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Gaspy

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Tutti i contenuti di Gaspy

  1. Direi proprio di no; questa è la subspecie Calochrous var. calochrous La var. caroli ha un decviso violetto al sommo del gambo Gaspy
  2. Gaspy

    Cortinarius porphyropus.

    Cortinarius balteatus! Gaspy
  3. Gaspy

    Cortinarius porphyropus.

    Questo Phlegmacium tipico nelle aghifoglie è pane per Brisa Gaspy
  4. Inoltre il C.acutus ha dei vestosissimi cheilocystidi (tipo Galerine!) Gaspy
  5. Ma questo insegnerà ad altri che in gruppi così numerosi e così complessi non si può trascurare alcun dettaglio. Non dimentichoamo (e questo spesso mitre in errore) che una cosa + avere un fungo in mano per cui si ha la percezione del suo stato nnchè di ciò he può e ciò che non può essere ed un altro è vedere una foto. Il trucco usato nelle mostyre è approffittare dell' ignoranza altri.ma qui siamo tutti per imparare e un qui pro quo (ho dimentiato Qua?)non giova a nessuno. Gaspy
  6. Questo fa parte indubbiamente dei Patibiles. Ma giudicare dalla foto la specie è impossibile. Potrebbe essere il C. hysginus o più facilmente uno di quelli che gravita attorno al C. latus o spadiceus, ecc. Dalle lamelle scure potrei anche pensare al C. russus, che ha tinte rossobrune e la base del cui gambo arrossa rapidamente alle manipolazioni. L'incidnza del violetto sull' estremità delle lamelle (balteo) può anche far pensare a qualche C. del gruppo Latobalteati. O semplicemente un variecolor vecchio? Gaspy
  7. Gaspy

    conosciamo i Cortinarius

    Sottogenere Obtusi (Melot.) Gasparini Basionimo: sezione Obtusi Melot Combinations et taxa nova. Document Mycologiques XX (77): 98. Piccole specie con portamento galeroide, fragili sovente con odore iodato, cappello igrofano con colori ocraceo, fulvi o bruni, sovente striati al bordo, gambo generalmente cavo, fibroso biancastro o brunastro. Cosmopolita generalmente fra i muschi. Gli studi effettuati sul DNA Liu et al. (1997), Høiland, K. & Holst-Jennsen (2000), Peintner et al. (2004) hanno dimostrato che questo gruppo, largamente diffuso in tutte le aree del globo, ha origini diverse dalle Telamonia ed occupa una posizione tassonomica estrema non lontana da gruppi quali Cortinarius, Dermocybe, ecc. È sembrato qui logico trattare il guppo a livello subgenerico. Specie tipo: Cortinarius obtusus (Fr.:Fr. )Fr. Visto che ne abbiamo parlato in altro post con qualche foto, vi accludo la mia proposta imminente. Gaspy
  8. Basionyme Phlegmacium hysginum Moser M. 1960, Gatt. Phl. : 358 Comb. valide Cortinarius hysginus Moser 1967, K.Kf. : 301 Synonyme C. crassus Fries ss. Moser 1952 in Sydow. Bidaud & al. 1996 Atl. Cort. 8 Pl. 180 Marchand 1982 Champ. N. et Midi 7 : 693, sub C. crassus (probabl. = hysginus selon Henry 1984, SMF 100-1 : 24) Moser 1960 Gatt. Phl. : Atlas VII-36 + C 129 Azéma 1986 Réact. macro. : 132, C. (Phl.) Bidaud & al. 1995 Atl. Cort. 7 Livret : 215(clé), Cort. (Phl., Patibiles, Crassi, crassus, crassus) Bidaud & al. 1996 Atl. Cort. 8 Fiche 321 +Livret : 244(clé), 265(fig.8 F-G-H:sp) Chevassut 1982 Ann. H.N. Hérault 122 (2-3-4) : 98, C. (Phl.) Henry 1989 SMF 105-1 : 76 (d), - id. - Krieglsteiner 1991 Verbreit. der Grosspilze Deutsch., I, Blätt. : n. 0590 (chorolog.) Locquin 1977 Fl. myc. 3 : 106, Meliderma hysginum Moser 1952 Sydowia 6 (1-4) : 46, C. crassus Fries Moser 1960 Gatt. Phl. n. 115 : 258 (clé), 266 (d), 358 (DL,T), 410 (clé), PHLEGMACIUM HYSGINUM (basionyme) Moser 1967 K.Kf. (3e Ed.) : 301, CORTINARIUS (Phl.) hysginus (comb. val.) Moser 1978 K.Kf. (1978-1983) : 374, C. (Phl.) Nezdojminogo 1983 Cort. : 34 (n), 64 (clé), 76 (d), C. (Phl.) Tartarat 1988 Fl. an. Cort. : 97, C. (Phl.)
  9. Non avrei mai proposto il C. caesiocortinatus senza parlare dele spore! Questo è un Patibiles. Se notate ilcolore bruno rossiccio ricorda il Tricholoma hysginius. Questo è appunto il C.hysginus. Gaspy
  10. Carissimo Brisa, Io ci tengo a dare le informazioni corrette e recenti. Ma non dovete, nè ti nè tantomeno gli altri preoccuparvi: le dizioni esatte vanno fatte per le pubblicazioni serie: quindi se contionuate a chioamarle Telamonia, Phlegmacium, Sericeocybe, ecc. non cade certamente il mondo: purché sappiate i perché di una o di un' altra scelta. Gaspy
  11. Un altro Phlegmacium(più difficile) per Brisa Gaspy
  12. Dai, dai, che ci arrivi! Gaspy
  13. ed ancora uno senza nome che assomiglia proprio al nostro acutus.
  14. C. melanostipitatus ad interim
  15. ed ecco qualche altro esempio C. forestalis ad interim
  16. ecco una specie australiana che la Grgurinovic aveva pubblicato come Inocybe. C. cystidiocatenatus (Grgurinovic) Gasparin
  17. Innanzitutto vi presento il C. fulvescens da me fotografato e studiato in Finlandia. Poi vi do uno shock. Gli Obtusi non sono Telamonia: molti lavori sul DNA hanno dimostrato che essi sono un gruppo a parte non lontano da Cortinarius, Dermocybe, Orellani. Tanto che in un mio articolo sto proponendo l' elevazione a sottogenere. Sulla distinzione delle dpecie c'è molto da discutere: in Tasmania, dove le condizioni di umidità muscosa non mancano ho trovato moltissime e diverse specie. Ma anche qui in Europa non mancano. Gaspy
  18. Io lo chiamo C. acutovelatus, ma c'è chi lo sinonimizza con il C. acutus. Qui andrebbero poste delle domande. Gaspy
  19. In effetti C. camphoratus è la risposta più plausibile. Le lamelle non si vedono bene, ma dovrebbero essere violette. Ricordiamo che il C. caphoratus ha le lamelle violette sempre e puzza di acetilene. Il C. traganus ha le lamelle brune sin dell' iniziom la carne, marmorata, è amaro e di solito ha odore di pere William stramature.Gaspy
  20. Gaspy

