Vai al contenuto

Illecippo™

Members
  • Numero contenuti

    17106
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    2

Tutti i contenuti di Illecippo™

  1. I famosissimi "peven" Clitocybe nebularis, o meglio, Lepista nebularis, visto che le lamelle si staccano a blocchetti Splendida e profumatissima
  2. Insomma... si alternavano colpi di C....ehm, fortuna, a veri colpi di classe, come il mio estatino sotto cerro mentre fantemax, dulla, pandina e galletto mi coglievano intorno rigogliosi edulis. Ma c'era anche altro, qua e là Tricholoma terreum
  3. Ma tutti vengono poi contagiati dal "fungwatching" ecco un altro notoriamente amante della fotografia degli uccelli mentre si limona il fungo :biggrin:
  4. Qualcuno giustamente decide poi di rovinare la nostra uscita di "birdwatching"
  5. Tutti cercavano il rosso, ma abbiamo trovato il petti!
  6. E poi ecco un nuovo crociato! ci ha tenuto compagnia per un pò nel sottobosco
  7. Iniziano a comparire i primi fiori di fine stagione.
  8. Bene dopo l'ovvio sfottò calcistico ai cugini (non me ne voglia samdro ma ci sta) Posto qualche foto di funghi diversi, mica ho visto solo porcini nel bosco!! Ma intanto iniziamo con il mattino
  9. Intanto, si accontenta di guardare Cassano alla televisione :biggrin:
  10. Io devo uploadare un pò di foto, tempo mezz'oretta e le aggiungo. Che dire, ottima crociata, e poi dopo ho anche trovato un nuovo posto inesplorato dove andare..
  11. Se posso aggiungere... ama i terreni grassi e gli alberi di leccio, corbezzolo o le zone con canne di bambù. Molte "phallaceae" sembrano legare particolarmente con queste essenze. P.s. ne regalo un altro strano, molto raro e chiaro Clathrus chrysomycelinus Möller
  12. Io nelle fungaie 'un ti ci porto cchiù! :snoozer_06: PS: E BACATOOOOOOO
  13. Io lo ho scritto a caratteri cubitali sul secolo XIX con l'inserto funghi del 31.08.10, nonostante ciò oggi nel bosco ho visto gente esaltata per i tanti "peven" :biggrin: Nico
  14. Lactarius sanguifluus var. violaceus, sempre che sia virato subito al rosso intenso Nico
  15. Fai conto che cliccando su IndexFungorum con la parola "cortinarius" escono 4654 fra nomi di specie e sinonimi Almeno 2000! Nico
  16. Sono entrambi due generi leucosporei (=sporata bianca); la differenza è che nelle Lepista le lamelle si separano a blocchi dalla cuticola e non si sfaldano. (Difatti Clitocybe nebularis diventerà --> Lepista nebularis). Nic
  17. Per il primo ti posso dire che non è praestans (non ha la sfumatura violetta alla base) ma siamo li intorno per la taglia grande, lamelle abbastanza chiare (anche se i tuoi hanno gia fatto la sporata ocracea, e bulbo non marginato (carattere di alcuni Plegmacium vicini a praestans); potrebbe essere Cortinarius balteatocumatilis o affini; della carne va fatta una sezione e non una spaccatura perchè è utile notare sia l'inserzione delle lamelle sia un eventuale viraggio della carne alla base del gambo. Per il secondo, fatto salve le indicazioni per la sezione sopra, oltre a dire Cortinarius perchè vediamo la cortina, non so dirti (potrebbe essere del gruppo Phlegmacium, cappello vischioso, gambo no, taglia abbastanza massiccia e non colori fulvastri...)
  18. Io ci vedo una Lepista... dovrebbe essere un leucosporeo!
  19. oooo! Cosi mi piaci Pol! ps. io sono il primo porcinaro, difatti ancora il voto non lo do perchè la stagione non è finita
