dal Togo (solo a Hilacodji sono alcune centinaia). Scontri sono segnalati anche in altre città del paese: Aneho, Kpalimé, Danyi, Akata, Kpelé, Dekon, Kodjoviakopé ... in queste città sono segnalate vittime (solo ad Aneho almeno 10 morti).
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purtroppo le notizie che arrivano dal Togo non sono molto positive ... Faccio un breve riassunto, per chi non avesse sentito quanto sta succedendo: ELEZIONI: Il 24 aprile si sono tenute le elezioni presidenziali Già nei giorni precedenti l'opposizione ha denunciato tentativi di brogli e di palesi irregolarità. L'Ecowas ha inviato osservatori per verificare la correttezza delle operazioni di voto, ma ha inviato solo poco più di un centinaio di osservatori che hanno potuto verificare la regolarità del voto in un esiguo numero di seggi elettorali. La commissione elettorale ha già indicato gli esiti del voto, dopo solo 48 ore dal voto ! ... (pensate che nei paesi africani, viste le difficoltà "logistiche" è normale che i risultati definitivi si conoscano dopo parecchi giorni, anche settimane). Il vincitore è risultato Fauré Eyadéma, figlio dell'ex-dittatore e considerato la "continuità" del regime militare del padre. Eyadéma avrebbe ottenuto circa il 60% dei voti, contro il 38% di Akitani, candidato dell'opposizione democratica. Akitani non è un leader famoso, ma era stato scelto come candidato di tutti i gruppi dell'opposizione, i cui leaders non avevano potuto presentarsi a causa di una legge-truffa che li escludeva automaticamente dalle candidature. IL DOPO-ELEZIONI: La situazione sta precipitando. Akitani non ha riconosciuto l'esito del voto e si è autoproclamato vero presidente. Eyadéma ha minacciato di usare la forza per ristabilire l'ordine. L'Ecowas e il presidente nigeriano Obasanjo hanno chiesto a Eyadéma di formare un governo di unità nazionale, ma questo è stato prontamente rifiutato. La gente è scesa per le strade a manifestare contro Eyadéma. I militari sono intervenuti, anche sparando sui manifestanti, che hanno cominciato ad erigere barricate. Si contano alcuni morti a Lomé (ma non si riesce a stabilirne il numero, a causa di voci molto discordanti). L'esercito ha isolato la capitale Lomé e, sembra, anche altre città del paese. Le comunicazioni telefoniche con il Togo sono interrotte, e le frontiere sono state chiuse. Nonostante questo vi è già notizia di una massa di alcune migliaia di persone in fuga da Lomé che cercano di dirigersi nei paesi vicini. In Ghana, ma in questo caso le frontiere sono ben controllate, e quindi sembra che la gran parte dei profughi stia tentando di dirigersi verso il Benin. Lomé è in preda ad una situazione caotica, tra dispiegamento di esercito e polizia, manifestanti che erigono barricate, profughi che cercano di fuggire dalla città. Tutte le attività commerciali e civili sono bloccate. Non si conosce la situazione nelle altre città del paese. Akitani ha invitato tutto il popolo togolese a resistere contro la dittatura, e appelli simili sono arrivati anche dai principali leader dell'opposizione in esilio in Europa (tra i quali il conosciutissimo Olympio). Le uniche notizie di calma e tranquillità arrivano dalla città settentrionale di Kara, dove sembra che non ci siano manifestazioni né problemi di alcun tipo (da notare che Kara è ... la città natale della famiglia Eyadéma ... considerata quasi un "feudo" personale del presidente !!). Nessuna notizia ovviamente anche dai villaggi fuori dalle principali città (quindi non sappiamo nulla di quello che succede anche a Fetigbe, finché non saranno ripristinati i collegamenti telefonici). Ormai sono in molti a giudicare la situazione come sull'orlo della guerra civile. Vorrei invitare tutti a sentirsi vicini al dramma di questo poverissimo popolo ... diffondere le notizie di quello che succede (è l'unica cosa utile che possiamo fare in questo momento) ... e per chi è credente ricordarsi di pregare per la pace e la libertà del popolo togolese. Grazie Paolo P.S. come associazione AMSA, stavamo già organizzando il viaggio di alcuni nostri volontari in Togo per il mese di luglio ... ora tutto chiaramente viene messo in discussione ... staremo a vedere come evolve la situazione ...
