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Ennio

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  1. Predazzo 8: Amanita muscaria, questi sono particolari da osservare (verruche bianche e piramidali sul cappello, anello bordato di giallo, volva dissociata in placche e cercini.
  2. Predazzo 7: Amanita muscaria "gialla"; tanto per evidenziare come in molti funghi, il colore sia un carattere estremamente variabile e poco affidabile.
  3. Predazzo 6: Amanita citrina, anche questi esemplari sono stati "dilavati" dalla forte pioggia della notte.
  4. Predazzo 5: Agaricus sylvicola (Vittadini) Peck, è la forma tipica di questa specie, odore intenso di anice e netto ingiallimento esterno.
  5. Predazzo 4: Agaricus macrocarpus (Moller) Moller, carne esternamente ingiallente al tocco, per poi divenire in seguito, giallo-arancio, base del gambo nettamente a "piede d'elefante",
  6. Predazzo 3: Agaricus essettei Bon, ormai sinonimo di A. sylvicola, base del gambo bulbosa e ritorta.
  7. Predazzo 2: uno dei vari Agaricus (pochi per la verità) trovati in pecceta, appartenente alla Sezione Minores; Agaricus dulcidulus Schulzer.
  8. Predazzo 1: Amanita muscaria sotto la pioggia; di questa specie erano davvero strapieni i boschi.
  9. Ciao a tutti gli amici della rassegna e anche agli altri. Dal 25 agosto al 1° settembre, soggiorno turistico e di studio assieme ai soci della mia Associazione Micologica Naturalistica a Predazzo; tralascio i porcini che ormai non fanno più storia per quanti ce n'erano e posto alcune foto di altri funghi e ambienti. Premetto che ho spaziato tra Predazzo, Bellamonte e zone limitrofe, habitat prevalentemente di abete rosso associato a tratti con qualche nocciolo, betulla, larice, abete bianco, non ho frequantato i prati in quanto su segnalazione di alcuni miei amici "micologi" locali, ancora non avevano iniziato a fruttificare (così addio Agaricus !). Dato che le foto sono abbastanza, questa volta tralascio le descrizioni particolareggiate e allego solo qualche breve nota, per non appesantire il post. Buona visione e a risentirci in avanti, Ennio. P.S. spero di non aver preso tanti "granchi", perciò come al solito, suggerimenti ed osservazioni sono sempre ben gradite.
  10. veramente bellissime immagini ed emozionanti incontri ravvicinati, complimenti, Ennio.
  11. Ciao Guglielmo, dalle foto del primo fungo non riesco bene a capire cosa sia di preciso, forse un Cortinarius (visto il cappello glutinoso) direi una specie del gruppo dei Myxacium. Per il secondo gruppetto sarei propenso per Collybia butyracea, uno dei primi funghi che invadono il sottobosco dopo le pioggie. Ennio.
  12. due risposte veloci: 1) per Paolo (Frèr), ci sono (asseconda dei vari autori) 80-100 tra specie e varietà di Agaricus Europei, sono tutti commestibili, alcuni anche eccellenti, ad eccezione delle specie della Sezione Xanthodermatei che sono tossici (non velenosi). 2) per Carlo (ca.ber), tutti gli Agaricus inizialmente hanno le lamelle rosa chiaro o carnicino per poi divenire +/- rapidamente marrone scuro in piena maturità. Come puoi notare dalla foto n. 4, il giovane esemplare a sx ha le lamelle ancora rosa, mentre quello di dx, più maturo, le ha già bruno-marrone. un saluto, Ennio.
  13. Agaricus 3^ parte. Concludo la Sezione Agaricus, con Agaricus moellerianus Bon = A. floccipes (Moller) Bohus, raccolto in pascolo montano a Garessio 2000 (CN), m. 1800 slm, settembre 2005. Agaricus prevalentemente montano, di medie dimensioni, cappello presto emisferico con abbondanti resti del velo generale, anello subito ridotto a una sottle banda anulare, carne bianca e leggermente arrossante, buon odore anisato-mandorlato, ottimo commestibile. NB: la precoce obliterazione dell'anello, è un carattere che aiuta molto nella sua determinazione.
