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Giorni Vinti
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Tutti i contenuti di tyrnanog
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… una seconda gamba! Ma non facciamoci sentire mentre parliamo di raccoglierli per mangiarli, perché di questi tempi anche i funghi...
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“Ma insomma, - direte voi - non hai proprio raccolto nulla?” Non precisamente; c'è ancora anche qualche “beneamato”, e nemmeno troppo piccolo, dato che ne ho trovato uno che, accortosi di aver costruito un cappello troppo grande, che diventava pesante per la pioggia, ha pensato bene di sorreggerlo facendo crescere...
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Con “incontri ravvicinati di questo tipo” è meglio limitarsi a scattare foto, anche perché, per quanto bello, nemmeno questo cespo di giovanissimi esemplari di Hypholoma fasciculare è commestibile;
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E tuttavia sono ben altri gli inganni in cui è bene non cadere!!! Guardate un po' chi ho pescato l'altro ieri alle pendici del M. Mulàt?
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Ma ecco che appena lo tocchiamo il fungo rivela il proprio contorto inganno! Forse è per colpa di incontri come questo che le fiabe sono popolate di “boschi incantati”, dove nulla è mai come appare.
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… finché, stranezza delle stranezze, ci troviamo di fronte ad un fungo il cui cappello pare costituito di sole lamelle (e già qui sorge un dubbio); determinare la specie? Impossibile!... Il genere? Peggio che andar di notte... Azzardiamo almeno la famiglia: Boletaceae sicuramente no (con le lamelle!?!), Amanitaceae nemmeno. Alla fine optiamo per un gruppo molto familiare a noi semplici fungaioli: la superfamiglia Nonnehoidaea!
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Vogliamo parlare di forme strane? Allora non possiamo non chiamare in causa le Clavulina (C. cinerea?), che ora sono così frequenti da rischiare di pestarle ad ogni passo...
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… o ancora Mycena vattelapescachissaqual'è, una delle 100 e passa impossibili da determinare macroscopicamente.
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...Gomphidius helveticus con cappellino parasole, in una rara giornata di bel tempo! (Pare che simili arricciamenti della carne siano frequenti nel fungo attaccato da Penicillium glaucum; vedi il 2° vol. del Cetto, scheda 682)
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… così mi dedico soprattutto alle foto di “routine” di specie che ancora non ho documentato, magari per pigrizia... tanto sono abbondanti! Ecco ad esempio Gomphidius helveticus...
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Come dicevo, la pioggia lascia poche possibilità di incontrare soggetti che conservino tutto il proprio fascino (ma per fortuna qualche volta capita)...
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Se la scorsa primavera vi ho subissato di “liquidi” paesaggi, adesso funghi... e ancora funghi e... oh si... anche qualche altro piccolo abitante del bosco che ama l'umidità più di quanto non facciano gli insetti, ormai tutti scomparsi o rintanati in qualche anfratto asciutto, da cui escono solamente per “beccarti” a tradimento i polpacci, nonostante i calzettoni (...nnaggia!?! Sono letteralmente martire!)
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… così che persino quella “idrovora” della Mycena epipterygia deve cercare un posto riparato per conservare, almeno in parte, la classica livrea!
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Purtroppo le piogge intermittenti, che pure hanno permesso tutto questo ben di Dio, ne offuscano velocemente la bellezza facendone sbiadire i colori...