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Ennio

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  1. Ciao Giorgio, grazie per queste belle immagini ormai estive: mi hai piacevolmente anticipato il soggiorno di fine agosto a Predazzo. In bocca al lupo, un caro saluto, Ennio.
  2. Ciao Carletto, se non fosse per il colore bianco delle lamelle e l'assenza di odore di crostacei (da te non segnalato), avrei giurato fosse una R. faginea; anche l'imbrunimento della cuticola del gambo lo farebbe pensare, ma come detto più volte, tramite il monitor e le informazione allegate non sempre si riesce a fare una corretta determinazione, almeno che uno tenti ...... Ennio. ti allego una immagine di R. faginea in una delle varie tonalità di colore
  3. Intanto che arrivano le foto di Remo, approfitto per farti i complimenti per questo giro veramente impegnantivo ma di una bellezza notevole e in un ambiente quasi incontaminato, ci risentiamo per il Ceppo, nel frattempo mi sono dedicato un poco a Loril e i suoi amici, un caro saluto, Ennio.
  4. Ciao Lalluvic, hanno già detto giustamente Salvo e Nico, si tratta di Boletus calopus; aggiungo che il colore rosso del gambo, tende a svanire in vecchiaia o dopo alcune ore dalla raccolta, Ennio.
  5. Ciao Marco, dalle foto, e considerando sopratutto la punteggiatura rossa alla base del gambo (in sezione) sarei più propenso per Xerocomus rubellus , anche se con un viraggio un pò troppo esagerato, Ennio.
  6. ... suvvia!, basta con tutti questi complimenti, se no chi lo ferma più!...... e dopo voi che fate?, eh bravo Angelo, Ennio.
  7. Ciao Paolo, comfermo Amanita spissa (Fries) Kummer e rilancio con un mio ritrovamento dell'agosto 2000 in abaetaia mista a Ravascletto (UD). Continua così che pian piano diventerai un bravo micologo, appassianato non solo di porcini. Con affetto, Ennio.
  8. Condizioni di partecipazione: Alloggiamento in capienti bungalow a 2 o 4 posti letto (letto matrimoniale non divisibile + 1 letto a castello + divano letto) tutti con bagno autonomo, completi di biancheria. Quote: pensione completa in camera doppia bevande incluse, € 50 a persona al giorno, camera singola € 55 giorno. www.campingvettore.it In alternativa o ad esaurimento posti in bungalow, presso pensione “Villa Emma” B & B (a piedi sono m. 350 circa dal camping), solo pernottamento e prima colazione in camera doppia o singola con bagno, € 25 o 30 € a persona. www.villaemmabandb.it Singolo pasto (bevande incluse) da consumare presso il ristorante del camping: € 15,00 Prenotazioni per le due sistemazioni al n. 0736-807007 entro il 15 giugno 2007 Le condizioni sono valide dalla cena del giovedì fino al pranzo della domenica, anche per singoli giorni. La sede logistica e dei lavori, sarà presso il villaggio turistico “ Camping Vettore” situato nella parte più alta del paese, all’interno ci sarà il posto per i microscopi, mentre in una ampia veranda coperta all’esterno, si potranno esporre i funghi raccolti (volendo ci si può anche studiare). Le relazioni e proiezioni invece si terranno nel paese, di fronte alla casa del parco (distante 400 m. ). La zona del Convegno, situata alle pendici del monte Vettore, ricade interamente nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, comprende habitat molto ricchi ed idonei per la ricerca funghi: pascoli montani d’alta quota (da 1200 a 2300 m. slm), faggete, cerrete, castagneti, pinete e abetaie miste. Tutti gli itinerari sono nei dintorni, facilmente raggiungibili in pochi minuti d’auto o partendo a piedi dallo stesso camping. Come gli altri anni, si può partecipare anche parzialmente al Convegno, siete pregati però di prenotare per tempo, sia per i pernottamenti che per i soli pasti, grazie. Avremo il piacere di avere con noi come esperto ufficiale, il Dottor Alberto Cappelli di Saronno (VA), massima autorità italiana del Genere Agaricus, autore del libro Agaricus della serie “Fungi Europaei”. Per arrivare a Balzo, sede del convegno, uscire al casello autostradale di San Benedetto del Tronto-Ascoli Piceno, immettersi sulla superstrada Ascoli-mare in direzione Ascoli-Roma, oltrepassata la città di Ascoli, proseguire lungo la S.S. Salaria, sempre in direzione