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Dal mio vaso di primule
Gaspy ha risposto a cinzia nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
scusami, ma mi hanno chiamatoper cena e ho guardato solo supeficialmente. Le spore coì grandi soni tutt'altro. -
Dal mio vaso di primule
Gaspy ha risposto a cinzia nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Non contesto la determinazione di CIPPO, ma dubiuto si possa dare una risposta senza dati microscopici. La pileipellis imeniforme è dipica di tutte le Bolbitiaceae. Quindi stabilito chetrattasi diu Comocybe, è irrilecvane. L'habita niotrofilo e la stagione mi indirizzarebberio verso siennphyla (Bk. Br. ) Sing. Sppore. 8 - 11 (-12) x 5 - 6,5 parete spessa, liscie (irrilevante perché comune a tutte le Pilosellae che sono quasi prive di caulocistidi lecitiformi, salvo eventualmente appena sottol'iimenio, mentre i caul.ocistididovrebberi essere allungati, clavati, subutriformi, talvolta subcapitati.) Cheio 16 - 25. Giunti a fibbia presenti. Ecco cosa cercare al miceoscopio, Gaspy -
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Riprendendo la discussione, tengo a precisare che la pratica e lo studio fanno capire quali siano Dermocybe e quali no. Le caratteristiche delineate nelloschema proposto vanno bene, ma solo la pratica vi farà distinguere un Dermocybe da una Leprocybe, dato che si assomigliano. La foto che vi ho postato del C.olivaceofuscus aveva inizialmente ingannato anche me. Per le Telamonia (Cinaabarrini e Anthracini) è più facile peché sono igrofani. In altro forum ho tentato (trovando un muro di gomma) di far capire che un po'alla volta ci si deve abituare a considerare degli elementi distintivi che im passato poco contavano per andare verso uno schema tassonomico più moderno. Ma non si può chiedere ad un bambino delle elementari di studiare la legge della relatività. Quindi l'apprendimentio deve esser graduale e commensurato all' interesse così come alla praticità. In questo Brisa è un mostro,perché ha in sè tutte le qualità ed anche la modestia per riuscire. Mi si è obiettato che la sezione Appendiculati viene distinta dai Calopodes pe via del reticolo. Nulla da dire sintanto che il DNA non risolverà il problema (non esiste!), ma punterà ad altri elementi distintivi che magari oggi ci sfuggon o cui diamo poca importanza: così va vista la micologia. Un passo per volta mai dando nulla per scontato. Gaspy
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Cortinarius occidentalis A.H. Smith var. obscurus Moser Specie: C. occidentalis Smith A.H. 1939 var. obscurus (Moser M. 1952) Moser M. 1967 ex Quadraccia L. C. occidentalis Smith A.H. 1939 var. obscurus (Moser M. 1952) Moser 1960 Quadraccia 1984(1985) DM XIV-56 : 29, Basionimo: Cortinarius (Phl.) purpurascens (Fries 1818) Fr. 1838 var. obscura Moser 1952 Sydowia 6 (1-4) : 102 (d), 153 (DL,T) Sinonimi: Cortinarius (Phl.) purpurascens (Fries 1818) Fr. 1838 var. obscura Moser 1952 Sydowia 6 (1-4) : 102 (d), 153 (DL,T) Phleg. occidentale var. obscurum Moser 1960 Gatt. Phl. n. 117: 268 (chiave), 271 (d), 411 (chiave.) Data raccolta 5.11.2001 Legit¨ignoto Determinatore M. M. Moser Località: Coll de Ravell (S. Hilari Sacalm) alt. 800 slm. Habitat: (presumibilmente) bosco misto con Quercus ilex & Q. suber, Pseudosuga menziesky, sub Cedrus atlantica Cappello: : 4 - 10 cm. Convesso poi irregolarmente quasi spianato, gibboso con l’ orlo lungamente inflesso , cuticola liscia, glutinosa, poi viscida, fortemente fibrilloso innata, viola scuro con marezzature più scure. Lamelle: mediamente spaziate, , violacee, presto grigio-cineree. Gambo: bulboso 5 – 6 cm x 20 mm, base< 30 mm, fibrilloso, Blu-viola con sovrapposte fibrille grigio ocracee del velo ed un annulus supero della cortina. Carne: soda e compatta, violaceo-bluastra Odore:non notato, Gusto: mite Reaz. Chim. Lugol e TL4 viola Caratteri microscopici: Spore: ellittiche con ornamentazioni abbastanza rosse e ben sporgenti (7,4-) 7,9 – 9 (-9,3) x (4,4-)4,8 – 5,5 (-5,9)µm, ind.1,5 – 1,8, Ixocutis di ca 250 – 300 µm di spessore formata da ife filamentose x fittamente intrecciate x 3,5 – 4,5 µm con terminali arrotondati o subcapitati con frequenti forcature e/o diverticoli. Pigmento esaifale giallo raramente incrostante. Strato ipodermico di ife acciottolate x 10 – 20 )µm. Giunti a fibbia presenti. Annotazioni: durante la mostra effettuata in concomitanza con la riunione della CEMM questo fungo fu esposto come C. purpurascens. Fu il prof. Moser che indico le differenze tra le due specie. Il C. occidentalis var. obscurus è, almeno in gioventù, di colore violetto carico con marezzature di colore bruno, mentre il C. purpurascens ha tonalità buccia di patata con qualche lieve tono violetto sporco da ricordare qualche fungo dei Phlegmacioides (= Variecolores). a letteratura indica l’ habitat sotto aghifoglie. Non avendolo raccolto personalmente non posso essere certo dell’ habitat.
