si sicuramente è vero, così come è vero che se il danno è a uno, sono in cento a lamentarsi.
Comunque anch'io credo che il problema non si risolva con qualche polenta, anche perchè con l'habitat che hanno e la capacità riproduttiva di successo (i cinghiali si sa, ma anche i caprioli sono tra gli ungulati gli unici che frequentemente hanno parto gemellare e a volte anche tre e li portano a termine tutti spesso e volentieri..) è veramente dura oltrechè sbagliato eliminarli del tutto..
comunque quello che volevo dire, parlo per la mia zona, è che la responsabilità principale è dovuta all'abbandono dei pascoli, dei prati e al loro rimboschimento incontrollato (rovi inestricabili)(ma và?) che dà la possibilità di molteplici e sicuri rifugi, una volta i boschi erano molto pochi, mentre i prati e i pascoli abbondavano.
Lepri, fagiani, starne , pernici, quaglie ecc... non hanno più luoghi ove riprodursi (qui c'entrano anche i mezzi agricoli che passano nei campi a 30 Km all'ora e senza le catene di involo davanti), mentre volpi, cinghiali, caprioli, minilepri (che ci sguazzano nei rovi) sono ovunque (il che non vuol dire che si vedano facilmente).
ci sarebbe anche del'altro sicuramente, tipo la scomparsa della cultura contadina, gli estremismi venatori e anti venatori.. ma si va OT..
ripeto la prima orma non mi sembra di cinghiale,(così rientro in tema).
saluti dal Bulaier!!!