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'l bulaier

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Tutti i contenuti di 'l bulaier

  1. non bisogna cadere nel facile tranello della pericolosità della montagna, è solo l'inevitabilità del destino..ma bisogna pur sempre ricordare la cautela e l'importanza che in montagna è più importante ritornare che raggiungere la cima..
  2. dò la notizia ai miei figli e alla moglie, e dai bambini ovviamente parte il turbinio di domande, i perchè, i come...e le risposte cercano di essere il più caute possibili..
  3. trovo un cappellino, forse era della signora, lo prendo inconsciamente, le gambe non son più sicure su quel sentiero... ma mi avvio mestamente al rifugio..
  4. ..provo a ricordare il volto dei presenti al rifugio, ma non ricordo...non mi viene in mente chi possa essere.. è come se la mia grotta di cristalli, si fosse infranta in un sol momento...
  5. lo chok mi tiene lì per alcuni minuti, guardo nel vuoto, guardo il sentiero che mille volte ho percorso e mi sembra solo ora di vederne le insidie,ma no, so che l'insidia c'è, ma non era così che doveva accadere...
  6. .. viene calato il soccoritore, l'elicottero si allontana, ritorna, la barella non è necessaria, un sacco viene issato a bordo dell'elicottero, si gira si alza e si allontana, il soccoritore attaccato alla fune fa un gesto di saluto al quale credo di aver risposto ma non son sicuro..
  7. un sentiero non impegnativo, un pendio al suo fianco che nasconde insidie e dopo il quale se non ci si riesce a fermare, c'è un salto di circa 70 mt o forse più...
  8. ..lo sguardo, da un misto di speranza e timore si trasforma in incredulità, e ogni barlume della prima, svanisce alla vista del salto da dove è precipitata..
  9. a pochi minuti dal rifugio troviamo alcune persone, altre sono in basso vicino alla signora,
  10. chissà cosa potrò mai fare... ma non si sa mai.... c'è un misto di eccitazione e spavento per ciò che potrei vedere, ma in quei momenti tutto è gestito dall'adrenalina...
  11. una signora è caduta in un torrente, così è l'informazione che hanno loro.. in un attimo sono pronto e li rincorro in direzione del luogo dell'incidente...
  12. ritorna in compagnia di un altro soccoritore e mi chiede di avviarsi con loro nel caso ci fosse bisogno di un aiuto...
  13. poi al terzo, atterra sulla piazzola apposita realizzata davanti al rifugio, e scende un soccoritore con uno zaino, ed entra al rifugio, chiede se sono io il gestore, gli rispondo di sì, mi fa segno di attendere che poi mi spiega tutto, riesce e si avvicina all'elicottero..
  14. .. subito si teme il peggio, poi vedendolo allontanarsi ci si rassicura...non è qui, magari è solo esercitazione..
  15. ...poi un rumore di pale preannuncia l'arrivo di un grosso elicottero, è l'elisoccorso, ma fa un giro, e poi si allontana, poi un secondo e si allontana nuovamente..
  16. ..ad un tratto la radio gracchia qualche parola ma non siamo noi a essere chiamati, per cui il pensiero và a qualche altro posto dove c'è bisogno dei soccorsi...
  17. starnamente, il momento in cui si resta soli la domenica, prima dell'arrivo dei clienti che si fermeranno la notte, è un momento magico, un pò malinconico, ma magico, ti rigenera e ti mette in sintonia con l'ambiente circostante...
  18. si salutano gli ulitmi gruppi che sono pronti per la discesa, la solita discesa fino a valle...i volti si assomigliano, sono di gente che ama la montagna, e la ama a tal punto da salire anche solo per poter venire al rifugio a mangiare qualcosa di caldo e passare qualche ora in compagnia...
  19. si saluta la vecchia gestione e si prende "possesso" del rifugio per quella settimana, pieni di buone speranze...
  20. il forte vento del giorno prima sembrava lontano ricordo, e nulla lasciava presagire il forte vento del giorno dopo...
  21. ..il pranzo di domenica... tanta gente.. una bella giornata di sole..
  22. ..non sapevo che i sogni si sarebbero infranti con l'impatto con la realtà più cruda...
  23. sognavo di trovare la mia grotta dei cristalli e poterne essere il fiero e geloso custode...
  24. sognavo di vivere in parte le sue vicende, tranne quelle drammatiche, ma che possono sempre far parte nella vita di chi, anche se per un poco, gestisce un rifugio d'alta quota, un rifugio dove devi camminare quasi tre ore a piedi, dove non c'è il clamore della ressa di altri rifugi meglio serviti dalla carrozzabile...
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