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Ennio

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  1. 12) ....... si stava "spiccherellando" tutto per poter fare un pò di spazio per la successiva foto.
  2. 11) di questo albero vi ha già parlato Andrea, ma ...... a proposito; lui dov'era???.....
  3. 10) ne di ammirare anche questi strani fiori sconosciuti. PS: se qualche amico ci può dire il nome, lo ringraziamo.
  4. 9) durante il "pasto" però, non rinunciamo ad ammirare le montagne che ci circondano.
  5. 8) e come ogni buon pranzo che si rispetti, si termina con frutta di qualità: Morchella esculenta var. rotunda.
  6. 7) identico discorso "selettivo " per il secondo.
  7. 6) quest'altro 1° piatto si è ritenuto fosse il caso mangiarlo, ma sempre con parsimonia e facendo gli "schicchignosi"; solo funghi in buono stato e di taglia sui 8-10 cm, il resto (più piccolo o più grande) lasciato tutto al "padrone del ristorante".
  8. 5) questo avrebbe potuto essere il 1° piatto, ma è stato lasciato sul posto dai "commensali", troppo vetusti..
  9. 3) Lo scopo di questa breve (breve da programma, invece ...) escursione pomeridiana, oltre a fotografare i miei fungacci primaverli (Ascomiceti di vario genere) era quello di far fare ad un caro amico, la sua prima esperienza sul campo di ricerca e fotografia dei prugnoli. Devo dire che sotto questo aspetto è stato molto più gratificato di me che invece ho trovato solo 4 specie di "fungacci", tra l'altro già reperiti in passato. Questo è un primo "assaggio" a mò di aperitivo.
  10. 2) valletta ora ecologicamente ancor più importante, dopo la reintroduzione del cervo a cura dell'Ente Parco dei Monti Sibillini, vi assicuro che sentire il bramito dei maschi, è qualcosa di veramente emozionante.
  11. Ciao a tutti, fino a qualche anno fà avevo l'esclusiva di questa valletta sconosciuta alla totalità dei "forestieri" e pochissimo frequentata anche dai locali; qui per anni ho raccolto la Calocybe gambosa quel tanto che bastava per soddisfare la cucina della mia signora per fare un sughetto per 2 persone. Potevo selezionare i migliori lasciando abbondantemente sul posto i "piccoli e gli anziani", era la mia "riverva personale", quando il canestro raggiungeva la metà (e il mio è un modesto contenitore) dedicavo il resto del tempo a fotografare gli altri funghi primaverili, le piante, i panorami e poi me ne tornavo a casa più che contento. 1) Una vera nicchia ecologica tutt'ora intatta sotto l'aspetto geo-botanico, ma .......... ahimè, ormai anche ad uso e consumo di certi "tipacci" poco raccomadabili che sto pazientemente cercando di trasformare in micofili, chissà: forse tra xx anni ci riuscirò, nel frattempo alcune immagini dell'ultima escursione dove oltre a raccogliere qualche prugnolo. li ho anche costretti a fare da cercatori di fungacci. Ennio.
  12. Ciao a tutti, sto leggendo con vero piacere i vari messaggi di apprezzamento per questo ennesimo post di Andrea (Piccio) e sono molto contento e orgoglioso di aver fatto parte del gruppetto di amici che hanno condiviso con lui questi pensieri durante il comune "cammino" nell'ultima escursione nei boschi dei Sibillini, sei veramente forte Andrè!, con affetto, Ennio.
  13. Ciao a tutti, approfitto di questo post di Gheppio per far notare che in tutti i campi scientifici c'è un continuo aggiornamento dovuto alle maggiori conoscenze che via via si acquisiscono approfondendo lo studio e la ricerca. Basta un esempio per tutti il campo medico: quante nuove cose si sono scoperte da 20 anni a questa parte! Per la micologia (scienza relativamente giovane) c''è ancora moltissimo da scoprire, vedrete che fra qualche anno con le indagini sul DNA, quante cose cambieranno!!; certo per noi micologi dilettanti rimane il gravoso impegno di un "aggiornamento" continuo per seguire costantemente i vari cambiamenti. Ma se c'è la passione, quella vera, tutto si può fare; non perdiamoci di coraggio!! un carao saluto, Ennio.