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ATTENZIONE NUOVO AVVISO Come avevo già annunciato in anteprima a qualcuno quando eravamo a Vallombrosa, oggi ho avuto la conferma che si terrà una seconda presentazione del reportage fotografico e del Libro Fotografico "Enfants du Togo". E questa volta si terrà .... indovinate un po' .... :o AL CIRCOLO FOTOGRAFICO DI PRATO GIOVEDI' 14 ALLE ORE 21 a tutti gli amici toscani (e in particolare ai pratesi ) ... è un'occasione per conoscere direttamente i volontari che hanno realizzato il libro e grazie ai quali stiamo realizzando la costruzione della scuola di Fetigbe Questa volta difficilmente sarò presente, e penso che non ci sarà neppure padre Marc ... quindi se qualcuno avesse problemi a trovare l'esatta sede del circolo fotografico può scrivermi un MP (posso anche fornire il numero di cellulare di Antonio, per qualsiasi problema). Paolo
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Prima pagina della cronistoria di Vallombrosa
umlpra ha risposto a wolfer nella discussione I° Raduno APB - Vallombrosa 1-2-3 Aprile 2005
BRAVISSIMO MARCO !! -
Vallombrosa 2005 - Foto e resoconti
umlpra ha risposto a Pippokid nella discussione I° Raduno APB - Vallombrosa 1-2-3 Aprile 2005
Roberto ... nessuno si è accorto che tu in effetti non lo puoi vedere perché non sei ancora socio !!! aho ... quando ti associ ??? Un salutone Paolo P.S. anch'io a Vallombrosa non mi sono accorto che c'eri anche tu :stump: mannaggia ... avrei voluto salutarti e scambiare due chiacchiere ... pazienza ... al prossimo raduno ! -
è un problema già capitato in passato, ma che sembrava risolto ... aspettiamo cosa dicono i maghi dell'informatica ...
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Vallombrosa 2005 - Foto e resoconti
umlpra ha risposto a Pippokid nella discussione I° Raduno APB - Vallombrosa 1-2-3 Aprile 2005
ma la cosa più bella che ho portato a casa è stata un'altra ... l'aver incontrato GRANDI AMICI vecchi e nuovi con i quali condividere queste emozioni ancora GRAZIE a tutti e un ricordo particolare ancora a tutti gli amici che non sono stati fisicamente con noi ... fate in modo di esserci la prossima volta ! -
Vallombrosa 2005 - Foto e resoconti
umlpra ha risposto a Pippokid nella discussione I° Raduno APB - Vallombrosa 1-2-3 Aprile 2005
a Vallombrosa mi è stato consegnato anche il premio per il primo Marzuolo 2005 premio che non merito, perché è stata solo una botta di ... incredibile ! Grazie Bruco per il Solaia ! -
Vallombrosa 2005 - Foto e resoconti
umlpra ha risposto a Pippokid nella discussione I° Raduno APB - Vallombrosa 1-2-3 Aprile 2005
c'erano però anche questi ... in numero davvero notevolissimo ... spero di dire giusto ... Strobilurus tenacellum (non bastonatemi se ho sbagliato ... :stump: ) -
Vallombrosa 2005 - Foto e resoconti
umlpra ha risposto a Pippokid nella discussione I° Raduno APB - Vallombrosa 1-2-3 Aprile 2005
l'unica foto decente di marzuoli che sono riuscito a fotografare (il gruppo trovato dal mitico Muflone) -
Vallombrosa 2005 - Foto e resoconti
umlpra ha risposto a Pippokid nella discussione I° Raduno APB - Vallombrosa 1-2-3 Aprile 2005