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patrizio

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Tutti i contenuti di patrizio

  1. Va bene...accetto!! Pongo una sola condizione; è un evento che non si può programmare nel lungo termine, mi pare ovvio, poi vista questa stagione...ancora di più, quindi, se li trovo, lancio il messaggio, le risposte/adesioni si ridurranno a 3 o 4 giorni, poi si fà, va bene?
  2. Volere è potere Marco ed io lo vorrei tanto!! Per quest'anno è andata, ma perchè non metterlo in programma per il prossimo? Tra noi lombardo piemontesi e voi emiliani romagnoli toscani, con l'innesto prezioso di qualche ligure, si trova un posto buono, ci si và al mattino presto, un paio d'ore e s'è fatta la scorta, si trova una bella trattoria compiacente e in altre due ore il piatto è servito. Un camino acceso, qualche bottiglia buona e poi noi, a raccontarci e ascoltare e tutti assieme ricostruire quel filo invisibile che ci lega, quell'amore possente per la terra, quella dolce nostalgia dentro ai ricordi, quel calore che solo le cose semplici ma profonde sà produrre e poi...lasciarsi andare e mettere dietro le spalle il resto, dilatando quegli attimi che solo la condivisione sà rendere così preziosi, forse irripetibili. Basta volerlo e io....vorrei!!
  3. Il giorno che si smetterà di demonizzare i chiodini, sarà sempre arrivato tardi. E' come se noi, che li consumiamo da generazioni, un bel giorno ci mettessimo a contestare: - la coda alla vaccinara - la Amatriciana - le orecchiette con le cime di rapa - la pasta alla Norma e via discorrendo. Lo si è detto in tutte le salse che sono tossici e in quanto tali vanno mangiati dopo obbligatori passaggi di prebollitura e cottura. Si è detto anche a che stadio raccoglierli e le parti da consumare. Si è parlato e ripetuto di lasciarli dopo una gelata e....alla via così. Io capisco anche la preoccupazione di fare una corretta informazione, ma vi garantisco che chi li consuma da sempre, li si conosce bene anzi...benissimo e chi incappa in qualche intossicazione o peggio, che raccoglie ben altro assieme ad essi, quasi sicuramente non passa di quì, non ci legge e neanche altri forum simili a noi. Comunque sia, tengo a ribadire che la polenta coi chiodini, lonza e salsiccia va oltre al tipico piatto, è un rito che richiama ricordi, che rinnova legàmi con la terra, che riporta a suggestioni che concorrono a formare il nostro vivere, la nostra voglia di stare insieme in questa piatta terra nei giorni che precedono l'Inverno, nelle atmosfere cariche di dense nebbie, nel periodo che la nostra campagna dorme e i nostri nonni, finalmente, tiravano un pò il fiato dalle fatiche. E' e sarà sempre un rito nato dalla povertà e che forse oggi, per noi, vuole scongiurarne il ritorno. Non si parla di funghi coi chiodini, si va oltre e in quest'oltre c'è tutto il nostro piatto mondo, che a parte qualche eccezione, non ha mai prodotto porcini, ovuli, finferli..... ma gente come Giuàn, Nick, Dorno.....e perchè no? Anche me!!
  4. patrizio

    identificazione piantina

    Ben trovato Giuseppe Vediamo se si riesce a fare qualche passo avanti. Leggo dell'altitudine, non che sia importante per la pianta in sè, ma presumo che sia un ambiente collinare o montano, comunque poco abitato, ma forse chi stà in quei paraggi è nato lì. Questa premessa per dirti come ho fatto io tante volte; non sapendo, ho chiesto ai contadini o alle loro mogli e ti garantisco che in fatto di conoscenza delle erbe, specie quelle commestibili, sono veramente bravi ( il bisogno, la povertà di quelle zone faceva aguzzare l'ingegno per mettere qualcosa in tavola). Se è un posto che frequenti spesso, vai e chiedi, se hai la fortuna che a volte mi è capitata, ti farai una cultura in materia erboristica e di conseguenza.....dei risotti o minestre da favola. Ho fatto cenno alla " borsa del pastore " perchè quì da me a Pavia, in questi giorni, la trovo veramente bella e qualche risotto, con l'aggiunta di fagioli, c'è scappato. Buona ricerca!
  5. patrizio

