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antico romano

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  1. Ciao Ennio Comunque sia andata, anche senza funghi è certamente stata una bella settimana. Ho dei ricordi bellissimi della Val Ferret e della val Veny, mi ricordo una lunghissima passeggiata fino al Rifugio Elisabetta, dove siamo arrivati alle tre del pomeriggio e dove l'unica cosa che ci diedero da mangiare fun un favoloso pasticcio di polenta e fontina ! Ho rivisto con nostalgia il laghetto di miage e il ghiacciao della Brenva, certamente molto diversi da quelli che circa 30 anni fà ho visto io ! Ciao Giorgio Materozzi
  2. Sposto il commento sulla seconda parte Giorgio
  3. Ho letto con attenzione tutto quanto sopra discusso. Innanzitutto un bravo a Toscofungo, che ha avuto la fortuna di fare un così bel viaggio e conoscere una cultura così distante dalla nostra. Non credo si vada contro una Legge raccontando cosa avviene, diverso da quanto avviene da noi, su un certo argomento in un altro paese. Considero giusta la nostra caparbietà nel considerare TOSSICI o comunque NON COMMESTIBILI o almeno DA NON CONSUMARE tutti i Lattari a latice bianco, giallo o bianco virante al giallo, perchè avremmo ampie probabilità di restarne intossicati (in molti posti in Italia il lactarius torminosus il Lactarius mairei vengono chiamati i "poveracci delle coliche" ! Ciò non toglie che in molti paesi dell'Est Europa e del Nord Europa, il L.torminosus ed il L.resimus, vengano consumati e non vedo perchè non possa essere detto, va correttamente detto che comunque vengono consumati trattandoli in modi lunghi ed elaborati e magari va anche detto che una volta così trattati di tutto sanno meno che di fungo. Quindi una corretta informazione sul perchè è meglio non consumarli, dovrebbe essere parte della prima parte di informazione dove si dice che in alcunio posti vengono regolarmente consumati. Senza polemica alcuna, solo per esprimere un mio parere Giorgio Materozi
  4. Si sembra essere proprio Tricholoma matsutake. Certamente un fungo particolare, da noi abbiamo qualche cosa di simile con il Tricholoma caligatum, che ha lo stesso odore, forse più forte, ma meno tendente al cattivo. Viene raccolto e mangiato, anzi alcuni lo apprezzano notevolmente (in Francia ne vanno matti !) Comunque anche io lo lascio agli appassionati di quegli odori e sapori... strani ! Giorgio
  5. Complimenti Nik, per tutto : i pensieri, le sensazioni che grondano dalle tue immagini. Una considerazione a parte per le sentinelle scolpite nei tronchi, una idea eccezionale, frutto di una mente fervida e di una mano felice ! Giorgio Materozzi
  6. Sono stupito dalla comunque buona qualità delle immagini fatte con una attrezzatura così leggera e minimale. Congratulazioni per la Vostra buttata e.. per le vostre raccolte. Certo erano boschi ....strani ... c'erano solo porcinacci e ovoli !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Ciao Giorgio
  7. Grandissimo Samurai ! anche io dico finalmente qualche cosa di diverso dai porcini ! (che comunque non vanno disprezzati) Bellissimo insieme di cose bellisime, tante a me ancora sconosciute. Ho riguardato il tutto tre volte per gustarmelo più pienamente. Come ha detto Ennio quì da noi è tutto fermo o quasi, tutti stanno aspettando la caesarea di funghi poco o niente solo in alto in alcune faggete, mentre sembra (hai visto Antonio) che intorno a Roma il bosco stia producendo bene ! Complimenti di nuovo Giorgio Materozzi
  8. Ennio grazie per le tue preziose (e bellissime informazioni) penso proprio che Domenica farò una escursione a Castelluccio) Giorgio
  9. Credo si tratti proprio di Chiromyces meandriformis, che, attenzione è TOSSICO. Una volta collocato tra le Terfeziaceae, ora è, a seguito di abbastanza recenti ricerche citologiche, inquadrato tra le Helvellaceae. Giorgio
  10. Bellissime foto, da come sento da voi ancora il bosco regala qualche cosa, da Noi, sopratutto nel Ternano, poco ci ha regalato e poco promette (ma ormai che vuoi che prometta!) Una infoprmazione, da chi come Ennio è stato da pochi giorni sul Vettore. E' tardi per una passeggiata in quel di Castelluccio e dintorni, per vedere ancora qualche fiore ? Sapete niente se lo "Stagno rosso" ha già cominciato a colorarsi ? Grazie Giorgio
  11. Purtroppo devo dire che anche in Umbria il fenomeno è abbastanza esteso, ho frequentato negli ultimi giorni alcuni castagneti per controllare la situazione funghi e fiori (orchidee in particolare), ed ho potuto osservare tantissime piante attaccate dal Cinipide galligeno, sia in aree a castagna da frutto, che in castagneti da taglio. Quì c'è da dire che il terreno è asciutto, arido, la pochissima acqua che abbiamo visto è stata SEMPRE seguita da venti di tutti i tipi che ne hanno in pratica annullato i benefici. Giorgio
  12. Propenderei anche io per Melanoleuca cognata, perchè è una specie quasi sempre presente a Vallombrosa, nelle mie escursioni che ogni tanto vi ho fatto negli anni passati (quest'anno mi è andata quasi buca) Giorgio