  14. rispondo con piacere a Gianluca e agli altri, forse non mi sono spiegato bene, facevo meglio a essere più prolisso; ma per "mutamenti ambientali" intendo tutte quelle variabili (clima, esposizione, altezza, umidità, tipo di vegetazione, spessore del soprasuolo, pH, condizioni meteo locali e del momento, ecc. ecc.) che condizionano sicuramente lo sviluppo del micelio e la produzione fungina. Un caro saluto, Ennio.
  15. Cara Marci, alla tua domanda da 10 punti, circa l'ordine di uscita, verrebbe da ripondere: "IN ORDINE SPARSO E CASUALE". Questo per ribadire ancora una volta che i funghi, anche all'interno dei vari periodi stagionali, crescono dove, come e quando vogliono. Nello stesso posto, un'anno possono venire prima i Boletus poi le Russule e a seguire le Amanita, magari l'anno successivo l'ordine viene stravolto, ecc., specialmente poi con le "atipiche stagioni" di questi ultimi anni, non ci si capisce più niente, sicuramente 30 o 40 anni fà, in posti ben localizzati, il fungaiolo locale poteva fare affidamento su una sequenza (calendario) di crescita senz'altro più affidabile di quella attuale. Comunque non meravigliamoci più di tanto se a maggio troviamo funghi che "di norma" dovremo reperire a ottobre; i funghi in particolare, sono molto sensibili ai micro mutamente ambientali e facilmente si adattano di conseguenza. Un caro saluto, Ennio.
  16. ..... e il più comune ma non per questo, meno bello e grazioso: Myosotis sp. (non conosco la specie) forse qualcuno mi può dare una dritta, ariciao, Ennio.
  17. Di nuovo ciao a tutti, scorrendo le foto dell'escursione mi sono accorto di queste altre due specie floristiche intessanti, appartenenti alla famiglia delle Boraginacee: 1) Cynoglossum magellense, specie abbastanza rara.
  18. .... e tanto per rinfrescarci pò, una vecchia foto scannerizzata del gennaio di 18 anni fà, quando di'inverno a Castelluccio ancora nevicava come doveva.
  19. Ciao Gianluca, sarebbe lunghissimo anche se molto interessante conoscere la formazione e l'evoluzione di questo bacino appenninico, io a suo tempo mi procurai questo volumetto fatto molto bene, edito nel 1988 per conto della Parrocchia di S. Maria Assunta di Castelluccio; autori Romano Cordella e Paolo Lollini. per i tipi della Arti Grafiche panetto & Petrelli di Spoleto. Penso che si possa trovare presso le case del Parco, a Castelluccio paese, a Norcia, ecc. Ti allego due pagine tratte da questa pubblicazione per una sommaria informativa, a risentirci sempre con piacere, Ennio.
  20. Cari amici, vi garantisco che le foto non riescono a illustrare appieno la bellezza di questi posti, per fortuna ancora non deturpati dall'uomo; se lo potete fateci una capatina. Periodi consigliati: 1) metà aprile per neve e prati di crocus 2) 3^, 4^ settimana di maggio per le fioriture montane. a risentirci, Ennio.
  21. 30) chiudo con un saluto da Ennio e Ivana, ai prossimi Agaricus!!!
  22. 29) la catena meridionale dei Sibillini, versante ovest; sullo sfondo si intravede il paese di Cstelluccio.
  23. 28) rientrando in auto passiamo davanti al monte Vettore e al pian grande di Castelluccio di Norcia, che molti di noi conoscono bene.
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