Vai al contenuto

carlo64

Members
  • Numero contenuti

    1760
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di carlo64

  1. Credo che l'andare in quel boschetto insieme a nonno Otello ti avrebbe regalato emozioni uniche, ma è vero ciò che dici, in fondo, è come esserci andato. Ciao Marco, è proprio per il "sapore del passato" che adoro questi ricordi, in quanto mi permettono di rivivere quei momenti. Grazie. Ogni ricordo che portiamo con noi, di città, di mare o di campagna che sia, ha un sapore unico e inimitabile.
  2. Come dice raffaela sotto: racconta anche tu, racconta.... Ci proveremo a continuare, ci proveremo. Ma chissà se Aldo, ora che glielo abbiamo chiesto in 2, inizierà anche lui a raccontare qualcosa dei "tempi che furono" Quel giorno, in sella a "Bambola", se avessi guardato verso il basso (non ricordo se lo feci o meno), avrei visto il lago Scandarello....
  3. Grazie per i complimenti, c'ho provato e spero di esserci riuscito. Me becco a capo chino il 4 in pagella, la prossima settimana vedrò di fare la mia prima uscita e festeggiarla col "primo del 2009". Le cose semplici sono spesso le più vere.
  4. Complimenti per tutto, foto e funghetti. Comunque anche a me piace molto vivere momenti in "solitaria" nel bosco. Carlo
  5. carlo64

    Ricordi.......