Roma. Dopo circa 8 km dall’ultima uscita per Ascoli città, prendere il bivio per Roccafluvione, oltrepassato questo paesino, proseguire seguendo le indicazioni Uscerno e poi Montegallo (attenzione ai soli ultimi 12 km; la strada è un pò stretta e piena di curve). Si ricorda a quanti vogliano presentare una relazione, a carattere micologico, botanico o naturalistico, di comunicarne in anticipo il titolo al Responsabile Scientifico dott. Roberto Para (ogni relazione deve essere contenuta entro i 20 minuti), saranno a disposizione in luogo un videoproiettore e un proiettore per dia. Per quanto concerne lo svolgimento dei lavori sarà fatto riferimento al vigente Regolamento delle attività scientifiche. I Presidenti e membri del Comitato Scientifico sono pregati di dare il massimo risalto all’evento invitando tutti i propri associati ad una partecipazione attiva. Per ulteriori informazioni: Baldassarre Capriotti 0736-8890537 - 347-3630341 e-mail baldovico@libero.it Ennio Carassai 0733-234966 - 338-1478775 e-mail enniocarassai@tin.it
  9. C.A.M.M. Coordinamento Associazioni Micologiche delle Marche 10° CONVEGNO MICOLOGICO REGIONALE 21 – 24 Giugno 2007 In collaborazione con il Comune di Montegallo (AP) e la Comunità Montana del Tronto Sede dei lavori : VILLAGGIO CAMPING “MONTE VETTORE” BALZO DI MONTEGALLO (AP) Organizzazione tecnico-logistica: Gruppo Micologico Arcobaleno di Pagliare del Tronto (AP) attività aperta a tutti i soci delle Associazioni aderenti PROGRAMMA GIOVEDI 21 GIUGNO ore 18,00-20,00: arrivi del Comitato Scientifico e dei primi partecipanti. ore 20,30: cena, presentazione itinerari e illustrazione programma. VENERDI 22 GIUGNO ore 09.00 Escursioni in gruppi per il reperimento materiale di studio in vari habitat, accompagnati da guide locali. 14.30 Studio e determinazione materiale raccolto 18.00 Revisione e discussione delle specie raccolte 19,30 Inaugurazione ufficiale del convegno con autorità locali 21.30 Relazioni e comunicazioni micologiche SABATO 23 GIUGNO ore 09.00 Escursioni in gruppi per il reperimento materiale di studio 14.30 Studio e determinazione materiale raccolto 18,30 Revisione e discussione delle specie raccolte 21,30 Relazioni e comunicazioni micologiche DOMENICA 24 GIUGNO dalle 09.00 Escursioni, visite e turismo. PARTECIPERA’ COME ESPERTO UFFICIALE IL Dott. ALBERTO CAPPELLI DI SARONNO (VA), “MAGGIORE MICOLOGO ITALIANO DEL GENERE AGARICUS”
  10. Dai Luciano, per i funghi non ti preoccupare, ci rifaremo al prossimo week-end al monte Amiata, Ennio. P.S. basta che ti portii libri per le determinazioni.
  11. Ciao a tutti gli amici, approfitto per una risposta collettiva (anche perchè non so come fare a riportare assieme i singoli interventi), allora comincio in ordine di risposte. 1) Trio e Repandum (Stefano): forse è una combinazione, ma dalle mie parti lo trovo spesso assieme agli altri porcini. 2) Pedroso (Pasquale): si trova sovente anche dentro le ceppaie, ma non è una regola fissa, invece sembra che i carpofori cresciuti in questi micro-habitat siano meno amari; lo posso confermare per mia esperienza personale, anche se non so quanto possa fare testo. 3) Daiano (Giorgio) e Freccia62 (Loris): tra B. calopus e T. felleus, il più amaro è senzaltro il felleus, anche perchè l'amaro del B. calopus si attenua leggermente con la cottura, mentre persiste nel felleus. 4) Rusticolo (Marco): ho scritto appositamnte " secondo alcuni autori" perchè nella valutazione organolettica, i pareri sono molto soggettivi. 5) Memo (Alberto): infatti, da giovanissimo è abbastanza difficile la corretta identificazione.
  12. Ciao Tom71, penso si tratta di Phallus impudicus, ecco come sarebbe diventato a maturità e sopratutto avrebbe emanato un odore cadaverico molto repellente. Per gli altri funghetti anch'io penso siano delle Psathyrella, probabilmente P. candolleana ? Ennio.
  13. 2b) Tylopilus felleus, raccolta marchigiana dentro una ceppaia di castagno secolare, luglio 2004, Faete (AP) monti della Laga. Questo sarebbe, secondo alcuni autori, Tylopilus felleus var. alutarius.
  14. 2a) Tylopilus felleus in abetaia del Trentino, agosto 2002, si nota il reticolo molto marcato e il colore rosato dei pori e tubuli.
