tyrnanog

Mi piace abbastanza la seconda, ma la vedrei con un taglio più deciso, tipo così (anche se mi lascia un po' perplesso l'abbinamento con il genere musicale, ma forse... il soul... forse va anche bene) Daniele

Mario ha perfettamente ragione; un sacchetto del genere tende a sagomarsi in base a quello che ci posizioni sopra, facendogli da supporto stabile. Il miglior materiale di riempimento sarebbe la sabbia; molto stabile e assorbe qualunque vibrazione. Ha un unico difetto: il peso, quindi direi che nel bosco è decisamente meglio andarci con riso o fagioli. ... o forse con riso E fagioli... così se ci viene un languorino... Daniele l'affamato

Forse iniziando a preoccuparci non riusciremo a salvare loro, ma di sicuro se non ci preoccupiamo arriveremo impreparati quando sarà il nostro turno! Daniele

Un ultimo accorgimento però avrebbe fatto comodo. Dato che tutte le reflex digitali sono obbligate ad implementare un comando per il ribaltamento dello specchio, in modo da consentire la pulizia del filtro che copre il sensore, sarebbe utile poter attivare il medesimo comando anche per evitare vibrazioni nelle foto su stativo, come si faceva con i vecchi apparecchi a pellicola; soprattutto se si dispone di un cavalletto come il mio (glorioso, ma vetusto) ridotto in queste condizioni. Ok... ok... sono troppo pignolo, mi accontenterò così! (… per ora...) Daniele

Semmai, l'unico vero inconveniente è la possibilità di utilizzare un comando remoto (che nostalgia il vecchio cavo flessibile!) solo da posizione frontale, cioè per autoritratto. Non posso certo chiedere al funghetto inquadrato se, gentilmente, mi farebbe il favore di premere lui il pulsante del telecomando; quindi... vai di autoscatto a ritardo o di tempi ultraveloci! Pazienza ci vuole...

Il corredo di ottiche base è costituito da un AF-S Nikkor 18-55 mm f 3,5-5,6 e da un55-200 mm 1,4-5,6 da cui, come per tutti gli obiettivi standard, non ci si può aspettare nulla più della pura e semplice onestà. Quello però che mi ha convinto ad acquistare il tutto è stata la presenza di un Tamron SP AF 60 mm f 2 Macro (l'equivalente del mitico 90 mm sul pieno formato) che è tutt'altro che un “bau-bau, micio-micio”! Dato il genere di foto a cui mi sto dedicando prevalentemente negli ultimi anni, mi pare che il tutto costituisca comunque una base di partenza più che dignitosa. P.S.: le immagini allegate sono a titolo “dimostrativo”, dato che non si può valutare realmente la qualità di una foto a monitor e, per di più, se ridimensionata per postarla in rete. (e comunque non sono un professionista)

Come già accennato in altro post, ho avuto l'occasione di recuperare una reflex digitale praticamente nuova (dal punto di vista della “quantità” d'uso), così non dovrò più andare in prestito della compattina da mia figlia (forse!!! Dato che, comunque, quando si va per funghi è comodo avere qualcosa di più “tascabile”). Non aspettatevi chissà che cosa, è appena una entry level, oltre tutto già uscita di produzione, ma questo significa poco dato che, soprattutto in fascia bassa, le fotocamere vengono sostituite da modelli simil-superiori a velocità ormai stratosferiche (potenza del consumismo più i....a, secondo me!!!). Dunque, si tratta di una Nikon D3000 che, come in genere tutte le entry, è piena di automatismi adatti a chi non sa usare nemmeno le compatte (ci sono tutte quelle pseudo-opzioni che da queste parti chiamano “gigiate”) , ma poi manca di alcune funzioni utili, come il bracketing; ok, non lo utilizzi ad ogni piè sospinto e, per uno della vecchia scuola patito del cavalletto come me, si può rimediare “a manèta” (come direbbero Aldo, Giovanni e Giacomo), ma nell'era di Internet è un po' seccante, visto che ormai è onnipresente anche sulle prosumer!

Sui pistilli hai ragione (però non so se si tratta di specie dioica o che), ma il numero di petali del Crocus sativus, quello da zafferano, è identico, e anche l'aspetto generale della piantina (pistilli a parte, appunto). Ciao, Daniele

Ecco un particolare della finestra chiusa. Daniele

Per la cronaca, oggi sono tornato alla cascata e... le mie amiche fate avevano chiuso le due finestre. Che dite, avranno avuto freddo?

