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Ennio

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  1. Amiata 1: Agaricus lanipes, questa bella specie dalla carne arrossante la ritrovo ogni anno fedelmente negli stessi posti sotto abete di douglas, quest'anno gli esemplari trovati sono sofferenti per il secco (commestibilità incerta).
  2. Un cordiale saluto ai vecchi e nuovi amici, come da programma, sono stato con un gruppetto di soci della mia Associazione Micologica per una "3 giorni" ad Abbadia San Salvatore (SI) m. 850 slm, per raccogliere castagne e porcini e anche per trovare qualche specie interessante del monte Amiata. Il periodo non è stato dei migliori, boschi quasi secchi e quindi pochissimi porcini (poco importa), ci siamo dedicati alle castagne, ma purtroppo anche poche specie da studio, nonostante ciò abbiamo trovato 77 specie fungine abbastanza comuni. Di queste, ne posterò una trentina suddivise in due puntate, per non appesantire il post, tutti i ritrovamenti sono stati effettuati nei pressi di Abbadia S. Salvatore (boschi della Cipriana e Pozzaroni) dai 900 ai 1000 m. di quota, in bellissimi ambienti misti di abete e faggio, castagneto misto o puro e picole abetine di douglas. Siamo stati anche a visitare le miniere di mercurio e anche dentro le gallerie abbiamo trovato funghi particolari crescenti nei pali di castagno che rivestono le pareti e i soffitti. Dato che sono quasi tutte specie molto comuni, non mi dilungherò nelle descrizioni, buona visione e ciao, Ennio.
  3. ciao Salvo, è sempre un piacere vedere dalle tue foto i fantastici luoghi siciliani; per quanto riguarda il Boletus sono daccordo con te per B. impolitus, la cuticola pileica del depilatus dovrebbe essere molto più martellata (ma poi sarà valida questa differenza ?). un caro saluto, Ennio.
  4. Ciao Fabio, anch'io sono del parere che si tratti di Leucoagaricus leucothites, ti allego una foto di una raccolta dello scorso ottobre, su campo incolto; fungo da non consumare per prudenza, a volte ha dato di disturbi intestinali. Ennio.
  5. Caro Paolo, adeso si che possiamo affermare con cognizione di causa che si tratta di Boletus erythropus; il netto viraggio blù corrisponde e la carne del cappello gialla all'attacco dei tubuli è un suo carattere specifico. Prima anche per me (non avendo una foto della sezione), potevano sussistere ragionevoli e fondati dubbi; chi ha abbastanza esperienza di ricerca, sa come i nostri amici funghi a volte si presentino in maniera "subdola e ingannevole". Allego una mia raccolta provenienta dal monte Amiata, che spero in questi prossimi 3 giorni di ripetere e poi postare, di nuovo ciao, Ennio.
  6. un saluto particolare a quanti intervenuti sinora in questo post. Non avendo ricevuto altre informazioni in merito, posso provare a formulare due ipotesi: 1) se fosse Agaricus impudicus (Rea) Pilat, l'habitat andrebbe bene, il leggero arrossamente della carne alla sezione ok, il filo lamellare sterile (si nota dalle foto) ok, ma dovrebbe avere la base del gambo un pò bulbosa e con ife rizomorfe (magari sono rimaste nel terreno), inoltre la carne dovrebbe avere un odore simile a Lepiota cristata (come la gomma dei palloncini gonfiabili) abbastanza avvertibile, ma dalla descrizione non sembra sia stato notato. 2) l'altra ipotesi è Agaricus fusco-fibrillosus (Moller) Pilat, habitat uguale, cappello con leggero umbone andrebbe bene ok, è ornato da fibrille formate da ciuffi di peli ok, carne poco arrossante ok, odore fungino lieve ok, gambo cilindrico tendente ad imbrunire in basso ok. Come vedete ci sono diversi caratteri che possono essere riconducibli ad entrambe le specie citate, ma senza altre informazioni specifiche oltre queste due ipotesi, almeno per il momento, non sono in grado di formularne altre. P.S. ho escluso Agaricus silvaticus per l'habitat, ma sopratutto perchè questi arrossa vistosamente alla sezione; A. langei perchè oltre ad arrossare notevolmente, è tipico dei boschi alpini di abete. In attesa che altri amici dicano la loro, vi saluto e parto per il monte Amiata, a risentirci, Ennio.
  7. Ennio

