Ennio

18) ... divertitevi a contare quanti anni aveva questo abete bianco.

17) qui fino a qualche mese fà c'era una piccola abetaia, una vera nicchia ecologica in cui crescevano specie fungine tipiche delle zone alpine; ora .....

16) resiste solo questa specie floristica parassita di qualche radice interrata (Orobank sp. o Neottia sp.).???

15) ma anche qui il secco la fa da padrone!.

14) altro giro, altro tipo di bosco, qui siamo in cerreta pura. Queste cose rosse testimoniano battaglie di altri tempi, per fortuna ormai vietate nel territorio montano del Parco.

13) e più a sud-ovest, il monte Vettore, al termine della catena dei Sibillini verso l'Abruzzo.

12) altro scorcio in campo lungo, da sx a dx: m. Argentella m. 2200, palazzo Borghese (parete est) e m. Sibilla.

11) tra le fronde dei castagni, la "mitica montagna" delle leggende dei monti Sibillini: il monte Sibilla, a dx la cima Sibilla m. 2173 e a sx la cima Vallelunga m. 2221.

10) in compenso spaziando al di fuori del bosco, la visione sui monti limitrofi è spettacolare, peccato la tanta foschia!. Da sx a dx il Gran Sasso (Corno Grande) e dietro le colline boscose, le cime dei monti della Laga.

9) l'unica presenza fungina: Russula melliolens che da secca odora di miele e questi esemplari "molto disidratati" già avevano questo odore.

8) scorcio del sottobosco di castagno.

7) altro castagneto; la solfa non cambia: verde e fiori in quantità, anche qui una sola specie fungina. Questa mi sembra un Orchis maculata, sarà esatto??

6) ..... anche se in profondità è molto bagnato!. ma come ben sappiamo, il micelio è superficiale, perciò anche se nei profondi strati l'acqua non manca, questa va benissimo per le piante superiori, felci ed erba compresi, ma non per i nostri amici funghi.

5) dicevo all'inizio "capirete perchè i pochi fungaioli" questa purtroppo è la situazione del terreno, secco e strasecco in superfice ....

4) prima di cambiare bosco, un momento di "debole vanità" volevo vedere come venivo in autoscatto, visto che sono sempre gli altri a fotografarmi.

3) dopo aver "esplorato bene" la zona, ecco gli unici funghi trovati: una sola Russula cyanoxantha che fa da balia ad un neonato Cantharellus subpruinosus.

2) arrivo al primo dei diversi castagneti visitati, l'aspetto è confortevole; c'è verde e fiori dappertutto, ma io sono venuto per fotografare una Amanita particolare che qui di solito in questo periodo c'è: ci sarà anche oggi?

Ciao a tutti gli amici, ogni tanto mi prende il desiderio di andare a fare due passi (si fà per dire) da solo nei boschi che conosco da anni, senza dover "obbligare" amici e soci ad aspettare che finisca di fotografare e cercare "fungacci". Salutata la solerte moglie (invero un pò contrariata) che mi dice che non ho più l'età per andare tutto il giorno da solo per monti e boschi; ma ogni tanto c'è lo vuole!!!. Chiaramente sono arrivato nei luoghi prescelti quando ormai tutti i pochissimi (capirete poi perchè) cercatori erano già tornati a casa, ma per quello che ero andato a cercare, non occorreva partire alle 4 del mattimo. Siamo in pieno Parco Nazionale del Monti Sibillini, a confine con i Monti della Laga, i boschi visitati sono situati ad un'altezza tra gli 800 e i 1000 m. slm, soprattutto castagno, faggio, cerro, associati a qualche altra essenza. 1) strada facendo passo davanti al m. Priora m. 2332, dove resistono nonostante il caldo torrido dell'ultima settimana, alcuni nevai .

Ciao Matteo, l'altezza varia dagli 800 ai 1000 m. slm, per quanto riguarda la fruttificazione, quest'anno ha addirittura anticipatao sulla norma, questo in quanto la valletta è lunga, stretta e molto incassata tra due alti versanti, prende poco sole da fine aprile a settembre e nelle ore centrali della giornata, l'altro giorno alle ore 17, era già in ombra. Ormai siamo a fine anno scolastico, fra poco ti potrai dedicare completamente ai funghi, ma ricoda sempre: prima lo studio poi il canestro, un caro saluto, Ennio.

Ciao Girolle, tutto nel web è opinabile, ma per C. infractus mi sembra che siamo abbastanza fuori stagione, Ennio.

17) ... per mio puro interesse micologico, al tramonto li ho portati in una zona prativa molto ripida, 200 m. di dislivello più in basso, per cercare altri miei "fungacci", e così si è fatto tardi e allora niente di meglio che concludere la serata attorno alla tavola di un localetto di montagna di "altri tempi", dove non c'è il lusso e l'eleganza dei ristoranti "alla moda" ma sicuramente si mangia solo roba genuina e cotta al momento e dove , con grande sorpresa, abbiamo visto che tengono i vini prodotti nell'Azienda dove lavora mio figlio maggiore. Un saluto da tutta la compagnia: da sx in senso orario (Ennio, Andrea, Rossano, Carlo, Sante).

16) c'è stato anche il tempo per una foto ricordo, dove il sottoscritto si vede e non si vede!!!.

15) per fortuna non solo spini, ma anche dei piccoli e magnifici spazi erbosi, regno degli Entoloma e delle Melanoleuca, che però questa volta ci hanno dato "pezza". Non vi fate ingannare dai due canestri di Rossano (qui con Carlo): il più piccolo è il mio ed è pieno di carta stagnola e piccoli contenitori di plastica per alimenti, il più grande è per la raccolta degli spinaci di montagna: Chenopodium bonus-henricus, chiamati volgarmente "olabri". PS: X Rossano, te li ha già cotti Maurizia o li lasci per i ravioli?.

14) io con scusa che gli spugnoli poco mi interessano e le ginocchia sono "anziane" come il proprietario, mandavo sempre Rossano alla ricerca tra gli spini!!! Bravo amico mio, sei meglio di una cane da tartufi; ma alla fine, quanti graffi!!!!??.

13) e dopo aver fatto un pò di spazio, eccoli: ancora loro, raccolti con la "ferrea regola di Ennio" uno si e uno no ...