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Ennio

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  1. Ciao Antonio, mi fa piacere rileggerti ogni tanto, ricordo sempre la nostra escursione-studio in Val Maggiore in agosto, di cui ti ringrazio ancora per l'accompagnamento, un caro saluto, Ennio.
  2. ... perchè qualcuno aveva detto "prima di rientrare a casa, sono sicuro che almeno un fungo troveremo", ed è stato meglio ridere che piangere: di funghi nemmeno l'ombra, ciao Ennio.
  3. ciao Salvo, grazie del gradito intervento, i boschi sono ambedue belli, solo che da te sono pieni di funghi e da noi sono vuoti; mi sà che mi traferirò in Sicilia per studiare un pò di Agaricus, un salutone, Ennio.
  4. Pino ha ragione, sono diverse le specie fungine che crescono affastellate, con i gambi confuenti, ecc, dall'unica foto si vede poco e male, ne hai altre? RACCOMANDAZIONE PER TUTTI: non siate avari!!! scattate qualche fotogramma in più, tanto con la digit non vi costa niente! altrimenti non facciamo altro che giocare d'azzardo, non rendendo un buon servizio didattico-formativo agli altri soci, un caro saluto, Ennio.
  5. ciao Giorgio, ho frequentato la zona di Meida venendoci a sciare (di notte) 15 anni fà e l'ho rivisitata questa estate (costretto dalla maoglie) a passare tutte le bancarelle del mercato: com' è cresciuta, prima erano 4 case, adesso è divenuta un paese! grazie dei tuoi sempre gentili pensieri alpini, un caro saluto, Ennio. P.S. uno scorcio delle dolomiti sopra Meida
  6. ciao Andrea, anche gli Agaricus d'alta quota (i famosi turini) che nessuno immaginava fossero tossici, in quanto cresciuti in ambienti "incontaminati" e sicuri, invece cominciano a dare qualche caso di leggera intossicazione. Ciò è dovuto all'accumolo di sostanze tossiche, vedi metalli pesanti, che vengono depositati nel terreno montano dalle nubi tossiche e dalle pioggie acide proveninti dalle zone altamente industriali del centro europa (Germania in primis). Giorno dopo giorno queste sostanze si depositano nei nostri suoli e il micelio degli Agaricus (in particolare) le capta e concentra dando a volte dei piccoli malesseri (nausea, leggeri dolori addominali, mal di testa, ecc), tutte sintomatologie per fortuna leggere e senza (per ora) nessun strascico nel tempo. Per buona norma, conviene non mangiarne tanti e soprattutto evitare pasti ravvicinati e utilizzare solo esemplari giovani e sani, un caro saluto a tutti, Ennio.
  7. 18) riuscirà questo piccolissimo "virgulto" di Acero montano a divenire un grande albero ? la speranza è che il nostro comportamento rispettoso del bosco e dei suoi abitanti, c'è lo faccia ritrovare tra quanche anno "giovane e rigoglioso. Un caro saluto a tutti e arrivederci alla prossima, Ennio.
  8. 17) ed ecco il "mitico" C.D. dell'Associazione con le rispettive ed "affettuose" mogli.
  9. 16) ....... ma cosa avranno da ridere ?????
  10. 15) la mia signora sempre al telefono con i nipotini non sembra apprezzare molto questo spettacolo.
  11. 14) i mille colori del bosco autunnale.
  12. 13) a ridosso di un muretto di pietra e sotto ad un pino nero, alcuni Suillus granulatus
  13. 12) piccola sosta per una determinazione botanica.
  14. 11) nonostante tutto il bosco è bellisimo con i suoi molteplici colori!!!
  15. 10) .... e veniamo alla passeggiata "digestiva" del tardo pomeriggio, tempo nebbioso a tratti molto coperto, non c'è il sole, peccato! saranno penalizzate le foto. La nebbia nasconde le cime oltre quota 2000.
  16. 9) ........ decidiamo di prolungare la ricerca e di passare agli Agaricus, mio Genere preferito, ma è tutto secco, anche se l'erba è bagnata per la nebbia, il terreno è asciutto. Nonostante questo, una fungaia ha dato qualche frutto, anche se un pò anomalo (osservate le lamelle bianche e un pò collassate), si tratta di Agaricus osecanus = A. nivescens, uno dei tanti funghi raccolti sotto il nome locale di "turini".
  17. 8) visto che sembrava che venisse il sereno .......
  18. 6) ed ecco l'oggetto delle mie ricerche: Geastrum melanocephalum, quest'anno abbastanza diffuso, dopo anni di latitanza!
  19. 5) alla fine ha vinto la nebbia, ma i brevi spazi di sereno ci hanno ampiamente ripagato della fatica della salita
  20. 4) ...ma io mentre aspettavo gli altri ho approfittato per cercare ancora una volta il mio Geastrum melanocephalum. Con il prezioso aiuto di Tonino (che mi ha pilotato tra la nebbia) ho trovato una fungaia ancora in produzione e mentre si stava svolgendo l'epica lotta tra il sole e le nuvole nebbiose, io fotografavo .....
  21. 3) la chiesetta invece è stata "rimessa a nuovo" con il contributo di tutti i paesani.
  22. 2) purtroppo l'ultimo terremoto della Valnerina ha colpito anche qui e molte case sono abbandonate, mentre altre sono state molto ben ricostruite.
  23. Ciao a tutti gli abbonati, approfitto di questo temporaneo momento di calma "porcinara" per documentare un'uscita particolare fatta con i Membri del Consiglio Direttivo della mia Associazione nella località di Bolognola (MC) m. 1080 slm, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Lo scopo della giornata era una riuniuone per iniziare a programmre a grandi linee le attività per il prossimo anno, ci ha ospitato il Vice-presidente nella sua casetta di montagna e con la collaborazione di alcune mogli, siamo finiti non sò come, davanti a una tavolata di polentata condita in vario modo, faraona arrosto, pollo con le olive greche, ecc, per terminare con un mare di dolci; per questo le gentili consorti si sono prodigate in una gara all'ultima "squisitezza", il tutto annaffiato con il vino rosato di mio figlio cantiniere. Tralascio (per vergogna) le foto di questo pranzo da "imperatori romani" e vi faccio vedere alcune immagini dell'escursione di prima mattina (in attesa che arrivassero anche i più lontani) e del "giretto" tardo-pomeridiano, fatto per osservare il bosco autunnale e per "digerire" il corposo pranzo. 1) il paesetto di Bolognola, fondato nel 1500 da 3 famiglie bolognesi costrette all'esilio dalla città "dotta", formato da 3 "ville" e immerso in boschi misti di latifoglie e conifere, è il più alto Comune delle Marche.
  24. ciao Andrea, vedo che trovi sempre un pò di tempo per girare tra i faggi (cosa che in questo momento non posso), solo domenica mattina una breve pausa per fotografare un Gasteromycete oggetto di una delle mie ricerche di studio nei Sibillini (che posterò, spero tra poco). Sono contentissimo per te e in bocca al lupo per le prossime uscite, un caro saluto, Ennio. P.S. un piccolo anticipo della mia ricerca
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