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Gigix

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  1. Versilia, giugno. Spuntati, dopo le piogge, sul ceppo che regge un vaso in giardino. Mi paiono proprio dei Pluteus ( plautus? depauperatus? salicinus?). Ma sono l'occasione per mettere alla prova due delle mie molte insicurezze da iperdilettante. Uno: a volta mi trovo in difficoltà a definire un colore; immagino che sia una questione di espeienza. Ma comunque: se è un Pluteus, la sporata dovrebbe essere rosata. Io invece questa la definirei decisamente ocra. Due: funghi eterogenei / omogenei. Molte chiavi iniziano proprio con questo bivio. Però, quanto dovrebbe essere facile il distacco del cappello? Perchè in questo caso il cappello non è venuto via netto come per una Lepiota o un'Amanita. Si è staccato, ma non nettamente, al centro sono rimasti dei frammenti del gambo.
  2. Innanzitutto grazie a tutti. Come dicevo all'inizio, Ennio, l'ho raccolto in un giardino, che è bello grande. In quel punto la pianta più vicina è una rosa rampicante, poi c'è un grande faggio, e dei rododendri. Conifere, nelle vicinanze, no, la più vicina sarà a 50 metri, vale? Approfitto per abbandonarmi ad una lamentazione con qualcuno che potrà capirmi. In quel giardino c'era un vecchio ceppo, non so nemmeno di che pianta fosse tanto era vecchio e muschioso; ma non mi deludeva mai e negli anni, ad ogni stagione, ospitava qualche bel fungo. Ora quel ceppo non c'è più: è stato meticolosamente raso al suolo per poterci seminare sopra il prato all'inglese. Non mi sono nemmeno potuto arrabbiare, è roba di mio suocero. Ciao e grazie ancora Gigi
  3. Entoloma vernum? Trovato alla fine di Marzo nel nostro giardino, zona del Bosco di Tradate Non ho avvertito odori o sapori particolari, ne deduco che non sia un hirtipes.
  4. Grazie ancora, anche per il link alla scheda. Ciao!
  5. Novembre, pianura Padana zona Ticino, ai margini del prato accanto ad un campo coltivato. Volvariella gloiocephala combacia bene con le descrizioni dei libri. Ma non trovo descritto tutto quel delicato pelame bianco nella parte bassa del gambo dell'esemplare più giovane (seconda e quarta foto). E mi pare anche visibile alla base del gambo dell'esemplare della prima foto, quasi all'interno della volva. Oppure è una muffa che ha aggredito il fungo?
  6. E naturalmente grazie anche da parte mia.
  7. Mille grazie, Artù. Meno male che una volta la chiamavano Clitocybe!... Ciao Gigix
  8. Grazie per l'aiuto, ciao a tutti.
  9. Sapore irrilevante, odore delicato e genericamente fungino. Questo l'ambiente di raccolta . . .
  10. novembre, lombardia, boscaglia in pianura
  11. Ma che bella la tavola! Certo il disegno del fungo sezionato è proprio identico al mio. Capito grazie a voi dove stava l'inciampo che mi aveva portato a tanto sfondone, e in attesa del prossimo, persevererò nei tentativi. Quanto alle chiavi analitiche di determinazione suppongo per ora di non poterne fare a meno, ma anche in questo caso (e a proposito di Libri Rossi) si dimostra la verità di quanto diceva il Presidente Mao: "Anche il ragionamento più esatto perde ogni valore se applicato a capocchia". Ciao e grazie ancora.
  12. Vi propongo una sua parente, Pholiota flammans, che ho trovato quest'estate a 1500 m nel bosco sulle dolomiti. Era di una bellezza commovente.
  13. Fantastico. Certo, se è una Macrolepiota quadra tutto - sia le caratteristiche sia il contesto. Io, vista la forma, mai avrei pensato a quel genere. Che dire? Ringrazio tutti per la pazienza e le osservazioni, per me assai preziose: un errore fruttuoso. Ciao!
