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entoloma lividum ?
Gaspy ha risposto a peter nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
A) la forma ed il colore sono tipici dell'E. sinuatum (sin. lividum) L' lividoalbum è una cosa diversa, cresce nelle stesse località ed anche assieme, ma è ben distinguibile sia al colore (grigio-seppia), che al portamento (più piccolo e piu esile) che all' odore (un po' rancido). Io lo consumo da anni - dato che è comune in Istria e vi assicuro che non li confondo. Quando nascera ve lo mostrerò. Ecco L' rhodopolium(che ha ben altra taglia ed è esile). C) L'E. sinuatum ha lamelle gialle, tant'è che diventano color salmone per la maturazione delle spore. Nella nostra regione - a complicar le cose - ne crescxe una forma a lamelle bianche che, da giovane, è ancor più confondibile se uno non ha un buon naso: anni fà di primo acchito pensai trattarsi di un Lyophyllum! Gaspy -
Nella prima foto una Russula con sporata gialla reazione rosa al fenolo (non guardate quella in basso a destra che è un cyanoxantha rovesciata). E' facile. La seconda era abbondante bianca, non pepata, di taglia media (<5 cm) orse con una sfumatura rosata tende al l'ocraaceo in età. E questa non ci sono arrivato. Entrambe da latifolia mediterranea (Carpinus orientalis). Porcini e ovoli pochi inIstria, mna russula abbastanza abbondanti. Gaspy
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Ecco ora concludo. Recentemente mi è capitato di riovolgermi a ben noti nomi della tassonomia internazionale (uno addirittura a livello enciclopedico) chiedendo conferma su una mia ricerca nomenclatoriale. La risposta fu che entrambi erano assolutamente ignoranti del Codice. Il che sarebbe come il Manzoni avesse detto che ignorava la sintassi italiana. Io ho il coraggio di dire che per essere un tassonomo lo può essere qualsioasi imbecille che abbia tempo, spirito di osservazione e letterartura. Nulla di grave se uno scienziato ci impiega del tempo per riconoscere un'Amanita ovoidea. E con cio? dico io. Sul campo o in una mostra si può dire qualsiasi fesseria , è necessario soltanto essere il più pronto (o il più furbo!) Ci vuole un po' più modestia per dubitare di tutte le proprie certezze e non essere mai certo di ciò che si determina. Questo non dovrebbe sminuire le tue qualità, tutt'altro. Ho sentito micologi ben famosi dichiarare cose che tempo dopo avrei ptuto smentire, ma dette con conviznione ed in quel momento e da quella persona, chi le avrebbe smentite? Ho sentito e tuttora sento (soprattutto in tossicologia) una miriade di leggende metropolitane secondo le quali nessun fungo è completamete commestibilòe. Beh! anche le fragole ti possono provocare l' orticaria, ma chi si annovererebbe a dichiararne la velenosità? La superficialià è in tutte le cose, ma allora non ci si permetta di dichiararsi il punto di riferimento della tassonomia micologica. Gaspy
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Cara Doni, Mi permetto di eser duro, perché ho sperimentato muri di gomma Non è questione di studio amatoriale o professionale, è questione di accettare o men che la micologia non è semplicemente la descrizione (macro e microscopica) di carpofori. Ed ignorare o minimizzare gli studi scientifici perché non si hanno mezza a disposizione è nascondersi dietro ad un dito. Non potrei pretendere che quelli che partecipano a questo forum (o almeno la maggior parte) si adoperino verso uno studio scientifico approfondito, ma chi scrive non fa che aggiungere pleonasmoa pleonasmo ed inoltre ciò è frutto - come abbiamo visto nel calcio di Moggi - si permette di dettare le regole di cosa si debba scrivere. Tornando al soggetto base, se voglio una torta nuziale vado dal pasticcere, se voglio ornire un oggetto, vado dal tornitore, se devo riparare l' auto dal meccanico: io non ho i mezzi di cui questi professionisti soni dotati, ma non cerco di fare da me scusandomi che non ho i mezzi o la conoscenza. Invece di scrivere infinite sciocchezze, si può scrivere di meno e commissionare agli specialisti lo studio approfondito e nulla vieta di scrivere articoli seri indicando le fonti di ricerca. Ci sentiamo più tardi. Ora ho visite. Gaspy
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Cortinario sì, ma quale specie?
