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Rinaldo

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  1. Nel caso di Galerina marginata ex pholiota, entità a crescita cespitosa e anche gregaria, nonostante la presenza di amanito-tossine, si può senza timore masticarne un piccolo pezzetto e apprezzzarne il caratteristico sapore di farina fresca.
  2. Aspetto morfocromatico e crescita confermano il genere Collibya, secondo alcuni autori con leggero odore agliaceo C. confluens.( Gambo striato e bambagioso bianco alla base )
  3. M. Sarnari descrive a mio parere bene i vari taxa delle griseine, dove colloco la nostra. A questo punto la descrizione che più si avvicina alla entità rimane R. ionochlora ( descritta anche dal Moser ), a parte la reazione macrochimica negativa o molto leggera, ( a questo proposito lo stesso Sarnari suggerisce l' utilizzo di soluzione Fe S04 in granuli anzichè liquida per migliore stabilità ).
  4. M. Sarnari a mio parere le rappresenta bene, in R. ionochlora il sapore può essere anche interamente dolce, unico dato che non corrisponde una reazione al ferro-solfato apparentemente subnulla; in R. atroglauca la reazione corrisponderebbe ma sapore e habitat non tornano ( nella foto vedo faggio e leccio, tipico della prima).
  5. Ciao le Russula sono a mio parere tra i taxa più interessanti e difficili: in prima battuta a carne con macchie ruggine, se non fosse per il sapore, penserei a R. aeruginea, ma sotto leccio o latifoglia tra le griseine, proverei R. ionochlora.
  6. Con una descrizione così mi arrendo...R. romellii tipica del faggio Ciao e complimenti!
  7. Ciao Salvo, è una bella Inocybe tra le più grandi e più pericolose , con odore gradevole - leggero, ti indico I. patouillardii o erubescens, vicino annoveriamo I. jurana con odore fruttato-viroso ma molto più carica brunastro-rosso.
  8. Cari amici, vi assicuro che è spiacevolissimo sentirsi fraintesi, lungi da me il voler giudicare alcuno. il fatto è che mi appassiona vedere come spesso ad ogni interpretazione non ci sia una attenta analisi speciografica sul fungo ritratto, che permetterebbe di capire le diverse opinioni. Un saluto a tutti e buon studio
  9. Ciao Micelio, sicuramente a questo stadio di crescita sono possibili molte interpretazioni, non sò se chi ha scattato la foto 5 ricorda odori forti come in callisteus! attendiamo lumi..
  10. Striature si ma non evidenti come in Mycena, Pluteus, Collybia...nella fattiscpecie gambo non liscio ma in parte ricoperto da tessuti decorati, pruina. La descrizione più dettagliata conferma a mio avviso M. strictipes s aut, evenosa, ex subalpina.
  11. Ho pensato subito a Cortinarius sl, sbilanciandomi in saginus ex subvalidus, per habitat terricolo su sfagni e sotto abete, ma anche per via della forma del gambo decisamente ingrossato alla base. e dalla taglia del fungo.
  12. A mio avviso, R. ocroleuca può essere confusa con R. claroflava ( se non fosse per il gambo ingrigiente di quest' ultima), diversamente definisco R. risigallina o lutea s.aut. come specie fragile e di piccola taglia con cuticola traslucida e non opaca. Riguardo a R. cyanoxanta var variata,( che noi troviamo puntualmente nei ns boschi in Trentino), non sarei così risoluto, ha fatto bene chi rimanda la discussione all' autorevole parere dell' amico Marco Floriani. Ciao
  13. Da ittiologo......da micologo Helvella acetabulum. Ciao
  14. Foto nr 13 Lycogala epydendrum..qualche considerazione su foto 25 interpretata come Russula mustelina, l' entità riprodotta, mi sembra avere carne sottile del cappello apparentemente di peso specifico basso contrariamente a mustelina che è soda e pesante, le colorazioni bluastre sul bordo del cappello mi ricordano una griseina o forse integra. Bene per R. ocroleuca ed altrettanto per R. cyanoxanta, anche se però esiste la var variata di sapore leggermente acre. Bene anche R. rodhopoda o rodhopus s. aut. ciao
  15. Quindi sappiamo che carne e lamelle non secernono latice, in Russula qualche riflesso verdognolo in ogni caso si nota e poi ci dice anche che il fungo ha basso peso specifico, a questo punto proverei a staccare un lembo di cuticola e se si stacca fino al centro del cappello ho scoperto l' enigma..come ha riportato Leo, Leucopaxillus candidus ex Clitpcybe candida.
