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Ennio

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  1. Ciao a tutti, finalmente si riparte con il nuovo server !. Vedremo in avanti se funziona tutto e meglio, come promesso dai nostri solerti "amministratori", nel frattempo sorbitevi assieme al caldo estivo, questa ennesima puntata sugli Agaricus.
  2. [ ......mi dispiace ma la settimana penso di averla vinta io ho detto......fin troppo ovvio c. lutescens? perchè io, in habitat di pinus nigra a San Lorenzo, molte volte ho trovato finferle interamente colorate di giallo e ritenevo la risposta poco probabile...perchè fin troppo scontata. ....se poi è una forma xanthoide o schizocroica sempre C. lutescens è...o no? Rossano scusa Rossano, ho interpretato male la tua risposta, vorrà dire che la settimana premio te la offrirò io (a Predazzo), con amicizia, Ennio.
  3. Ciao a tutti, mi fà piacere constatare che la "miccia" della curiosità micologica ha dato fuoco alle polveri, ora vedremo dei bei fuochi d'artificio, speriamo solo che si mantengano nell'ambito di una ragionevolmente facile spiegazione. Circa l'albinismo nei funghi, mi sembra di ricordare, se non erro, che è dovuto in gran parte alla mancanza della melanina (questa sostanza chimica avrebbe la funzione di evidenziare i pigmenti coloranti), però .... attendiamo chiarimenti "chiari e possibilmente esposti in maniera semplice" da chi è più esperto in biologia e chimica. un caro saluto, Ennio.
  4. Forse dovrei stare più attento. Ora se lo incontro spero proprio di riconoscerlo Paolo .... e soprattutto cerca di fotografarli bene e in diverse modalita, ciao Ennio.
  5. [Ciao Ennio, due domande: Cosa significa "forma xanthoide" e "forma schizocroica"? Solo queste due caratteristiche possono essere sufficienti per caratterizzare la specie/varieta' o fa parte del tipico "esercizio micologese"? Iacopo Ti rispondo in termini semplici in quanto non sono un "luminare" ma solo micologo dilettante, magari qualcuno che ne sa di più è caldamente invitato ad intervenire e sarà ben accetto: 1) xanthoide = forma in cui prevalgono le tonalità gialle su quelle normali o in cui le stesse tonalità gialle si sostituiscono a quelle tipiche della specie. 2) forma schizocroica: è quando un fungo si presenta con colorazioni anomale, per es. quando manca +/- completamente un determinato pigmento colorante; nel caso di questo Cantharellus, manca il pigmento bruno ( = rosso + marrone). 3) la specie può essere definita come una entita ben precisata e delimitata all'interno di uno stesso Genere e che la differenzia da altre entita congeneri. 4) per fare una varietà occorre che ci siano stabilmente delle differenze (almeno 2) macro o micro rispetto alla specie tipo dovute a variazioni genetiche. 5) La forma consiste in differenze legate più a fattori micro-ambientali che a variazioni genetiche e possono riguardare la forma, le dimensioni, il colore. un cordiale saluto, Ennio.
  6. Certo però che chi da i nomi ai funghi,certe volte mi fa proprio sorridere,ma dimmi tu...come si fa a chiamare un fungo Urinascens e Haemorroidarius?? Scusa prof...mi è proprio scappata una risata!! Grazie e...un abbraccio : pat Caro Patrizio, a volte è vero; certi nomi ci lasciano un pò sconcertati, ma se andiamo alla loro origine, alla loro etimologia, molto spesso ci sono d'aiuto per la determinazione della specie. 1) A. urinascens, significa che si colora di giallo come le orine; infatti se si sfrega la cuticola o si comprime il fungo, questi diviene giallo. 2) A. haemorroidarius, ci ricorda le emorroidi, ovvero perdita di sangue, in effeti questo fungo sezionato da fresco sembra che sanguini. Non ti stupire più di tanto, pensa che il Camarophyllus virgineus = Hygrocybe virginea, funghetto tutto bianco che a volte si macchia di rosa-rosso alla base del gambo, secondo alcuni autori deve il suo nome al fatto che è bianco candido = colore delle vergini, secondo altri è dovuto all'arrossamento (non sempre evidente) e che è riferito a quando una vergine veniva guardata con insistenza, questa arrossiva per il disagio (questo in tempi remoti, oggi le ragazze quanto mai arrossiscono !). Un caro saluto, Ennio.
  7. Un caloroso GRAZIE a tutti i radunisti per le bellissime immagini; ci avete fatto assaporare anche a noi (che stiamo crepando di caldo) le bellezze delle mitiche Dolomiti, un caro saluto, Ennio.
