tyrnanog

… ceppaie e residui legnosi, complice l'elevata umidità, esplodono come fuochi d'artificio.

… e anche se i miei amici “mixo” quest'anno si sono fatti desiderare...

In questi giorni il bosco è tappezzato di “cerchi” e “sentieri” come ad un festival delle fate...

Sono sempre qui, non mi sono allontanato, è solo che la maggior parte dei funghi autunnali non incontra il mio palato; Lepista nuda, “sanguinelli” e Xerocomus vari non mi dicono gran ché, così ho preferito dedicarmi alle fotografie (le ultime volte sono entrato nel bosco senza nemmeno il cesto) e attendere di averne una carrellata per cercare di documentare la profusione di bellezza, forme e colori (buon per voi che ne apprezzate appieno anche la bontà!) che questa stagione ci elargisce. (anche se in quest'immagine l'unico che riconosco è il Boletinus cavipes in alto a sinistra)

Foto stupende! (Ma per riuscire a siglare il contratto con le tue "modelle" quante noci hai dovuto sganciare?) Daniele

Vabbè ragazzi... con anche il bacio al "santino" per forza che poi ricevi la grazia!!!

... Drosera rotundifolia, una minuscola "carnivora" un tempo comune nell'Italia settentrionale, ma ormai divenuta rarissima. Eravamo praticamente in coda per fotografarla, quindi non ho avuto il tempo di piazzare il cavalletto e fare qualche scatto un po' più serio; un motivo di più per attendere la prossima primavera e iniziare a cercarla anche nelle residue torbiere dei dintorni di Predazzo e Bellamonte, magari in piena fioritura. Alla prossima, Daniele

... dov'è situato il biotopo di torbiera che ormai riempie quasi completamente il Laghetto dal Vedes; è qui che abbiamo rinvenuto l'ultima sorpresa, questa volta tutt'altro che fungina: la piccola...

Ma voglio terminare il racconto delle ferie con una chicca che riguarda proprio l'ultimo giorno, domenica scorsa, in cui si è effettuata la consueta escursione del Gruppo Micologico di Fiemme. Questa volta ci siamo spostati in Valle di Cembra, poco sopra il paesino di Grumes...

... accompagnato da qualche altro punto colorato che, a ben vedere, è tutt'altro che un lignicolo!

... che sporge la testina per accaparrarsi quell'ultimo raggio di sole che dà tanto fastidio a noi fotografi...

Ma soprattutto, nonostante la rinfrescata, c'è ancora qualche giovane coraggioso...

date le dimensioni e la forma penso possa trattarsi di Calvatia excipuliformis (ex Lycoperdon saccatum).

Anche i prati però non vogliono essere da meno e riservano ancora qualche sorpresa;

Il tutto rifinito da qualche altro lignicolo, a dire il vero minuscolo, che crea punti di colore qua e là sullo sfondo scuro dei vecchi tronchi abbattuti.

... ecco infatti l'ultima novità tecnica nel campo degli schermi ombreggianti portatili: modello Delux! Che dire... portatile è portatile... solo il montaggio lascia un po' a desiderare (magari con un foglietto illustrativo...)

... a maggior ragione se anche il ceppo ci mette del suo, presentando qualche bella forma caratteristica. Semmai, l'unico inconveniente è dato dalla necessità di creare un "set" di ripresa improvvisato, soprattutto se si tratta di mascherare qualche raggio di sole di troppo; ma quando si parte attrezzati...

... o in quei caratteristici gruppi autunnali che letteralmente incrostano le vecchie ceppaie marcescenti (in questo caso dovrebbe trattarsi di L. pyriforme, credo). Si tratta comunque di soggetti parecchio fotogenici, che vale la pena di ritrarre...

... con repentino calo di temperature (6 gradi in centro paese alle 8 del mattino) e la prospettiva che nel bosco non rimanesse ormai che qualche Lycoperdon isolato...

E, credetemi, l'accenno alla neve non era una licenza poetica, perché la mattina del 12 settembre le cime del Lagorai si presentavano così...

Finite le ferie si torna al lavoro, ma rimane ancora un po' di materiale da sistemare e con cui raccontare gli ultimi giorni di vacanza, con il bosco in bilico tra gli ultimi scampoli d'estate e l'autunno che incalza; bosco che quest'anno non offre la profusione di funghi delle passate stagioni, ma che non ha ancora rinunciato del tutto a mostrare i suoi frutti prima di rifugiarsi sotto le coperte di neve dell'inverno, e nel bosco... si sa... "finché c'è Marasmius scorodonius c'è speranza!"

Ci mancherebbe che non fosse possibile!!! Altrimenti perché ho scritto che è una produzione APB doc? Ciao, e fanne buon uso Daniele P.S. : Tra il computer che mi va a scatti e un po' di stanchezza da dopolavoro (solo per non ammettere che dovrei cominciare ad usare gli occhiali) ho fatto un po' di cas... con i tentativi di risposta; le prime tre volte non so cosa ho premuto, ma alla quarta forse ci sono riuscito.

Nome ricorrente da una parte all'altra delle Alpi, legato a questioni climatiche immagino, a meno che la tua vista sia come quella di Superman, così da arrivare a vedere la Cima del Malinverno nei Monzoni (Valle di Fassa)!!! Daniele

Gli opilionidi sono effettivamente imparentati con ragni, scorpioni e un altro gruppo che ora non ricordo, ma se ne differenziano per alcuni caratteri (tra cui il fatto di non secernere alcun veleno, cosa che li rende assolutamente innocui) Ciao, Daniele

Però, anche tu vivi certe favole...!!! In mezzo alle muscarie o appoggiato a quel bel "cuscino" sembravi proprio uno dei miei folletti Mi sa che anche lì da te il bosco è un buon medico Daniele