Vai al contenuto

Ennio

Soci APB - Andati Avanti
  • Numero contenuti

    8944
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    94

Tutti i contenuti di Ennio

  1. Cioa Patrizio, la nebbia può avere anche i suoi aspetti spettacolari, ..... ma preferiscio "lasciarla" volentieri a voi padani. Io di nebbia preferisco questa del piano Grande di Castelluccio di Norcia (PG) con lo sfondo del m. Vettore m. 2476 slm, visto dai pressi del valico di Forca Canepine m. 1600 slm, in una calda giornata d'agosto di venti anni fà. E sotto questo mare di nebbia, indovinate un pò cosa ci sono ? ...................., un caro saluto, Ennio.
  2. Ciao Giuseppe, per quanto posso desumere dalle foto, sembra possa trattarsi di Agaricus iodosmus, negli stessi habitat può crescere anche A. pilatianus Bohus, di cui ti allego una breve descrizione con disegni tratti dal libro Agaricus di Alberto Cappelli. La foto n. 15 ; lamelle rosa e anello ripiegato con barruletta brunastra, sono più da A. pilatianus: che siano due diverse specie ????. In ambedue le specie (maggiormente in A. iodosmus), la cuticola pileica è molto variabile, può essere da leggermente squamulosa-fibrillosa fino a fortemente ed irregolarmente squamosa, mentre la colorazione spazia dal biamco sporco fino al bruno-grigiastro. Non rimane che attendre la prossima fruttificazione, fare diverse foto dei vari caratteri macro (dimensioni comprese) a diversi stadi di maturazione e poi ne riparleremo con più cognizioni di causa; comunque con gli attuali elementi a disposizione, penso che non ci si scampi da queste due specie. Un caro saluto e grazie per la tua partecipazione, Ennio.
  3. ciao Ignazio, solo per le foto 4-6, io ci vedo una probabile Clitocybe inornata, ti ricordi se aveva un odore particolare ?. Ti allego una foto di questa specie per un confronto, Ennio.
  4. Ciao Peter, queste raccolte ci fanno comprendre come le stagioni sono divenute "matte", se al centro-sud continuerà questo caldo umido e anomalo, va a finire che fra poco troveremo i ..... marzuoli. La cosa forse farà piacere a molti, ma questo significa che per la natura non c'è più la "stasi invernale", fase importantissima per il ciclo fito-biologico delle piante che dovrebbere approfittare di questo periodo per l'accrescimento radicale e la preparazione della gemmazione. un caro saluto, Ennio.
  5. Agaricus xanthodermus 2), particolare base del gambo e viraggio della carne alla sezione.
  6. 5) - Agaricus xanthodermus Genevier, E' la specie "tipo" di questo Gruppo, si può presentare con il cappello da completamente bianco e sericeo, fino a fibrilloso-squamoso e con tonalità brune o grigie, tantè che anche qui in passato ne sono state descritte diverse varietà. La tendenza attuale è di considerare queste varietà, come variabilità morfo-cromatiche dovute alle differenti condizioni ambientali di crescita. habitat: boschi termofili, parchi, giardini, radure erbose, estate-autunno. Le due foto seguenti rappresentano quella che una volta veniva chiamata var. xanthodermus, con il cappello tipicamente bianco sericeo, lamelle rosa vivo per lungo tempo, gambo cilindrico con base nettamente bulbosa e con ife rizomorfe, anello membranoso e spesso con la faccia inferiore a ruota dentata, carne bianca, fortemente ingiallente alla base del gambo, sia esternamente che alla sezione, odore fenico, sapore sgradevole. Ricordo ANCORA UNA VOLTA, che: sia l'ODORE che il VIRAGGIO, sono molto VARIABILI nella loro manifestazione, in quanto strettamente dipendenti dalle condizioni ambientali del momento, è buona norma quindi, quando si raccolgono gli Agaricus, sfregare con l'unghia la cuticola della base del gambo ed osservare se c'è accenno di viraggio al giallo e sentire se si sprigiona l'odore fenico. Agaricus xanthodermus 1, raccolto nel bosco dell'Abbadia di Fiastra (MC) m. 300 slm, bosco di macchia mediterranea, sotto cerro, leccio e roverella, ottobre 2000.