    identificazione piantina

    Non c'è nessun signor patrizio quì :biggrin: sono pat o nonno pat per tutti, va bene? Giuseppe, tutti si sbaglia, l'importante è essere consapevoli e comportarsi come hai fatto tu ora, sei ampiamente scusato ci mancherebbe! Per quella strana piantina io sarei propenso a dire che si tratta di " borsa del pastore ", ma ripeto, non ho nessuna certezza, comunque è sempre un nome da dove puoi partire per una ricerca in rete, ma fai attenzione, ci sono degli errori grossolani in giro, ad esempio se digiti borsa del pastore in google nella prima pagina alla quarta o quinta voce c'è una serie di foto di quest'erba, molte sono esatte, ma tante sono sbagliate, c'è anche il tarassaco fiorito spacciato per essa, quindi....occhio!!
  6. Aggiungere pensieri al tuo raccontare sarebbe come toglierti qualcosa, hai detto tutto! Dire che le foto sono bellissime sarebbe riduttivo! Che faccio, ti dico solo grazie? Non sarebbe da me :tongue: Mentre ero immerso nelle tue emozioni mi è tornata alla mente una frase che forse si può insinuare tra di esse: " La patria di un uomo che può scegliere è là dove arrivano le nubi più vaste! " E' di Malraux Non ululo Gibbo, non lo posso fare, ma volerti bene si, quello si!!
  7. Dire qualcosa quando non si sà quasi nulla sarebbe sbagliato, io, al momento, guardo in silenzio e...spero d'imparare, forse..... :tongue: Ti ringrazio e ti abbraccio forte!!
  8. patrizio

    identificazione piantina

    Giuseppe, le erbe sono paragonabili ai funghi; sono moltissime e svariano da ottime a velenose, quindi, come ci comportiamo per i funghi, lo stesso dobbiamo farlo per esse. La tua foto è piccola e parziale, la mia risposta si adeguerà. Manca quasi tutto per una determinazione e qualora la documentazione fotografica fosse anche completa, dare una risposta certa sarebbe un errore, bisogna "vedere e sentire" dal vivo i soggetti da determinare, specie se il loro uso/consumo può comportare dei seri rischi per la salute. Una piccola postilla personale: sin da bambino, quando dovevo chiedere qualcosa, domandavo...per favore!!
  9. Giò, secondo me è meglio che la ricetta la scrivi quì altrimenti, appena messo giù il telefono non si ricorda nulla :tongue: Aldo, sabato è stato bello, una crociata non avrà mai prezzo, ma questi attimi con tuo figlio non hanno paragoni. Son felice della felicità di un amico, il resto....son solo parole che non sapranno mai spiegare il sentimento più bello della Vita. Ti abbraccio forte
  10. patrizio

