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tyrnanog

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  1. Come biglietto da visita non è niente male, se poi troverai la voglia e il tempo di portare nel bosco la macchina fotografica (magari con uno straccio di cavalletto al seguito), col tempo potrebbe diventarti quasi più "indispensabile" del coltellino da funghi. Per me è così, tanto è vero che se appena posso giro il bosco, con la fotocamera in tasca, anche in pieno inverno e con la neve al ginocchio. Ben arrivato, Daniele
  2. Purtroppo anche questa affermazione è sacrosanta! Credo che molti si comportino così addirittura per il semplice "gusto" di impedire di raccoglierli a chi ne farebbe uso. Succede ad esempio anche con i minerali; spesso chi raccoglie campioni di grandi dimensioni distrugge DELIBERATAMENTE quelli piccoli, soprattutto quelli da microscopio, che non raccoglierebbe mai perchè li disdegna, solamente perchè non li raccolgano altri, non curandosi nemmeno di nascondere le tracce, quindi non lo fa per non far riconoscere il luogo di ritrovamento, ma solo per dispetto e ignoranza. Ignoranza, certo, perchè se solo si degnasse di guardare la perfezione che certi campioni di pochi mm mostrano sotto il microscopio, butterebbe al macero tutta la sua collezione di macigni! Ed è così per qualunque aspetto della natura: perchè distruggere ciò che è semplicemente bello, anche se non "utile"? Daniele
  3. Il problema di creare un "patentino" obbligatorio secondo me è proprio per evitare queste "imbecillate" da "racc.......i" (non so se mi verrà passato il termine), almeno per la parte che riguarda la distruzione inutile e assurda di ciò che non raccolgono (e che spesso nemmeno conoscono). Purtroppo invece, per quanto riguarda le quantità stratosferiche (per rivenderle a qualche negoziante compiacente) nemmeno il patentino potrà fare molto. L'importante è che chi di dovere non risponda nel solito modo, cioè per fare cassa a sua volta a spese di chi il bosco già lo rispetta (si, perchè a chi i funghi li rivende a quintalate gli fa un baffo se aumentano le tariffe dei permessi, tanto ci guadagna comunque!) Daniele
  4. Non solo quoto in tutto e per tutto, ma quest'anno ho raccolto un subappendiculatus che era a dir poco perfetto e ancora mi mangio le mani per non averlo potuto fotografare (mica li si trova tutti gli anni quassù). ...nnaggia! Daniele
  5. E infatti, altro che le 9 vite dei gatti servirebbero! Viviamo su un pianeta così piccolo che riusciamo persino a metterne in pericolo la sopravvivenza, eppure così grande da non permetterci di conoscerne che qualche infinitesimo brandello. Daniele
  6. Certo che per vedere tutte le bellezze delle Alpi servirebbero le 9 vite dei gatti; poi, però, mi viene in mente che a quel punto diventeremmo un po' gatti anche noi e anziché la maestosità delle vallate alpine ci godremmo il torpore del divano di casa! Se poi c'è qualcuno che quelle Valli ce le mostra e ci racconta come le vive, ci sembra quasi di toccarle con mano; a che ci servono le 9 vite? Meglio un Forum di amici così. Daniele
  7. Ciao Ennio, pochi forse, ma interessanti di sicuro! A proposito; le foto dei salici con il tronco infangato ricordavano le scene del film "Crocodile Dundee" (spero di averlo scritto giusto). Sicuro di averle scattate nel Parco e non in Australia? Ciao, Daniele
  8. Ormai sono quasi fuori dal bosco, ma ecco ancora un bel gruppo. Quest'anno avevo iniziato la stagione “fungina” fotografando un gruppo di Xeromphalina campanella; spero proprio che questa foto non concluda il discorso! Alla prossima, Daniele
  9. Era tutta l'estate che, passando per un certo tratto di forestale, mi ripromettevo di fotografare questi insettini che invadono la strada, per poi scappare in un modo buffissimo appena qualcuno si avvicina. Peccato che se ne stiano sempre al sole; non è la situazione migliore per fotografare, ma ci provo ugualmente.
  10. Sulla strada del ritorno incontro questi due “bravacci” che mi ricordano che “questo matrimonio non s'ha da fare, né ora né mai” (per la verità mi ricordano piuttosto Franco e Ciccio). Peccato per l'illuminazione tutt'altro che ideale, ma due cappellacci così strampalati non si possono ignorare.
  11. In effetti, dando un'occhiata al cesto si capisce per quale motivo, negli anni, anch'io mi sono “ridotto” a raccogliere solo poche specie! (nel rientro ci sono caduti altri due porcinotti). Nello zaino, però, c'è anche una sportina di plastica con lattine e carte di caramelle... altrui; il bosco va pure ringraziato, per cui ogni tanto raccolgo anche ciarpame da buttare (ma se non pesa a me, possibile che pesi così tanto per chi nel bosco ce l'ha lasciato? E, credetemi, non sono soltanto i villeggianti a comportarsi così).
  12. Ci sono incredibili famiglie di “funghi del pane” che nessuno raccoglie, date le ben diverse prelibatezze che il bosco ancora ci offre (certo che, però, oggi ho visto molta più gente del solito e tanti che rientravano senza nemmeno un misero funghetto nel cesto; mah!)
  13. Questi due guerriglieri, però, sono stati cuccati in mezzo alla giungla, nel più puro stile “Apocalypse now”.
  14. A questo punto attraverso il torrentello e mi incammino verso le “Pozze”, altra zona parecchio frequentata. Si è aperta la caccia da una settimana ed ecco i soliti (presumo Cortinarius venetus o un suo parente) funghetti paramilitari in tenuta mimetica.