  7. 4) Agaricus iodosmus Heinemann, raccolta effettuata nei giardini pubblici della mia città, in una aiuola sotto pino d'aleppo, Macerata, m. 300 slm, settembre 2002. Specie che può raggiungere anche dimensioni notevoli (fino a 20 cm), cappello ornato da grandi squame brunastre, ingiallente al tocco, lamelle grigiastre ma presto marrone scuro, gambo molto robusto, ingrossato al centro attenuato alla base, bianco e fortemente ingiallente, anello supero doppio e a braccialetto, avente una barruletta marrone nella faccia inferiore. Carne bianca molto soda e spessa, ingiallente fortemente alla sezione soprattutto nella parte bassa del gambo, odore netto di iodio che si avverte moltissimo durante la cottura. Tra i Xanthodermatei è la specie più tossica.
  8. Agaricus pseudopratensis 2 - raccolta effettuta nel bosco della Mesola (FE), m. 30 slm, in terreno sabbioso sotto lecci e cerri, e pini vari, novembre 2007.
  9. 3) Agaricus pseudopratensis (Bohus) Wasser Questa specie assomiglia molto ad Agaricus campestris, di cui evoca il portamente, seppur di taglia mediamente maggiore e più corposa, predilige i luoghi sabbiosi ed erbosi, incolti, boscaglie, radure steppose, argini fluviali, specialmente al centro-sud. Sono funghi di media grandezza, cappello biancastro con squamette nocciola-brunastre, lamelle rosa vivo, gambo cilindrico, rosato al di sopra dell'anello, per il resto bianco ma tendente ad ingiallire alla base, sopratutto allo sfregamento, carne bianca, quando sezionata diviene prima gialla poi rosso-vinosa alla base, odore di fenolo; viraggio ed odore non sempre molto evidenti, causa questa, di molti "mal di pancia" a seguito dello scambio con "innocui prataioli". Agaricus pseudopratensi 1- raccolta effettuata in Abruzzo, dintorni di tagliacozzo, prato pascolo incolto a 600. slm, settembre 2007.
  10. Agaricus moelleri 2. - Le due raccolte provengono dal Parco Nazionale del Circeo (LT), bosco di macchia mediterranea retrodunale, novembre 2001 e 2003.
  11. 2) - Agaricus moelleri Wasser = A. praeclaresquamosus. Questo piccolo gruppetto comprendeva (a seconda dei vari autori) diverse specie e varietà, ora si tende a ricollocarle in una unica specie: A. moelleri. Cappello molto variabile sia come tonalità (brunastre, grigio +/- scuro, fino a nerastre), che come dissociazione della cuticola. Lamelle prima chiare poi rosa molto acceso ed infine bruno porpora, gambo slanciato, cilindrico con base bulbosa, ove compresso diviene giallo limone e poi bruno, anello supero doppio, a ruota dentata nella parte inferiore, con margine giallo, carne virante al giallo cromo (limone) alla base del gambo per divenire in seguito brunastra, odore fenico netto. Habitat, parchi e boschi termofili di pianura, estate -autunno. Agaricus moelleri 1.
  12. Ciao a tutti gli "abbonati" e non, dopo un lungo intervallo ecco un'altra puntata sugli Agaricus dedicata Sezione Xanthodermatei, Sezione caratterizzata all'avere carpofori con carne con odore di fenolo o tintura di jodio, dall'ingiallimento sia esterno che al taglio; tutte le specie di questa Sezione sono +/- tossiche (non velenose). Habitat in prevalenza boschivo, parchi, radure, ecc. dalla riva del mare fino a quote basso collinari, primavera-autunno. 1) - Agaricus menieri Bon, raccolta effettuata in riva al mare, Lido di Volano (FE), novembre 2007. Questa specie ama crescere profondamente infissa nella sabbia che spesso ricopre tutto il cappello che è di colore bianco-grigiastro, lamelle prima rosa-grigio poi marrone scuro, gambo cilindrico robusto, ingiallente alla base che è sempre "insabbiata", anello supero e doppio formante una specie di collare nella parte inferiore, carne bianca appena rosata, ingiallente alla base, odore fenico. Agaricus menieri 1
