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antico romano

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  1. Hai perfettamente ragione PIPPOKID, le tradizioni vanno rispettae e ve ne sono molte e strane in giro per la nostra Italia, ciò non toglie che vanno poste in evidenza tutte le cose cui si può andare incontro consumando determinate Specie o comunque consumandole senza avere delle accortezze. Giorgio P.S. Non a caso la maggior parte di intossicazioni da Armillaria mellea avvengono nelle aree della pianura padana (non la chiamo Padania per non suscitare discussioni in una direzione o nella direzione opposta !)
  2. Il problema è proprio nelle TOSSINE IDROSOLUBILI presenti in Armillaria mellea, che con la prebollitura di una quindicina di minuti, vanno a finire nell'acqua di bollitura. Infatti questa acqua va GETTATA VIA scolando bene i funghi prima di utilizzarli o congelarli. Mi è capitato mei tanti anni che ho sulle spalle di aver constatato come alcuni utilizzassero poi quell'acqua per cuocere la pasta ed hanno fatto , invece che cuocere la pasta, ...una frittata intossicandosi. Quindi PREBOLLITURA SEMPRE, nelle casistiche delle intossicazioni da funghi in Italia, al primo posto ci sono proprio i casi dovuti al consumo improprio di Armillaria mellea (anche perchè è uno dei funghi più raccolti e più presenti in tutto mil territorio nazionale), senza tralasciare anche il fatto di consumare solo esemplari giovani, scartando sempre il gambo e non raccogliendoli dopo anche una bella gelata notturna o dopo averli congelati da crudi, come qualcuno ha già ricordato. Giorgio Materozzi
  3. Ennio ci hai fatto un enorme piacere con queste immagini. Anche da noi funghi pochi, qualcosina si sta muovendo ora, mentre nel Perugino, sopratutto zona lago, sono stati un pò più fortunati Ciao Giorgio
  4. Queste immagini sono tratte da libro "UMBRIA TERRA DI TARTUFI" realizzato per la Regione Umbria dal Gruppo Micologico Ternano con il lavoro di Bruno Granetti, Giorgio Materozzi e Aldobrando De Angelis. Libro che può essere richiesto alla Regione stessa (che li ha quasi finiti). Giorgio Materozzi
  5. Si tratta certamente di Tuber mesentericum, disprezzato da molti, ma apprezzato da altrettanti, certamente il suo odore non appare attraente. Si riconosce facilmente sia per il suo odore di catrame caldo, tintura di iodio, gas (odore che si attenua sensibilmente lasciandolo all'aria)per il suo peridio grossolano con verruche non grandissime a spigoli acuti, e per la gleba a maturazione grigio-bruno-marrone con vene sterili bianche ampie (spesse9 e tortuose spesso affioranti in più punti del peridio. Allego alcune immagini Giorgio
  6. L'immagine è quello che si può definire "na schifezza", però sopratutto per quello che si intravvede sulla prima, il portamento cespitoso (si vede alla base un cespo numeroso di piccoli carpofori concrescenti in una base carnosa)riporta con un margine di errore minimo, al Leucopaxillus macrocephalus, già indicato da Kappa Giorgio
  7. Tricholoma populinum ( non so se nella var. campestre indicata da Samurai che non conosco), probabilmente lo hai trovato in gruppetti, cespitoso, come sua abitudine Giorgio
  8. Sicuramente Lei, con il suo portamento lepiotoide (non a caso una volta era la Lepiota naucina) Giorgio
  9. Geppo non volevo demonizzare nulla ne fare "terrorismo micologico"(ci mancherebbe), so benissimo che è uno tra i funghi PIU' RACCOLTI e CONSUMATI in Italia, sopratutto al Nord, (ma anche da noi non si scherza), ma proprio per questo volevo sottolineare che vanno consumati facendo attenzione a tutte le accortezze che alcuni ci hanno ricordato essere NECESSARIE. Discorso che vale per varie altre Specie, e che vedrai tra non molto come si amplierà, visto che mi risulta che a breve (una commissione ha già partorito l'elenco) verrà di molto accorciata la lista dei funghi ammessi alla vendita e quindi anche gli elenchi dei funghi da "consumare con cautela" si allungherà. Ciao Giorgio