    Bene, vedo con piacere che cominciano a proliferare i racconti delle varie uscite, conditi con dovizia di particolari dialettici alcuni e di immagini più o meno stupefacenti altri, ma tutti con un minimo comun denominatore (o massimo comun divisore? ): lui, il porcino. Io invece vorrei annoiarvi con le "uscite" ripescate tra i miei ricordi (qualche maligno dirà: "e te credo, ancora non ne hai trovato neanche 1....", c'avete ragione, eheheh). Sapete quei ricordi di quando siamo piccoli e che col passare degli anni non sbiadiscono mai, anzi diventano sempre più nitidi, nonostante l'età che avanza? bhè, proprio quei ricordi li. Prendendo spunto dal topic di Gibbo, vi dico subito che il racconto non sarà condito da immagini, anche perchè sarebbe un po complicato, . Gli attori dei due atti, oltre a me, saranno nonno Mario (che sarebbe mio padre, ma ormai tutti lo chiamiamo così) e nonno Peppe. Oltre a noi, nei miei ricordi, vi parlerò di boschi, di cavalli, di more (quelle che se magnano, state calmi....) e ........perchè no, di funghi. Chiudo gli occhi e ......volo indietro nel tempo, a quando avevo circa 10 anni. Atto primo Era settembre, ma non chiedetemi di che anno, ed era tempo di more, quindi un bel giorno nonna Fernanda (che sarebbe mia madre) incaricò, anzi sarebbe meglio dire ordinò, a me e nonno Mario di fare un'uscita a raccogliere more, le quali al nostro ritorno si sarebbero trasformate, in un batter d'occhio, in una gustosissima marmellata. Obbedimmo, nemmeno a dirlo. Ci munimmo di busta di plastica (lo so, nun se fà, ma si parla di circa 35 anni or sono e dei cesti neanche conoscevamo l'esistenza) e partimmo alla volta di una radura, denominata dai locali "colle mezzano", particolarmente ricca del ricercato frutto. Quando arrivammo era un proliferare di colori (sul violaceo scuro direi) e non ci mettemmo molto a fare il pieno. Sulla strada del ritorno (in realtà anche all'andata, ma qui non ci accorgemmo di nulla, chissà dove guardavamo, per aria, bhooo :wink: ) si doveva transitare per un bosco di cerro, piuttosto ben assolato in quanto posto sul lato sud di una collinetta, e attraversato da un sentiero tracciato dalle vacche nel loro andi-rivieni quotidiano stalla/pascoli/stalla. Tra i cerri diverse ginestre e qualche felce ogni tanto. Mentre si marciava fieri del nostro raccolto nonno Mario si fermò e mi disse :"vai un po' a vedè se quello la sopra è un fungo". Quando arrivai a destinazione riconobbi il "soggetto" e dopo averlo raccolto cominciai a guardarmi intorno. Quasi dovevo rimanere fermo per non calpestarli, "papààààààààà, qui è pieno...." . Si precipitò e in pochi metri quadrati ne facemmo quasi due buste piene, si proprio quelle delle more. Arrivati a casa mostrammo fieri ed orgogliosi il nostro bottino; mia madre guardò le buste, poi guardinga e sospettosa guardò noi e tornando alle sue faccende esordì "embè? io ve manno pe moriche e voi me retornate co li funghi? e mo ce famo la marmellata?" ma a nessuno sfuggì il suo sorriso di soddisfazione. A proposito, non chiedetemi che fine fecero le more, in quanto non l'ho mai ricordato. Atto secondo. Dovete sapere (ma molti di voi già lo sapranno) che nei paesini, durante il periodo estivo i cavalli vengono portati in alta montagna per essere poi ripresi a settembre. Ci troviamo a giugno, o forse luglio, (anche qui non chiedetemi di quale anno, ve prego...) e una sera nonno Peppe disse a mia nonna "domà mmatina porte le cavalle de su, me porte pure Carlettino". La notte non chiusi occhio e la mattina quando mio nonno mi venne a chiamare ero già praticamente pronto. Dopo le solite pratiche mattutine, mungere le vacche e pulire la stalla, nonno "incapezzo" due cavalle (gli mise le redini), una per me e una per lui, e facemmo uscire anche le vacche. Lui montò sopra a "Stella", la cavalla più anziana e più irrequieta, e io montai su "Bambola", più giovane ma soprattutto moooooolto più tranquilla. Dopo aver abbeverato vacche e cavalle alla fontana del paese ci si mosse. La carovana era così costituita: in testa le vacche (che tanto sapevano perfettamente la strada per il loro pascolo quotidiano), poi nonno con Stella, io con Bambola e, a seguire, altri cavalli che sinceramente ora non ricordo. Arrivati al pascolo le vacche entrarono, nonno scese, chiuse il cancello, risalì e proseguimmo la nostra (più che altro direi la mia) avventura. Era una mattina spettacolare, il sole splendeva dopo una una notte nella quale la rugiada aveva ricoperto tutto con il suo abbraccio. Dopo circa un'ora di tranquilla passeggiata arrivammo su un altipiano dove c'era un tipo del nostro paese (si chiamava Carlo ma tutti lo chiamavano "Caino" e non ho mai capito il motivo ne mai ho voluto chiederlo) che stava vicino ad un fuoco e io sorpreso e incuriosito dalla scena chiesi:"nonno, ma perchè avrà acceso il fuoco?"; la risposta di nonno (che si voltò senza fermare Stella) arrivò diritta al cuore "ma si cazzu mattone!!!!! pe sciugasse che s'era nfussu" (ma sei proprio sciocchino, per asiugarsi in quanto si era bagnato ). Non parlai per un po. Arrivammo a destinazione, "scapezzammo" (che traddoto vuol dire : togliemmo le redini) alle cavalle e cominciammo la discesa. Ci fermammo vicino ad una sorgente, nonno prese un involucro lo aprì e ne tirò fuori due fette di pane e due di formaggio, mi fece sdraiare accanto a lui e posò il pane in acqua, in un punto in cui si formava una sorta di "stagnetto" fermo prima che l'acqua iniziase la discesa e mi disse, lasciandomi di stucco, "mo acchiappimo lo pa' co la bocca senza bagnasse lu nasu. Vedimo se si capace". Non ricordo se il naso me lo bagnai o meno, ma il pane lo presi, ci misi sopra il formaggio e mangiai il panino più buono della mia vita, o almeno a me sembrò tale. Riscendendo verso il paese visitammo diversi "luoghi" che diedero i loro i frutti ma sinceramente non ne ricordo i particolari in quanto i motivi per cui porterò sempre con me quella giornata sono ben altri e vanno molto al di la di una semplice, pur se ricca, raccolta. Storie semplici, fatte di parole che diventano frasi, di immagini che si susseguono, di quotidianeità, di un tutt'uno che si imprime con forza nella nostra mente per rimanervi per sempre custodito. Così, domani o in qualche giorno lontano, quando ne avvertirò il bisogno, chiuderò gli occhi, aprirò il cassetto dei miei ricordi, e sorriderò. Un abbraccio a tutti :wink: Carlo
  6. A Pa'.......prima o poi tu moje te corca per bene, ehehehehe Ciaooo
  7. A Sampè, e basta co sti faggi...... Ciaoooo
  8. Una dubbio mi assale: ma sti porcini li avete trovati o no? perchè quelli postati tutto me sembrano tranne che porcini ESAGERATIIIIIIIIIIII Carlo
  9. Non so se sono buoni o meno, non avendoli mai mangiati, ma a vederli fanno un gran bella figura. Comunque la Laga, sia dal versante teramano che da quello amatriciano, è stupenda. Carlo
  10. carlo64

