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Ennio

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  1. cari amici, è un piacere costatare che avete assaporato delle bellezze della nautura a pine mani, buon proseguimento, un caro saluto, Ennio. P.S. piccolo rimprovero "amichevole" per Paolo; ti sei dimenticato che studio gli Agaricus ? qualche scatto in più lo potevi fare !!!, spero che ti rifarai alla prossima escursione.
  2. Ciao Giacomo, è sempre bello passeggiare nel bosco inseme a te, tramite le tue immagini fotografiche, un caro saluto, Ennio.
  3. Ciao Pioppo, bella Amanita pantherina, forse non è vero che non interessa a nessuno, non penso di essere il solo ad apprezzare foto di altri funghi al di fuori dei p...... Approfitto per un'appello a tutti (ripetuto cortesemente più volte in passato), nelle vostre uscite dedicate 10' a fotografare anche qualche altro fungo che incontrate, 2 o 3 scatti per immortalarlo da sopra, di fronte e dal basso, ci vuole tanto !!!???? un cordiale saluto a tutti, Ennio.
  4. Ciao Sbalbi, bellissime e istruttive immagini. La n. 12 è didatticamente molto valida per far notare il carattere differenziatore tra i serpidi e i viperidi : testa arrotondata, pupilla rotonda, coda lunga che si attenua lentamente, grazie, Ennio.
  5. Ciao amci miei, vedo che almeno voi non siete stati totalmente presi dalla "frenesia" del 1° porcino, grazie per i vostri inerventi, Ennio.
  6. addio!!!!! so cominciati i porcini; la vedo brutta per lo studio ................. ma non disperiamo, può darsi che a qualcuno la stagione invernale abbia fatto venir voglia di seguitare a "studiare" magari tra un porcino e l'altro, non si sà mai!, comunque "buona stagione micologica " a tutti, Ennio.
  7. ciao Carletto, nonostante sia sulla superfice pileica, la sporata è rosa salmone (tipica degli Entoloma), inoltre mi sembra di osservare che le lamelle e il gambo si sono macchiati di rossastro, puo confermare? se così andiamo ragionevolmente verso E. sepium, a risentirci, Ennio. P.S, se puoi fai la sporata su un cartocino bianco e pulito (guarda il tuo post precedente su Entoloma o Calocybe gambosa?).
  8. Ciao Giacomo, aggiungo queste mie immagini (abbastanza mediocri) di Gyromitra infula come ulteriore contributo, un caro saluto anche allo Scoiattolo, Ennio.
  9. Ciao Carletto, mi complimento con te per la tua costanza nel voler approfondire la conoscenza dei funghi raccolti e cercare di arrivare ad una corretta determinazione "magari tutti i soci APB facessero come te !" Ti meriti un consiglio per la raccolta delle spore: innanzitutto il colore della sporata si intende "in massa", ossia, dopo aver fatto depositare le spore (vedi foto seguenti), con una lametta si "ammucchiano" le spore raccolte, solo così si potrà valutare il vero colore della sporata. Io per effettuare la raccolta uso il seguente sistema (vedi foto), sapendo già il colore che avrei trovato, ho messo direttamente un cartoncono bianco, ma dovendo fare la sporata di un fungo di cui non sappiano il colore sporale, basta mettere un mezzo cartoncino bianco sopra quello nero o viceversa. Buon proseguimento per le tue ricerche didattiche, un caro saluto a tutta la famiglia, Ennio.
  10. ciao a tutti, io mi limiterei a: Peziza phyllogena per la 1^ foto ( ma occorre la micro), le seconde due: verpa conica, Ennio.
  11. 9) Hydropus subalpinus (Hoehn.) Sing. raccolta nella faggeta della Pintura di Bolognola (MC), m. 1300 slm, territorio compreso nel Parco Nazionale dei Sibillini, 24 maggio 2003. Piccolo fungo tricholomatoide che ricorda per l'aspetto e per il luogo di crescita, la onnipresente Oudemansiella radicata, a differenza di questa ha lamelle completamente bianche (senza riflessi rosati) e cresce su residui legnosi interrati tra la lettiera di foglie di faggio, cappello fino a 6 cm, conico campanulato e striato al margine, colore bruno chiaro, lamelle fitte e bianche, gambo cilindrico, flessuoso, molto lungo rispetto al cappello, profondamente infossato nella lettiera, base con ife rizomorfe bianche, carne bianca, fibrosa ed acquosa. Ecologia: cresce esclusivamente su rametti di faggio sepolti nella lettiera di foglie cadute, commestibile di scarso valore.