Per le feci non saprei, ma con quei crochi a gennaio fai una rabbia... ma una rabbia! (Oltre tutto sembrerebbero proprio quelli da zafferano... o sbaglio?) Daniele

Ma... se fa tutto da sola che gusto c'è a portarsela nel bosco? Mandiamocela con le sue gambine e che s'arrangi!!! Daniele il perfido

Bel colpo! Ma non è meglio beccarli così che con un fucile? E' persino più difficile; con quello devi mirare e premere (il grilletto), così devi anche mettere a fuoco!!! Una bella sfida, Daniele

Se poi ti sembra che sia scomparso, guarda sotto il tavolo e lo vedrai sicuramente in posizione da agguato; come sarebbe “a chi”?... A qualunque cosa di passaggio nelle vicinanze: ai cani (in primis), ad un tappo di sughero lanciato “ad arte” e, purtroppo, persino alle gambe degli “ex” padroni di casa (soprattutto, ovviamente, quelle del sottoscritto)... … mannaggia... Alla prossima unghiata, Daniele

Come dite?... com'è il suo rapporto con i due cani? Mettiamola così, la branda è dei cani, le scatole vuote sono tutte del micio; tu metti una scatola sulla branda e anche questa cambia padrone!!! Capita l'antifona?

Ed infatti, fin dal primo giorno la musica è cambiata e a dirigere l'orchestra c'è lui, il gatto! Non ho impiegato più di 48 ore per capire che Gas-Gas, al più, poteva essere il “cognome” del ciclone in questione, così ho deciso che il nome completo doveva essere: Teppistocle Gas-Gas che poi, di “gas”, il teppistello ne ha davvero da vendere, visti i salti da cavalletta che compie. Se provo a fare il conto dei punti della casa che ancora non hanno conosciuto le sue zampe (e le sue unghie), tolto il soffitto non rimane poi molto. Guardate che piglio aveva a soli 5 mesi... tutto un programma!

Ecco però che, prima ancora del suo arrivo, inizia la “lotteria dei nomi” e, su insistenza di mia moglie, la spunta Gas-Gas, come il topo di Cenerentola!... TOPO!?!... ma vi pare che un gatto che si rispetti accetterebbe di buon grado un appellativo da sorcio? Ma soprattutto; secondo voi, uno che a due mesi di vita si presenta con questo... “muso da schiaffi”... rispecchia la flemma rubiconda e pacioccona del pingue personaggio da cartone animato?

Eh si, lo dico sempre!... Prima di decidere che nome dare ad un animale bisognerebbe conoscerlo, osservarlo per qualche giorno, insomma, capire qual'è il suo carattere; perché non c'è dubbio: anche le bestie hanno una propria “personalità”. Ed è giusto che sia così, perché un animale non deve entrare in famiglia per riempire semplicemente il vuoto lasciato da quello che c'era prima di lui; deve costruirsi un rapporto nuovo e autonomo con chi lo accoglie, così che si mantenga viva e intatta anche la memoria del predecessore. Mi sto riferendo in particolare ad un nuovo amico che da qualche mese è diventato il padrone di casa. Ricorderete forse che a novembre del 2010 è morto Willow, un bel gattone nero buono e pacifico che mi faceva compagnia da tanti anni; bene, qualche mese dopo, mia moglie e mia figlia decidono che dobbiamo prendere un altro micio, nonostante abbiamo già anche due – diconsi 2 – cani! Ci si guarda un po' intorno (ma qui in Valle c'è solo l'imbarazzo della scelta) e spunta fuori una cucciolata con un batuffoletto che sembra fare al caso nostro.

Come... è già il tramonto? Accidenti come s'è fatto tardi! Sarà meglio rincasare, prima di non riuscire più a vedere nemmeno il sentiero; in fretta... in fretta... e auguro a tutti una buona notte (sperando non duri un anno anche questa!). Daniele

… mentre ammira il tramonto dipinto sulle Pale di S. Martino.

… magari gustandosi un “gelato al lampone”, o meglio, alle ultime foglioline del lampone...

… no, non il lichene: il somaro!!!...

Eppure, anche con questo freddo c'è ancora chi se ne sta immobile al sole...

Intendiamoci, non è tanta e ormai è rimasta quasi solo quella in ombra, ma è giusto quanto basta per non lasciare il ghiaccio a farla da padrone assoluto... come attorno al getto delle fontane.

Oh si, avete letto bene, c'è anche il bianco della neve, che fino a Natale sembrava solo un miraggio, persino quella artificiale.