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Ennio

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  1. ........ ma non è che per caso abbiamo preso tutti (io compreso) un abbaglio !!!??? adesso a me sembra di vederci meglio una Stemonitis sp. ma non è il mio campo, perciò spero che passi qualche "roditore" per darci una dritta, ciao a tutti, Ennio.
  2. Ciao Alessandra, ho visto solo ora il tuo post e ti dico che sono molto contento di questa tua partecipazione. Ieri ho avuto modo di apprezzare le tue conoscenze botaniche e la passione con cui illustravi le varie essenze incontrate nel bosco, di cui ho fatto tesoro, sei veramente molto brava e preparata! un caro saluto, Ennio.
  3. 8) Trametes gibbosa (Pers.) Fr. raccolta a Vintgar, Slovenia, alla base di un faggio secolare, maggio 2005, m. 800 slm. Polyporacea che può raggiungere grandi dimensioni, cappello reniforme-mensoliforme, piano e provvisto di asperità (gibbosità), quasi sempre ricoperto da un'alga verdastra, tuboli e pori bianchi, carne suberosa e bianca. Fungo a crescita pluriennale, con accrescimento stagionale in tarda primavera, non commestibile data la sua coriacità.
  4. 7) Taphrina pruni Tul. & C. Tul. raccolta nel cortile del mio condominio, su Prunus domesticus, maggio 2007. Curioso Ascomicete che ricopre con una patina opaca, bianco-giallastra, i giovani frutti di prugna, deformandoli e non facendoli arrivare a maturazione. I frutti attaccati dal fungo prendono una forma +/- allungata a forma di baccello o di piccola banana.
  5. 6) Stropharia semiglobata (batsch. : Fr.) Quelèt, raccolta su letame, nell'altipiano delle Rocche nei pressi di Ovindoli-Magnola (AQ, m. 1400 slm, in terreno adibito a pascolo bovino. Piccolo funghetto tipico dei terreni ricchi di letame, cappello da emisferico a convesso, giallo-ocra, viscido a umido, brillante con il secco, lamelle rade, da biancastre a nero-violacee, gambo rigido, dritto, con piccolo anello posto nella parte alta, carne esigua, non commestibile. Ecologia: tipicamente nelle deiezioni a terra dei grandi erbivori.
  6. 5) Strobilurus tenacellus (Pers. : Fr.) Singer, raccolta proveniente dalla pineta di San Lorenzo di Teia (MC) m. 650 slm, maggio 2006. Tra le varie specie di funghetti che colonizzano gli stobili di pini e abeti, S. tenacellus si distingue per la carne amarescente, il gambo flessuoso, elastico, bianco all'apice e bruno rossiccio alla base, che è radicante e provvista di residui miceliari che gli conferiscono un aspetto "pelosetto", nonostante l'amarognolo che si annulla con la cottura, è un fungo commestibile.
  7. 4) Russula risigallina (Batsch) Saccardo, raccolta nella Bandita di Scarlino (GR), maggio 2005, in bosco di macchia mediterranea a livello del mare. Russula di medie dimensioni dal colore pileico su tonalità giallo-rosate molto variabili, margine scanalato in età, lamelle spaziate, crema molto carico a maturità, gambo bianco un pò irregolare, carne friabile con odore fruttato e sapore dolce, commestibile. Predilige i boschi termofili ombrosi ove cresce quasi sempre ad esemplari vicini.
  8. 3) Ramaria botrytis (Pers. : Fr.) Richen, raccolta effettuata in località Coldellaio, Comune di S. Ginesio (MC), m. 600 slm, maggio 2005, in castagneto misto. E' una delle più appariscenti specie apparteneti al Genere Ramaria, che comprende funghi di aspetto coralloide, volgarmente conosciuti come "manine, ditole, ecc." Si riconosce per la discreta taglia, per la base carnosa e biancastra, i rami principali giallognoli e terminanti con apici appuntiti di color rosa-arancio. Da raccogliere con cautela, in quanto molte Ramarie sono simili tra loro e diverse hanno un effetto lassativo e provocano disturbi gastrointestinali.