  15. Seconda specie: Tylopilus felleus (Bull.: Fr.) Karsten, nome volgare porcino o boleto del fiele. Questa specie condivide habitat e periodo di crescita con il B. aestivalis; anche se somigliante, si può distinguere facilmente (se si osservano bene i caratteri morfologici), sopratutto queste 3 cose: a) tubuli e pori bianchi, a maturità assumono una colorazione rosata. gambo provvisto di un evidente reticolo generalmente molto in rilievo di colore brunastro, a maglie allungate, grossolane e poligonali. c) carne bianca immutabile, ma molto amara già dopo un breve assaggio. N.B. a volte nei castagneti, questa specie predilige crescere all'interno delle vecchie ceppaie di piante secolari, al nord si trova facilmente sia in faggeta che in abetaia. Alcuni autori descrivono una varieta "alutarius" per l'appunto crescente all'interno di queste ceppaie e che sembrerebbe essere poco o niente amara. Specie quindi non tossica, ma solamente immangiabile per la sua amarezza.
  16. 1a) Boletus aestivalis 2, raccolta in bosco di faggio con qualche castagno.
  17. Ciao a tutti gli "abbonati" visto che fra poco entreremo nel pieno della fruttificazione dei porcini, voglio solo ricordare ai tantissimi amici "porcinari" di stare attenti a questa somiglianza. Non è assolutamente pericolosa, ma se mettete a cuocere anche un solo funghetto della 2^ specie seguente, sarete costretti a buttar via un'intera padellata di buoni porcini. 1) Boletus aestivalis Paulet: Fr. ex B. reticulatus, nome volgare porcino d'estate. E' una specie penso tra le più conosciute e ricercate già dall'inizio estate, il cappello presenta una cuticola quasi vellutata di colore variabile dal nocciola chiaro fino al bruno-rossiccio, che a volte (con tempo secco e ventoso) si screpola notevolmente. Tubuli e pori prima bianchi poi gialli e infine verdi per la maturazione delle spore. Gambo ora panciuto ora slanciato, marrone e ricoperto quasi totalmente da un fine reticolo più chiaro. Carne bianca immutabile, con odore gradevole e sapore dolciastro, purtroppo presto invava dalle larve (sopratutto nelle fruttificazioni estive in quanto siamo nel pieno del periodo riproduttivo di molti insetti). Cresce sotto latifoglia, specie castagno, faggio e cerro; secondo alcuni autori quelli sotto faggio sono più sodi e buoni ?. allego 2 sole foto di raccolte estive dei monti Sibillini, la prima è in castagneto puro..
  18. certamente il Genere è Melanoleuca, la specie forse subalpina oppure substrictipes; condividono lo stesso habitat e stesso periodo di crescita. ciao Ennio.
  19. E bravo Arturo, mentre noi pistacoppi marchigiani siamo al freno per mancanza di materia prima, tu te la spassi alla grande in uno dei posti più belli per i funghi. Sono stato anch'io diverse volte in Sila, la foresta della Fossiata è semplicemente fantastica, idem la zona di Camigliatello; assomigliano ai grandi boschi trentini, un caro saluto a te e famiglia e a tuti gli amici calabresi (alcuni ho avuto il piacere di conoscere di persona). Ennio. P.S. ma quella Lycogala sembra abbia un aspetto da Tubifera ferruginosa.
  20. ciao Scoiattolo, nelle foto dei carpofori sezionati, vedendo la parte basale del gambo, mi sembra di notare la classica punteggiatura di Redeuilh che mi sembra sia una caratteristica propria del X. rubellus, non ci mettrei la mano sul fuoco, ma sono ancora dell'idea che sia lui, un caro saluto, Ennio.
  21. Ciao Michele, mi fa molto piacere constatare che inizi a "spaziare" oltre i porcini; per quanto riguarda il tuo fungo non dovremo essere lontani da Xerocomus rubellus (fungo molto variabile di colore) da rosso ciliegia tipico, fino ad ocraceo-olivaceo. Sezionato, la carne si presenta giallina, ma alla base del gambo si nota molto spesso una fine punteggiatura rossa (lente). Un caro saluto, Ennio.
  22. Ciao Ciarly1, penso che si possa ragionevolmente dire che è una Macrolepiota procera giovane. All'inizio il carpoforo ha il cappello più piccolo del diametro basale del gambo e la cuticola non si presenta ancora fessurata in scaglie e areole in quanto il velo generale che ricopre il fungo nei primi stadi di vita ancora non si è lacerato, cosa questa che accadrà in seguito durante l'accrescimento del carpoforo. un cordiale saluto, Ennio.
  23. ed ecco i miei primi amici preferiti del 2007: Agaricus urinascens = A. alberti = A. macrosporus, raccolti sulle pendici dl pian grande a m. 1400 slm , già screpolati dal forte vento freddo e asciutto di tramontana (unico ritrovamento).
  24. il pian grande e Castelluccio scendendo da Forca di Presta.
  25. m. Vettore, scoglio dell'aquila e campi di rapacciolo nella valle Santa
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