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Nik

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Tutti i contenuti di Nik

  1. Le difficoltà aumentano, arrivo e supero il tratto attrezzato. Superato quest’ultimo dovrò affrontare la battaglia più difficile, quella con me stesso. Un altro escursionista percorre i miei stessi passi..
  2. Qualche centinaio di metri fa, mi trovavo li sotto, al fianco di quella croce. Il serpente che taglia la montagna ha dato inizio al passaggio in Palabione e forse inconsciamente alle mie solite paure..
  3. Da dove mi trovo osservo l’Aprica riposare in una culla fatta di terra e roccia..
  4. Vado avanti lungo un percorso a zigzag, devo stare attento e continuare nella giusta direzione. Raggiungerò la cima aggirando la montagna, scavalcandola in corrispondenza di un dente, dove troverò un difficoltoso passaggio attrezzato con catene per facilitarne il superamento. E continuo a voltarmi, forse dentro di me è forte il desiderio di tornare indietro. In centro alla foto il Palabione, subito dietro sul versante opposto il monte Padrio e sullo sfondo nascoste dalla foschia le Alpi Retiche..
  5. Il sentiero con il tipico segnale c’è sempre. E' lui che mi da sicurezza e mi prende per mano..
  6. Sono ai piedi del pasò ma ancora lontano dal traguardo. Ora l’erba è più rada e abbondano le pietre. Vorrei allungare la mano, toccare la vetta e accontentarmi di questo semplice gesto. Primi segnali della crisi che andrò a vivere..
  7. Oramai il monte Palabione, 2361mt, è alle spalle, sulla destra. Lo osservo e noto in fianco alla sua croce di vetta un escursionista. Sotto quella croce ci sono stato con l’amico Paolo (Frer) nell’estate del 2007. Torno a tenermi stretta l’amicizia..
  8. La pendenza aumenta e ho bisogno di rifiatare. Mi guardo attorno ed osservo le mie medesime fatiche..
  9. Per il momento nessuna crisi ha bussato alle porte dell’animo. Avanzo tranquillo. L’aspetto del pasò si fa più dolce, più rotondeggiante, ma comunque imponente. Da questo momento in poi prendete a riferimento il capannino sotto il monte pasò per avere una chiara idea del cambiamento delle dimensioni..
  10. La montagna si specchia anch’essa nelle sue acque, quasi a cercarne la bellezza. Io dietro un giovane larice osservo in rispettoso silenzio l’intimità di questa terra..
  11. Ora l’orizzonte è dominato dalla fredda roccia. Profili minacciosi e belli allo stesso tempo che esigono grande rispetto..
  12. Ma ora è il momento di godermi la croce di vetta. Niente di particolarmente difficile per arrivarci, solo un po’ di attenzione mi porta a vivere le “solite” sensazioni. Non mi importa dell’altezza, quello che mi importa è riuscire ad arrivare in questi luoghi. Per arrivare quassù non si può pagare. E ancora una volta mi rendo conto della grandezza..
  13. Sono sul crinale e vedo perfettamente il punto in cui la mia ascesa terminerà. Il pasò mi sta aspettando. Quel cucuzzolo in alto a destra sarà presto compagno dei miei pensieri. Ma prima c’è da faticare, c’è da lottare, c’è da affrontare e vincere le crisi che sicuramente arriveranno. C’è da scendere in Palabione, specchiarsi nelle acque del suo lago e percorrere tutta la pista da sci che mi porterà in Salina..
  14. Prosieguo lungo il sentiero circondato da larici, rododendri, arbusti e cespugli d’erba. Arrivo così all’ultimo strappo prima della croce. Un tratto molto ripido dove il classico bastone è persino d’intralcio..
  15. Il paesaggio è molto bello anche se sta lentamente perdendo parte del suo fascino a causa dell’intervento dell’uomo. Lingue di bosco e di abeti divelti dalla loro terra pensando al divertimento di questi giorni. Si continua a distruggere bosco pensando agli interessi, pensando a chi ora con gli sci sotto gli scarponi percorre queste chiare ferite, ma ci sta anche questo..
  16. Poi quando il fiato si rompe, le fatiche si trasformano in movimento costante, lento e piacevole. Il mondo intorno a me comincia a diventare piccolo..
  17. Come in una partita di calcio bisogna scaldare i muscoli prima di iniziare la stessa e il primo tratto d’ascesa serve appunto per questo. I primi passi sono quelli più duri, faccio fatica e il respiro si fa affannoso. Il primo obbiettivo e li che mi aspetta, l’inizio del sentiero che mi porterà in vetta, alla croce della magnolta..
  18. Nel titolo del topic troviamo i tre monti famosi d’Aprica. Osservandoli dalla finestra di casa in me è sempre stato forte il desiderio di trovarmi sulle loro vette. Il 14 Agosto 2008 decido che è giunto il momento di compiere un’ascesa particolare. Voglio salire dalla Magnolta e arrivare alla sua croce, passare in Palabione e poi affrontare le fatiche per arrivare in cima al dosso Pasò. Altezza massima da raggiungere 2575mt partendo non dai 1200 del passo, ma dai 1800mt dove la funivia arriva in Magnolta. E’ una fresca mattina d’estate in paese. Come al solito, quando mi appresto a vivere queste giornate mille pensieri mi assalgono e fanno si che i dubbi prendano il sopravvento. Ma ho deciso e mi dirigo verso la funivia. Il tragitto che dal paese porta al punto di partenza sarà il meno faticoso per il fisico, ma il più provante per il morale. Basta non è più tempo di avere dubbi e parto verso la meta. Cammino lungo una pista da sci, in Magnolta superiore, dove se ci si sposta lungo il lato destro, salendo la montagna, si può godere di una bellissima visuale della Val Belviso..
  19. L'avevi annunciata questa tua scarpinata e finalmente è arrivata.. L'ho percepita benissimo l'aria fresca dei tuoi posti.. ..me l'hanno portata..qui..dentro casa le tue foto, Ale.. Che spettacolo. Spero tu riesca a ritagliarti più tempo da dedicare alle tue passioni, cosicchè anche noi ne potremo godere gli effetti.. Giancarlo
  20. Belle foto Alberto.. Un :biggrin: a te e al tuo ometto. Giancarlo
  21. ..anch'io questa mattina ho avuto i miei problemi per raggiungere l'ufficio..
  22. ..più che da urlo..di corsa.. Che spettacolo.. :hug2: Giancarlo
  23. Luciano, un pochino mi conosci per le varie uscite fatte insieme, credimi non è come pensi e saresti in grado di farcela anche tu con le tue "disgraziate" gambe.. Dai tregua alla tua caviglia, mai un attimo fermo tu ehh.. :hug2: Un e un grazie a tutti. Giancarlo
  24. Nik

    Non solo neve

    Tu caro Salvo con le tue foto sei un diavolo tentatore...prima o poi sta benedetta reflex.. Meravigliose.. :hug2: Giancarlo
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