Ennio

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cari amici, com'è il detto ? "tanto fumo e poco arrosto" e così è stato! previsione di tanta neve anche da noi, invece solo una spolveratina, molto fredda, ma solo 1 cm. ora c'è molto vento freddo da nord, qualche nuvola, ma il grosso della perturbazione è tutto dall'ascolano in giù, e pensare che un po' di neve la stavamo aspettando tutti soprattutto in campagna! a seguire alcune immagini di questa notte e della mattina, Ennio. 1)

...e adesso sta nevicando in città, temperatura -1°, se seguita così, domani mattina faccio due foto e le metto, buona neve a tutti, Ennio.

grazie AMICI ! che il prossimo anno sia foriero di tante belle cose; pace, serenità, salute, lavoro e ..... ancora più amicizia, Ennio.

6) appena fuori della recinzione al confine con un campo di grano, due primordi di Volvopluteus gloiocephalus. Rinnoviamo gli auguri per un sereno e tranquillo Natale, Ennio e Ivana,

5) in questa anomala stagione, questa specie sta fruttificando continuamente da settembre: Macrolepiota rhacodes var. bohemica = Chlorophyllum brunneum

4) travata in tardo pomeriggio sulla via del ritorno e fotografata solo a casa in studio: Hygrocybe virginea.

3) all'interno del bosco ancora la geotropa, che adesso, mentre scrivo, Ivana sta cuocendo per i figli che oggi sono a pranzo da noi!)

2) questi baccelli sono i suoi frutti, assomigliano molto alle carrube che da noi in dialetto sono chiamate "teche marine".

ciao a tutti, girovagando per i soliti parchi extra urbani ancora ci sono crescite fungine come se fossimo a inizio novembre, queste solo alcune delle specie di funghi e fungacci trovati assieme a un frutto di un albero originario dell'America settentrionale ma che, piantato molti anni fa in questo parco, riesce ancora a sopravvivere e fruttificare. Ennio. 1) Spino di Giuda "Gleditsia triacanthos"

vai grande Aldo!, vedrai che alla prossima volta ci riuscirai, Buon Natale, Ennio.

ciao Aldo, bella e proficua passeggiata, seguendo l'ordine di apparizione: 1) Clitocybe nebularis 2) Lactarius deliciosus 3) Hypholoma fasciculare, Ennio.

... ci sta, ci sta, Laccaria sp. Ennio.

Caro Giuliano, è un vero piacere vedere tanti amici vecchi e nuovi anche solo in foto, grazie a te e a quanti hanno inserito le immagini di questo pranzo per condividerle con chi non è potuto esserci, un salutone, Ennio.

ma ...... non sentivate battere un cuore bionico?, eppure ero lì con voi, ehh! Buon Natale a tutti voi, Ennio.

mah!, così peloso proprio non lo visto mai, che sia un'altra cosa? a risentirci, Ennio.

ciao Lorenzo, non dipende dalla consistenza, bensì dal nome attuale che è Lepista flaccida, seguita a postare che fai bene! Ennio.

... e per finire, una rarissima specie trovata dall'amico Rossano: Leucoagaricus ionidicolor, dal bellissimo contrasto tra il viola-lilla del cappello e il bianco-crema delle lamelle.

.... e sulle altre Clitocibe nebularis, una invasione di Volvariella surrecta, fungo che parassita esclusivamente i vecchi e marcescenti esemplari di nebularis.

per terra ..... maxi Clitocybe nebularis, misura cappello 25 cm.!!

ciao tutti, quanto è variegato il mondo dei nostri amici funghi ? beh! eccone una dimostrazione. nello stesso bosco a un metro di distanza ... Hemimycena crispata su residui legnosi a terra, misure cappello 1-2 mm (foto macro).

ciao Giacomo, visto così sarei più propenso per Camarophyllus berkeleyi, Ennio.

... anch'io credo che la cosa più bella sia questa splendida bambina e non quei fungacci, ehh! un affettuoso saluto a voi tre, Ennio.

ciao Giuliano, come più volte detto in queste pagine, il cambio del nome di una specie fungina o anche di un Genere è effettuato per diversi motivi che cercherò di spiegare nella maniera più semplice possibile.La "filosofia" che sta alla base di questi cambi è lo studio sempre più approfondito che si sta facendo in questi ultimi tempi dei funghi, il che permette di acquisire delle conoscenze (tramite le indagini biomolecolari e i veloci scambi di informazioni via web) impensabili fino a pochi anni fa.Tramite i risultati di queste nuove ricerche fatte presso Istituti Universitari e/o musei naturalistici di tutti i paesi, è possibile verificare e confrontare gli olotipus dei vari autori e quindi confermare o meno le diagnosi originali e, se necessita, per inquadrare meglio un determinato fungo, cambiargli anche il nome, o spostarlo da un Genere all'altro secondo le nuove teorie.Onestamente devo dire che il più delle volte questi cambi sono correttamente e scientificamente motivati, qualche volta (poche per fortuna) sono frutto di personalissime interpretazioni di qualcuno che ha un po' la mania di "protagonismo". un salutone a tutti, Ennio.