tyrnanog

Se qualcuno mi sa dire di quale specie potrebbe trattarsi lo ringrazio in anticipo (anche perchè da domani, e fino a settembre, avrò poche occasioni di accedere a Internet). Ciao a tutti, Daniele

Alta Val di Fiemme, intorno ai 1100 m. Li sto osservando fioriti dall'inizio di giugno, ma sembra che, nonostante la crescita sotto i pecci, prediligano terreni derivanti da substrati rocciosi non acidi, infatti non ne ho visti sulle pendici dei Lagorai (porfido), ma proliferano sulla Malgola, che dai Lagorai è praticamente circondata, ma è formata da rocce diverse.

... ma sono i fiori la cosa più appariscente; lunghi 4 cm e larghi ino a 3.

Dalle caratteristiche visibili direi in tutto e per tutto una Lamiacea (ex Labiatae), ma sui testi che ho consultato non sono riuscito a riconoscerla. La pianta è alta fino a 40 cm, forse anche qualcosa in più...

Insomma, il bosco riserva sempre qualche sorpresa e, in questa stagione di risveglio, è possibile persino che da una vita spezzata ne scaturisca una nuova. Io, però, aspetto sempre di poter iniziare il raccolto. Sarà per la prossima volta? Ciao a tutti Daniele

… ma come si fa a resistere a simili spettacoli?

… e sui tronchi marcescenti ricompare la Lycogala; ok, l'anno scorso ve ne ho fatte vedere fino alla nausea...

Alcuni piccoletti, approfittando delle ultime piogge che le hanno ammorbidite, banchettano tranquillamente con le cortecce di peccio lasciate sul posto dai boscaioli...

Ma, e i funghi? Pochi, dicevo, e spesso solitari.

Ma qualcuno è ancora solo soletto, forse perché è così piccino, appena 5 mm, e nessuno se lo fila (però il rosa metallizzato è un colore strano anche per un'utilitaria, dovrebbe attirare l'attenzione di un possibile partner).

Eh, si! L'amore è una cosa meravigliosa, però non so quanti di voi gradirebbero un bacio alla “franzosa” come questo (puah, che schifo!).

… che non sono certo questi!

Amore a tutte l'ore... ragazzi, vediamo di non esagerare però; anche perché dovrete poi sorbirvene i frutti...

… rivela istinti perfettamente “terrestri” (e di stagione).

Persino questo strano insetto dall'aspetto “alieno”...

… e non pare che nel resto del regno animale la cosa venga vissuta con il medesimo pudore con cui la viviamo (o diciamo di viverla) noi umani!

… o per la Dulcamara, che a breve si ricoprirà di piccole bacche rosse e il cui nome ricorda tanto le pene d'amore; beh, è la stagione giusta...

Risveglio e colori dicevamo, anche per il piccolo Geranium robertianum...

Come dicevo, appunto... “i curculionidi sono il gruppo di animali più vasto e diffuso sulla faccia della terra; uno più, uno meno che differenza fa?” Credo sia questa l'idea che frulla nella mente del ragno acquattato nell'ombra, all'ascella della foglia! Confesso che, nonostante osservassi la scena ad “altezza di folletto”, anch'io mi sono accorto della sua presenza solamente riguardando la foto al computer; il taglio immagine finale è scaturito di conseguenza. Bell'esempio di mimetismo.

Ancora qualche insetto, come questo Dolycoris baccarum; in questo inizio di stagione gli insetti sono talmente abbondanti!

… “scia... scialve, sciono un perscionaggio mo...molto scimpatico”. Visto?

Ma la primavera è comunque la stagione del risveglio, dei colori, delle... squadre di calcio!?! Come si piazzerà il Graphosoma lineatum ai mondiali? Come dite; una partita di calcio nel bosco è una vera stranezza? Mica è la sola...

Altri, addirittura, fanno del “Verde” la propria filosofia di vita in qualunque situazione climatica, come questa piccola Listera ovata.

Per non dire del fatto che, nei punti più ombreggiati e con il sole che si fa desiderare tanto a lungo, alcune piantine, come questo nontiscordardime, rinunciano persino a colorare i propri minuscoli fiorellini; è un'impresa riuscire a vederli. Ma... che sia un esempio di risparmio energetico?

… di cui solo un folletto può apprezzare la fioritura, così nascosta e protetta sotto le foglie.