Gaspy ha risposto a peter nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
E' probabile che Brisa abbia ragione, per il gambo violetto per via del velo universale. Ovviamente bisognerebbe sentire l' odore (DDT o polvere) e la reazione agli alcali vivacemente gialla. Non scordiamoci che esistono diverse specie molto vicine. Gaspy -
La sistematicaattraverso la ricerca delle origini
Gaspy ha pubblicato una discussione in Discutiamone insieme
Chi ha letto van Steenis (1971) Nothofagus, Key genus of plant geography, in time and space, living and fossil, ecology and phylogeny avrà visto quali enormi differenze qualitative esistessero al tempo rispetto alle teorie attuali. Allora si pensava che Nothofagus e Fagus avessero la stessa origine ed i funghi ad essi ricollegabili fossero nati verso la fine del Cretaceo. Gli studi tanto paleontologici (in primis la palinografia) che biomolecolari hanno dimostrato principalmente due cose. L’origine delle principali essenze arboree e i momenti dell’ evoluzione. Partendo dalla seconda: attorno al Devoniano (85milioni di anni fa) c’ è stato un momento di grande rivoluzione che ha provocato una rapida differenziazione di specie, tant’è che i quattro gruppi di Nothofagus si sono differenziati allora ed esistono ancora oggi. La prima è che le Hamelidideae Superiori non sono monofiletiche; e che il Nothofagus (che a questo punto possiamo racchiudere nell’ ordine delle Nothofagales) e le Fagales hanno origini diverse. Ciò porta indietro l’ orologio del tempo e ci induce ritenere che sia esistito (ora estinto) un progenitore di entrambi gli ordini con il quale di sono sviluppati e poi diffusi i funghi simbionti. Il fatto che una larga parte dei generi sia cosmopolita e che coesistano sezioni, se non addirittura specie tanto negli ecosistemi delle Fagales che delle Nothofagales è significativo al riguardo. Non si può ignorare che i due ordini non hanno mai coesistito nello stesso ecosistema –alle ricerche paleontologiche- ed è perciò più che probabile che i funghi simbionti fossero adattati alle specie dei due ordini già prima dell’ inizio del Cretaceo (145 milioni). Da questo a concludere che attraverso un mirato studio corologico si possa giungere a comprendere maggiormente la filogenesi e pertanto l’ affinità tra i gruppi fungini, il passo è breve. Si noti inoltre che alcuni gruppi, pur essendo biemisferici, sono presenti soltanto in alcune aree dello stesso emisfero, denotando così una formazione molto recente. Guardiamo i Cortinarius orellanus e odorifer. Sono comuni nella zona mediterranea e rari (perché non ancora diffusi) nel Nord Europa, ma inesistenti tanto in Estremo Oriente che in nord America. Gli esempi non mancano, ma è il concetto che vale. -
Non so da chi, dato che non è da oggi che si parla di scadimento di qualità. Ed è ovvio dato il ristretto pool che ne è responsabile. Questo è vero, ma tra i tassonomi italiani è dirffusa la credenza (a suo tempo l'ho già detto) che micologia e biologia siano due cose ben distinte e non interferibili. Gaspy
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9 kg di tartufo a Rieti
Gaspy ha risposto a tonaino nella discussione Le "Pepite" dei boschi: i funghi ipogei
La conoscete quella di del pescatore che aveva pescato una trota di 15 Kg? A ognuno il suo!!!!! :0123: :0123: :0123: :0123: :0123: :0123: :0123: :0123: -
Questa sì che è bella!!!!!!!!!
