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dati78

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  1. Posso aggiungere per la mia esperienza che i pioppini, oltre che sui pioppi, sul salice, sul sambuco, sul gelso , il fico, li ho trovati anche sul'acero, sembra quindi preferire i legni teneri, e la palma potrebbe rientrare tra questi.
  2. difficiel determinare un rapace notturno senza vederne bene la testa che è la patre più significativa, Guardando il colore delle piume mi sembra più un gufo comune, che dovrebbe avere due piume come fossero due orecchie, lallocco non ha un colore più chiaro ?
  3. complimentim per la foto, la morchella hortensis cresce sui terreni smossi e sonteneti anche le macerie, sui detriti vari, scarti di materiale in decomposizione ect, ma dopo il primo anno non appare più. quindi le morchelle della foto se effettivamente sono delle hortensis. non cresceranno più in quel luogo.
  4. ciao a tutti ho seguito la discussione, e come spesso accade ci accorgiamo che chi ha in mano le redini speso è un incompetente. sono un cacciatore da 35 anni amante profondamente della natura, e discussioni di questo itpo ne ho vissute molte. Quello che posso dire sinceramente è che l'estinzione di alcune specie è dovuta alla mancanza di habitat. Negli anni 70 - 80 le pavoncelle , le allodole, i beccacini ero senza ombra di dubbio molto,molto più numerosi di adesso, io stesso praticavo la caccia a capanno per le paconcelle. ora sono anni che non le caccio più, quindi la domanda sorge spontanea , cosa è sucesso ? Facendo un piccolo ragionamento mi sono accrto che le specie che nidificano a terra (migratoria )hanno subito un forte decremento che si è accompagnato con la riduzione dei siti di nidificazione. allora io chiedo in che percentuale il cacciatore incide sulla specie ? se io fossi la causa dell'estinzione brucerei il fucile oggi stesso. invece di fare discussioni perchè gli ambientalisti non si chiedono quali siano le cause della diminuzione delle specie e si accordino con i cacciatori per scoprirne le cause e porre i rimedi. me veder uno stormo di ucelli in volo è un grande piacere anche senza fucile . non penso che sia la stessa cosa per una persona che non sa (purtroppo ) a che spesie essi appartengano. è l'unione che fa la forza
  5. la variabilità dei colori con la crescita
  6. ciao toanino, la morchella della foto in verità presentava un gambo grosso alla base,un colore giallo vivo uniforme, una carne "tenace " ed una crescita di alcuni giorni posticipata rispetto alle altre. da me classificata come "rigida " la migliore delle morchelle. Ciao Artù , la variabilità del colore delle morchelle e palese, sopratutto con l'avanzare dell'età, si puà partire da un giallo pallido e arrivare ad un marrone con macchie di ruggine ( questo vale per la rotunda ). Comunque l'hortensis sin da piccola è di un colore molto scuro e fino alla decomposizione varia di pochissimo. la conica e l'elata se tira un pò di vento dal colore tenue passa a un colore molto scuro, e forse in questa fase assomiglia all'hortensis, ma con trolla il gambo, e vedrai che sarà sempre più lungo e molto meno "costolato " rispetto all'hortensis. ritornando a monte, è l'azione di diserbo che favorisce la crescita o le ascospore si insidiano nella corteccia di pino ? questa è una rotunda
  7. naturalmente è stata messa a posta nel vaso """indovinello"" secondo voi a che specie appartiene ?
  8. Il mondo delle morchelle è molto affascinante, e non comprende un grosso numero di specie, personalmente trovo che oltre l'habitat differente tra l'hortensis e la conica varietà costata ambedue saprofite vi siano: le dimensioni maggiori nell'hortensis, la costolatura più "pettinata " e ordinata nella costata e meno buchi. l'hortensis può stupire come dimensioni ed ha la stessa consistenza della rotunda, l'elata si sbriciola in mano e sembra come una mitropora semilibera. la deliciosa è micorrizia e come le altre due si trova preferibilmente in montagna e quindi mese di maggio. l'hortensis si trova anche ai primi di aprile. trovo molto interressante la differenza tra la rigida e la rotunda che non trovo facilmente intuibile fatto salvo che se crescono nello stesso habitat . la rigida ritarda la crescita rispetto alla rotunda di qualche giorno, e solo un ochhio esperto ne capisce subito la differenza. quelle della montagnetta sono state messe per la foto in quanto raccolte a milano in un giardino le altre in habitat
  9. spero di riuscire ad inserire la foto
  10. Dopo aver letto delle fugaci apparizioni della morchella hortensis su vari tipi di "letto" essendo essa un fungo saprofita , ho potuto constatare di persona la crescita di questa morchella in un giardino di Milano lo scorso aprile. La nascita è dovuta al fatto che i giardinieri l'autunno prima avevano trapiantato delle rose e cosparso il terreno con le apposite scorze di pino che si usano come diserbante. E sembra siano propio queste che producano la crescita delle morchelle ma solo il primo anno, e il mistero sta propio in questo. Che rapporto esiste tra le morchelle e la corteccia di pino ? forse si potrà pensare che sia il terriccio usato a far crescere le morchelle, ma è stato documentato più volte che è la corteccia frantumata che ne favorisce la crescita. Oppure è solo la sua azione di diserbo che fa nascere le spugnole, si sa che l'inverno più e freddo e più sarà prolifico per le morchelle, probabilmente perchè il micelio non viene "chiuso " dall'erba in crescita, ed ha più tempo per svilupparsi, favorito dal primo tiepido sole
  11. Ringrazio per le informazioni ho visto le foto della val di Fiemme , e sono rimasto sorpreso, primo per l'altezza del ritrovamento e secondo per la pianta della famiglia delle ombrellifere sui cui è nato il pleurotus eryngi, c'e sempre da imparare
  12. Come ho già scritto ho avuto l'occasione tempo fa di acquistare un "panetto " contenente del micelio di pleurotus Eryngi, un fungo che ho solo visto in fotografia essendo io del nord(Milano), ma di cui ho sempre sentito parlare molte bene riguardo la sua bontà Seguendo le istruzioni e innaffiando con continuità ho visto nascere i carpofori, molto belli per la verità cucinati poi da mia moglie in modo semplice (in padella ) per poterne assaporare le qualità organoelettriche, e devo dire in franchezza che sono ottimi , forse meglio dei porcini. Al riguardo volevo chiedere se qualcuno ha trovato nelle sue escursioni qui nel nord Italia questo fungo, tenuto conto della sua crescita su resti di ombrellifere come la Ferula e l'eringeo e il periodo di crescita autunno primaverile ? Dato che sono in corso dei cambiamenti climatici ììììììììììì , forse anche la crescita di funghi meridionali può avvenire al nord.
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