tyrnanog

… si, c'è ancora qualche piccola sacca di neve in fianco al torrente, ma passa quasi inosservata.

Questo fine settimana ho fatto una capatina a Boscampo, luogo notoriamente imbucato, che inizia a rivedere il sole giusto a marzo, eppure il bosco si presentava già pronto al rinnovo...

… era ancora preda delle zampate del gelo!

Il ruscello che si inoltra nel bosco appena più in basso, poi,...

A volte basta veramente una settimana per vedere come il bosco si scrolla di dosso l'inverno. Appena una settimana fa, persino i prati di Malgola si presentavano così; e dire che sono adagiati in una delle zone meglio esposte dei dintorni.

Anche il colore del lago si adatta perfettamente alle tinte pastello del soggetto. Dillo che prima di scattare hai colorato l'acqua buttandoci dentro un intero mastello di pittura murale! INQUINATORE!!! (straparlo... è tutta invidia per la bella foto) Daniele

Io attendo semplicemente... IL RISVEGLIO DELLA PRIMAVERA!!! Sinceramente gli inverni lunghi delle Alpi cominciano a pesarmi. Ciao, Daniele

… ma questi due cosa ci fanno qui!?! Oh... Signùr!... Non mi dire che si erano messi in bella mostra aspettando che passassi per fotografarli. Ma sarà stato si e no ottobre; alla fine, a forza di aspettare si sono addormentati... sotto la neve. Ma tra qualche mese... Daniele

Ma prima di rientrare voglio provare ad inoltrarmi per un breve tratto lungo il Rio di Valmaggiore. È già mezzogiorno; in piena estate, a quest'ora sarebbe impossibile realizzare una foto così, i riflessi taglienti del sole sulle rocce rovinerebbero tutto. Insomma, non è stata una passeggiata del tutto infruttuosa e...

Ancora un particolare (in realtà l'ho fotografato in tutte le salse) e poi è ora di riprendere la strada di casa.

… e invece, finalmente, una scena per cui è valsa la pena di questa sgambata: il Travignolo che scende, tranquillo e deciso, lungo gli scalini di roccia incastonati nella neve candida, come fosse appena caduta. Un angolo che ispira un senso di grande quiete.

Appena attraversato il Ponte della Lizata e imboccata la strada che si inoltra nella gola di Sottosassa ecco una delle tante “costruzioni” che il ghiaccio addossa alle pareti rocciose; ce n'è un po' ovunque in queste valli e non ci si fa quasi più caso. All'inizio sono scintillanti preludi al Natale, ma adesso iniziano a mettere tristezza! Pensieri un po' cupi, eh...

La macchina fotografica ce l'ho sempre appresso e qualche scatto ci scappa comunque, ma senza troppa convinzione. Ad un certo punto la strada attraversa il Rio di Valmaggiore, pochi metri prima che confluisca nel Travignolo, ed ecco uno dei tanti rivoli che sembrano sgorgare direttamente da sotto la neve vecchia e sporca.

… invece no; tutto sommato si procede speditamente fino a Boscampo. Ecco come si presenta: come se l'inverno fosse appena iniziato (un po' deprimente).

Mi sono preso un paio di giorni di ferie... sono quelle arretrate, da fruirne entro fine marzo o le perdo... non è un gran periodo, però questa mattina c'era il sole e valeva la pena fare una passeggiata. Dove si va? Beh, proviamo qualcuno dei soliti posti... se non ché sono “soliti” in piena estate, coi funghi e tutto il resto, ma adesso? Così mi dirigo verso Boscampo, punto di partenza di quasi tutte le mie tampinate estive degli ultimi anni; però è in una posizione davvero “imbucata”, dove il sole si fa vedere non prima di aprile. Mi sa che troverò solo ghiaccio – crea delle gran belle sculture, non c'è che dire – però per quest'anno ne sarei un po' stufo! Ecco, appunto; la sottile lastra gelata che ricopre la pozzanghera, coi cristalli piatti, larghi una spanna, lascia presagire un cammino alquanto scivoloso...

Giallo per giallo, mi sa che la Patrizia è più contenta di quei... "fiorellini" di bosco che della mimosa. Certo che fate invidia; quassù con quelle forme per ora ci sono solo ghiaccioli!!! Daniele

Come al solito, quassù a Predazzo mi toccherà scalpitare un po' di più, ma mi sa che tra qualche giorno... Daniele (in attesa delle Epatiche)