Gaspy ha risposto a Illecippo™ nella discussione Discutiamone insieme
Penso che lo possiate trovare anche dalla Basso. Per quanto riguarda l' osservazione di Marco, i "nomina conservanda" sono, per così dire una scorciatoia per ovviare ai dubbi interprtativi di determinate specie (o taxa sopra e sottospecifici) e particolarmente quelle storiche e controverse. La proposta viene pubblicata sul periodico TAXON e deve contenere tutte le motivazioni che inducono a conservare quel taxon contro altri concorrenti, di cui di norma si chiede la reiezione (nomina rejecenda). Il codice è piuttosto chiaro al riguardo. I nomi conservati prevalgono come validità su tutti gli altri sinonimi. D'altro canto i nomi rigettati possono diventare validi con significato diverso. Cioè qualora nomi diversi vengano interpretati come taxa diversi essi possono essere usati, ma non possono essere usati con il typus del nome conservato. La proposta viene vaglioata da un'apposita commissione ed accettata qualora se ne ravv isi l'opportunità. Oltre a questo nel registro dei nomina conservanda ci sono i typus dei taxa che non possono essere cambiati ad esempio Cortinariaceae Typus C. violaceus (Pers.)Gray. Spero che sia chiaro Gaspy -
Questa sì che è bella!!!!!!!!!
Gaspy ha risposto a Illecippo™ nella discussione Discutiamone insieme
Abbi pazienza che esca (forse ad ottobre) inutile pagare una bella somma per acquistare il testo precedente. Gaspy -
L'articolo è molto ben redatto, anche se diviene utopico di fronte alla resistenza dei tassonomi in genere. Io da moltissimo tempo lo penso allo stesso modo e, se pure in modo molto più sintetico. l'ho espresso nel corso di micologia. Tengo a fare le segunti osservazioni (ma ce ne sarebbero da fare moltissime alte). - Senza uno studio corologico, non è possibile fare uno studio sistematico, senza compiere grossolani errori. E' impensabile fare della sistematica guardando soltanto nel giardino di casa propria, come che i funghi fossero nati lì ieri. Le considerazioni di come e quando i funghi siano nati e si siano evoluti sono inispensabili per ipoptizzare una relazione filogenetica. - Non è la specie il problema, ma il <<taxon>>, come evidenziato all’ esordio. Il taxon parafiletico, tutto sommato, non è un grosso è problema. Se si scorpora il genere Dermocybe dai Cortinarius o le Nolanea dagli Entolomi, poco male. I guai esistono al proliferare di taxa polifiletici, fondati soltanto su caratteri fenotipici soggetti al capriccioso giudizio di ciascun micologo (pardon….tassonomo). Perché vengono assunti caratteri che si ritiene rivelino affinità ed invece sono soltanto indipendenti sviluppi convergenti in qualche tempo durante la storia filogenetica. In questo mi sono scontrato con molti tqssonomi che vanno per la maggiore fino all' ostracismo. - Chiariamo che lo studio del rDNA non crea una nuova tassonomia, ma rivela distanze filogenetiche o viceversa affinità, permettendoci di scartare alcuni elementi che si ritenevano segno di affinità. Gaspy
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Questa sì che è bella!!!!!!!!!
Gaspy ha risposto a Illecippo™ nella discussione Discutiamone insieme
Io vi consiglierei di acquistare il Codice di nomenclatura botanica. Purtroppo l' edizione 2000 /Greuter et al. St. Louis) srà presto obsoleta perché esiste, anche se non in commercio ancora il codice 2006 di Vienna. Ciò che è stato detto in questo intervento è giustissimo ed era già stato rivelato da Hoiland nel 1987. Il fatto è che molti vanno ancora per sentito dire e non seguono le regole di cui ognuno di noi è responsabile. Gaspy -
una cortese richiesta ...