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Ottima idea di riservare uno spazio aperto al principe dei funghi (vedete come le chiavi di lettura possono essere relative?). Divide et impera. Gaspy
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Dico di più: anche se solo da una foto e non delle migliori ci sono tre elementi unici in questa bellissima democibe: il velo arancio, il colore vede erba della carne ed il colore aranciato delle lamelle. L'elemento qui invisibile è la spora che è la più piccola tra le dermocibi europee. Ho trovato anche il C. olivaceofuscus con spore così piccole,ma la forma è più allungata con un rapporto lunghezza/spessore più alto. Gaspy
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In effetti non ho obiettato sull' igrofania, ma sull' eventuale presenza di violetto all cima del gambo. Dimostra ancora una volta che le foto, anche le più belle e perfette lascianodubbi, una buona descrizione, meno. Inoltre il C.callisteus (sinonimo tophaceoides) ha la carne giallo.arancio rabarbaro: qui la carne sembra bianca, salvo un imbrunimento laddove il gambo è cavo.. Gaspy
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Ti ringrazio per aver prevenuto la mia obiezione. Gaspy
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Sinceramentre le foto sono troppo scure per una sicura identificazione. Il C. limonius ha i colori dell'orellanoides (speciosissimus) ma il gambo giallo e glabro (o con qualche residuo velare, ma non a zig-zag); il cappello non è a pagoda. Fra l' altro il tuo fungo sembra avere delle tonalità violette all' apice del gambo che certamente non sono del limonius Il C. limonius sistematicamente fa parte dei Limonii, che sono (anche se non ancora nominato ufficialmente) un sottogenere a parte, quindi per ora chiamarla sezione va bene. L'Atlas de Cortinaires come gerarchia tassonomica è quasi tutto da scartare. Veneti è un sinonimo di Leprocybe ed in ogni caso il C. limonius non fa parte delle Leprocye (v. il mio articolo sugli Orellani). Non è neppure imparentato con i Tophacei (nome soltanto pratico). Il C. citrinofulvescens è di un giallo pallido giallocera e ricorda come odore il tophaceus, ma viene meglio definito conl' odore di purè di patate. Un anno era dappertutto (era l' anno in cui sitroivava dappertutto anche il C. ferrugineipes),poi da qualche anno non lo vedo. Gaspy P,S. Quando si considera l'apparteneza ad un taxon sovraspecifico bisogna sempre riferirsi al tipo del tazon. Nel caso di Leprocybe la specie tipo tanto del sottogenere che della sezione (autonimo) è il C. cotoneus. Quindisolotuttii Cortinarius affini al cotoneus sono da considerarsi nel gruppo.
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Il C. bovinus è caratterizzato dal velo grigio-bruno. Entrambi hanno un ìgambo molto obeso. Qui siamo nei Sordescentes caratterizzati dall'insozzamento alle manipolazioni. Si tratta del C. aprinus Melot, da stabilire se sia sinonimo del C. soordescens R.Hry. Nonè un fungo bello (tutt'altro) ma omune tanto in ambiente mediterraneo che subalpino.Gaspy
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Mi sono consultato con Karl Soop che ritiene possa trattarsi del C. armeniacus (che può talvolta avere tonalità violette o del C. bicolor. Penso possa aver ragione, ma bisognerebbe vedere la microscopia. Consevi gli essiccata? Gaspy
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Secondo me, anche vedendo il clòassicovelo giallognolo (simile anche se meno vistoso del torvus) è proprio una forma di C. camphoratus, forse quello che alcuni chiamano amethystinus. Gaspy
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Il C. ionochlorus è esclusivo degli ambienti mediterranei, io l'ho trovato solo sotto leccio, sughera ma credo di possa trovare sotto Quercus sp., Capinus orientalis. Viene segnalata anche la variietà leucophyllus privo di tonalità violette . C'è da dire tuttavia che la ricercsa molecolare ha dato eguale sequenza al C. atrovirens ed al C. ionochlorus, il che fa supporre due subspecie, tranto più che io ho trovato il C. atrovirens dove non c'era neppure un abete (ma solo faggi e pecci) e che Consiglio l'ha trovato in Apennino sotto cerro. Secondo me ci sono specie ancora insufficientemente studiate e sarebbe opportuno insistere su quello che gli inglesi chiamano "voucher collection" cioè la raccolta anhe da puridilettanti, ma corredate da descrizioni ed essiccata. Gaspy P.S. Se ti innteresserà posso invitarti a venire a passare qualche giorno in Istria tra ottobre e dicembre ()alloiggio si trova facile in quel periodo) e portarti in aree dove, quando la stagionbe fiorisce, c'è da deliziarsi con i funghi di tutti i tipi mediterranei.
