Serafino

Va bene Ennio, con molto piacere! Ciao. Serafino

La sporata è rosa, il portamento è tricolomoide, cresce sotto olmi, ha le fibrille sulla superficie del cappello; se ha pure spiccato odore di farina, penso sia proprio Entoloma saundersii.

Mi sembra di riconoscere delle foglie secche d'olmo. Potrebbe trattarsi di Entoloma saundersii (fibrille sulla superficie del cappello). Che dice Ennio? Saluti Serafino

Ciao Lorenzo ed Ennio, Falco Grillaio ( Falco naumanni). Serafino

Se il margine del cappello non è striato, dal momento che la volva è abbastanza dissociata e si notano delle fioccosità sul cappello, ci potrebbe stare Amanita strobiliformis un po' dilavata. Ennio, che ne pensi? Saluti Serafino

Ciao, il margine del cappello è striato? Dalla foto non riesco a vederlo. Cresce sotto latifoglie? Se si, proporrei Amanita lividopallescens.

Che altro potrebbe essere? Inoltre, debbo precisare, anche per me, che il nome corrente su Index fungorum adesso è Lepista panaeolus (Fr.) P. Karst.

Ciao, concordo con Ennio; ritengo si tratti di Lepista panaeola. Ieri sono andato in montagna e i cerchi delle streghe di questo fungo, sui prati intorno ai 1700 m, erano pieni! Caratteristiche: margine del cappello involuto negli esemplari giovani, guttule brunastre concentriche sulla superficie sericea pruinosa del cappello, odore di farina fruttato, sapore dolce. Allego una foto. Saluti Serafino

Scorcio del Piano dai ghiaioni di quota duemila, con fioritura di Isatis allionii. Ciao Serafino

Ciao, a me sembra un tronco secco di castagno.

Ciao Andrea, propongo Pluteus cervinus Si vedono le spore rosa.

Ciao Lucio! Bel Bianchetto!

Di sicuro non è Melanoleuca!

Pluteus è rodosporeo (ha spore rosa). Ciao

Ciao Andrea, ritengo sia un'Amanita fulva, anche se non abbiamo notizie della volva (non stiamo a guardare al pelo!) per i seguenti caratteri: - spore bianche (fungo leucosporeo); - lamelle libere al gambo (fungo eterogeneo); - margine del cappello striato; - colorazione caramello-fulvo uniforme; - habitat: latifoglie. Non può trattarsi quindi di Melanoleuca che è un fungo omogeneo, con lamelle da smarginate a decorrenti e con margine del cappello intero, caratterizzato da un portamento tipico (sezione a forma di “T”).

Assolutamente non è Melanoleuca! Prova a cercare sul vocabolario il significato di "vulva"; a meno che non volessi scherzare! Ciao Serafino

Ciao, Pholiota sp. Sei sicuro che il tronco è di quercia? La corteccia sembra di pioppo. Se così fosse, proporrei Pholiota populnea.

A me sembra una Clitocybe nebularis, le cui lamelle a maturità assumono una colorazione giallastra. Se fosse Entoloma sinuatum, l'imenoforo avrebbe una colorazione salmone (giallo delle lamelle che si somma a sporata rosa). Inoltre, nella parte superiore del gambo, si vede chiaramente una colorazione biancastra, tipica di un fungo leucosporeo, quale la C. nebularis appunto. Unico problema la definizione dell'odore, che più che erbaceo, in questo fungo può definirsi "tipico". Sicuramente, per una corretta determinazione, sarebbero indispensabili delle immagini più dettagliate! Ciao!

Il secondo a me sembra Boletus radicans, caratterizzato dall'assenza di reticolo, dal sapore molto amaro della carne e dall'aroma fruttato acidulo. Cresce normalmente su suoli calcarei, assolati, sotto querce rade. Ciao

Ciao, non è una innocua coccinella, ma una Lachnaea sex-puntata, un crisomelide molto dannoso, in quanto vorace divoratore di foglie, in particolare degli alberi del genere Quercus. Complimenti per le foto!

Bravo Ennio. Finalmente un po' di fungacci! Ciao! Serafino

Lago di Pilato visto dalla cresta del Redentore, con l'evidente forma ad occhiali. Ciao Serafino

2- I piani di Castelluccio, sul versante opposto a quello del Lago.

Ciao, mi inserisco nella didascalia di Loril per mostrarvi quello che ho visto domenica mattina da Cima del Redentore (2.448 m s.l.m.): 1- Il Lago di Pilato

Sono pienamente d'accoro con Ennio! Serrafino