Gaspy ha risposto a Ennio nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Se mi permettete la facezia. Questo era il mio interlocutore dalla Tasmania. Ho faticato non poco (e con scarso successo) a spiegargli di mettere al massimo 4-6 carpofori, nei quali evidenziare tutti i particolari descrittivi. La sua risposta:"Non sono un fotografo........" Gaspy -
Premetto che giudicare da foto non è sempre sicuro perciò, a primo acchito avevo pensato anche al C, fraudulosus. Tuttavia le lamelle violette mi tolgono ogni dubbio. Si tratta del C. claricolor var, immissus, "Lamellen gedfraengt, lilabraun bis braun". Può avere dei toni lilacini anche nella carne da giovane. Non è infrequente nelle Alpi orientali. La varietaà turmalis (originariamente C. turmalis Fr.) ha lamelle "tonfarbe" cioè beige. (Moser-Die Gattung Phlegmacium) Gaspy
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Cortinarius occidentalis var.obscurus (Moser) Quadraccia
Gaspy ha risposto a Gaspy nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Cortinariaceae s.l.
Cortinarius occidentalis var. obscurus (M.M.Moser) Quadraccia, Docums Mycol. 14(no. 56): 29 (1985) [1984] = Cortinarius purpurascens var. obscurus M.M. Moser, Sydowia 6: 153 (1960) Caratteri microscopici Spore: ellittiche con ornamentazioni abbastanza rosse e ben sporgenti (7,4-) 7,9 – 9 (-9,3) x (4,4-)4,8 – 5,5 (-5,9)µm, ind.1,5 – 1,8, Ixocutis di ca 250 – 300 µm di spessore formata da ife filamentose x fittamente intrecciate x 3,5 – 4,5 µm con terminali arrotondati o subcapitati con frequenti forcature e/o diverticoli. Pigmento esaifale giallo raramente incrostante. Strato ipodermico di ife acciottolate x 10 – 20 )µm. Giunti a fibbia presenti. Foto di Gaspy Cortinarius occidentalis v.obscurus -
Cortinarius occidentalis var.obscurus (Moser) Quadraccia
Gaspy ha pubblicato una discussione in Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Cortinariaceae s.l.
Cortinarius occidentalis var. obscurus (M.M.Moser) Quadraccia, Docums Mycol. 14(no. 56): 29 (1985) [1984] = Cortinarius purpurascens var. obscurus M.M. Moser, Sydowia 6: 153 (1960) Note descrittive e foto di Gaspy Cortinarius occidentalis A.H. Smith var. obscurus Moser Specie: C. occidentalis Smith A.H. 1939 var. obscurus (Moser M. 1952) Moser M. 1967 ex Quadraccia L. C. occidentalis Smith A.H. 1939 var. obscurus (Moser M. 1952) Moser 1960 Quadraccia 1984(1985) DM XIV-56 : 29, Basionimo: Cortinarius (Phl.) purpurascens (Fries 1818) Fr. 1838 var. obscura Moser 1952 Sydowia 6 (1-4) : 102 (d), 153 (DL,T) Sinonimi: Cortinarius (Phl.) purpurascens (Fries 1818) Fr. 1838 var. obscura Moser 1952 Sydowia 6 (1-4) : 102 (d), 153 (DL,T) Phleg. occidentale var. obscurum Moser 1960 Gatt. Phl. n. 117: 268 (chiave), 271 (d), 411 (chiave.) Data raccolta 5.11.2001 Determinatore M. M. Moser Località: Coll de Ravell (S. Hilari Sacalm) alt. 800 slm. Habitat: bosco misto con Quercus ilex & Q. suber, Pseudosuga menzieski, Cedrus atlantica Cappello: 4 - 10 cm. Convesso poi irregolarmente quasi spianato, gibboso con l’ orlo lungamente inflesso , cuticola liscia, glutinosa, poi viscida, fortemente fibrilloso innata, viola scuro con marezzature più scure. Lamelle: mediamente spaziate, , violacee, presto grigio-cineree. Gambo: bulboso 5 – 6 cm x 20 mm, base< 30 mm, fibrilloso, Blu-viola con sovrapposte fibrille grigio ocracee del velo ed un annulus supero della cortina. Carne: soda e compatta, violaceo-bluastra; odore insignificante, gusto mite. Reazioni Chimiche: al Lugol e al TL4 diventa viola Annotazioni: durante la mostra effettuata in concomitanza con la riunione della CEMM questo fungo fu esposto comeC.purpurascens. Fu il prof. Moser che indico le differenze tra le due specie. Il C. occidentalis var. obscurus è, almeno in gioventù, di colore violetto carico con marezzature di colore bruno, mentre il C. purpurascens ha tonalità buccia di patata con qualche lieve tono violetto sporco da ricordare qualche fungo dei Phlegmacioides (= Variecolores). a letteratura indica l’ habitat sotto aghifoglie. Non avendolo raccolto personalmente non posso essere certo dell’ habitat. Cortinarius occidentalis v.obscurus -
Cortinarius variipes Robert Henry
Gaspy ha pubblicato una discussione in Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Cortinariaceae s.l.