  9. 2) Poronia puntata (L.) Fr. raccolta del Pian Perduto, Comune di Castelsantangelo sul Nera (MC) m. 1300 slm, su escrementi di cavallo, maggio 2001. Piccolo e curioso Ascomicete a forma di piccola coppa peduncolata ed appianata, del diametro di 1-1,5 mm, superfice imeniale biancastra, ricoperta da numerosi periteci nerastri conteneti le spore, crescita esclusivamente su deiezioni di cavallo. Fungo in forte rarefazione in conseguenza del ridotto allevamento di equini allo stato semi-brado.
  10. Un cordiale saluto a quanti seguono questa Rassegna. Con la puntata odierna (la n. 43 e non 42), concludiamo il ciclo dei funghi primaverili, ormai fra pochi giorni il caldo la farà da "padrona" (così si spera) e allora avremo molte altre specie da osservare, queste sono quelle che sono intermedie di questo "passaggio climatologico". 1) Peziza phyllogena Cooke = P. badioconfusa. racolta a Colli di San Ginesio (MC), m. 500 slm, maggio 2002 in bosco misto di cerro e castagno. Ascomicete a forma di coppa irregolare, inizialmente semichiusa e profondamente interrata, colore bruno, imenoforo liscio bruno-violetto, carne ceracea fragile, crescita a piccoli gruppi anche appressati tra loro, non commestibile.
  11. per ultimo ci prova anche l'amico Rossano, poi di corsa tutti a mangiare, ..... e che magnata !!! ciao a tutti, Ennio.
  12. Luciano ci prova ad immortalare tutti, ma il gruppo era molto "indisciplinato" ed ha fatto una vera fatica a "radunare" tutti.
  13. una veduta parziale del gruppo dei partecipanti, ormai a fine percorso.
  14. particolare delle decorazione del cappello resti del velo generale che, alla base del gambo bulboso, sono appressati quasi a formare un rivestimento tipo mosaico.
  15. il più bel fungo trovato, un tipico esemplare di Amanita rubescens
  16. In cambio della piacevole ospitalità degli amici del Gruppo Micologico di Matelica, aggiungo qualche mio scatto. Peccato veramente che nelle Marche, i funghi siano ancora "latitanti"ormai dallo sorso novembre, speriamo che l'acqua dei giorni scorsi faccia qualche miracolo, altrimenti va a finire che rimango "disoccupato. Ecco uno dei tanti prati fioriti attraversati durante l'escursione
  17. Ciao Nico, in effetti E. prunuloides è normalmente tardo estivo-autunnale, ma ormai con le stagioni non ci si può più far affidamento. Per il sapore amaro, come ho già detto non saprei, Ennio.
  18. ciao carlo, anch'io sarei più propenso per Bolbitius, ma sp. Ennio.
  19. ... forse anche Clavulina rugosa. intanto allego una mia raccolta, di C. cinerea ciao a tutti, Ennio.
  20. ... la foto n. 2; come dire! gli hai contato i peli, ciao Artù, Ennio. P.S. ho dovuto "marinare" il C.S. di Castelnuovo, causa forza maggiore (dovrò affidarmi nelle mani di un tuo collega) ... che il cielo me la mandi buona!!! con voi "intagliatori di carne umana" è sempre un terno al lotto.
  21. Ciao Antony, .... a questo punto non saprei più cosa dire; al momento non mi viene in mente nessun Entoloma primaverile che abbia un sapore amaro, mi "sembra" che il sapore farinoso e non amaro, sia una costante di questo gruppetto. un caro saluto, Ennio.
  22. vedo bene o la sporata è rosa ? ... e poi, ci dici qualcosa riguardo all'odore ?, ciao, Ennio.
  23. Ciao Carlo, quanto sei disposto ad offrire se dico che hai visto giusto ? Ennio.
  24. un altro aiuto. Tutti gli Agaricus hanno (almeno nella fase iniziale) un velo generale che non sempre rimane visibile con la crescita, in questa specie invece il velo generale evolve in una pseudovolva basale e lascia solo qualche fioccosità a fascie +/- scagliose e concentriche nella parte alta del gambo. Allego una foto della stessa specie postata da Carletto con la speranza che serva per avvicinarsi alla sua corretta individuazione, a risentirci su questo canale, Ennio.
  25. ciao Luciano, bella raccolta di Agaricus urinascens tipici, per la 2^ specie, non riesco a vedere bene i caratteri, forse A.l itoralis = maskae, oppure A. benesii = squamulifer (arrossava al tocco o al taglio ?), a risentirci, Ennio.
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