  20. Dico: Pholiota destruens (o Hemipholiota populnea, Pholiota populnea..) Cetto Vol.1 pag.58 Assaggiala! --> da FT48 Ah, se la Pholiota destruens fosse buona! E invece, poveri noi, purtroppo si tratta di un fungo tanto bello e carnoso quanto amaro e, di conseguenza, assolutamente da scartare dal punto di vista culinario. Di primo acchito, sembra un piopparello (Agrocybe aegirita) dalle proporzioni mastodontiche… Sui pioppi, pure in città Anche l’habitat contribuisce a generare l’illusione di un piopparello: perché si sviluppa su tronchi morti di pioppo, persino nel bel mezzo di una metropoli! Non sarà un fungo buono per le nostre tavole, d’accordo, ma è bello e, quando cresce sui pioppi di qualche viale, dà il suo contributo nel rendere meno tristi le nostre città… È interessante notare come la Pholiota destruens, insieme a molte Polyporaceae, al Pleurotus ostreatus e alla Flammulina velutipes, sia fra i maggiori responsabili della decomposizione della legna, soprattutto quella di pioppo. Infatti, le cataste di ciocchi sono il suo habitat preferito: se questa legna viene abbandonata, lei piano piano... se la mangia! Arruffato e lanoso Il cappello, di colore bruno-ocraceo, raggiunge grandi dimensioni, anche oltre i 20 centimetri di diametro! Il fungo appena spuntato sembra una patata cresciuta sul legno, poi compare un cappello convesso che, a mano a mano che il tempo passa, si spiana. Ricoperto da grosse squamette lanose e biancastre, assomiglia un po’ al cappello della mazza di tamburo. Le lamelle sono abbastanza fitte, prima biancastre e poi brune. Il gambo, decorato da un anello fioccoso, è biancastro-bruno, anche lui ricoperto di squamette, bulboso, cioè ingrossato, alla base. La carne è bianca, compatta e abbondante. Dolce quando il fungo è molto giovane, diventa poi molto amara. Dall’estate all’autunno La Pholiota destruens è un fungo saprofita che si sviluppa, in estate e in autunno, su tronchi morti di latifoglie, specialmente pioppi. Gli esemplari grossi e maturi di Agrocybe aegirita, cioè di piopparello, possono a prima vista assomigliare vagamente alla Pholiota destruens, ma il loro tipico aroma e la carne dolce tolgono infine ogni dubbio. Carta d’identità Nome scientifico:Pholiota destruens Sinonimi: Hemipholiota populnea Classe: Basidiomycetes Ordine: Agaricales Famiglia: Strophariaceae Genere: Pholiota Specie: destruens (o populnea) Cappello: largo anche 20 cm, ocraceo, è ricoperto da squame biancastre e lanose Lamelle: abbastanza fitte, prima biancastre e poi brune Gambo: tipicamente bulboso e squamuloso Carne: bianca e compatta; dolce da giovane, poi amara e coriacea Habitat: cresce su legno di latifoglie, soprattutto pioppo, in periodi umidi Commestibilità: non commestibile, troppo amaro
  21. Senza dubbio, colorazione centrale del cappello più scura, con ancora tracce della squamatura, residuo di anello presente, crescita lignicola... è la Armillaria mellea, da NON mangiare quando è così grande, fa venire male di pancia! Nico
  22. 6+? A me sembrava una stagione da almeno 8,5 a giudicare da quanti funghi si sono trovati soprattutto in Agosto. Forse ultimamente non ci si sa davvero più accontentare di nulla.
  23. Senza dubbio primordi di Flammulina velutipes: colorazioni e posa tipica.
  24. Se era falloide credo non avrebbero avuto speranze a quell'età. Al più si poteva pensare a una Lepiotina di quelle con amanitine, ma... Leggi qui, dalla notizia: I sintomi tipici sono nausea, dolori addominali, diarrea e aumento della temperatura. Le tossine presenti nell’amanita possono provocare danni al fegato irreversibili e anche la morte. Questi giornalisti da quattro soldi non si informano o scrivono cagate: LA FALLOIDE NON FA ALZARE LA TEMPERATURA e nemmeno altri funghi; solamente gli avvelenamenti da Gyromitrina (G.esculenta, G.gigas, G.infula) provocano, proprio come sintomo, l'aumento di temperatura. I dolori addominali ci sono, ma il sintomo principale è una insufficenza epatica che scombussola il fegato: diarrea, vomito e conseguente forte disidratazione. Per fortuna le amatossine vengono smaltite in 3-4 giorni e se il fegato regge non serve trapianto e si sta piuttosto bene poi, il protocollo prevede la iperidratazione dei pazienti con avvelenamento certamente parafalloideo.
  25. Non era falloide, telefona Peter: mellea vecchia. Poi loro erano anche su con gli anni...
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).