    Libro funghi

    Daniele, le cose fatte bene son quelle che seguono un certo ordine, quindi iniziamo con " quanti anni ha tuo figlio? E tu, seppur ignorante in micologìa, conosci almeno gli alberi o i tipi di bosco che fruttificano e i periodi giusti?" Il mio consiglio, a priori, è quello di dirti, il libro è sempre una buona cosa ma l'uscita al fianco di qualcuno che conosce i funghi e condivide la passione è fondamentale. I ragazzi ne han già troppi di libri didattici a scuola, vuoi mettere lo stare nel bosco con qualcuno che facendoti divertire ti insegna pure? Da nonno aggiungo, ai figli di oggi non mancano le informazioni, quello che manca loro è....la socialità! :wink:
  11. Se penso a Matteo mi viene da dirti, sarà il bastone della tua vecchiaia e lo penso veramente, nel modo migliore che questo detto vuol significare Se penso, ancora una volta, alla profondità del tuo pensiero, mi sento fortunato nel poter dire di conoscerti e stupido per essermi lasciato sfuggire molte occasioni per starti vicino, ma così sono e mi devo accettare Se penso alla nostra terra, invece, mi ritrovo con un sorriso triste ed un pizzico di paura, nel ricordo di com'era per me, nella colpa di come la stiamo lasciando ai Matteo del mondo, che non sarà tutta nostra, ma abbiam partecipato anche solo col silenzio. Non ne vado fiero, no! Se penso alla passione, mi accorgo di quanto è cambiata nello spazio di pochi anni e se lascio quello che di negativo ci ho messo io, tutto quel che vedo e capisco e apprezzo, lo devo a persone come te e Gibbo, come Pasquale e Gava, come Giovanni e Aldo e poi Fante con Nico ed i suoi genitori, lo devo alle donne del forum, per l'angolazione diversa dalla quale ci osservano e ci inducono a guardare e a tanti che non ho scritto ma che ho con me ed infine, a quelli che ci hanno preceduto, non prima però, di averci lasciato dei valori assoluti e se mi son lasciato andare a queste parole è perchè essendo tuo ospite in un topic che dice molto di più di quel che appare, sò che mi capisci e che tante di queste cose ti hanno toccato come o forse più di me!
  12. Tu credi di si, io ne sono certo Giò....e mi raccomando, fatemi sapere che voglio esserci anch'io :hug2:
  13. Forse la foto non è la migliore, ma se sommassimo ad essa il suo autore, beh....il risultato è scontato, chi batte il tuo cuore?
  14. Ocio che mi lancio nell'ennesima figuraccia :tongue: Magari è solo un Trametes versicolor molto vecchio Il verde, più che un muschio, si sarebbe diffuso anche sul tronco, potrebbe essere un lichene e visto che ormai sono lanciato....se fosse una muffa, quindi un fungo che mangia fungo? Và beh dai, anche per oggi la mia bella figura l'ho fatta!!
  15. Tè non sei mica normale, no no, neanche un pò!! :tongue: Però la tua follìa è sicuramente contagiosa e se vogliamo....sana, un pò come quelli che hanno la ciucca allegra, che ridono con la scimmia che gli si è aggrappata alla schiena e che non vuol scendere. Ciucche di quelle che sorgevano spontanee tra i muri e i tronchi delle casotte alla Gabàna, ciucche come quella che mi hai fatto prendere, per modo di dire, con la squisitezza del " risòtt de la Giùsepina " condito anche con le storie di una vita semplice e dura, ma che ti ha forgiato come menestrello, per chi non sà guardare, come uomo, per chi sà ascoltare le diverse tonalità delle tue voci e guardare le vesti che indossi...secondo il caso. Forse è vero, ciancio invece di cercare, ma se ti dicessi che ho già trovato??? :wink:
  16. Quello che hai scritto e fotografato non posso definirla altro che....poesia. E quello che ho evidenziato è una semplice verità, la nostra pelle è come fosse il nostro diario, ma sarebbe riduttivo fermarsi a questo. Attraverso essa arriviamo a toccare vette di passione e fòsse profonde colme di dolore, quali possono essere; il caldo contatto con la persona che stiamo amando abbracciati o lo schiaffo arrossante, per la violenza prima, per la paura di aver provocato, sbagliando, il gesto simbolo del rifiuto poi. La pelle, la nostra pelle ci contiene, a volte è madre amorevole che ci protegge, altre, invece, è lì a ricordarci la nostra fragilità, altre ancòra è lo strumento più potente della nostra