  16. Si Gianni con la c, in effetti, quando si riportano i nomi latini dei funghi è sempre buona regola consultare un testo, come di solito siamo abituati nelle mostre micologiche mentre si preparano nuovi cartellini!...in quanto alla descrizione di Doni, direi più riflessi crema - carnicini piuttosto che rosa, comuni invece in Lepista, Leucoagaricus, Lactarius, tanto per citare i più conosciuti...per decorazioni del gambo dobbiamo intendere persenza di tessuti evidenrti in più forme, bande cangianti, squamosità, nervature in rilievo, feltrature, residui di velo, puntini effetto sabbia ecc...In Melanoleuca subalpina, anche evenosa s. aut., il gambo è riportato striato longitudinalmente, concolore al cappello o anche più chiaro.
  17. la foto nr 3 anche per me rappresenta Hydnellum pecki; concordo in Phellodon niger per la foto nr 6; la foto nr 10 per aspetto mi ricorda un Lactarius e a dargli un nome bertillonii; per la nr 9 credo un Tricoloma ( lamelle uncinate ) pensavo a populinum ( carne nettamente bianca ), ma ce ne sono altri della latifoglia;
  18. contribuisco ad interpretare le bellissime immagini proposte: foto nr 5 dei phlegmacium molto giovani e poco sviluppati, credo si tratti di C. saginus foto 7 C. allutus, foto 8 Russula emetica var. griseascens ( si distingue per la colorazione grigiastra del gambo che si può apprezzare nella riproduzione ) foto 16 Dacryomyces crysospermus
  19. Ciao Tennis, i tuoi sono degli ascomiceti appartenenti al genere Peziza, hai fatto bene a descrivere il colore del fungo; poche specie del genere possono essere determinate ad occhio nudo, dalle tonalità molto scure mi viene da pensare a Peziza badia, una delle più comuni; proverò in ogni caso a cercare in letteratura.
  20. Melanoleuca subalpina o strictipes ( secondo alcuni autori ), riportato su alcuni testi divulgativi con il vecchio nome di Tricoloma knista.
  21. Allora; vediamo di fare alcune considerazioni; Flammulina in quanto ex Collybia, ha lamelle generalmente fitte, sottili e biancastre, Laccaria non annovera specie lignicole, il colore del fungo è piuttosto carico, ma corrisponde per aspetto morfologico ( lamelle spesse e spaziate con lamellule, carne del cappello molto sottile) e habitat di crescita a Micromphale sp foetidum con beneficio dell' odore forte di cavoli..che aiuterebbe!
  22. Vorrei ricordare all' amico Enzo, che siamo in diretta! e che il messaggio deve essere rivolto a tutti coloro che desiderano approfondire la propria conoscenza micologica, accettando le varie interpretazioni che la sola immagine suggerisce. Abbiamo più volte affermato che il solo video fornisce una impressione e nessuna certezza, che solo l' esame diretto del materiale può dare. Insistiamo affinchè tutti noi teniamo sempre presente una certa variabilità delle varie specie fungine dovuta a diversi fattori microclimatici. La mia impressione, è basata su fonti micologiche del centro europa ( E. Gerard ) e non solo, che descrivono per esempio, M. Excoriata molto chiara o completamente bianca! alle volte il solo colore del cappello è assolutamente fuorviante. Pur essendo un riferimento ai più, ciò non ci autorizza a sentirci sopra gli altri!!Ricordiamocelo. Con stima RINALDO
  23. Sono ritornato con maggior attenzione alla foto 19, e ho osservato nella prima immagine del fungo bianco un anello evidente che dà l' impressione di essere mobile e scorrevole, nella seconda immagine dello stesso fungo, noto un margine appendiculato e cappello ricoperto da decorazioni, le lamelle sono libere al gambo, per cui interpreto una lepiotacea in particolare, Macrolepiota excoriata...in quanto all' agaricus boschivo, non noto tonalità grigiastre bensì brunastre rossicce verso il centro del cappello...
  24. Dalle prime due foto, vedo funghi di sporata scura, fioccosità biancastre su cappelo e gambo, appartenenti al genere Psatyrella, verosimilmente sp squamosa in boschi di faggio, ex Hypholoma artemisiae...
  25. M. Moser e B. Cetto, portano una varietà ( strigosus) molto pelosa, a pori allungati e grandi di P. arcularius.
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