  10. Per chi consuma Armillaria mellea si deve seguiere tassativamente quanto hanno scritto Stewei e subito dopo Mario. Lo sapete che le statistiche sulle intossicazioni nel nostro paese riportano AL PRIMO POSTO Armillaria mellea ? Giorgio
  11. Per una gita....senza bosco, bei funghi ! Bellissimi i posti e tutte le immagini Giorgio
  12. Si può dire che se scartiamo tutti i funghi che hanno un VELO GENERALE (la volva), un VELO PARZIALE (l'anello) e le LAMELLE BIANCHE (quindi stiamo parlando di tre caratteri che individuano Specie appartenenti comunque al Genere Amanita), abbiamo scartato tutte le Amanite VELENOSE (forse non solo quelle, ma è già qualche cosa ! E' un modo semplicistico di analisi ed osservazione, che per cominciare ci consente di scartare un grosso pericolo. Dicendo quanto sopra non credo di essere andato fuori dai dettami di quajnti si può dire e non dire, giustamente,nel forum Giorgio
  13. daccordissimo con Ennio, e attenzione anche alla vicina Amanita proxima, che ha le stesse caratteristiche tossicologiche MOLTO PIU' ACCENTUATE Giorgio
  14. Gli alberi erano probabilmente dei pioppi, e più probabilmente Pioppo tremulo, il Leccinum potrebbe essere in questo caso Leccinum aurantiacum. Se gli alberi fossero stati delle querce (ma le avresti riconosciuite ) Leccinum quercinum Giorgio
  15. E' una specie dal gambo talmente coriaceo e gommoso (ma anche il cappello non scherza)che per forza può risultare quanto meno indigesto e creare anche, in soggetti particolari, una intossicazione a carattere gastrointestinale. Il può e indicativo e come è stato detto msopra prima di me, un centro antiveleni, un pronto soccorso, segnalando una intossicazione , anche lieve, causata con certezza da un determinato fungo, fa inserire questa specie quanto meno tra quelle "sospette di dare disturbi o intossicazioni", più segnalazioni fanno alzare il livello di attenzione sulla specie stessa. Giorgio
  16. Caro Ennio, sai che ti aiuterei molto volentieri, ma le nostre parti non danno il minimo segno di avere qualche fungo. Comunque Venerdì un Giro in montagna sui9 faggi lo faccio e se qualche cosa si trovasse e valesse la pena, ci sentiamo ed un modo per incontrarci a metà strada lo troveremmo, ma ho paura che non ci sarà nulla, ce nulla c'era due giorni fà In bocca al lupo Giorgio P.S. Noi non stiamo tamto meglio messi, abbiamo una mostra il 16 e poi la nostra il 30 Per non parlare della settimana residenziale del corso di Micologi a Perugia, che è tra pochi giorni anche lei !!
  17. Non ho il piacere di conoscerti, ma ora dopo averti letto, aver visto le tue immagini ed assporato le tue emozioni, credo di conoscerti un pò. Il sole ha accompagnato le tue escursioni e riscaldato il tuo cuore e le tue emozioni, e questo è un auspicio di qualche cosa che sta cambiando, che deve cambiare in te ed intorno a te Ciao Giorgio Materozzi
  18. Bel post ! bei pensieri, belle foto, posti da sogno : una interpretazione fantastica di ciò che vede il tuo cuore Giorgio
  19. Grazie Peter, Personalmente ho visto S.rugosoanulata molti anni fà, solo una volta e ricordo bene il colore più scuro re la taglia più massiccia e non avendo mai incontrato S.horsemannii ho pensato ad una forma dilavata con colori sul cappello più chiari Giorgio
  20. a me sembra essere Stropharia rugosoanulata (= Stropharia ferrii) Giorgio
  21. Meno male che c'è stata la "secca", ma la raccolta è stata comunque "grassa" ! bella caminata e bella raccolta ! Giorgio
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