  14. Agaricus parte 3^. Agaricus litoralis (Wak. & Pears.) Pilat = A. spissicaulis, = A. maskae, ecc. raccolta a monte Lieto, zona monti Sibillini, Comune di Norcia (PG), m. 1500 slm, su pendio montano erboso, giugno 2001. Bellissimo Agaricus, spesso a forma di "trottola", dalla carne soda e compatta, leggermente arrossante alla base, ma con odore anisato, gambo ventricoso con base appuntita, crescita precoce dalla tarda primavera, buon commestibile. Fungo molto variabile come habitus, ciò in passato ha dato adito a varie interpretazioni e quindi a creare varie specie, ora ricondotte tutte ad A. litorilis.
  15. Agaricus 3^ parte. E sempre parlando di varietà, ecco Agaricus campestris var. pilatianus, raccolta proveniente dalla zona del Passo dello Stelvio (BZ) a m. 2400 slm, agosto 2002, in prato alto-montano, tra tipica vegetazione alpina (è la più alta raccolta del Genere Agaricus che ho registrato). NB: la determinazione di questa specie è dovuta alla cortese consulenza del micologo Dott. F. Bellù di Bolzano.
  16. Agaricus bresadolanus: particolare delle ife rizomorfe alla base del gambo.
  17. Agaricus 3^ parte. Agaricus bresadolanus Bohus, raccolta a villa Koch, Comune di Recanati (MC), in parco privato a macchia mediterranea con prevalenza di leccio e pini vari, m. 80 slm, ottobre 2005. Specie che si riconosce per il cappello sempre ricoperto da squame grigio-brune e gambo sempre provvisto di evidenti e spesse ife rizomorfe (bisogna fare attenzione nell'estrarre i carpofori in quanto queste rimangono nel terreno). Carne con odore ora anisato ora leggermente fenico, commestibilie con cautela, a volte può provocare qualche lieve disturbo gastrointestinale passeggero. NB: specie sinonimizzata con Agaricus romagesii Wasser, che in passato era stata dichiarata tossica, in effetti la lieve alterna tossicità di questa specie sembra sia dovuta all'habitat di crescita e alle condizioni meteo del momento, quindi ai diversi nutrienti disciolti nel terreno ove vegeta il micelio.
  18. Agaricus 3^ parte. A riprova di quanto detto sopra, ecco una raccolta di Agaricus campestris effettuata ad Ovindoli-Magnola (AQ), in pascolo montano, m. 1400 slm, settembre 2005. Questi A. campestris visti sul campo, sembrerebbero più degli A. fuscofibrillosus, ma la variabiltà qui è di casa!.
  19. Ciao a tutti gli amici che seguono questi post. sempre in attesa dell'acqua nei Sibillini (quest'anno non vuole proprio venire), ecco un'altra breve carrellata di Agaricus, seguendo sempre lo schema sistematico illustrato nella 25^ puntata. Siamo ancora nel Gruppo delle Rubescentes, nella Sezione Agaricus. 1) Agaricus campestris Linneo : Fries, raccolta in pascolo montano a Cerro Veronese (VR) m. 900 slm, ottobre 2002. E' il più conosciuto degli Agaricus, crescita gregaria, primavera-autunno, dalla riva del mare sino a quote montane, fungo di piccole-medie dimensioni, cappello bianco sporco, lamelle subito rosa, anello semplice e fugace, gambo cilindrico attenuato in base, carne leggermente arrossante con buon odore fungino, ottimo commestibile. Di queste specie esitono diverse varietà; come spesso accade, non sempre condivise da tutti gli studiosi del genere, di sicuro è una specie abbastanza polimorfa.
  20. concordo con Arturo, potrebbe trattarsi anche di P. tuberaster = P. forquignoni, il quale a volte cresce da uno sclerozio formato dalle ife miceliari aggreganti vari residui legnosi e terrosi, come in questo caso, ciao Ennio.
  21. Allego un mio modesto contributo fotografico per la bella scheda di Gaspy; raccolta di Lizzola (BG), abetaia, agosto 2002, un caro saluto, Ennio.
  22. Ciao Peter, se io non ho preso un granchio, tu hai trovato una spece molto rara in Italia !. Potrebbe essere Stropharia hornemannii (Fr. : Fr.) Lundell & Nannfeldt. Specie che io sappia, è prettamente del nord europa, cresce in abetaia su detriti legnosi, carne con odore sapore sgradevoli, gambo ornato da resti bianco-giallastri e detersili del velo generale, anello ampio ma fugace, (le altre Stropharia segnalate, hanno il gambo senza ornamentazioni). A risentirci per l'eventuale e piacevole conferma; sempre se è lei. Ennio.
  23. Collybia maculata (A. & S. : Fr.) Kummer
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