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Il qui pro quo è herpeticus var. fqgeticola. Ma sull'esatta determinazione -sempre nel gruppo dello scauro - ho qualche dubbio. Ricordo l' unica volta che lo raccolsi in pecceta sullo Zoncolan doveva correre l' anno 1994 venendo giù da un sentiero a mille metri. Poi non ricordo che cosa avvenne dell' essiccatum Il fatto è che un verde così verde in questo gruppo non lo descrive nessuno (atrovirens e ionochlorus sono tutt'altro). L unica risposta che mi viene in mete a questo punto è il C. prasinus, non il vero prasinus con il cappello runo e verde ed il gambo violaceuo con lamelle giallognole (vedi mio articolo su Mycologia 2000), ma Il C. pasinus ss. Konrad Maublanc che possiede talicolori, ma anche lamelle e gambo dovrebbero avere toni olivacei, mentre nel tuo fungo essi appaiono bluastri. Corrisponderebbe anche l' habitat.. Se sai dove cresce dovresti cercarlo e decriverloin dettaglio secondo la scheda tradizionale e con le reazioni himihe da effettuare su ogni parte e poi la microscopia completa. La specie del K&M menzionata dal Moser nonè mai stata chiarita e andrebbe ridecritta dandole anche un nome alternativo. Gaspy
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Qualcuno mi può dire il nome
Gaspy ha risposto a baffo nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Sugli strobi dei pini a due aghi crescono il tenacellus ed lo stephanocystis (caratterizzato appunto dai noti cistidi). L' esculentus cresce inece sugli strobi del peccio. Tutti ottimi commestibili, se avete.......pazienza :0123: :0123: :0123: :0123: :0123: Gaspy P.S. Vi prego non commentate "Sutor ne ultra crepidam!" -
C. scaurus var. fageticola Gaspy
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Ripensandoci, però , il C. helobius ha il velo giallognolo. Il fungo sembra appartenere ai Decipientes ed il miglior candidato - dato l' habitat d il colore della carne - Pinaceae e betulle - il C. umbrinolens, che dovcrebbe avere un odore penetrante di rapa. Ho escluiso, perché nondici se ci sono tinte violette nel gambo, il C. atrocaeruleus,ma potrebbe essere.
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Qualcuno mi può dire il nome
Gaspy ha risposto a baffo nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
io ci guarderei anche i cistidi. Gaspy -
Dato l' habirtat le dimensioni ed il velo mi viene inmente soltanto il C.helobius. Il colore molto scuro èprobabilmente conseguenza dell' imbibizione. Questo autunno mi è stato mostrato un C. renidens con gfli stessi colori!!!! Nelle Telamonia è necessario raccoglierle zeppe e poi farle gradualmente asciugare per vedere l'igrofaneità Gaspy
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L'articolo è questo, ma non so dove l' ho imbucato! Moser, M. & U. Peintner (2002). Die phylogenetischen Beziehungen der Cortinarius-aureopulverulentus-Gruppe. Journal des Journées des Cortinaires 4, 2002, 28–38 Ma vedi criticare ilFooke è facile alle conoscenze odierne. Trent'anni fa ed anche molto meno, tendevo a dare un nome in base alla letteratura esistente ed è chiaro che anche il Cooke (ed il Fries prima dilui) tendeva a far lo stesso. Il cappello verde ha fatto probabilmente sorgere l' equivoco. Ma se pensi che il C. atrovirens è stato nominato soltanto nel 1874 e la sua sottospèecie mediterranea il C. ionochlorus soltanto nel 1937, eppure son specie ben eclatanti. Ciao Gaspy
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Veramente belle foto, complimenti. Nota la somiglianza - pure con colori differenti - del C. chryopokos. Ma in Tasmania ne ho visti (ptroppo nojn raccolti da me) almeno altre due specie. Una specie cresce anche sull' Appennino ed è il C. aurochalceus (il nome non lo ricordo bene). Gaspy
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Russula da determinare.
Gaspy ha risposto a Brisa nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
R. torulosa una delle poche Russule che conosco anch'io, perché cresceva sempre abbondantissima nelle pinete (Pinus aleppensis) in Istria in camping, accanto ai lecceti e carpineti dove cerco i miei cortinari. Ottimo commestibile per chi......ama il peperoncino!!!!!! Gaspy