  12. 8) Mycena pelianthina (Fr. : Fr.) Quèlet, raccolta della Selva dell'Abbadia di Fiastra, Comune di Tolentino (MC), m. 300 slm, in bosco di macchia mediterranea, maggio 2001. Fungo di medio-piccole dimensioni, cappello convesso poi appianato, colore grigio-rosato o carnicino, igrofano, lamelle grigio-rossastre con filo nettamente bruno-porpora (sempre più scuro della faccia lamellare), gambo cilindrico con base ingrossata e con ife miceliari bianche, carne con odore rafanoide (come tutte le Mycena di questo gruppo), non commestibile. Ecologia, fungo saprofita cresce su residui vegetali in decomposizione, si differenzia dalla comunissima Mycena pura soprattutto per il filo colorato.
  13. 7) Marasmius bulliardii Quèlet, raccolto nel parco di villa Koch, Comune di Recanati (MC), m. 80 slm in bosco misto, maggio 2001. Piccolissimo funghetto con il cappello a forma di "paracadute" di una decina di mm, totalmente plissettato radialmente, colore bianco-crema, disco con una piccola papilla marrone-nerastra, lamelle rade e formanti un "collarium" all'inserzione con il gambo che è filiforme, scuro e lucente in basso, più chiaro all'apice, carne inconsistente e inodore. Crescita gregaria su lettiera di foglie morte (preferenza per quercus sp.) ma anche altri detriti vegetali, senza valore. Fà parte di un gruppo di piccoli funghetti che si nutrono (decomponedo e permettendo la successiva trasformazione in humus), dei residui vegetali formanti le lettiere di tanti boschi di latifoglie; umili e piccoli esseri che con la loro silenziosa e discreta azione, aiutano fortemente la vita dei boschi.
  14. Cari amici, mi ero dimenticato dell'avviso inerente i lavori notturni sul server, perciò riprendo e "riscrivo" da dove interrotto ieri notte. 6) Gyromitra esculenta (Persoon) Fries, raccolta effettuata nel corso dell'escursione del 12 aprile scorso con i pistacoppi marchigiani sopra il lago di Gerosa, nei pressi di Propezzano, Comune di Montemonaco (AP), m. 800 slm, in castagneto puro. Ascomicete formato da gambo e cappello (mitra), questa è di aspetto nettamente circonvoluto-cerebriforme e di colore bruno-rossiccio, alla sezione il carpoforo si presenta a tratti lacunoso con venature collegate tra loro, il gambo è biancastro, compressato ed ingrossato alla base, carne biancastra, ceracea e fragile con leggero odore (spermatico-clorato) che scompare con la cottura. ATTENZIONE: tutte le Morchelle, contengono il tossico acido helvellico che però viene "neutralizzato" quando sottoposto per diverso tempo (20') a temperatura di ebollizione, perciò tutte le Morchelle sono buone da mangiare, ma vanno cotte bene!!!. N.B.: Gyromitra gigas (Krombh.) Cooke, molto somigliante a G. esculenta, si differenzia da quest'ultima per le maggiori dimensioni, mitra meno cerebriforme e di colore più chiaro, ambedue condividono gli stessi ambienti e periodo di crescita, AMBEDUE sono vivamente da sconsigliare per il consumo alimentare, sembra che consumate crude siano potenzialmente MORTALI.
  15. 5) Gymnosporangium tremelloides De Candolle, raccolta di Montespino, Comune di Montefortino (AP), m. 800 slm, in pineta di pino nero, su rami di Ginepro comune, maggio 2000. Fungo appartenete all'Ordine delle Uredinali (funghi delle ruggini) di aspetto circonvoluto-cerebriforme e di consistenza mucilaginosa, crescente su cespugli di Ginepro, non commestibile. Il ciclo biologico di queste specie è molto complesso e di solito consta di più stadi vitali che si sviluppano su piante ed essenze diverse ma necessariamente vicine; per spiegare approfonditamente questo "meccanismo" occorrerebbe tutta un'intera puntata.
  16. 4) Entoloma sepium (Noulet & Dassier) Richon & Roze, raccolta di località Coldellaio, Comune di San Ginesio (MC) territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, m. 500 slm, maggio 2002. Entoloma primaverile dal cappello non igrofano ne striato, sericeo e lucido a tempo asciutto, tendente a fessurarsi in età o con il vento, lamelle appena decorrenti, bianche ma presto rosa salmone con filo dentellato, gambo cilindrico striato longitudinalmente, carne bianca con odore farinoso, tende a macchiarsi di arancio ove manipolata o corrosa, buon commestibile ma da riconoscere con cautela. habitat: da aprile a giugno, negli orti, in boschetti, in genere associato a rosacee.
