Fagus
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Grazie. Sarebbe bello che ognuno di noi raccontasse la propria. è bello vederci accomunati dalla stessa passione.
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Speriamo Walter. Speriamo soprattutto che non faccia come lo scorso anno e che anche i prossimi mesi facciano la loro parte; non è solo per una questione di trovar quantità di funghi come ha spiegato Peppe. Ciaoo
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Giuliano sapessi quanto le rimpiango. C'erano disegnate un pò tutte le zone d'Italia con tutti i disegnini dei tipi di fungo che si potevano trovare e poi veniva riportato anche un commento scritto. Per me ora non avrebbero un valore come indicatori per trovare nuovi posti, ma solo ed sclusivamente come ricodro dei sogni che facevo guardandole.
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Ale, questa passione è una cosa tua personale in cui nessuno può interferire. è la tua personalità e nessuno deve permettersi di cambiarla.
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Sì!! Quando sono nel bosco, anzi appena entro nel bosco è come se andassi in apnea. Quanto dovremmo essere grati agli alberi e invece spesso non ci accorgiamo nemmeno della loro presenza (parlo come genere umano).
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Quei libri non dovranno mai essere buttati. C'è qualcosa di magico dentro. Credo un pò tutti noi abbiamo qualcosa da raccontare; molte storie si somigliano, ma ognuna ha il suo proprio grande valore.
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Tre nuovi crociati......
Fagus ha risposto a ANACLETO60' nella discussione Le Nostre Uscite - ANNO 2009
Dopo quell'intermezzo riuscire ancora a trovare qualcosa è un risultato .... sorprendente. -
Ale, non mi sembra poi tanto modesto come contributo. Oltretutto sono molto belli. manca solo la Ma legala al collo se la compri.
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A funghi con un amico ....
Fagus ha risposto a pioppo nella discussione Le Nostre Uscite - ANNO 2009
Bene Federico. Sono contento che alla fine anche il bosco vi ha regalato qualcosa. Paolo -
Fino a quando è il momento di alzarsi e di partire quando il sole dorme ancora. Che bella passione, ma la cosa più bella è che non diminuisce mai con l’avanzare degli anni. Anzi ….
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Sogno di trovare esemplari bellissimi
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Poi mi addormento e sogno loro.
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La notte prima di andare a funghi, prima di prender sonno penso a come sarà la mattina dopo e favoleggio e navigo e volo con il pensiero
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Devo però dire che oggi che ho la possibilità di andare senza chiedere niente a nessuno se non a me stesso, tutto è ancora così bello e incantato, forse come allora.
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Che bei ricordi. Tutto sembrava una favola, forse perché immensamente bello e per me imprendibile.
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Oggi ho purtroppo perduto tutte le cartine che tanto mi avevano fatto sognare ad occhi aperti, ma conservo ancora preziosamente il mio primo libro sui funghi ed ogni tanto sfogliando le sue pagine, ritorno indietro con la mente e rivivo ancora quel primo giorno meraviglioso.
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Comunque non ero affatto deluso né insoddisfatto, mentre invece sentivo che in me cresceva sempre più forte “la meravigliosa passione”.
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Ad oggi ripensando a quel giorno, potrei ipotizzare che i funghi trovati fossero tutti perlopiù maturi, vista anche la concomitanza con la crescita degli ovoli, e che quindi il loro aspetto fosse più slanciato rispetto a quelli che avevo per tanto tempo contemplato sul libro.
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Dissi che li immaginavo più bassi tozzi e con il gambo più largo del cappello e l’altra persona che ci accompagnava, leggendo un minimo di insoddisfazione in me, mi promise che la volta successiva mi avrebbe portato in un bosco nei pressi di un posto chiamato Oriolo dove crescevano i porcini in quel modo come io li immaginavo.
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Ricordo che feci vedere ai miei zii il fungo trovato, i quali esclamarono subito “cominci bene”. Alla fine della giornata riempimmo tutti i nostri contenitori di Porcini, Russole e 4 ovoli (di cui 2 trovati da me), ma ricordo anche che i porcini che io avevo fino a quel momento visto solo nei libri, sembravano essere diversi da quelli trovati quel giorno.
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Avevamo 3 secchi di plastica e un paio di buste (lo so; contenitori da evitare assolutamente) e cominciammo la ricerca. Con mia grande gioia fui io a raccogliere il primo fungo … e indovinate cosa era? Uno splendido ovolo.
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Ricordo che partimmo la mattina appena fatto giorno e in poche decine di minuti arrivammo sulla zona di ricerca.
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Il luogo prescelto era nelle vicinanze di Nettuno. Ad essere sinceri non ero molto entusiasta del posto, visto che io sognavo e leggevo degli stupendi boschi di montagna, di fresche abetaie, di solenni faggete, di verdi castagneti, ma andava bene anche così, nel querceto non distante dal mare.
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Dopo qualche giorno, mossi a compassione, i miei zii insieme con un conoscente appassionato anch’esso di funghi, decisero di farmi un grosso regalo: all’indomani mi avrebbero portato con loro a cerca di funghi.
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Ricordo l’anno in cui qualche giorno dopo le prime piogge settembrine, riuscii a trovare i primi galletti in un fosso poco distante dalla mia roulotte; è ancora vivo in me alla distanza di più di 30 anni quel magico momento.
APasseggionelBosco ODV
