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tyrnanog

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  1. Lungo un tratto familiare di sentiero mi imbatto in questo funghetto; proprio qui ne avevo già fotografati l’anno scorso. Mi parevano Mycena alcalina, ma la taglia un po’ “forte” e l’assenza del caratteristico odore mi lasciavano forti dubbi.
  2. Queste famigliole di marasmi (dovrebbe trattarsi di M. bulliardi) sembrano confermare che l’umidità del terreno è al punto giusto.
  3. … ma siccome la bellezza non uccide, mi limiterò a fotografarli. Se poi si trattasse di due… cugine… della “verdognola”, tanti saluti al parentado!
  4. Colore vagamente olivaceo, cappello finemente fibrilloso…
  5. … compresa questa coppia di individui sospetti.
  6. Oggi sembra essere giornata da amanite…
  7. Nonostante le pessime previsioni meteo, questa mattina il sole faceva capolino da sopra la coltre di umidità che saliva dal bosco, residuo delle recenti piogge. Comunque, per non correre rischi, oggi niente Lagorai. Mi sono inoltrato invece nel Bosco Fontana; tanto ce l’ho sopra casa e questo facilita un eventuale rientro precipitoso. Già nei primi metri di sentiero si incontrano queste strane scodelline ripiene di… zuppa di lenticchie delle Fate! Chissà se la servono, assieme a quella di piselli, anche al “Paiolo Magico”; in tal caso, “mangiala, prima che lei mangi te!”
  8. Infine un particolare delle lamelle. Spero che qualcuno sappia dirmi di che strano funghetto si tratta. Daniele
  9. Ad ogni funghetto la propria... pallottola di ....! Un po' come per certi marasmi con gli aghi di peccio.
  10. ... qui è già più visibile: palline di sterco di capriolo o di qualche altro ungulato. In questa foto si vede bene anche la diffusa fioccosità bianca che decora il gambo e il bordo del cappello, talora a cerchi concentrici.
  11. Sabato scorso, alle pendici del Lagorai, alta Valle di Fiemme, a circa 1300 m di quota, ho incrociato questo strano funghetto (circa 1 cm di diametro del cappello) che, a prima vista, assomiglia a una minuscola Stropharia. Già dalla prima foto qualcuno intuirà il substrato su cui è impiantato...
  12. … ma se tutti quelli che mi precedono hanno i setacci a maglie così larghe, ben vengano! Insomma, alla fine della mattinata, oltre ai finferli ci sono scappati anche sei bei porcinotti freschi freschi. Speriamo che continui così; alla prossima, Daniele
  13. … e anche le loro “cugine” maggiori non scherzano. Ad ogni modo, racimolato un discreto raccolto di finferli, decido di provare uno dei “miei” (si fa per dire) posti da brise: una bella scarpatina dove un sentierino non troppo visibile scende fino a lambire il torrente. Sono quasi arrivato e vedo, a terra, un fazzoletto di carta; a parte il gesto di inciviltà (la prossima volta mi armo di sacchetto per la raccolta dei rifiuti... altrui), la cosa mi fa pensare che, purtroppo, questo angoletto oggi è già stato setacciato...
  14. Per fortuna non tutti i funghi sono da raccogliere, altrimenti ci perderemmo i piccoli tocchi di colore delle tante “emetiche” che spuntano qua e là sul muschio...
  15. Ad ogni modo, questa mi sembra un'annata da finferli; anche dalla vicina Valle di Fassa ho sentito voci simili.
  16. … o questa falena addormentata dopo aver fatto le ore piccole. La notte scorsa deve aver preso parte a qualche scazzottata in discoteca, perché ci ha rimesso un'antenna; peccato!
  17. Ogni tanto indugio, come sempre, su qualche soggetto estraneo alla raccolta: ad esempio lo strano frutto della Paris quadrifolia...
  18. Qualcuno sta solo crescendo lentamente: questo Hydnum l'avevo già visto e fotografato parecchi giorni fa, quando era ancora un... “poppante”.
  19. Comunque, quello che mi rallegra è vedere che, magari con pochi individui, ma stanno spuntando tantissime specie; è il segno che il momento è propizio...
  20. Chissà che la stagione abbia smesso di fare le bizze! Questa mattina mi sono inoltrato nel solito percorso, sopra la cascata di Predazzo; qui c'è una bella fascia di bosco che si chiude contro la strada per Valmaggiore. Come gran parte del Lagorai, anche questo angolo di verde è solcato da una rete di rivoletti d'acqua che qui, tuttavia, è particolarmente fitta. D'accordo, la foto non è delle migliori, ma questi rivi non gareggiano certo in bellezza con quello di Valmaggiore! Sta di fatto che la zona non è mai troppo asciutta e, quando il clima è propizio, risponde prima di altre alla chiamata di noi fungaioli. A proposito di Valmaggiore: sento in lontananza la processione delle automobili che si inerpicano lungo la strada a colpi di clacson ad ogni curva, cioè in continuazione. Ora che hanno asfaltato la strada fin quasi dentro la valle, i posti come questo, più bassi, sono meno battuti; questa mattina non ho incontrato anima viva. Meglio per me, direte voi, ma il fatto è che quella striscia d'asfalto è diventata una sorta di “istigazione a delinquere”; non voglio nemmeno provare ad immaginarmi come sarà ridotta Valmaggiore con tutta quella gente!
  21. E siccome anche l'occhio vuole la sua parte (purché non sia di ceffoni), chiudo con una piccola chicca di stagione: i frutti maturi (guardare e non toccare) di Streptopus amplexifolius, di cui vi avevo già mostrato i bellissimi, ma minuscoli fiorellini primaverili. Decisamente una delle più belle ed eleganti piante erbacee del sottobosco di queste valli. Alla prossima (sperando che il bosco riparta nei prossimi giorni) Daniele
  22. Ma almeno sono riuscito a scovare una piantina di Linum viscosum in ombra e col fiore aperto; ricordate? Giusto quello che cercavo due settimane fa; l'unico, nel suo genere, con questo colore.
  23. Quasi lo facessero apposta, persino gli insetti oggi sembrano scarseggiare!
  24. Fanno eccezione gli Hydnum suaveolens, gli unici di cui ho visto diversi individui cespitosi che stanno lentamente formando le classiche file e che, tra pochi giorni, inonderanno il bosco del loro caratteristico profumo d'anice.
  25. Per il resto, poco o nulla; persino per quanto riguarda i “matti” delle specie più comuni e onnipresenti. Di “brise” poi, nemmeno la più pallida idea; sembra che la rinfrescata di due giorni fa (10° C sulla piazza del paese alle 9 del mattino e alle 6,30 di sera, mica “bau bau, micio micio”) abbia spento tutti i bollenti spiriti. La cosa che più colpisce è il fatto che, finora, tutto si è svolto all'interno di una ristretta fascia altitudinale, al di sotto e al di sopra della quale sembra continuare il letargo micologico invernale.
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