  17. 3) Coprinus micaceus (Bull. : Fr.) Fries, ritrovamento di villa Koch, località Fonte Noce, Comune di Recanati (MC), m. 80 slm, in bosco misto con essenze mediterranee, maggio 2002. Piccolo Coprinus della Sezione Micacei, cui appartengono funghi con velo farinoso-granuloso. Cappello di piccole dimensioni di forma ovoide poi campanulato, ricoperto da fitte granulazioni "brillanti" e facilmente detersili, lamelle da biancastre fino a nere e deliquescenti, carne esigua, gambo cilndrico e appressato ad altri individui. Cresce sempre a gruppi +/- numerosi su detriti legnosi morti, che col tempo decompone ulteriormente, non commestibile.
  18. 2) Bovista plumbea Pers. : Pers, raccolta in località Prato della Contessa, monte Amiata (GR) m. 1400 slm, maggio 2006 in prato erboso tra i faggi. Piccolo Gasteromicete di forma sferica con diametro non oltre i 4 cm, avente un strato esterno (esoperidio) prima bianco poi grigio-piombo il quale a maturità si fessura in areole lasciano intravedere il sottostante endoperidio bianco. La parte fertile (gleba) è bianca per poi divenire bruno-olivacea, crescita gregaria nei prati ricchi di humus, di nesun valore gastronomico.
  19. Un cordiale saluto a tutti gli "abbonati". Piano piano, tempo permettendo, dal quel 15 gennaio 2007 siamo arrivati ad oggi 30 aprile 2008, a realizzare la 40^ puntata, dedicata anche questa ai funghi che possiamo trovare in questo periodo. Quando dico "possiamo" vuol dire che in condizioni meteo "normali" per la stagione, sono specie che dovremo incontrare nelle nostre escursioni nei vari habitat. Come di consueto, invito tutti a contribuire con le proprie domande ed osservazioni, ribadendo che da ognuno c'è sempre qualcosa da imparare, Ennio. 1) Agaricus bitorquis (Quèlet) Saccardo, raccolta del 1° maggio 2004 a Macerata, m. 300 slm, nel cortile del mio condominio. Agaricus a volte spettacolare per la taglia grande e massiccia che può raggiungere, cappello biancastro e solo in vecchiai diviene giallo paglia, sempre sporco di terra, lamelle fitte, rosa chiaro fino a marrone a maturità, gambo più corto del diametro pileico, in genere tozzo e con base attenuata, provvisto di due anelli inferi, uno esterno (velo generale) che si ferma a pochi millimetri dal secondo, carne bianca leggermente arrossantee non ingiallente, molto soda e con ottimo odore fungino. Ecologia: in parchi, luoghi antropizzati, margini delle strade, ecc, dove riesce ad emergere anche in terreni sodi e pressati grazie alla "pressione di turgore" e alla particolare compattezza della carne. Ottimo commestibile, non confondibile con specie tossiche; da non raccogliere in città o vicino alle strade di traffico.
  20. Ciao Carletto, l'Entoloma sepium tra l'altre cose ha la carne che si macchia di arancio-rossastro alla manipolazione o dove mangiata da lumache o insetti, buon odore farinoso e sapore dolciastro, cappello no o pochissimo igrofano, margine non striato. La specie più simile è E. aprile, cappello igrofano, bianco-grigio, quasi sempre umbonato, margine striato, lamelle prima bianco-grigiastre poi rosa, carne con odore di farina, crescita cespitosa, alcuni autori lo danno per sospetto. Ambedue le specie crescono nello stesso periodo primaverile e negli stessi ambienti. Adesso Carlè, esamina con cura gli esemplari da te raccolti e dacci altre informazioni su: carne (odore, sapore ed event. arrossamento), igrofaneità, striatura del margine pileico. A risentirci con piacere, Ennio. P.S. invito chi ne sa di più a fornire il proprio parere, grazie.
  21. 5) Termino con un primo piano di questo piopparello "da ingrasso" che chiaramente ho postato non perchè sia una cosa eccezionale, ma solo per evidenziare ancora una volta come l'habitus di certi funghi possa variare notevolmente in base alle condizioni ecologiche di crescita. Di nuovo arrivederci, Ennio.
  22. 4) Invece in un altro ceppo a poca distanza un solo fungo; ma che fungo!!! il cappello nel lato più lungo misurava circa 30 cm (trenta), gambo lungo (fuori legno) 20 cm e altrettanti 15 infissi dentro alla ceppaia, peso intorno al kg. consistenza ormai legnosa. Come si può dedurre, uno solo ha avuto a disposizione il nutrimento di 100 e l'ha ben sfruttato.
  23. 3) ecco il primo cespo, coperti sotto lo strato dei cappelli c'erano molti altri carpofori più giovani, in tutto alcune decine abbondanti tra grandi e piccoli.
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