  13. eh sì, caro Giorgio, purtroppo mi ricordo bene questo tratto di strada in discesa che passa di fianco all'Hotel Sacro Cuore ove alloggiava mia sorella mentre mio cognato trascorreva "sue ferie" in ospedale; fortuna che poi tutto si è concluso bene, ma anch'io avevo dovuto dire addio alle escursioni. Mi rifarò quest'anno, con la nostra Associazione ritorneremo a Predazzo, e chissà, potremo fare qualche escursione assieme. un caro saluto, Ennio.
  14. Cioa Maurizio, vedo solo ora il tuo post e le risposte che ti hanno dato. Approfitto per informare/ricordare tutti, che non è possibile dare informazioni circa la commestibilità di un fungo solo vedendo delle foto (in questo caso addirittura di formata ridotto), poichè le similitudine per un pericoloso scambio tra specie eduli e velenose sono veramente molte e a volte anche difficilmente riconoscibili. Comunque, se come asserisci, li hai già mangiati (crudi ???) senza inconvenienti ormai da qualche tempo, penso non siano funghi velenosi, ma onestamente non mi sentirei, vedendo solo queste mini-foto (dove non si vede nemmeno se l'imenio è a lamelle o tuboli) di formulare un giudizio sulla loro commestibilità, anche se si potrebbe intuire che siano dei piopparelli. inoltre, ripeto per l'ennesima volta, che solo gli Ispettorati Micologici delle ASL, sono gli unici organismi preposti per legge, a fornire il giudizio di commestibilità/tossicità dei funghi. Un cordiale saluto, Ennio. P.S. benvenuto nel forum, e per quanto riguarda il consumo dei funghi crudi, è meglio che visiti la sezione sui funghi tossici del forum.
  15. Ciao Ignazio, il tuo impegno fotografico e il desiderio di farci conoscere i funghi della tua terra, meritano almeno una risposta, anche se non del tutto esaustiva; come sai, dalle sole foto non sempre è possibile fare una determinazione esatta (almeno per me). Ecco comunque foto per foto cosa penso siano i tuoi esemplari, un caro saluto, Ennio. P.S. ancora non ho ricevuto notizie del libro richiesto. foto 1-3 - Agaricus porphyrizon foto 4-5 - ok per Leccinum, poi corsicum, sardoum, ? foto 6 - ok per Trichia sp. foto 7-8 - Laccaria, forse tortilis foto 9 - ok per Mixo, forse Fuligo sp. foto 10 - è molto "sparata" così com'è ci vedrei una Clavulina cristata foto 11-12 - Coprinus sp. forse esemplare "sfiorito" di C. picaceus foto 13 - Phellinus sp. in formazione ? foto 14 - sopra, Entoloma corvinum - sotto, Hygrophorus (Camarophyllus) virgineus foto 15 - ok caratteristici esemplari di Cortinarius rufoolivaceus
  16. Conoscendo alcuni degli esperti del Gruppo AVIS di Bologna, sono sicuro che sarà un corso con i "fiocchi e controfiocchi", fortunati i soci APB del bolognese che potranno parteciparvi, Ennio.
  17. Ciao Roberto, ti ringrazio per questa bella escursione che c'hai fatto fare anche a noi; quanti ricordi ..... tanti campi invernali con gli scout, tante uscite sulla neve, sia col sole che con il cattivo tempo, ma sempre belle esperienze, un caro saluto, Ennio.
  18. questa specie di piccolo castello con torrione appena fuori Cavalese mi ha molto incuriosito, ma non sono riuscito a vederlo da vicino, che sarà?
  19. 2) qui è fuori Daiano, verso una fattoria tra boschi bellissimi, dove fanno dello speck e formaggi favolosi di cui non ricordo il nome.
  20. ciao Giorgio, sono posti veramente meravigliosi, lontani dal grande caos dei centri più famosi delle valle, ma dove si può veramente assaporare tutte le bellezze che la natura ci offre. Ti ringrazio e contracambio con alcune immagini del mio soggiorno estivo da quelle parti, un caro saluto, Ennio. 1) uno degli scorci panoramici che si vedeno da Daiano paese.
  21. Ciao Aldo, io ho due grandi passioni: la montagna (in particolare i monti Sibillini), e i funghi ( in particolare Agaricus), ma osservo sempre con interesse e passione anche tutte le altre cime, belle immagini! un caro saluto con uno scorcio del monte Bove, catena dei Sibillini, Ennio.
  22. Bravi amici miei, sono contento per voi che avete potuto "saggiare" ed apprezzare le bellezze di questa montagna, un caro saluto, Ennio.
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).