    Parus major

    ciao Luciano, in montagna o tra gli uccelletti, le tue foto sono sempre spettacolari, un caro saluto, Ennio.
  8. ciao Romanus e Gessetto, 1) ma sono gli stessi funghi fotografati da voi due o raccolte diverse ? 2) vorrei cortesemente sapere da Romanus se i suoi funghi avevano odore di Lepiota cristata alla base del gambo e se l'arrossamento era così poco evidente o si è manifestato più tardi. Questo perchè avrei due ipotesi da sviluppare e mi servirebbero queste informazioni per poter dire qualcosa di più certo. Aspettando notizie vi ringrazio e saluto cordialmente, Ennio.
  9. Ennio

    Trovato l'imputato....

    ciao Peter, aggiungo anch'io un mio contributo con Tricholoma equestre var. populinum, tipico dei boschi con pioppo tremulo o betulle, Ennio.
  10. Ennio

    un cortinario

    bravo Peter, la tua passione e costanza meritano un omaggio: ecco un mio Cortinarius varius, raccolto a Predazzo (TN), bosco Fontana, m. 1300 slm, sotto peccio, agosto 2007. un caro saluto, Ennio
  11. per me, non ci vedo un C. speciosissimus, manca la caratteristica ornamentazione a bande giallo-dorate-aranciate lungo il gambo, chiaramente è solo una mia indicazione, un caro saluto, Ennio.
  12. e questo è il pian Grande il 29 settembre 2007, arido come non mai! Ennio.
  13. in effetti tra i viperidi italiani è quella meno pericolosa, sia per la modesta quantità di veleno, sia per la sua indole poco aggressiva e le piccole dimensioni. ciao, Ennio.
  14. certamente!, Agaricus urinascens, ex alberti, ex macrosporus, ex stramineus, ecc. ciao Ennio.
  15. termino con questo cespuglio di rosa canina, i suoi frutti saranno la riserva alimentare per le poche specie di uccelli che qui si fermano d'inverno, almeno loro avranno di che nutrirsi. Un caro saluto e alla prossima, Ennio.
  16. comunque tanto per non cambiare, anche qui è tutto secco, guardate Rossano e Francesco seduti in quello che di norma è un pendio verde e rigoglioso.
  17. e questo è uno scorcio della val di Canatra, con lo sfondo dei Sibillini.
  18. e mentre sembrava volesse piovere, ci siamo spostati nella val di Canatra, m. 1550; qui in una piccola valletta laterale che conosco bene come il posto più umido e fresco dalla zona, abbiamo trovato un gruppetto di Macrolepiota, tra steli di ortica e lamponi. Se la microscopia e ulteriori studi lo confermeranno, si tratta molto probabilmente di una rara specie: Macrolepiota subsqarrosa (Locquin) Bon 1981, dal particolare e netto odore di Lepiota cristata alla base del gambo che si presenta napiforme e quasi radicante.
  19. tanto per darvi un idea del gran secco, Rossano su una delle fungaie che tempi ormai remoti, mi hanno dato grandissime soddisfazioni.
  20. questo è quello che rimane di una delle fungaie di Tricholosporum goniospermum.
  21. ecco i miei amici e compagni d'escursione, da sx a dx: Claudio, Antonia, Giuseppe, Rossano, Francesco.
  22. .... ancora lei, povero animaletto, era completamente rattrappito dal freddo (circa 8 °), ha cominciato a muoversi solo dopo che l'abbiamo spostata su un terreno pietroso e più caldo.
  23. e ..... tanto per tener fede alla tradizione, la solita Vipera: questa volta un magnifico esemplare di Vipera ursinii
  24. Panorami bellissimi, ma desolatamente secchi ed aridi, appena inumiditi dalla poca pioggia caduta il giorno prima, questa è la valle Santa del monte Vettore, coperto dalla nebbia.
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