carletto

Se ci sono le regine dovrebberoesserci anche i re.

Da una domenica calda che fara' crescere tanti beneamati. Un saluto a tutti.

Grande Wolferone e Zara con i suoi edulis bellocci. Anch'io nel poco tempo concessomi ho seguito non la macchia del leopardo ma la striscia della zebra. E si cari miei la striscia della zebra che ha seguito il giorno 17/09/07 prevalentemente l'autostrada del sole mare/Prato. Solo mezz'ora nibbosco purtroppo, ma a volte anche un solo fungo e poco tempo fanno felici. Ieri.

Mamma mia che scenari. E che splendide foto.

In effetti non lo so neanche io se rientra nelle lepiote o nelle macrolepiote. Da adulta avra' una dimensione del cappello di circa 10 cm e un'altezza superiore a 15 cm. Forse rientra nelle macrolepiote. Lo so i farinacei mi fanno fare tanta aria dallo sfiato. Non sono indicati per il colon irritabile, ma a me piacciono e sopporto.

Del resto senza cavalletto e senza flash vengono mosse. va be, avevo voglia di fa du mondine e un po' di rosticciana alla brece, ma ben venga il caldo per i nostri amati. Che a riaccende il fuoco posso anche rimandare.

La foto con flash, mi cancella la fiamma e mi presenta un fuoco semi spento.

La lepiota c'e'gia', ma io mi accontento delle castagne, colte e cotte, con dovuta castratura come si conviene a quelle fresche.

La lepiota c'e'gia'.

Ieri Troppo bello un fughino in fungaia dopo le piogge. Qui nasceranno tanti estatini (spero)

Foto magnifiche, delizia per i nostri occhi.

No il giallo e' dovuto alle basse temperature non proprio consone per questo fungo. Invidia pura, per i neri e anche per l'orto. Complimenti cacciatore di Leopardi.

Macrolepiota procera Tapinella atrotomentosa Amanita caesarea Amanita rubescens Tramete versicolor

Bella l'orsa ma e' autosufficiente o gli danno da mangiare?

Una foto non i habitat reperiti e gentilmente concessi dall'amico cacciatore. Leccinum duriusculum tanto per ricordarci le forme dei nostri amati.

E questa sarei propenso per Amanita phanterina.

Questo invece lo conosco bene "pungitopo"

Stesso dicasi per questi.

Belle foto ragazzi. Ieri l'altro: Cinque minuti alla quercia a controllare il terreno. Russule avrei voluto fare una scheda per tentare la detrminazione,ma varie vicessitudini me lo hanno impedito.

....bravo peppe......sei un ottimo osservatore...concordo pienamente... nel bosco non più frequentato e non gestito per il taglio della legna, si modificano le condizioni ambientali favorevoli alla crescita dei funghi in generale. ciao Nei miei boschi il pericolo n° 1 sono i pruni che chiudono il sottobosco e rovinano le fungaie. In effetti in un bosco transitato il rovo viene tenuto sotto controllo.

In attesa di nuovi colori.

Il corbezzolo e' una pianta bellissima, e riesce a ributtare dopo gli incendi, naturalmente dalla base. Insieme all'agrifoglio e' il simbolo dei miei boschi.

Per i nostri amati ci vuole ancora qualche giorno e allora non mi resta che immortalare altri colori. Le condizioni climatiche sono buone peccato per la poca acqua caduta che limitera' le nascite.

Ieri. La voglia di vedere se il fungo dell'imperatori romani era cresciuto c'era. Ma con questa carestia gli stercorari non lascian scampo e documentare le crescite e' impossibile. Con questo e' il 4 ovolo che mi pettinano, forse era meglio se me li mangiavo io.

Complimenti E permettimi di ricordarti che una pulitura dei funghi sul posto e' una buona abitudine per vari motivi.