  8. Direi a questo punto che possa essere una forma xanthoide del Cantharellus lutescens,che pero' io non conosco il nome. Ciao Claudio Bravo Claudio, hai vinto la settimana in montagna! Si tratta effettivamente di una forma "schizocroica" del Cantharellus lutescens da alcuni autori definito come C. lutescens forma lutescens, in questi casi particolari manca completamente la tonalità brunastra del cappello e il fungo si presenta giallo vivo in ogni parte. Contrariamente alla norma, questa raccolta è stata effettuata in bosco di latifoglia misto con prevalenza di castagno e faggio, agosto 2002, Comune di Montemonaco (AP) m. 850 slm. Un caro saluto e un bravo anche a tutti gli altri intervenuti, Ennio.
  9. E bravi amici miei, mentre nelle Marche ci arrostiamo per il gran caldo e l'aridità, e di conseguenza nessun fungo, voi vi divertite insensibili al nostro "dolore", ma ...... prima o poi ci rifaremo!. Un caro saluto a tutta l'allegra compagnia, Ennio. P.S. Dolomiti zona di M. di Campiglio ?
  10. Ciao Oliviero, visti così penserei a degli Ascomyceti, forse del Genere Anthracobia, ma la cosa migliore è passare la palla a chi ne sa molto di più: Artù questo è lavoro per te! Ennio.
  11. Ciao Rossano, finalmente ti rifai vivo, mi fà piacere rileggerti, e...... hai ragione, troppo ovvio, un caro saluto anche a Maurizia, Ennio.
  12. esatto Oliviero !, dovevi "sacrificarti" e assaggiarne un pezzetto, se era piccante sarebbe stato H. peckii, se invece era dolciastro sarebbe stato H. ferrugineum, habitat comune. Comunque grazie per i tuoi interventi che servono a tutti per ampliare le rispettive conoscenze, ciao Ennio.
  13. Ciao Oliviero, determinazione esatta ma anche facile per i caratteri specifici molto marcati e costanti: cappello sempre con piccolo umbone, cuticola marrone vellutata e rugosetta, gambo concolore e anch'esso vellutato, lamelle bianche e prolungantesi all'inserzione con il gambo, latice mite prima bianco poi lentamente rosa-mattone, crescita esclusiva in peccete alpine. Il riconoscimento è facilitato dal netto contrasto tra il bianco delle lamelle e il marrone di tutto il carpoforo, si potrebbe confondere con il L. picinus che cresce negli stessi ambienti ma che differisce per avere le lamelle color ocra e adnate, e il latice acre-amarognolo. Allego per ulteriore conferma, una dia di una raccolta fatta a Ravascletto (UD) in agosto 2004.
  14. Ciao Masimo, si scrive tubaeformis, comunque sei andato abbastanza vicino ma non è lui; come dicono i conduttori dei quiz televisivi ....... ritenti, sarà più fortunato la prossima volta. ciao Ennio.
  15. Cari amici di APB, momentaneamente sembra che questa sezione è ferma all'intervento di Gaspy (spero non vi abbia traumatizzato), allora tanto per giocare e per tenere in allenamento quanti non sono ancora partiti per le ferie, ecco un'immagine di una fruttificazione con habitus un pò anomalo, relativa ad una specie alquanto comune in tarda estate-autunno nei boschi di aghifoglia. Al primo che ci prende, una settimana di ferie gratis in montagna (paga il Presidente), a risentirci, Ennio.
  16. per finre questa 1^ parte sugli Agaricus e per non farvi "soffrire" troppo, ecco un prospetto semplificato delle Sezioni, sempre seguendo in gran parte la sistematica del Cappelli.
  17. ... e un'altra del Gruppo delle Flavescentes: Agaricus urinascens
  18. ecco come campione, una specie del Gruppo Rubescentes: Agaricus benesii
  19. Ciao a tutti gli abbonati della rassegna (anche agli altri amici) che va sempre avanti a rilento a causa del caldo che fa soffrire anche il mio computer.
  20. Ciao Patrizio, la foto non è bella come le tue, ma le rondini sono "giuste", complimenti per la bellissima carrellata fotografica, un caro saluto, Ennio.
  21. Ciao Stefano, penso proprio che sia lui; se l'avessi raccolto maturo avrebbe avuto questo aspetto, l'odore e la compattezza della carne da te descritti concordano con questa ipotesi. Viene anche chiamato volgarmente "fungo patata" per il crescere a lungo semi-ipogeo, buonissimo fungo commestibile, sopratutto conservato sott'olio. un caro saluto, Ennio.
  22. foto 4: fungo sezionato per evidenziare un eventuale viraggio della carne.
  23. foto 3: particolare dell'anello (in questo caso trattandosi di un Agaricus è molto importante).
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