espressività, ma in questo contenerci stà, di fatto, la nostra realtà di Vita che a volte vorremmo sfuggire, per trasformarci in altre creature, per vivere mille altre vite diverse dalla sola in cui...la nostra pelle ci obbliga. Giacomo, hai parlato di segni che portano a ricordi e in questo, il nostro viso, è forse quello che ne possiede di più, per me, le nostre rughe d'espressione sono, assieme ai nostri occhi, lo schietto racconto di quel che siamo, ma solo se li guardiamo nel loro insieme. Prova, provate a mettervi allo specchio, scacciate dalla mente i pensieri e focalizzatevi solo sui vostri occhi, cercate di andare in profondità, mirate al loro centro e continuate a cercare il loro fondo, ad un certo punto, dopo una manciata di secondi, vi sorgerà con forza una domanda; " chi mi stà guardando così, chi è questo sconosciuto?" E' una sensazione strana che penso possiate provare tutti, o almeno, lo spero, ma quel che penso è che, oltre alle parole, il nostro sguardo è l'unico altro senso che può uscire dalla pelle e andare oltre noi, ma se oltre a questa sensazione proverete anche un filo di paura, non preoccupatevi, pensate alla pelle e a quanto ci protegge.....anche da noi stessi!! :biggrin: Ti abbraccio forte presidente!!!
  17. Guarda la tua prima foto e come contrasto guarda l'ultima, ti stupiresti se ti dicessi che esprimono lo stesso sentimento? Guarda l'impegno del saxofonista, osserva il suo trasporto. La gente attorno lo ignora ma a lui non importa, stà cogliendo l'attimo che la musica, la sua musica, gli offre. Nella tua ultima foto i colori son la tua musica e lo strumento tra le tue mani è il bosco, sei solo anche tu, nel momento che hai scattato, in quello dove hai pensato e quando l'hai scritto per noi ....e ti piaceva, non t'importava altro Il suonatore non sarà mai solo sin che c'è gente come te, tu non sarai mai solo sin che c'è gente come noi, quando si ha qualcosa da dare, sia essa musica o pensieri, la gente ti dà molto più di quel che t'aspetti, ti porta nel cuore!!
  18. Cito, invogliato dalle tue parole, un piccolo brano di qualcosa che stò scrivendo e che magari non vedrà mai la luce: stò parlando al Ticino; "....sono di nuovo quì, fratello mio, ho raggiunto la tua sponda con passi lenti, incerti, pesanti, quasi che i miei piedi rifiutassero di portarmi a questo confronto tra nostalgiche solitudini, figlie di un tempo ingordo, vorace, insaziabile al punto di giungere alla violenza, atto, questo, che mai avremmo potuto o saputo immaginare. Così mi sento come uomo, così ti vedo da fratello; violato. Correvo sui tuoi ghiareti infuocati con piccoli e vivaci saltelli, esattamente come tu facevi tra i ciottoli ed i raschi e le tue acque, come il mio sorriso, erano cristallo in un mondo di smeraldo ai fianchi e turchesi sopra di noi. I miei giorni erano i tuoi granelli di sabbia, a volte opachi e altri, invece, scintillanti come la Micca o l'Alpaca o ancora, preziosi come le scaglie d'oro che, timide, si nascondono nel tuo letto e nel mio cuore...... .....Sabbia, dicevo prima, coi suoi granelli come giorni andati nel tempo, penso ad un'immagine e sorrido mesto. Penso al rotolarsi sù di una tua spiaggia e vedo essi, i granelli, rimanere attaccati alla pelle, certo, li puoi sempre lavare via, ma non quelli che rappresentano i giorni, i pensieri, i dolori, quelli restano. E uno solo di loro, quasi non ha peso, non ti accorgi che si aggiunge agli altri. Ma ora che son quì con te, che tanti ne hai portati, spostati, adagiati, sommati; ora ne sento tutto il peso e sò bene che tu conosci questa realtà. Ma tra noi "umani" non è così, non sappiamo guardarci, non vogliamo capirci, non sentiamo ragioni nè conosciamo perdono, ma non per cattiveria o precise scelte, no; è che siam proprio fattimale e quel che ci riesce meglio è di sopravalutarci, di venderci, non prima di esserci esposti come pavoni al prezzo del caviale, quando altro non siamo che poveri stracci in balìa di uno stagionale vento....." Ciao Tonì Per Giò, non devo aggiungere nulla, tanto ci somigliamo, basta guardare le mie parole che tu hai usato come parte della tua firma, lì ci siamo noi...gente di fiume!