  15. Oh, guarda! Un cappellino di feltro... forse l'ha perso uno dei miei amici folletti. A settembre la luce è davvero scarsa nel sottobosco e se invece vai al sole diventa particolarmente tagliente; si fa quel che si può e le foto vengono come vengono.
  16. Finalmente è tornato il sole, giusto in tempo per il solito giro di ricognizione del sabato. Mi indirizzo verso i prati di Malgola, per vedere se iniziano le “mongaiole”, ma ancora nulla! Così risalgo un altro breve tratto della strada per Valmaggiore (non vi dico le macchine parcheggiate. Quasi quasi mi metto a fare il posteggiatore abusivo in mezzo al bosco; di sicuro guadagnerei più che in ufficio!) C'è un bel tratto di bosco, prima del ponte, ma per oggi sembra offrire soltanto amanite, come questa citrina.
  17. Il problema infatti non è per la pelle, ma per le mucose, ad esempio: se dopo averla presa in mano ti strofinassi gli occhi. Dovrebbe essere un accorgimento per evitare non tanto il contatto, quanto l'essere mangiati (l'interno della bocca è in fondo un'unica, grande mucosa). In genere basta lavarsi le mani per evitare imprevisti e comunque non so se, anche per le mucose, dipenda almeno in parte dalla sensibilità individuale. Daniele
  18. Da quello che ho trovato consultando testi e Internet, "salamandra" dovrebbe essere nome di Genere e anche di questa particolare Specie; ma questo è un caso probabilmente ancor più particolare, in cui lo stesso termine designa persino la Sottospecie, perciò: Salamandra salamandra ssp. salamandra Ciao, Daniele
  19. La cosa che semmai può apparire strana è il fatto di incontrarla sul versante sud del M. Mulàt, che notoriamente si asciuga talmente in fretta da far si che persino le piogge degli ultimi giorni fanno rispuntare ben poco! Ma evidentemente alla base del monte, dove gli ultimi lembi di bosco e i prati ricoprono il detrito di falda, subito sotto il terreno scorre, nascosta, l'Aivòla (il termine è usato genericamente per indicare i “rivoli” d'acqua che scendono dai monti, ma appena qui sopra scorre l'Aivòla per eccellenza) e tanto basta per crearle un rifugio sicuro e, soprattutto, umido; non a caso è anche zona di chiocciole, di un sacco di tipi. Solo la luce non era al massimo e queste sono le uniche foto accettabili nonostante il cavalletto (odio il flash, soprattutto con le compatte). A presto, Daniele
  20. ...sta di fatto che con questi tempi non è raro, da queste parti, incontrare qualche esemplare di Salamandra salamandra. Credo si tratti persino della sottospecie salamandra, insomma: Salamandra salamandra salamandra.... per i duri di comprendonio!
  21. Potrei dire che queste immagini sono la sintesi delle “previsioni meteo” di questi ultimi giorni, almeno qui in Val di Fiemme. Due giorni fa stavo portando il cane a fare i soliti bisogni lungo il sentiero al margine del bosco; con l'acqua che veniva giù a catinelle, più di questo non mi sentivo di farci... nel bosco! È stato lui a fiutarla, e per fortuna non è riuscito a raggiungerla (causa guinzaglio) con la mucosa nasale, sennò erano dolori per via della mucillagine urticante che la protegge (come quando, un paio di settimane fa, ha cacciato il naso in un nido di vespe... il furbone!!!). Poveretta, non è colpa sua, ma, lenta e inoffensiva com'è, questa è la sua sola difesa...
  22. Ecco di cosa sento la mancanza quassù in Valle di Fiemme: avremo un sacco di funghi, belle montagne, paesaggi mozzafiato, mirtilli e lamponi... ma vuoi mettere le more dell'appennino!!! Per me, emiliano di nascita (e li si trovavano a bizzeffe), da quando mi sono trasferito stanno diventando ormai solo un ricordo. L'altro ieri ne ho trovata una (i cespugli ci sono anche qui, ma è raro che alla fioritura segua qualcosa d'altro), piccola, malformata, ma almeno era matura... ho provato a metterla in boccha, ma è stato come "mangiare" una goccia d'acqua: non sapeva di nulla! I lamponi sono buoni e sono pure parenti delle more, ma secondo me non c'è confronto, solo che, purtroppo, questa non è terra per le more (...nnaggia). Ciao, Daniele
  23. In effetti avrei dovuto scrivere che tutti gli esemplari osservati, benché non fossero un'esercito, sembravano attestarsi su una dimensione "standard" e ben inferiore a quella mediamente osservata nei "soliti" Cystoderma che vedo in questi stessi boschi, perciò la minima dimensione potrebbe essere un carattere tipico (poi, magari, ci sono specie di Cystoderma piccolissime che mi sono sempre sfuggite e che mi fregano!) Ciao, Daniele
  24. OK ragazzi, provo a documentarmi su Psilocybe crobulus; in ogni caso archivierò l'intero set di immagini con la classica dicitura "confronta" con la specie descritta. Grazie a tutti, Daniele
  25. Ma eravate in un bosco o nel "Supermercato del fungo edule"? Ditelo che li avete comprati e "piantati" nel bosco solo per fotografarli e farci morire d'invidia, se non per la quantità (da quel punto di vista non mi posso certo lamentare) sicuramente per la varietà tutta ad "alto livello gastronomico"!!! Gran bella uscita, Daniele
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