    Conosciamo i Cortinarius

    Hai ragione, ha una morfologia alquanto diversa ed è più o meno liscio. Questa è la diagnosi latina di validazione (2002) Pileo usque ad 80 mm lato, primum hemisphaerico, deinde plano-convexo, demum depresso, levi umbone obtuso praedito. Cuticula sicca, in iuventute subtiliter fibrillosa, deinde levi, numquam squamosa vel squamulosa, obscure violacea, in senectute brunneola. Lamellis fragilibus, confertioribus (L= 50–60), crassis, brevibus, adnatis deinde emarginatis, dilute violaceis deinde violaceo-rubiginosis. Stipite usque ad 90 mm longo, 15 mm crasso, subcylindraceo vel leviter clavato, fibrilloso, violaceo. Cortina violacea. Carne griseo-violacea. Ope KOH cuticula roseam reactionem praebet. Sporis (6.7) 8.2–9.4 (9.7) x (4.5) 5.1–5.9 µm, Q = 1.5–1.7, flavis in H2O, in KOH rubescentibus, ellipsoideis vel subamygdaliformibus, sub microscopio optico levissime verrucosis, sed microscopio electronico confertissimis sub-labyrinthiformibus verrucis ornatis; zonam suprailearem circumscriptam numquam vidimus. Basidiis 4-sporigeris pariete rugulosa, clavatis, 26 x 9–10 µm, cheilocystidiis lageniformibus vel ampullaceis, basi (sub)sphaerica, diam. 17 µm, angusto collo curvato, 22-24 µm longo, capitato, capite frequenter incrustato; pleurocystidia non vidimus; trama lamellarum regulari vel pseudoparenchymatica; epicute ex hyphis confusis 4.5–5.7 µm et raris hyphis terminalibus lanceolatis constituta, subcute subpavimentosa, hyphis poligonalibus vel (sub)globosis. Habitatio in locis humidis sub Eucalypto obliqua. Holotypus Tasmania, Mt.Wellington, 22.v.1997, D.A. Ratkowsky, No. 508907, in HO conservatur.
  21. Che sia dei Patibiles (=Variecolores) non c' è dubbio. Detto che era un Phlegmacium, altro non poteva essere. Si tratta de C. lividoviolaceus, dai colori pallidi ed il gamboo radicante. Il C. largus è quasi indistinguibile dal C. variecolor var. nemorensis: ci vuole esperienza per distinguerli; in linea di massima dirtei che ha un colore più sciatto in cui il violetto non è così evidente. Tagliandolo, poi la carne si scolora molto rapidamente. Per quanto mi risulta è simbionte delle querce. Non dissimile (ma non voglio ora conforndervi) è il C. coalescens he invece si trova nei castagni. Gaspy
  22. Gaspy

    Cortinarius lividoviolaceus.

    Questo si che è un bel quesito per Brisa! Gaspy
  23. Gaspy

    Conosciamo i Cortinarius

    Coretinarius austroviolaceus
  24. Gaspy

    Conosciamo i Cortinarius

    In Europa con siste solo di una specie (eventualmente due sottospecie) il C. violaceuis (e sottospecie hercynicus o harcynicus). Artificiosa è la scelta operata tanto in Flora Photographica che inm Atlas des cortinaires di comprendere nel sottogenere specie che con ilC. violaceus hanno affinità nulla se non a livello generico-. Funghi asciutti, non igrofani, con colori violacei e contenuti piugmentari unici (beta-dopa, ricchissimi di ferro) In alcune specie la spora ha una distinta plaga suprapiculare e cheilocystidi vistosi lageniformi e capitati. In altre esistono anche specie con pleuro, caulo e persino pileodistidi. Vi presento il C. violaceus (L:Fr.)S.F.Gray ed il C. austroviolaceus Gasparini. La separazione del sottogenere è stata ampiamente dimostrata dal DNA (ammesso che ce ne fosse bisogno) Gaspy
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