  19. Son questi i segni inequivocabili del passare del tempo, quelli che ti dicono il grado raggiunto sulla scala del....rimbambimento Mica me ne ero accorto Robè, che ci vuoi fare? Porta pazienza!! :tongue: Scusate i vari OT "Quel filo...nella speranza"
  20. Un litro di che? Perchè di "carburanti" ce ne son tanti, ma mica tutti funzionano, comunque quel che usi tu....mi và bene di sicuro!!! Esperienza? No, più tempo per assaporare il gioco della vita sotto ....la luce giusta!!
  21. Andrea è molto bravo, lo sappiamo, ma mica ci impedisce di provare ad avvinarlo!!
  22. Io c'ho provato a votarti, ma chiede di iscrivermi Sarà perchè mi ero in qualche modo iscritto agli inizi di faccialibro e poi...non mi son più collegato? Comunque sia, vedere il mio nome tra gli amici...mi fà tanto piacere!!
  23. " Ma io cerco la salvezza nell'indifferenza: il fremito/brivido è la migliore parte dell'umanità. Per quanto il mondo faccia pagar caro il sentimento, l'uomo, quand'è commosso, sente nel profondo l'immensità " Johann W. Goethe, Faust " Ognuno vale tanto quanto le cose a cui si interessa " Marco Aurelio, Pensieri " La filosofia che uno ha, dipende da che uomo uno è " Johann Fichte, Dottrina della scienza Non sono pensieri miei, non potrei mai avvicinarmi, ma pensando ad un amico come te, ai tuoi pregi, tra i quali la sincerità spicca, me ne son ricordato e non posso far altro che citarli come fossero un profondamente sentito...grazie!!
  24. Apprezzo tantissimo questa tua risposta e ti ringrazio per aver speso tempo nel costruire questo dialogo. Quel che ti ho scritto e questa tua risposta non penso servano solo a noi due, perchè vedi, quando ci si mette in gioco, ci si apre agli altri, il messaggio che vogliamo passi, non sempre arriva esattamente come vorremmo e senza stare lì a trovare di chi è la causa, se mittente o destinatari, succede e basta, quindi, l'approfondire i temi, dire quel che si percepisce e, come ho fatto io, dire la nostra in libertà, è un passo in più verso la conoscienza, è un dar maggior valore alle virgole, ai puntini sulle i, che poi, in fondo, sono quelle che danno sapore e spessore al nostro raccontarci. Molte cose che avrei voluto dirti ora le ha già anticipate Marco (wolfer) ribadisco solo che....non sai a quanti sei stato utile ed il numero che penso, forse è ancora troppo piccolo Coi figli: fare il genitore, lo dico da sempre, è il mestiere più difficile e ora, ai giorni nostri, lo è ancor di più. Pensa al tuo/nostro mondo di bambino, ai suoi confini dettati più dalle assenze che dalle presenze, non c'era tv o pc o auto che ci permettevano, tutti essi, di viaggiare e conoscere altro, in senso generale, pensa ora a tuo padre, che Dio l'abbia in gloria , a quanto più facile gli risultasse trasmetterti il suo messaggio, non per questo sbagliato anzi, senza un vero confronto con altri modelli, positivi o negativi che fossero. Ora pensa alle sirene che assillano i tuoi e i nostri figli, pensa alla varietà illimitata delle scelte a loro disposizione e, direttamente collegato al tema di questo topic, pensa al degrado incontrovertibile che stanno subendo gli ambienti. A fronte di questo cosa pensi? I nostri figli stan sciegliendo in piena libertà o sono quasi obbligati a farle? Mi fermo a questo ben sapendo della tua intelligenza, aggiungo solo una cosa amara e triste, se vuoi; il nostro mondo, da immenso è divenuto troppo piccolo, il nostro tempo, da giusto è diventato iper veloce, i nostri punti cardinali, da fermi son diventati virtuali, le nostre idee, da solo nostre son divenute di tutti e tutti si sentono in diritto di tritarle, le piccole cose che ci rendevano felici ora, quasi, ci rendono patetici e....... bah, se vuoi continua pure tu, forse sarò sin troppo pessimista, forse.... Tu, noi, che abbiamo ancora questa fortuna, godiamoci, per quanto possibile, i nostri boschi e tutto quel che essi contengono oltre ai funghi e se vogliamo, intestardiamoci nel raccontare cosa perderemmo con la loro fine, forse non tutti, ma qualcuno ci ringrazierà e per i tuoi figli; a volte, spesso, abbiamo la sensazione che non ci ascoltino, non è vero, ascoltano tutto e sanno capirci più di quanto pensiamo e i tuoi.....sanno del tuo valore!
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