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Ennio

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  1. 4) anche in questi luoghi non mancano funghi velenosi: Lepiota cristata, produce se ingerita, una sindrome parafalloidea abbastanza grave, anche se raramente mortale.
  2. 3) nei tratti con presenza notevole di carpino, semicoperti dalle foglie cadute: Hydnum albidum, pelosella, carpinella, barba di cane, ecc.
  3. 2) siamo in pineta e in autunno, questi non potevano mancare, anche se erano solo questi: Lactarius deliciosus, chiamato volgarmente sanguinaccio, sanguigno, rosito, ecc., latice arancio-carota al taglio.
  4. Di nuovo ciao a tutti, questo pomeriggio tre ore di tempo libero: anche se sta cadendo una leggera pioggerella decidiamo (in tre) ugualmente di provare a fare qualche foto in pineta. Destinazione una collina a 600 m. slm a pochi km da casa, riserva privata di studio (e raccolta) dell'amico Rossano. Purtroppo i funghi non si vedono, quelli che erano nati nei giorni scorsi sono stati "avidamente" raccolti dai molti cercatori locali, fortuna (per me) che almeno, anche se sotto l'acqua, qualche foto l'ho potuta fare!. 1) Gymnopilus penetrans, piccolo fungo giallo-arancio che cresce su residui legnosi di aghifoglia, molto frequente in pineta e velenoso.
  5. 7) un primo piano dei Pleurotus; i funghetti semi-secchi sul legno, sono degli Schizophyllum commune, onnipresenti in ogni ceppaia o ramo secco a terra tutto l'anno.
  6. 6) vicino alla recinzione di un giardino, su ceppaia di ailantus, un piccolo cespo di Pleurotus ostreatus, "annaffiato" poco dopo da un grosso cane!!.
  7. 5) su prato in una zona di verde attrezzato sotto leccio, un piccolo fungo velenoso: Lepiota subincarnata, diametro dai 2 ai 6 cm. Ricordo ancora una volta di non raccogliere MAI Lepiota di piccola taglia (2-8 cm) in quanto tra loro si annidano diverse specie velenose a anche potenzialmente mortali.
  8. 4) un crop dello stesso.
  9. 3) dove una volta c'erano i matti (ex manicomio) ed ora ci vanno solo i matti come me a cercar funghi; ecco un fungo altrettanto matto: Fuligo cinerea, un Mixomicete che poi si dissolverà in un ammaso sporale polveroro grigiastro scuro.
  10. 2) Armillaria mellea, alla base di un albero di albicocca: le dimensioni ottimale per uso alimentare sarebbero queste della foto, poi cotte con le solite raccomandazioni, ormai penso, note ai frequentatori del forum.
  11. Ennio

    Funghi in città

    Ciao a tutti, l'altro giorno durante uno dei soliti giretti nei parchi cittadini ho reperito alcune specie che vi sottopongo in ordine alfabetico. 1) Agaricus arvensis, esemplari in fase di decadimento, ma ancora con l'odore anisato nettamente percettibile, in prato sotto leccio e pino.
  12. Certamente; il libro di Antonio Gennari è un'ottima pubblicazione con belle e grandi foto e efficacissime descrizioni, ma illustra 500 specie (che non son poche), qui si tratta di ben 1500!!! La cosa ottimale sarebbe avere entrambe le pubblicazioni che vedono come autori, micologi di altissimo livello, tutti "targati" AMB, che conosco molto bene personalmente e so quindi con quanta cura e competenza hanno realizzato dette opere. Un caro saluto, Ennio.
  13. Ciao a tutti, dopo diversi rinvii dovuti all'aggiornamento tassonomico, è pronto il 3° volume dell'Atlante dei Funghi d'Italia, edito dalla AMB Nazionale di Trento. Il libro tanto atteso da quanti possiedono già i primi due volumi, illustra e descrive altre 500 specie fungine e contiene l’indice generale e la chiave di determinazione di tutte le 1500 specie trattate nei tre volumi. Prezzo di vendita 25 € per i soci AMB, 30 € per il pubblico, il volume si può reperire presso i Gruppi AMB o alla sede Centrale di Trento, www.ambbresadola.it. Personalmente ritengo che questi 3 volumi non debbano assolutamente mancare nella libreria di ogni micologo dilettante. Ennio.
  14. ... giusto che siamo in argomento; questi sono di poche ore fà, anche se un pò "maturi" fotografati su strobilo di pino nero, nella pineta di Rossano (qui siamo a casa sua); ero andato per fare qualche foto, ma ormai non c'è più niente di interessante, ad eccezione di poche specie che posterò nell'apposita Sezione un salutone, Ennio.
  15. Ciao a tutti, allego una mia dia scannerizzta di Gymnopilus spectabilis (giovani esemplari) Ennio.
  16. Ennio

    Neolentinus Schaefferi

    trovati sempre in aprile-maggio, sempre su pioppo (sia vivo che morto) lungo i fossi con presenza di acqua. La mia foto è stata fatta su tronco di noce in quanto al momento del ritrovamento, non avevo la digit appresso. un salutone, Ennio.
  17. Ennio

