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Ennio

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  1. E' ora la volta di Francecso (menisco) da Ascoli, che si è unito a noi a Forca di Presta e ci ha fatto compagnia per tutta l'escursione.
  2. Un un doveroso omaggio ad Antonia, unica donna di questa escursione, ha camminato su e giù per questi ripidi pendii anche meglio di noi.
  3. un caro saluto a tutti gli amici, proseguo con questo post (per non appesantire il precedente di Rossano) la descrizione della nostra uscita alla ricerca di una specie che sto studiando da tempo, ma che sembra sia sempre più difficile riuscire a reperire. Come detto dal caro amico Rossano, funghi niente o quasi (poi vedrete) ma bellissima compagnia di "volenterosi" cha da filoporcinari, si sono trasformati (per farmi piacere) in appassionati ricercatori di funghi strani. Non potevo non iniziare questa carrellata con Rossano, con cui condivido sempre più spesso le uscite di ricerca per studio
  4. Antonio, grazie per la svista, ho già provveduto a correggere, un caro salutio, Ennio.
  5. Ciao Roberto, mi hai fatto venir voglia di farci un pensierino e venire a visitare le tue zone; sono veramente belle e ricche di specie interessanti (porcini a parte naturalmente), un caro saluto a tutti e due, Ennio.
  6. ciao Guglielmo, per il 1° fungo, escludendo assolutamente l'Armillaria mellea, penserei a Hypholoma capnoides, anche se la foto è un pò "sparata", le lamelle prima biancastre divengono grigio-violetto a maturità, carne con buon odore e sapore dolce, habitat consueto per questa specie, commestibilità incerta (sembre abbia causato piccole intossicazioni). Se ti può essere di aiuto, ti allego una foto di una raccolta di Hypholoma capnoides effettuata a Mezzana (TN) m. 950 slm, in abetaia mista, settembre 2000.
  7. Ciao Claudio, vedo con molto piacere che non mi trovo più tanto solo a seguire gli Agaricus, ho altri due amici del veneto che possono con la loro esperienza, contribuire ad ampliare le mie e altrui conoscenze, grazie per i vostri inerventi precisi e ricchi di bellissime foto. Per quanto concerne la disquisizione tra Agaricus benesii e Agaricus squamulifer, ormai per me è acqua passata, nel senso che anch'io a suo tempo pensavo fossero due specie distinte, ma poi ho constatato che A. benesii, A. squamulifer, A. squamulifer var. caroli, possono essere riconducubili tutti all'unica entità A. benesii, anche la microscopia è sovrapponibile. Proprio questa estate ho avuto il piacere di ospitare per alcuni giorni il Dottor Alberto Cappelli, che gli adetti ai lavori conoscono molto bene e sul cui libro (AGARICUS) hanno studiato moltissimi appassionati di questo Genere; ebbene assieme al lui, spaziando nei prati dei Sibillini, abbiamo costatato di persona come alcune specie o varietà di Agaricus, a volte altro non siano che variabili dovute alle condizioni meteo-ecologiche. Un esempio per tutti: si è trovato A. benesii completamente bianco, sia con cappello e gambo ornato da squamette nocciola chiaro, con lo stesso identico arrossamento esterno e alla sezione, crescita nei medesini habitat (pascoli montani dei Sibillini su cerchi delle streghe). un caro saluto, Ennio.
  8. per Nico, io per la prima specie sarei tentato a optare per Macrolepiota fuliginosa, in quanto le ornamentazioni del cappello mi sembrano formate più da ciuffi di peli, piuttosto che membranose, a risentirci, Ennio. P.S. hai più verificato Cortinarius odorifer ?
  9. adesso posso aggiungere anch'io qualcosa a quanto determinato correttamebnte da Peter ?. Le gocce ialino-opalescenti di essudato visibili in foto fuoriescono dai pori (apertura dei tuboli) del fungo durante la fase stagionale di accrescimento, in quanto questa specie è a crescita pluriennale ed ogni anno un nuovo strato di tuboli si aggiunge a quello precedente. Se anche il "maestro" Nico non ha promosso tutti, tentate anche la prossima, prima o poi sarete promossi alla classe superiore, ciao Ennio.
  10. Piano Grande di Castelluccio di Norcia (PG) a fine giugno 2006.
  11. ma se è solo per questo ...... ecco due foto del Pian Grande a settembre 2005 e giugno 2006 ciao Ennio.
  12. ciao Francesco, mi sembra d'aver capito che sei iscritto da poco ma già ti sei fatto onore, bello e interessante questo reportage. Conosco le zone da te visitate, ero lì all'inizio di settembre tra Folgarida, Madonna di Campiglio, Campo Carlo Magno, ecc. Purtroppo ho costatato direttamente, come possa essere dannoso l'eccessivo calpestio del bosco, non c'era un fungo "da studio" che non fosse stato pistato o rotto, da orde di "incivili ed irrrispettosi" cercatori di soli porcini (per fortuna non tutti sono così), benvenuto tra noi, Ennio.
  13. eh si! con quella immagine poco nitida era davvero difficile, se avessi detto subito dell'odore farinoso, un passo avanti si sarebbe potuto fare (sono solo 3 o 4 i Sarcodon che odorano di farina), 10 anni fà ho trovato Sarcodon Joeides in castagneto a Faete (AP), ma dall'ora più nessun ritrovamento. Seguita a postare, magari qualche specie un pò "meno ostica"; pensa anche agli amici meno "studiosi" o che non possono andare all'estero. un caro saluto, Ennio
  14. grazie a TUTTI gli amici intervenuti sin'ora; ecco una immagine un pò (solo un pò) più decente del fungo oggetto del quiz. Raccolto nell'immediato retroduna di Sabaudia, Parco Nazionale del Circeo, 1° dicembre 2002, a 30 metri dalla battigia, e proprio assieme ad un caro amico siciliano di Belpasso, un carissimo saluto a tutti, Ennio. P.S chi ha facoltà paranormali, sovrannaturali o conoscenze "altolocate", faccia piovere un pò nei monti Sibillini, sennò per quest'anno, addio Agaricus !.
  15. Bravo Claudio, bellissimo reportage e ottime foto di specie anche interessanti, grazie per ricordarmi i miei Agaricus, purtroppo (anche se con piacere) sono dovuto andare anch'io in Trentino (valli di Fiemme e Sole) per trovarne qualcuno; da noi è ancora Africa ! oggi ha fatto un grosso temporale in città, ma non è arrivato nei monti Sibillini, un caro saluto, Ennio.
  16. Un cordiale saluto a tutti gli amici vecchi e "nuovi" del forum APB. Vi ricordate la settimana turistica messa in palio a luglio e vinta da Rossano ?, bene ora in gioco c'è una settimana bianca ( da fruire subito con questa neve), basta indovinare di che fungo si tratta. Questa volta devo dire che sono un pò "cattivello" vi metto un fungo sezionato e vecchiotto, ma qualche elemento importante per la sua determinazione si vede ancora. Per ora vi dico solo che si tratta di un Gasteromycete semipogeo, abbastanza comune al centro-sud, e dal nome un pò strano; a tutti gli amici che si sono "leggermente" scaldati oggi, propongo di convogliare le proprie energie nella partecipazione a questo gioco sdrammatizzatore, Ennio.
  17. ciao Gaspy, grazie per l' ingrandimendo, Ennio.
  18. Ciao Giorgio, come sai sono stato una settimana in val di Fiemme a fine agosto, troppo poco per poter ammirare tutte le bellezze di questa valle, vorrà dire che faremo il bis un'altra volta. Vedere nelle tue immagini, alcune delle zone frequentate in agosto mi ha fatto veramente molto piacere e di ciò ti ringrazio caramente, Ennio.
  19. Ennio