    Macro scoperte

    Caspita, ancora non me l'ero letto (questa mattina l'ho fatto due volte); ora chiamerò "tippete" (mi figlia di 6 anni), me la metterò sulle ginocchia e lo rileggerò insieme a lei (almeno ce provo, se sta a vedè Tom e Jerry, ehehehe). Certo che un po' de coca-cola potevi anche fargliela assapoporare alla formichina. Complimenti, devo dire uno dei topic più "interessanti" che abbia letto, in quanto racconta "il bene" e "il male" del bosco, ma con un tono sempre alto che mantiene chi è dall'altra parte sempre attaccato al monitor, sarà che amo particolarmente i topic da cui traspare allegria e originalità. Ciao Carlo
  11. Il bimbo è curioso? bene, allora tu continua così, soddisfa la sua curiosità, portalo nel bosco, fagli amare il bosco......la prossima volta, però, portaci pure il "signore" Ciao Carlo
  12. Come te capisco, quante volte Daniela mi dice "dove corri? questo non lo hai visto?", in genere la mia risposta è "ero impegnato a ritrovare la strada del ritorno", oppure "se ti porto nei posti è per farteli trovare anche a te" Ciao Carlo
  13. Bravo Peppe, hai seguito le piogge, controllato lo stato dei boschi e alla fine sei stato ripagato dell'attività di studio preliminre. Complimenti. Ciao
  14. carlo64

    Delusione

    Questi due posti me pare tanto di conoscerli.... un'altro po' e me fotografavi pure la casa Ti avrei chiesto i diritti.... Ciao Carlo
  15. carlo64

    Delusione

    A parte il fatto che la "botta sicura" non credo esista, io non disprezzo affatto (anziii....) l'andare in momenti di "stanca", in quanto non c'è la gente, non c'è lo stress, c'è solo la tranquillità di una sana, piacevole e rigenerante camminata.
  16. Posti molto belli, come credo che la nostra Italia sia piena, ognuno con le sue caratteritiche e le sue sfaccettature. Ciao
  17. Sicuramente l'uscita è stata movimentata. Direi che tanto "solo" non eri.............. Carlo
  18. Bellissimo il cucciolo, credo tu abbia provato un'emozione veramente intensa. Carlo
  19. Bellissimo topic, come al solito del resto, fatto di pensieri e di immagini. P.S. Per Tattarillo: non ti preoccupare di postare nei topic aperti da altri o di aprirne direttamente tu, stai tranquillo, anche se sei entrato da pochi mesi e ha lasciato solo 4 messaggi, qui sei tra amici. Carlo
  20. Bellissimo il bosco (sembra di una "comodità" disarmante) ma soprattutto bella la compagnia, per cui la giornata non poteva che essere da incorniciare. Carlo
  21. carlo64

    A volte...

    Anche a me piace molto, anzi moltissimo, passeggiare da solo per i boschi, mi sento veramente un tutt'uno con ciò che mi circonda. Carlo
  22. Piove o non piove, freddo o caldo, alta pressione africana o alta delle azzorre, fa nulla, gli estatini che ho visto in questo topic me so proprio piaciuti. Ciao Carlo
  23. carlo64

    L'altopiano di Leonessa

    Bel paesotto Leonessa, d'estate ci andavo sempre la notte a mangiare i cornetti caldi, da "Battilocchi" (me pare se chiamasse così), che poi è il fornitore ufficiale di vari bar della zona. Io sto un po' più in la, tra i comuni di Cittareale e di Amatrice, (mio padre è nato nel primo posto ed è li che abbiamo casa, mia madre è nata nel secondo e ci sono parecchi parenti). Posti spettacolari, tutti. Ciao Carlo
  24. Spettacolare il faggione, ma dalle immagini mi sento di poter dire non solo lui. Comunque è vero, d'inverno sembra avere un fascino "particolare". Ciao Carlo
  25. Ma ndo' aveva parcheggiato Guido? A me non piace correre nei boschi, anche perchè sennò i funghi non li vedo :biggrin: Ciao Carlo
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).