Luca mi osserva e capisce.
“Ora ti porto in balcone a riposare”..mi dice.
Seguiamo un sentiero da altro versante e dopo poco osservo con piacere quello che intendeva.
Lo vedo il balcone con la sua morbida panchina.
Panchina che mi porta in altra valle, ad altra famosissima panchina, ad altre emozioni che ho vissuto solo in racconto.
Mi porta in Val di Fiemme, alla panchina del nostro prof.
Cominciamo a scendere.
Costeggio un canale senza fare fatica.
Non ce la faccio più.
Penso a quello che sarà da settimana prossima in poi e un sorriso si impadronisce di me..
Ci si avvicina e ci si prepara per vivere il momento più bello..
Perché il fungo dopo averlo colto e depositato nella cesta perde molto del suo fascino.
Il primo..
La curiosità è tanta.
Spesso da lontano si osservavano queste strane "palle" che ci traevano in inganno.
La posterò anche nell’apposita sezione “funghi da determinare e riconoscere”..
La nostra passione..i boletus.
Ci sono anche quelli che a volte ci donano gioia e subito dopo tristezza.
Poi osservi e ti rendi conto della bellezza a 360°..
Ci siamo,
siamo giunti nei boschi che più amiamo, in piena abetaia.
Lo si sente anche nell’aria.
Frizzante, ci sfiora a farci provare brividi di freddo.
Ma siamo carichi e decisi..
..e si fatica, tanto, almeno io. :hug2:
Salivo e salivo, preso dall’euforia dei ritrovamenti.
Ma nei rari momenti di lucidità..finche guardavo avanti pochi problemi, ma se mi giravo mi rendevo conto delle difficoltà..