Cortinarius variipes Robert Henry (1977) = secondo Melot C. ignobilis Karsten 1889 C. instabilis Karsten 1889 Sec. Brandrud 1987 : C. Intentus Fries 1838 C. saturatus Lange 1938 - C. argutiformis Henry 1961 C. tumidipes Moser 1975 in Moser & Horak (sinonimizzato con variipes daMoser 1983) C. subcompar Bohus 1970 ex Bohus 1979 ? C. vespertinus (Fries 1821) Fries 1838, Moser & Jülich 1986, nec Fries ? C. intentus Fries 1838, sarebbe prioritario. e poi ci sono altre sinonimizzazioni ad esempio C. intentus secondo Brandrud 1987, SMF 103-3 : 252 C. argutiformis Henry 1961 (non sec. Moënne-Loccoz & Reumaux) C. variipes Henry 1977 (descr. Henry et icones Moser & Jülich 1986) C. tumidipes Moser 1975 in Moser & Horak (sinonimia di C. variipes seguita da Moser) C. saturatus Lange C. subcompar Bohus 1970 ex Bohus 1979 C. vespertinus Fries ss. Moser & Jülich 1986, nec Fries (sinonimia possible) secondo Melot 1987, SMF 103-2 : 28, C. variipes Henry (= tumidipes Moser inedit) C. saturatus Lange 1938 secondo Brandrud & al., 1994, CFP 3, Pl. C 41 (non P. Reumaux in Bidaud & al.): Cort. vespertinus (Fr.: Fr.) Fr., Phlegmacium intentum (Fries 1838) Ricken 1912 Foto di Gaspy C.variipes -
Cortinarius bulbosus (Sowerby) Fries
Gaspy ha risposto a Gaspy nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Cortinariaceae s.l.
Cortinarius bulbosus (Sowerby) Fries, Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 292 (1838) = Agaricus bulbosus Sowerby, Coloured Figures of English Fungi ... 2: tab. 130 (1799) [1798-99] Cortinarius bovinus sensu J.E. Lange [Fl. Ag. Dan. 3 : 37 &; pl. 98 C&D (1938)]; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Lamelle - Anello Foto di Gaspy C.bulbosus -
Cortinarius bulbosus (Sowerby) Fries
Gaspy ha risposto a Gaspy nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Cortinariaceae s.l.
Cortinarius bulbosus (Sowerby) Fries, Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 292 (1838) = Agaricus bulbosus Sowerby, Coloured Figures of English Fungi ... 2: tab. 130 (1799) [1798-99] Cortinarius bovinus sensu J.E. Lange [Fl. Ag. Dan. 3 : 37 &; pl. 98 C&D (1938)]; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Sezione Foto di Gaspy C.bulbosus -
Cortinarius bulbosus (Sowerby) Fries
Gaspy ha pubblicato una discussione in Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Cortinariaceae s.l.
