Gianky

....e quando ti arriverà la 400D che cosa ci regalerai? :biggrin: Buon anno Alessandro. Ciao, Gian

Nico, mi sa che dobbiamo rivederci un pò di regolette........ (io e te, intendo). Comunque il dubbio permane. AL momento sono veramente indeciso soprattutto perchè non credevo di dover spendere, eventualmente, tutti sti soldi per gli obiettivi...... Vi seguirò sempre. Consigli preziosi. Grazie. Gian :biggrin:

Grazie Giorgio, attraverso le fotografie vorrei far trapelare le sensazioni che lì ho lasciato.... qualche volta ci riesco. Ciao, Gianky

:biggrin: :biggrin: :biggrin: Grazie, siete gentili. Vi Vorrei :biggrin: tutti. Gian

Ho provato di tutto...... mancava solo l'uomo cannone. Niente, impossibile. Ma oggi Ciao, Gian :biggrin:

In effetti il ponte ha dimostrato tutta la sua solidità. Più che altro la paura era determinaata dal ricordo dell'alluvione del 2001 e prima ancora del 1996. Nel 2001 il ponte fu spazzato via dalla furia delle acque e per oltre 4 anni non potemmo passare "dall'altra parte", infatti era l'unico per un lungo tratto di montagna. Poi nel 2005 la ricostruzione del ponte, almeno doppio in dimensioni e molto più robusto. Un saluto ed un grazie a tutti coloro che sono intervenuti. Gianky

….i quali rendono il nostro giorno speciale ancora più indimenticabile. Ciao, Gianky e Ila

Per non reprimere il mio istinto compulsivo di fungaiolo, faccio un rapido “fuori via” che mi regala questi due gioielli……..

Sulla strada del ritorno possiamo meglio apprezzare anche le ombre della montagna.

A farmi compagnia giunge, sullo stesso metro quadrato disponibile, un grande conoscitore di questa cima, i suoi compagni di escursione arriveranno ben 20 minuti più tardi.

Alla fermata finale una stupefacente visuale si apre a picco sotto di me.

Il rifugio Karfen è ben fatto, una struttura all’altezza che potrebbe accogliere molti turisti amanti di questa valle. Invece è mestamente chiuso.

L’ulteriore salita ci impone una meta obbligata e definitiva. La lontanissima madonnina (circa 2000 m) che frequentemente osservavo da basso assume connotati sempre più precisi.

L’emozione non ha fine e mi manca un po’ il respiro……

La prospettiva è immensamente azzurra, il cielo sempre più blu.

Arrivati al rifugio una pausa è d’obbligo. Sullo sfondo si può notare un trittico di prati ai margini dei quali, all’interno di splendide faggete, si possono trovare i porcini più eleganti della valle.

Da questa quota, finalmente, riesco a ben individuare Chiampernotto e Bracchiello. Il luogo che ho marcato con un punto rosso individua la nostra base di montagna. I boschi su entrambi i versanti rappresentano la meta dei miei sogni.

Sullo sfondo il versante nord-ovest, in basso nella valle il paese di Ala di Stura.

Il giorno è speciale, il luogo pure. Quest’attimo merita uno (auto)scatto.

Per me, ogni qualvolta lo sguardo si eleva ad altitudini superiori, è una sorpresa: sullo sfondo Testa Paian, al di sotto, sul versante opposto, il luogo che ho attraversato in lungo e in largo per anni in cerca di funghi. Non immaginavo che appena sopra ci fossero prati e malghe.

Sullo sfondo la penultima tappa della nostra escursione: il rifugio Karfen 1900 m), ristrutturato circa 10anni fa e mai utilizzato….

Il particolare mette in evidenza la somiglianza con un volto egizio del Faraone montanaro..

Il versante di nord-est svela, in lontananza, un profilo montuoso di una rilevante originalità. In basso, nella valle, s’intravedono due piccole frazioni: Chiampernotto e Bracchiello. Il luogo della mia modesta, ma profonda, perdizione.

Salendo per il percorso disegnato dalla pista da sci (da tempo in disuso) s’incontrano i cavalli lasciati liberi di scorrazzare in lungo e largo per i rigogliosi prati che ci circondano.

Il panorama sulla parte terminale della Val d’Ala si apre già alla 1^ tappa, la seggiovia ci consente di arrivare comodamente a quota 1500 in località Pian Belfè.