tyrnanog

… probabilmente ciò è dovuto al fatto che il fungo in questione predilige indubbiamente le latifoglie. Tuttavia anche nei boschi di conifere di zona, nonostante l’assenza della quercia e, a partire dal 1600 circa (stando ad antichi documenti locali), anche del faggio, ci sono parecchi relitti di bosco misto; inoltre ricordo una conferenza del compianto B. Cetto in cui lo stesso indicava la phalloides come simbionte esclusiva o quasi del nocciolo, che da queste parti manca poco che nasca persino nelle cantine. Ammesso che il Cetto avesse calcato la mano proprio per dare un avvertimento ai fungaioli di cui sopra, questi “opposti estremismi” creano qualche perplessità, anche perché, tranne che nel 2008, non ricordo di aver visto spesso, nei boschi attorno a casa, esemplari come quelli fotografati.

Non avendo molto altro da fare nel tempo libero invernale, mi sono messo a rivedere una serie di vecchie foto, alcune delle quali mi hanno rinnovato un dubbio. Non vi chiedo di identificare questi esemplari, dato che si tratta appunto di vecchie immagini (estate 2008), oltre tutto non scattate per questo scopo e non corredate perciò di altre informazioni; posto che comunque a me sembrano pienamente A. phalloides e che, in ogni caso, mi guarderei bene dal raccogliere alcunché di vagamente somigliante. Il fatto è che tra i fungaioli predazzani, compresi alcuni associati al locale Gruppo Micologico, che ancora non frequento (conto di iniziare da quest’anno), corre voce che la phalloides non sia presente in Val di Fiemme…

Finferle interamente gialle, associate a quelle "normali", ne trovo anche in Valle di Fiemme nelle annate abbondanti, ma non saprei dirti a cosa sia dovuto. Tuttavia sembrerebbero nascere dal medesimo micelio (le trovo sempre nei "miei" posti) Daniele

Miiii.... il mio Cantharellus lutescens preferito!!!

… qualcuno finge solamente di dormire, mentre si prepara alla nuova stagione. Allora seguiamo il suo consiglio e prepariamoci anche noi. A presto allora, Daniele

Ma la natura è tutt’altro che morta: dorme, anzi…

L’uovo e il pulcino, o meglio: la pigna e il… “peccino”.

Qualcun altro invece rimane stoicamente al proprio posto di guardia, e il bello è che lo ritroveremo in primavera, placido e sornione, a godersi il sole come ora si gode la neve.

Comunque, anche chi ha trovato un riparo dalla neve non se la passa certo meglio.

… ora rimane ben poco da chiedersi, se non come abbia fatto a resistere. Mi rammenta la barzelletta dello scalatore veneto che, durante un’ascensione himalaiana, si ritrova improvvisamente a tu per tu con lo Yeti. Bloccato dal terrore, al poveruomo non riesce altro che allungare automaticamente la mano e uscire con un “pi… pi… piacere… Goffredo”; e lo Yeti: “anca mi, ma resisto!”

Eccoli qua… a interrompere i miei discorsi filosofici! Qualche funghetto intirizzito spunta sempre; a dire la verità questo gruppetto l’avevo già mostrato in autunno – aveva tutto un altro aspetto – chiedendo se potesse trattarsi di Galerina…

Certo è che se dovessimo descrivere le stagioni come se fossero stati d’animo, tra questi monti l’inverno verrebbe definito “attesa”. Forse è anche per questo che tutte le religioni insistono sulla sacralità della montagna, perché, oltre alla maggior vicinanza al cielo, esprime anche il senso dell’attesa di qualche evento più grande del solito tran tran della vita.

Però a leggere i vostri racconti dal Garda… l’inverno crea mondi completamente diversi a un tiro di schioppo uno dall’altro.

Se la Befana è venuta questa notte, come vuole la filastrocca… con le scarpe tutte rotte… sai che geloni!

A vederla così, anche la natura sembra “morta al mondo”, intrappolata com’è sotto gli scarabocchi che il ghiaccio disegna sulle rocce.

… glu, glu…? Niente paura, non sto affogando; sono bolle d’aria, si, ma intrappolate nel ghiaccio. Il fatto è che questa mattina, come accade ormai sempre più di frequente, mentre navigavo tranquillamente in rete il computer è “morto al mondo” senza preavviso. Così decido di uscire per una passeggiata nel bosco, nonostante il velo di neve caduto nella notte; non tanta, giusto quel che basta a nascondere pericolosamente alla vista il ghiaccio dei giorni scorsi.

Un tempo, l'inverno era la stagione in cui ci si chiudeva in casa a raccontare favole ai bambini, ma adesso le favole invernali c'è chi le vive davvero! Avalon... Merlino... ma non sarà che in quel gruppetto di candide Mycena si nascondeva anche Gwenwyvar, la "Bianca Apparizione" sposa di Artù? (oppure qualcuno di quei meravigliosi funghetti che ci avete mostrato era allucinogeno) Mille di queste uscite, Daniele

Certo che il Garda sarà anche un relitto glaciale, ma non lo dimostra proprio! Ciao, Daniele

Ormai ho una collezione intera di link ai tutorial di Photoshp, però vale sempre la pena aggiungerne uno interessante, anche perché, oltre ai tutorial già fatti, trovi sempre nuove idee per sperimentare. Grazie, Daniele

Mamma mia!... Quassù, per una foto paragonabile dovremo attendere parecchio... e poi intitolarla "primavera inoltrata". Mi corre un brivido lungo la schiena mentre la guardo e penso che tra una mezzoretta dovrò imbacuccarmi ben bene per portare il cane a fare l'ultimo bisognino della giornata. Ciao, Daniele

...oggi me la sono ritrovata così, a... dispetto dell'aspetto... flaccido e delicato! A questo punto vi pongo un quesito: ma quest'uscita, visto il ritrovamento, devo considerarla la prima del 2010 o l'ultima del 2009? Daniele

Ed ecco la sorpresa! Questa tremella, che per tutta l'estate si è presentata così...

Ad ogni modo decido di uscire per provare una "mira" fai da te, studiata per permettere di effettuare la taratura del colore in postproduzione (non mi sono dimenticato di avervi promesso la seconda parte della piccola guida alle foto con le compattine, ma ci sto ancora lavorando), di cui vi allego un'ante...prima-dopo

................................................................................ ....... ... è a chiocciola METEOROLOGO DI M....!!!

In questo periodo quassù è un'altalena di neve, pioggia, ghiaccio e ancora neve; non come l'inverno scorso, ma comunque quanto basta. Questa mattina mi alzo, guardo fuori dalla finestra e vedo che è caduta l'ennesima "spolverata". Ma non è neve normale...