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Ennio

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  1. Ciao Sampei, altro che semplice domanda!, per risponderti ci vorrebbe una giornata, allora cerco di semplificare la faccenda. Devi sapere che la micologia, ossia quella Branca della Botanica che si occupa dello studio dei funghi e delle loro problematiche è una scienza "relativamente" giovane e in quanto tale, suscettibile di continue nuove scoperte (basti vedere la pennicilina). Fin'ora sono state studiate le sostanze presenti in funghi velenosi e mortali a seguito del loro effetto letale per l'uomo, ma non esiste uno studio sistematico per tutte le specie fungine, anche per la mancanza di un interesse economico. Nei paesi orientali invece (vedi medicina cinese) le proprietà medicinali e curative di alcuni funghi sono note da tempo a seguito del loro uso in particolari patologie. Attualmente alcune specie di Agaricus e altri funghi, sono oggetto di studi biochimici per "supposte" proprietà curative e antitumorali, quando invece addirittura per proprietà mutagene. Inoltre i funghi vengono ormai sempre più ampiamente usati come bioindicatori ambientali per "misurare" la qualità dell'ambiente in cui crescono, o come biodemolitori di alcuni nostri rifiuti. Comunque in futuro ci potremo aspettare interessanti novità in campo micologico (vedi indagini filogenetiche), e chissà, forse scopriremo che questi nostri amici, sono utili all'uomo anche per cose che mai avremo pensato. Sperando di non essere stato pesante, ti saluto, Ennio.
  2. Ciao Giorgio, mi fà molto piacere risentirti (qui), ogni tanto, grazie del tu parere, Ennio.
  3. Ciao a tutti, certamente siamo di fronte a esemplari vecchiotti e imbibiti d'acqua, percui la determinazione risulta ancor più incerta, il colore rosato delle lamelle potrebbe essere un anomalo riflesso, anche se qualche volta si riscontra in natura, visti così direi Hygrophorus sp (forse penarius) di cui allego foto, Ennio.
  4. Ciao a tutti, le ultime due foto di Didò mi sembra che siano (sicuramente) Lyophyllum conglobatum = Lyophyllum fumosum, Ennio.
  5. Ciao a tutti, sò che la maggior parte siete lontani e non potete venire, ma qualcuno nei pressi chissa? forse due passi li potrà fare!!. In città, da sabato 14 a domenica 22 novembre, 4^ edizione della manifestazione "il Bosco tra realtà e fantasia", mostra naturalistica dedicata soprattutto alle scolaresche delle elementari e medie. In questo contesto, la mia Associazione cura l'aspetto prettamente mico-ecologico, intrattenendo gli scolari in visita, sul ruolo fondamentale dei funghi per il bosco. Esporremo le specie tardo autunnali che si trovano nei boschi in questo periodo, specie che saranno "rinnovate" durante tutta la settimana in modo da far vedere esemplari sempre freschi e didatticamente validi. Per chi viene, avremo modo di scambiare due chiacchere, Ennio.
  6. Ciao Ignazio, bella raccolta, nel mio monitor vedo delle lamelle bianche con qualche leggera sfumatura rosa, penso sia giusta come determinazione, buon appetito, Ennio.
  7. Marasmius oreades 2, su prato di un parco cittadino a MC, in tempo moderatamente asciutto.
  8. ..... e a proposito, queste due foto sono le gambesecche: Marasmius oreades, fotografati dopo pioggia recente.
  9. Ciao Daniele, se non fosse per i riflessi violetti a cui accennavi, avrei pensato a C. aleuriosmus o giù di lì, ma si sà: i Cortinari sono davvero difficili e non solo per me!! un caro saluto, Ennio.
  10. beh, in questa foto mi sembra che il viraggio alla base del gambo sia evidente, perciò direi senz'altro Agaricus xanthodermus, ciao a tutti, Ennio.
  11. ... esatto!!! io l'ho fotografata durante un Comitato Scientifico dell'AMB tenutosi nei dintorni di Padova, proprio portati da Matteo; non sapevo che fossi tu il legit; allora grazie anche per questo, Ennio.
  12. Ciao Anacleto, vedo tanti galletti, ma non mi sembrano C. cibarius, piuttosto penserei a Cantharellus subpruinosus o C. lilacinopruinatus, potresti per cortesia mettere qualche foto particolareggiata ?, grazie e a risentirci, Ennio. PS: foto di C subpruinosus, habitat confacenti: castagno, cerro, leccio, ecc.
  13. ... scusate, quando ho scritto questo messaggio non avevo ancora visto la risposta di Nico, cmq, ecco una foto di una raccolta proveniente dall'entroterra genovese, risalente a novembre 2008, Ennio. Per Nico, grazie della correzione sulla provenienza.
  14. .... ciao Giacomo, con il termine "latifoglia" spesso è anche sottinteso "caducifoglia", ossia alberi che perdono annualmente le proprie foglie, altrimenti si specifica "latifoglia sempreverdi". Invece quando si dice "latifoglia misto" si intende un bosco con varie essenze arboree, mentre quando si dice quercus sp. si intende bosco a prevalente presenza di querce varie, lo stesso vale per bosco di conifere o abetaia, ecc. Come ben sai, per chi va a funghi è molto importante saper riconoscere almeno le principali e più comuni specie arboree Ennio.
  15. dovrei avere io a casa quache foto di questa rara e particolare specie di origine africana, quando torno (ora sono a fare il baby-syìtter dai nipotini che sono influenzati) lo posterò: probabilmente sono Favolachia calocera, Ennio.
  16. segue dal messaggio n. 100. ..... alla luce di tutte queste considerazioni, una prova che toglierebbe ogni dubbio, sarebbe quella di metterli in padella da soli, e "annusare" mentre stanno bollendo e rifacendo la loro acqua, se si sente l'odore iodato. Altra ipotesi, ma per ora solo teorica, è che potrebbe trattarsi di Agaricus alboargillascens, specie rara che sembra corrispondere macroscopicamente e per habitat anche a questi ritrovamenti. Allora caro Mario, ecco le cose che direi da fare: a) se hai ancora esemplari freschi, sezionane un discreto numero, soffrega le parti tagliate (abbastanza a lungo), soprattutto alla base del gambo e annota eventuali viraggi e odori (meglio se fai odorare a più nasi). :biggrin: mettili in padella e verifica l'odore emanato c) secca un paio di esemplari maturi e spediscili al mio indirizzo che ti do via mp. Come potrai intuire, siamo in molti a "pendere dalle tue labbra", perciò ci risentiamo dopo queste verifiche, buon lavoro!! Ennio. PS: Agaricus alboargillascens (da verificare ulteriormente)
  17. Ciao Mario, in effetti la cosa è un pò ingarbugliata per diversi motivi: 1) l'habitus è da A. xanthodermus, però l'odore sgradevole di iodio, il tuo naso dice che non c'è, e noi ci dobbaimo fidare di esso. 2) l'ingiallimento esterno non si nota 3) nemmeno quello in sezione, salvo deboli tracce nel bulbo basale nelle foto n. 84 e 87. 4) l'anello è doppio, ma non a ruota dentata (come nei turini per intenderci). 5) la tonalità rosata sul cappello della foto n.99 molto probabilmente è dovuta al carpoforo molto imbibito di acqua (ci puoi confermare questo particolare ?), il che eventualmente spiegherebbe il mancato viraggio e odore. Alla luce di tutte queste considerazioni, vedi la pagina seguente ......
  18. ... oppure così !!!!! PS: foto del luglio 1987 a 1800 m. slm ...... quand'ero ancora giovincello Ennio.
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