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Giorni Vinti
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Tutti i contenuti di pietragi
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Peppe questa annata sta facendo ammattire un po' tutti, mi fa piacere che sei tornato a scoprire nuovi posti giovanni
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Sui miei passi
pietragi ha risposto a baldacci nella discussione Vivere la Montagna ed i suoi Paesaggi
Baldacci è stato molto bello respirare l'aria dei tuoi monti giovanni -
Ale un bel video, mi piace questo tuo modo di vivere la montagna giovanni
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Ivan è una bella tradizione che spero prosegua giovanni
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molto belli lucia', bel gesto
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un gran bel documento, chissà che lavoro di studio c'è dietro, un giorno magari spiegaci qualcosa
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bel reportage, ma è un animale un po' schifoso giovanni
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Apicoltura, un passo alla volta....
pietragi ha risposto a Gibbo nella discussione Il regno degli animali
bravo Antonio, sono contento Giovanni -
molto belle Stefano Giovanni
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Marco bel reportage... ma tra te e Roberto la storia finisce sempre a tavola :biggrin:
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Si ripete la settimana dopo, nonostante il caldo avanzi, e vado a vedere se qualche pezzo si è salvato, in realtà dovevo salutare quel bosco come faccio sempre con un caro amico. Ora il testimone passa ad altri funghi e alle marmellate, mi toccherà tornare in questi posti, anche se ho la certezza che per i porcini nessun posto è troppo lontano per ritrovarmi solo e a mio agio, forse ha ragione chi ama i rossi perché sono i funghi più difficili da determinare come tempi di nascita e ti permettono di essere lì senza pressioni da vicinanza di bipedi. E anche se ho meno forza di prima continuerò a percorrere questi sentieri nella speranza di condividerli con qualche amico, anche solo per un giorno, perché questi posti sono un po’ di tutti, ma permettetemi di sentirli molto più miei perché in certi periodi e in certe giornate di maltempo sono spesso l’unico che li frequenta. Giovanni
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Nella giornata della ricerca batto tutte le fungaie alla ricerca di ritardatari, nell’unico posto su cui contavo molto i caprioli mi hanno massacrato e lasciato solo pochi pezzi nel ripido, allora decido di cercare ancora posti nuovi in attesa dell’indeciso lucchese (“vengo o non vengo, fa freddo, mi viene l’ansia, mi sente il pancino…”). Cosa mi ha spinto in questo posto dopo 6 ore di bosco non lo so, ma ho subito sentito un brivido nella schiena e ho capito che era il posto giusto, l’unico che non aveva funghi singoli, la gioia di ogni cercatore, tanto più apprezzato in un’annata selettiva e, per la prima volta in stagione, sono stato preso dall’adrenalina della ricerca frenetica, poi ne ho lasciati al giorno dopo perché dovevo incontrare il lucchese ansiogeno. E mentre Carletto brontolava per essersi mosso tardi (e quindi per non potermi raggiungere) io ero contento per quello che vedevo, quasi incredulo, ma dispiaciuto per non averlo potuto condividere con lui che ama questi funghi e che di solito mi porta pure bene… :biggrin:
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Se non li immagini nel punto giusto non li vedi, anche perchè non te li aspetti lì sotto ancora bianchi a giugno
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E’ già Giugno, ma io continuo a cercare dormienti: è un fungo da meditazione, mentre il porcino lo associo alla tanta gente e alla caciara. E fino a che sento il bisogno di riflettere… continuo a cercarli. In fondo alla stagione mi decido a cercare nuove fungaie: non è una gran mossa, ma per i funghi seguo l’ispirazione del momento e quel giorno avevo voglia di novità. Questa fungaia non la conoscevo per i dormienti, è molto difficile, e mi ci dovrò misurare ancora per capire tempi e modi rispetto ai posti che conosco, ma la sfida è aperta
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Mi piace vedere questi cieli cangianti tra sole e nuvole: colori che di solito non sono abbinati perché la neve e gli alberi con le foglie di solito non vanno d’accordo
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Una stagione anomala, brutta per i funghi, ma davvero piacevole per gli amanti della neve e delle situazioni insolite
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Il giorno dopo ci riprovo, convinto che con meno neve magari qualche fungo in più ci scappa e allora gambe in spalla perché i ripidi che non si fanno con le neve oggi si possono fare, devo controllare se ieri ho guardato bene o se mi è scappato qualcosa sotto il tappeto bianco, ma l’obiettivo è vedere quanta neve ha fatto in cima (senza considerare quella che si è sciolta col sole la mattina), anche se non c’è tempo di salirci
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Carletto, con il consueto pragmatismo mi ha apostrofato, dicendomi: “che eri matto lo sapevo, ma in fondo sei un cinghiale, magari istruito, ma sempre un cinghiale” :biggrin:
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Dopo tante ore di freddo sarebbe stato bello vedere la quota neve, ma la giornata non permetteva di scrutare l’orizzonte: solo qualche lampo di luce, diciamo che la neve è caduta sopra i 1000 metri
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ma perché mi godevo la natura da solo in un ambiente selvaggio, qualche secondo di sole rendeva il panorama quasi spettrale in alcuni momenti per essere quasi a Giugno, poco importa se ero tutto bagnato o avevo freddo alle mani e gli alberi mi sgocciolavano nel coppino :biggrin:
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Uno strano effetto vedere la neve sui faggi con le foglie: sembra che non ne abbiano risentito più di tanto e dopo una certa sofferenza per arrivare al parcheggio senza le catene, essere da soli nel bosco (in realtà una coppia di matti che fuggiva l’ho beccata in fungaia…), nonostante il freddo e le mani congelate, è stato bellissimo, una giornata che mi ha rimesso a nuovo, anche se non avevo mai sentito tuoni con nevicate
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E poi la frenata perché … “quello là chissà che vuole?” :biggrin: quindi la fuga nel bosco di corsa, tutto in pochi secondi nel silenzio innaturale di una nevicata fuori stagione che rende tutto ovattato
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E poi all’improvviso, come nella vita, a volte si torna indietro e torna il freddo …per la lepre questo ritorno dell’inverno ha significato l’incontro con un bipede che non si aspettava in quelle condizioni meteo Prima la corsa spensierata in mezzo al sentiero…
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