pietragi

E’ stato un piacere conoscerti e, ogni volta che ti penso, ti vedo sorridente, contento per un po’ di funghi o perché qualcuno ha avuto il pensiero di portarteli. Ora restano le tue due gatte che i vicini hanno adottato: due volte al giorno si porta loro da mangiare, per dormire hanno la soffitta e sono contentissime di ricevere queste attenzioni da tutti noi. E ora preparati che in primavera ci saranno i dormienti e stavolta andremo insieme davvero.

Di questa giornata vorrei ne parlasse il reporter che si è prestato al progetto senza fare troppe domande, senza sapere che avremmo fatto un post a 4 mani e che le foto dei miei posti le avrebbe messe lui.

Poi mi sono chiesto come sarebbe stato portare un amico in un posto che amo, sapendo che di funghi non ne avremmo visti. Ho chiesto ad Andrea di fare foto a tutto quello che lo colpiva, nella stagione della caduta delle foglie, e poi, a casa, sono rimasto meravigliato di quanto i suoi occhi e il suo cuore siano riusciti a cogliere cose che per me sono nuove. E’ stato bello stare lassù un paio di ore a guardare tutte le forme di vita e i colori, ad annusare l’autunno e ad ascoltare la natura.

Da allora ti ho portato con me per farti vedere i posti che frequento, quelli in cui vado anche se la speranza è di trovare un solo fungo se le cose vanno bene, ma non importa perché quelli sono i posti che amo e se c’è poca gente li vivo meglio perché il silenzio aiuta a vivere il bosco in armonia. In ogni bosco ti ho portato a vedere i posti più belli, non ero interessato ai funghi e forse non ero concentrato su quelli perché cercavo altro.

Il giorno del funerale io non c’ero, ti ero vicino a modo mio, in un posto che amo, e sentivo che eri lì con me. Sentivo le campane e pensavo al nostro rapporto, ma ero molto concentrato e con delle buone sensazioni, ogni fungo lo dividevo con te, idealmente al mio fianco. E così ho avuto modo di raccogliere, nello stesso giorno e nello stesso bosco, tutti i 4 tipi di porcino e non è stato un caso per uno come me, non avvezzo a queste situazioni

A Settembre la grande quercia di San Marcello (500 anni, oltre 6 metri di diametro) si è spezzata, sfiorandoti e mancandoti di poco, ricordo come ti eri spaventato quel giorno. Poi a distanza di due settimane, mentre ti preparavi a festeggiare il traguardo dei 90 anni, il tuo migliore amico ti ha ritrovato senza vita mentre sistemavi la legna per l’inverno. Ci sono rimasto male, ma poi ha vinto il desiderio di ricordarti per come ti avevo conosciuto: un uomo giusto, di quelli duri, ma tutti d’un pezzo, che amano la vita semplice e che ti accolgono sempre con un sorriso dolce sulle labbra, di grande saggezza e testardo come pochi.

Mi faceva piacere portarti qualche piccola cosa dal bosco, specie i dormienti e i mirtilli, e questo era il mio modo per farti vivere questa esperienza. Nel 2012 ti avevo promesso di portarti a dormienti, ma poi col freddo e con le gambe che ti facevano male ho rinviato, mano a mano che i funghi si allontanavano dalle strade non sono più riuscito a trovare un posto comodo e accessibile in cui farti stare nel bosco. Nel 2013 invece i dormienti sono stati più difficili del solito e questo mi ha scoraggiato dal portarti con me, perché per fare qualche fungo si doveva camminare, oppure bisognava pestarsi i piedi con gli altri. Stessa cosa per i mirtilli che ormai sono difficili e richiedono tanto cammino.

Ero quasi stupito nel vederti sempre sorridente e con ancora tanti progetti in cui ti infilavi con determinazione e lo spirito di un ragazzino che ha ancora tanta di voglia di scoprire cose nuove, nonostante gli acciacchi e le disavventure legate alla tua età. Per me vederti così vitale era un grande stimolo e mi rinfrancava sulla scelta di fare, prima o poi, una vita semplice, in contatto con la natura. Le api me le hai fatte conoscere, facendomi capire che mi avresti potuto insegnare, ma che non avrei potuto gestirle senza un socio in appennino e così, non avendo trovato nessuno con la stessa passione, il progetto è rimasto nel cassetto.

Tu mi raccontavi qualche aneddoto della tua lunga vita e una piccola parte di me si rammaricava per non averti incontrato prima, la parte più istintiva ti proponeva di andare a dormienti o a mirtilli, alla prima occasione giusta. Per me era strano sentirmi dare del Lei, ma sapevo che ti faceva piacere ogni tanto passare 10 minuti a fare due chiacchiere sui boschi, funghi, mirtilli o altro che fosse. E così mi faceva piacere passare davanti a casa tua e vederti nell’orto, tu sentivi la mia passione e ti stupivi della costanza che mostravo, ogni fine settimana, in qualsiasi stagione.

La vita è strana, ci sono giorni in cui si pensa di avere ancora tempo per fare certe cose e si rinviano a momenti in cui ci sarà più calma. E così è stato per la nostra “amicizia”, se così posso chiamarla. Ti ho conosciuto perché affascinato dal mondo delle api e in cerca di un maestro per vedere di partire, poi sono rimasto incuriosito da quel legame che si era creato tra di noi, uomini di età diverse e con pochi punti in comune, ma capaci di farsi un sorriso e di parlare delle piccole cose dell’appennino.

Bello vedere gli appennini infuocati Giovanni

Aldo andare in giro per diverse regioni è molot complicato, almeno per me. Bravo tu a riuscire a seguire tutto

Questo è il cilo della vita, purtroppo anche queste piante secolari prima o poi ci lasciano, ma è stato bello ammirarle Giovanni

Bariga fatti coraggio e ricarica le pile per le prossime avventure Ti auguro di risolvere il problema lavoro

Mi piacciono molto i girelloni...

Bravi girelloni, ma per i funghi temo sia presto mettere fuori la testa

Marco bisogna che ti bagni di più per scattare bene una foto dell'acqua :biggrin:

Che belle foto Andrea, molto bello essere nel bosco con certi spettacoli Giovanni

Mamma mia che follia

Beh applicati sulle foto, mi sembra ci si possa fare un bel lavoro con quell'aggeggio

Già funghi in giro, per me è quasi un'utopia, visto il periodo Giovanni

Belle queste uscite all'aria aperta alla ricerca di un tramonto o di qualcosa di nuovo da osservare o coccolare

Andrea che vuoi farci, col freddo questi animali cercano il caldo e per chi lavora in aziende alimentari è una guerra continua per tenerli fuori Prova farci delle scarpine con la pelliccia :biggrin:

Benvenuta Ernestina Giovanni

Benvenuta Sonia