Cortinarius bulbosus (Sowerby) Fries, Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 292 (1838) = Agaricus bulbosus Sowerby, Coloured Figures of English Fungi ... 2: tab. 130 (1799) [1798-99] Cortinarius bovinus sensu J.E. Lange [Fl. Ag. Dan. 3 : 37 &; pl. 98 C&D (1938)]; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Foto di Gaspy C.bulbosus -
Cortinarius hysginus Moser
Gaspy ha pubblicato una discussione in Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Cortinariaceae s.l.
Cortinarius hysginus (M.M.Moser) M.M.Moser, (1967) = Phlegmacium hysginum M.M. Moser 1960 Phlegmacium che appartiene ai Patibiles Basionyme Phlegmacium hysginum Moser M. 1960, Gatt. Phl. : 358 Comb. valide Cortinarius hysginus Moser 1967, K.Kf. : 301 Synonyme C. crassus Fries ss. Moser 1952 in Sydow. Bidaud & al. 1996 Atl. Cort. 8 Pl. 180 Marchand 1982 Champ. N. et Midi 7 : 693, sub C. crassus (probabl. = hysginus selon Henry 1984, SMF 100-1 : 24) Moser 1960 Gatt. Phl. : Atlas VII-36 + C 129 Azéma 1986 Réact. macro. : 132, C. (Phl.) Bidaud & al. 1995 Atl. Cort. 7 Livret : 215(clé), Cort. (Phl., Patibiles, Crassi, crassus, crassus) Bidaud & al. 1996 Atl. Cort. 8 Fiche 321 +Livret : 244(clé), 265(fig.8 F-G-H:sp) Chevassut 1982 Ann. H.N. Hérault 122 (2-3-4) : 98, C. (Phl.) Henry 1989 SMF 105-1 : 76 (d), - id. - Krieglsteiner 1991 Verbreit. der Grosspilze Deutsch., I, Blätt. : n. 0590 (chorolog.) Locquin 1977 Fl. myc. 3 : 106, Meliderma hysginum Moser 1952 Sydowia 6 (1-4) : 46, C. crassus Fries Moser 1960 Gatt. Phl. n. 115 : 258 (clé), 266 (d), 358 (DL,T), 410 (clé), PHLEGMACIUM HYSGINUM (basionyme) Moser 1967 K.Kf. (3e Ed.) : 301, CORTINARIUS (Phl.) hysginus (comb. val.) Moser 1978 K.Kf. (1978-1983) : 374, C. (Phl.) Nezdojminogo 1983 Cort. : 34 (n), 64 (clé), 76 (d), C. (Phl.) Tartarat 1988 Fl. an. Cort. : 97, C. (Phl.) Foto di Gaspy C.lividoviolaceus -
Cortinarius rapaceus Fries
Gaspy ha risposto a Gaspy nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Cortinariaceae s.l.
Cortinarius rapaceus Fries, Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 263 (1838) = Cortinarius rapaceus f. major J.E. Lange, Dansk bot. Ark. 8(7): 13 (1935) Visto da sotto Foto di Gaspy Mi confermate... -
Cortinarius rapaceus Fries
Gaspy ha risposto a Gaspy nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Cortinariaceae s.l.
Cortinarius rapaceus Fries, Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 263 (1838) = Cortinarius rapaceus f. major J.E. Lange, Dansk bot. Ark. 8(7): 13 (1935) Foto di Gaspy Mi confermate... -
Cortinarius rapaceus Fries
Gaspy ha risposto a Gaspy nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Cortinariaceae s.l.
Cortinarius rapaceus Fries, Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 263 (1838) = Cortinarius rapaceus f. major J.E. Lange, Dansk bot. Ark. 8(7): 13 (1935) Lamelle - Gambo - Bulbo Foto di Gaspy Mi confermate... -
Cortinarius rapaceus Fries
Gaspy ha risposto a Gaspy nella discussione Schede dei Funghi Basidiomycota: Agaricales, Cortinariaceae s.l.
Cortinarius rapaceus Fries, Epicr. syst. mycol. (Uppsala): 263 (1838) = Cortinarius rapaceus f. major J.E. Lange, Dansk bot. Ark. 8(7): 13 (1935) Cappello Foto di Gaspy Mi confermate...