    Cortinarius odorifer

    vorrei aggiungere una mia foto di Cortinarius odorifer da "adulto" quando alla tonalità grigio-verdastra o giallastra iniziale, si sostituiscono queste bruno-rossicce, ciao da Ennio.
  20. dopo tanti anni che giro per i monti Sibillini, riesco ancora a rimanere incantato dalla loro cruda e selvaggia bellezza, come fosse la 1^ volta. Bravissimi Luciano e Remo e grazie per queste immagini bellissime, che certamente contribuiscono a far meglio conoscere i nostri monti, un caro saluto, Ennio. P.S. in regalo per il vostro reportage, una immagine con lo sfonfo di Pizzo Berro m. 2259 e a dx il monte Priora (pizzo regina) m. 2332 datata aprile 1990 e "riesumata" con lo scanner da mie vecchie foto.
  21. Ciao Peter, per me sei sulla strada giusta, un caro saluto, Ennio.
  22. Gaspy, una precisazione perchè nella foto non si vede bene, sono aculei o pori ?, ciao Ennio.
  23. esatto!, anch'io lo trovato al massimo a qualche metro dal limitare del bosco. ciao Luciano e Nico, Ennio.
  24. Carissimo Giuseppe, grazie per queste bellissime immagini, hai fatto vivere anche a che non c'era, questa emozionante escursione alle origini della "geologia", un caro saluto, Ennio.
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