  14. A casa provo ad ottenere una sporata, lasciandolo tutta la notte a contatto con un foglio metà bianco e metà colorato, ma inutilmente, probabilmente perché il carpoforo è ancora giovane. Per indovinare il colore delle spore non ho dunque altro riferimento che il colore delle lamelle. Dunque se ho osservato in modo esatto i caratteri si tratta di un fungo - a lamelle - eterogeneo - leucosporeo - con anello senza volva. Utilizzando la chiave del 'libro rosso' di Gennari questi caratteri però mi portano poco lontano. Corrisponderebbero a Lepiota (lo scarto subito per il portamento) o a Limacella. Ma di quest'ultimo genere non trovo nessuna specie, nei miei libri, che assomigli nemmeno lontanamente al mio fungo. Uno dei caratteri dai quali sono partito deve dunque essere sbagliato. Forse non si tratta di un fungo 'eterogeneo' , e la facilità con cui ho staccato il cappello dipende semplicemente dalla forma, e dalla dimensione limitata del suo innesto. In effetti osservando la foto del cappello staccato noto che la frattura non è proprio netta. Si tratterebbe allora di un fungo a lamelle omogeneo leucosporeo con anello senza volva. La chiave mi porta a Armillaria o a Cystoderma. Tra i Cystoderma non trovo nulla di simile. Nel libro di Riccardo Mazza trovo una Armillaria caepestipes var. pseudobulbosa, che per la forma nella foto potrebbe avvicinarsi al mio fungo, senonché: il colore del cappello viene dato come “bruno-rossiccio anche sfumato di olivaceo”, il mio è più decisamente scuro, ma forse ci può stare; la forma del cappello, nelle foto e nella descrizione, è differente; il gambo è descritto “giallo-aranciato, bruno all'apice”, e qui proprio non ci siamo; l'habitat descritto è “su ceppaie muscose di conifere e di latifoglie, gregario o subcespitoso”. Il mio fungo non cresceva su ceppaia: forse c'era del legno interrato non visibile? E il fatto che ce n'era un altro, uno solo, ad una spanna di distanza, è sufficiente a definire 'gregario' il mio fungo? Decido che le differenze sono troppe. Cerco foto di Armillarie sul web, trovo la caepestipes ma no, non ci siamo proprio – ma ecco che su Wikipedia spunta una Armillaria gallica grossolanamente somigliante alla mia. La mia non aveva il cappello ornato ma solo vellutato, forse sarà stata la pioggia? E poi il mio fungo ha il gambo cavo. E altre immagini della A. gallica trovate in rete mi danno una bestia del tutto differente. Insomma, sono nuovamente finito in un vicolo cieco. Si riparte! Il colore delle spore poteva essere sbagliato, perché l'ho rilevato dalle lamelle di un fungo non maturo. Se adesso, sempre utilizzando la chiave analitica del Libro Rosso cerco un fungo - a lamelle - con anello - senza volva - eterogeneo o omogeneo - con spore di qualsiasi colore allora non c'è che l'imbarazzo della scelta: a parte i generi che ho già scartato, mi restano pur sempre a disposizione Agaricus, Coprinus, Pholiota, Stropharia, Gymnopilus, Galerina, Catathelasma, Agrocybe, Kuehneromyces, Pholiotina, Conocybe... Lo so che alcuni di questi generi potrebbero essere scartati da subito, ma di altri non sarei in grado. Ci sono però altre possibilità che invalidano tutta la costruzione che mi sono fatto sino ad ora: che quello che mi pare un anello non lo sia affatto (e allora buonanotte ai suonatori); che la chiave del Libro Rosso sia imperfetta o incompleta; e varie altre che non so immaginare, mi fermo per ora qui, e mi chiedo / VI chiedo: il bel fungotto che ho trovato appartiene ad uno di quei generi che ho elencato per ultimi? Se la risposta è sì, mi ributto nella ricerca; se la risposta è no, qual è il punto dove ho preso una strada sbagliata? Ciao a tutti e grazie a chi avrà la pazienza.
  15. Raccolto e sezionato, vedo che si tratta di un fungo a lamelle. C'è anche quello che mi sembra un anello; le lamelle appaiono libere; ma l'osservazione è resa difficile dallo stadio di sviluppo ancora giovane. Il cappello si stacca facilmente: fungo eterogeneo. Le lamelle sono bianco-crema, il gambo è cavo. La carne è soda, l'odore è tenue e gradevole, come il sapore, con una nota di nocciola fresca.
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