    Neolentinus Schaefferi

    Ciao Riccalu, eccoti accontentato, questi sono giovani esemplari di Neolentinus schaefferi su tronco di noce italico, Ennio. PS: cosa ci fai poi delle foto?
  18. Ciao Giancarlo, anch'io a volte apprezzo molto di più i boschi avvolti nella nebbia, tutto diventa irreale e fiabesco, e poi, in questo periodo, se guardi con calma tra il fogliame a terra, vedi tanti bei funghettini che pochi degnano di uno sguardo, ma che invece sono estremamente interessanti, buona passeggiata, Ennio.
  19. Ciao Mario, premetto che non è semplice illustrare tutte le differenze tra i vari Tricholoma del gruppo dei "grigi", ma visto che siamo in stagione e parecchie persone ne vanno in cerca, cercherò di sintetizzare qualche piccola regola per non incorrere in pericolosi scambi. Tricholoma commestibili. Dimensioni medio piccole, cappello max 5-6 (10) cm, generalmente +/- lanoso feltrato, carne fragile, odore nullo, erbaceo, pepato, farinoso, gambo fibrosetto, prima pieno poi cavo, anch'esso fragile, si fessura longitudinalmente se stretto tra i polpastrelli delle dita, nudo o con fugaci resti di velo. Habitat: frequentemente sotto aghifoglia ma anche latifoglia o misto. Specie: terreum, triste, gausapatum, orirubens e sua varietà, myomyces, cingulatum (anello), atrosquamosum, scalpturatum, squarrulosum. Tricholoma non commestibili o tossici. Dimensioni medio-grandi (7) 10-15 cm, cappello liscio, fibrilloso, con riflessi metallici, o anche feltrato (pardinum) carne soda (a volte massiccia) odore farinoso, sapore analogo o amaro-acre, gambo sodo, robusto e pieno. Habitat: comune con altri Tricholma grigi. Specie: virgatum, josserandii, sciodes, bresadolanus, pardinum (= tigrinum), filamentosum. Aggiungo, sconsigliando specialmente i principianti, a non raccogliere "morette" di dimensioni superiori ai 5-6 cm, con carne soda e gambo sodo e robusto e limitarsi alle specie che si conoscono con sicurezza e far controllare agli Ispettorati Micologici delle ASL, le raccolte incerte. NB: le dimensioni si intendono medie. in bocca al lupo, Ennio.
  20. Ciao Pioppo, credo che la curiosita del tuo piccolo, vada esaudita. Ti dò un piccolo aiuto per alcune specie postate: foto n.1: forse Russula ilicis 2-3: Mycena rosea 4-5: Amanita pantherina 6-7: Panaeolus sp. 8-9: forse si tratta di una Collybia 10: Xerocomus sp. 15: Lycoperdon perlatum 17: Xerocomus pruinatus 21: hai visto se sul gambo c'era l'anello?; viste così, sembrerebbero Armillaria tabescens 25: Mycena haematopus e Stereum hirsutum 26: Leucopaxillus gentianeus var. roseobrunneum 27-28: Cantharellus alborufescens per le altre non sono in grado di dirti niente di preciso, in bocca al lupo con il piccolo micologo, Ennio.
  21. Ciao Guglielmo, credo si tratti di Gymnopilus penetrans = Gymnopus penetrans, di cui ti allego una mia foto su tronco di pino d'aleppo a terra. Ennio.
  22. .... dopo aver esposto alcune mie perplessità, direi che T. gausapatum sia la specie che più si addice a quanto inizialmente postato da Carlo; poi si sà, siamo sempre in web e tutto va preso con le dovute cautele. tanto per evidenziare la variabilità di questi Tricholomi (qual'ora c'è ne fosse ancora bisogno), ecco altri T. gausapatum, ciao, ciao, Ennio.
  23. Ciao a tutti, rispondo in ritardo per "sconvolgere" le vostre ipotesi (ero impegnato con la mostra). se è sempre lo stesso fungo postato da Carlo, direi: 1) lamelle molto alte e smarginate, non sono del terreum che le ha basse e falciformi 2) anche l'umbone che si vede in alcune foto non è suo (l'umbone è più consono al myomyces) 3) ci sono altre morette che sono molto più lanose del terreum 4) la moretta (terreum) non ha mai resti di velo sul gambo, ciao ciao, Ennio.
  24. ... finalmente è finita!!! nove giorni di lavoro tra ricerca giornaliera per riassortire le specie esposte, presidio mostra, informazioni e consulenze per i visitatori, ecc. Ma alla fine siamo stati tutti soddifatti anche considerando che nonostante la metà degli abituali soci che collaborano per queste manifestazioni erano a letto influenzati, siamo riusciti nei nostri intenti e anche il tempo ci ha aiutati. Ultima foto poco minuti prima della chiusura ufficiale con i quattro "di turno" questo pomeriggio festivo, da sx: Ennio, Claudio, Rodolfo, Rossano F. Arrivederci all'edizione 2010, Ennio.
  25. Ciao Max e Giacomo, cercate tra Lyophyllum (forse loricatum) che mi sembra la cosa più consona, Collybia butyracea è questa ed è ben differente dal fungo postato, ciao, Ennio.!
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