Tranquilli, è solo l'indicazione di un sito utile, che non fa mai male, vedi anche quello postato da MushroomBad sulla determinazione delle piante. Qui però, anziché consultare in linea, è possibile scaricare la serie (credo completa) dei "Quaderni Habitat", nati dalla collaborazione tra il Museo Friulano di Storia Naturale e il Ministero dell'Ambiente. Magari ne avrete già parlato in altro forum che mi è sfuggito e, comunque, molti di voi già lo conosceranno, ma penso che in ogni caso sia interessante per tutti sapere dove reperire questo tipo di materiale, se siamo amanti della natura; io l'ho trovato per caso, tempo fa, dopo che in Museo dove lavoro ci era stato recapitato un certo numero di pubblicazioni di quella stessa serie (credo che sullo stesso sito o su quello del Ministero ci sia anche l'indicazione di come ordinare il cartaceo). Sono una ventina di pubblicazioni, scaricabili in PDF a bassa risoluzione, ma comunque più che sufficiente per la visualizzazione a monitor; ciascuna pubblicazione tratta una particolare tipologia di ambiente naturale, dal mare fino al piano nivale; secondo me sono piuttosto ben fatte. ecco l'indirizzo: http://www.udinecultura.it/opencms/opencms/release/ComuneUdine/cittavicina/cultura/it/musei/storianaturale/quaderni/index.html Buona lettura, Daniele

Se questo è il "poco" che Pavia ha da offrire non mi sembra poi così malaccio! Però il tipo in kayak della 3a e 4a foto, tra giovedì e lunedì non ne ha fatta mica tanta di strada!?! SFATICATO; rema, rema...!!! Daniele il burlone

Ah... no! Mi sa che in futuro dovrai dedicarti a farci capire cos'è tutto ciò che guardiamo con tanto stupore quando siamo nel bosco... (che poi è quello che hai sempre fatto ) Scherzi a parte, senza le tue "infusioni di passione micologica" (perché sarebbe riduttivo chiamarle solamente "lezioni" o altro)quello stupore sarebbe... poco più che uno sguardo distratto. Ma prima di tutto devi pensare a rimetterti in sesto (e a non farci più prendere certi spaventi da farci fare i... luridus in braga) Un abbraccio, Daniele

E dopo il lupo Navarre speriamo che le belle (e soprattutto vere) storie di amore e rispetto per gli animali selvatici si moltiplichino. Magari la prossima ce la racconterà qualche volontario della LIPU e riguarderà un falco di nome Isabeau! Hai visto mai che le leggende si avverino? Daniele

Buono... visto e inserito tra i "Segnalibri" del browser! Mi sa che Trieste e Udine sono tra le poche Università italiane che fanno cose del genere liberamente consultabili o scaricabili in rete. Grazie della segnalazione, Daniele

Che tu eri un gran tosto dietro la macchina fotografica lo sapevamo già, ma questa volta è stato tosto anche il clima che ti ha concesso questa "celestiale visione" Daniele

Se lavorate in modalità semplificata credo che il programma salvi le immagini solamente in JPG, ma con i menu estesi ho visto che salva anche in TIF e altri formati, inoltre spulciando l'HELP interno con le procedure d'utilizzo (è in inglese, quindi ci sto ancora trafficando con tanto di dizionario appoggiato sul tavolo in fianco alla tastiera), tra la quantità di comandi e regolazioni possibili pare ci sia anche quella di interfacciarsi direttamente con un Editor esterno (ma non ho ancora capito come si fa) che, di default è IrfanView, ma penso (spero) possa venire cambiato con Gimp o Photoshop; in questo caso l'immagine finale potrebbe venire salvata direttamente dal vostro programma preferito! Per queste prime prove mi sono arrangiato ad aprire in seguito, con Gimp, il JPG salvato da CombineZP e risistemarlo: qua sotto c'è il risultato finale con la correzione del colore e un miglioramento della definizione. Insomma, non c'è da affrontare alcuna spesa aggiuntiva, ma i risultati sono comunque interessanti; pensate alle foto di documentazione delle specie fungine più piccole! Vale la pena di provare; oltre tutto, il programma occupa appena 15 MB. Non vi fornisco ragguagli particolari sul funzionamento completo perché anch'io sono ancora lontano dall'averlo capito a sufficienza; solo un paio di cose: 1 – la sequenza di fotogrammi da importare deve partire da quello più vicino e via via a scalare 2 – assicuratevi di far effettuare al programma, come primo passaggio, l'allineamento dei vari fotogrammi; sulla prima prova con la testa del pupazzetto non l'avevo fatto e il risultato era stato un po' sconcertante perché avevo mosso leggermente il set tra uno scatto e l'altro. Le note base sul funzionamento le ho prese qui: http://www.ambmuggia.it/forum/topic/7579-combine-zp/ Daniele P.S.: l'estate prossima conto di provare questa tecnica anche nel bosco (vento permettendo)

Ed ecco lo stack completo. In questo caso si rileva una variazione tonale che ho dovuto correggere con Gimp; inoltre, con un diaframma così aperto, e un soggetto un po' più grande del cristallo di prima, sarebbe servito qualche scatto in più così da diminuire la distanza tra uno e l'altro; si notano ancora piccole aree residue non perfettamente focalizzate, ma come primo approccio non è niente male.