  13. Ho letto la parola magica ! Fermo biologico. Peccato che Le Leggi Regionali (Tutte mi sembra e se non mi ricordo male ci dovrebbe essere anche un passaggio sulla Legge Nazionale quadro) PREVEDANO EVENIENZE DI QUESTO TIPO, cioè di interdire la raccolta per un periodo x, un anno, due anni, in un dato territorio, da delimitare e tabellare adeguatamente, per dare modo al bosco di "respirare". Bene una norma così importante e così semplice da attuare NON E' MAI MAI STATA PRESA IN COSNSIDERAZIONE DAL ALCUNA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA (Spero in una qualche smentita e mi toglierei tanto di cappello verso quella amministrazione). Ma ve la immaginate la sollevazione di tutti quegli operatori economici, che dal transito di titte quelle persone traggono congrui ritorni economici ? E' per questo che non se ne è fatto mai nulla ! Giorgio
  14. caro pesce lesso Ennio, figuriamoci se non mi trovo in accordo con quanto tu hai scritto e su quanto hanno scritto gli altri. Certamente anche io ogni tanto parto (non con i pulmini, ma con la mia auto e qualche fidato amico per andare a vedere e fotografare o due marzuoli, o due Tricholosporum (speriamo !) o comunque per andare in un bosco lontano per vedere molte specie e sopratutto diverse da quelle che vedo generalmente intorno a casa. Però, poi c'è un però, Associazioni che organizzano gite ed escursioni con i pulman (io fino a quando sono stato Presidente del Gruppo Micologico Ternano quattro anni fà per 25 anni !) ho imposto che non si facessero questo tipo di escursioni organizzate, al massimo accompagnavamo a funghi due o tre soci per volta una volta l'uno una volta l'altro, per accontentare tutti senza creare pressioni sui boschi. Forum ... che organizano raduni con non decine ma centinaia di persone, e questo mi fa pensare, Non è solo Vallombrosa ad avere questa pressione, ma ci sono tante altre località che la subiscono. Sul fatto di regolamentare queste cose, figuriamoci, non riusciamo a rimettere mano alla legge nazionale quadro oltremodo bisognosa di revisione, e abbiamo lasciato così alle regioni, ai loro Assessori e funzionari desiderosi di farsi notare per le differenze che riescono ad inventare nelle loro Leggi, e non troveremo nessuno che farà qualche cosa per contenere questi fenomeni di massa, che anzi molti cercano di favorire, con il compiacimento degli enti pubblici spinti dalle realtà economiche del territorio che ben vedono e accettono queste massicce presenze ! pesce di brodo Giorgio Materozzi
  15. Bravo ! non solo per le bellissime immagini, realizzate con tecnica certamente raffinata, ma per quella "tecnica" che credo si debba chiamare bravura, passione che solamente può spingerti a tallonare questi bellissimi animaletti, rubargli un pò della loro bellezza e.. vita per trasmetterla anche a noi che non siamo così bravi e forse attenti come te Giorgio Materozzi
  16. Bello ! ma al ritorno viste le vettovaglie e gli approvvigionamenti... liquidi, chi ha guidato ? Giorgio
  17. Non so se in Basilicata qualcuno lo mangia, bollendolo o trattandolo non so come, io conosco una persona che alcuni anni fà consumandola pur dopo una prebollitura, ha avuto una bella intossicazione, e quindi... non consiglio prove ! Giorgio
  18. Si anche per me è la onnipresente in questo momento Flammulina velutipes e mi sembra anche abbastanza caratteristica, perchè Ennio ti sono venuti dei dubbi con Gymnopilus sp. ? Il secondo è anche per dovrebbe essere Lenzites warnieri Giorgio
  19. E' una Specie che si può trovare in qualunque pineta, sia in montagna che al mare, io l'ho vista un pò in tutta Italia, ed è generalmente anche molto abbondante Giorgio
  20. Direi proprio di si, ma anhe freschi e senza muffa ... non sarebbero il massimo! Giorgio
  21. Elementi mancanti a parte, anche io propenderei per Pholiota populnea (o P.destruens che dir si voglia) Giorgio
  22. Al totofungo un allibratore quoterebbe Inocybe geophylla var. lillacina a meno di 1 anche io voto per questa specie Giorgio
  23. Molti Ispettorati delle ASL, non passano al consumo, i Lattari parassitati dal Peckiella deformans, in virtù del fatto che un alimento parassitato non può essere consumato. Ma questa specie, come alcuni hanno già detto, viene consumata ed anche accanitamente cercata in molte zone in Italia e non solo (penso alle Regioni meridionali della Spagna per esempio. Anche da noi in Umbria, nel Ternano e nello Spoletino in particolare, dove i Lattari a latice rosso in genere, vengono accanitamente ricercati e consumati, gli esemplari parassitati da P.deformans sono particolarmente apprezzati, vengono utilizzati per preparare dei sughi per la pasta (le Ciriole ternane, o strozzapreti o non so bene come venga chiamata altrove la pasta fatta solamente con farina e acqua, tirata a mano "spaghetto per spaghetto")grattugiando a crudo il fungo e mettendolo alcuni minuti in una padellina con olio bollente dove ra stato rosolato uno spicchio di aglio (un pò come si fa anche con i tartufi neri). Giorgio
  24. Anche quì da noi è tutto morto, Lunedì voglio provare a fare un giro in qualche boscetto un pò riparato Giorgio
  25. Allego una copia della legge dell'Umbria in versione integrata con le modifiche intervenute nel 2002 Giorgio Materozzi 03 UMBRIA LEGGE con testo integrato leggi in vigore.DOC
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