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Fagus

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  1. Grazie della dedica Rossano. Quest'anno vorrei vedere la fioritura nel momento top; fine giugno primi di luglio?
  2. Solitudine e silenzio che a volte sono il vero toccasana.
  3. Grazie Raffaela. Non scherzo quando dico che ogni volta mi emoziono di fronte a certi spettacoli. La natura ci fa veramente belli regali.
  4. E sì Poi se le carte confermano, ma negli ultimi tempi sono poco affidabili, lì sull'Adriatico dovrete rimettere i cappotti pesanti tra qualche giorno.
  5. Grazie a te Giuliano. Mi fa piacere che aprrezzi sempre i miei piccoli racconti. Ciao
  6. Evvaiiii Peppe. Già facevi ottime foto prima e adesso? Ma non è che fai la fine come dice Gibbo; tu fotografi e gli altri La vogliamo provare sabato?
  7. Coolpix N80? Non conosco il modello, ho provato anche con delle ricerche ma non l'ho trovata. Forse è la P80?
  8. Belle foto Salvo. Poi la coccinella con le ali aperte è veramente interessante. La primavera è sempre più vicina e i colori della natura ce lo ricordano. :tongue: Paolo
  9. Grazie Roberto. Ci deliziamo una volta per uno dei racconti del fine settimana degli altri. La prossima ti tocca. :biggrin:
  10. L'abbigliamento per una semplice escursione specie in queste giornate di fine inverno è molto semplice. Cisapole e racchette Pantaloni da neve, ma volendo vanno bene anche dei semplici pantaloni di fustagno o velluto, ma in quest'ultimo caso sono utili le ghette. Giacca a vento con pile da togliere in salita. Guanti (che non uso quasi mai) Zuccotto (che non uso quasi mai) Occhiali. Scarponcini da trekking se in pelle è meglio ma vanno bene anche dei buoni scarponi in goretex. Se l'escursione diventa più impegnativa allora gli accessori aumentano. Il Lago della Duchessa fu famoso perchè ai tempi del rapimento di Moro, arrivò la falsa notizia che il suo corpo era sepolto nei suoi ghiacci, allora una miriade di militari e forse dell'ordine andarono su alla ricerca.
  11. Ormai siamo alla macchina dove vicino è questo splendido faggio “a candelabro”. Ciao
  12. Rientriamo nel bosco decidendo di percorrere il sentiero estivo con la sua neve immacolata.
  13. Lassù sulla sinistra il valico del Morretano
  14. Uno sguardo a dove eravamo
  15. Mi fermo ad osservare il rimanente percorso di discesa.
  16. Un ultimo tributo al Morrone; lì dietro è il Lago della Duchessa che salì tristemente agli “onori della cronaca” ai tempi del rapimento di Aldo Moro.
  17. Sempre il vento l’artefice di questa che sembra una pista battuta da un gatto delle nevi. Ma l’uomo con le sue macchine è distante da qui qualche decina di km.
  18. Si comincia a riscendere.
  19. Incredibile il vento cosa è capace di modellare
  20. Da lontano mi sembra di scorgere un fiore bianco; come è possibile qui in mezzo a tutta questa neve e ghiaccio?
  21. Ci fermiamo a mangiare in una buca di neve al riparo da una leggera ma fredda brezza; le formazioni di cornici sono ovunque.
  22. Distinguo in secondo piano il Sirente (2348 m) e in fondo la sempre visibile Majella che con il Monte Amaro tocca i 2793 m.
  23. Le vette innevate sembrano andare all’infinito, mi emoziono come sempre.
  24. Dalla sinistra la vetta Orientale del Costone (2271 m) che con la Vetta Occidentale (2239 m) forma un arco con una parete rocciosa di prim’ordine. In fondo al centro il Velino e a destra il Monte Sevice (2331 m).
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