Ennio

2) Pleurotus nebrodensis

Ciao Aldo, complimenti per questa bella escursione e grazie per la dedica. Contraccambio inserendo due foto fatte durante un mio soggiorno in Sicilia, la raccolta proviene dai monti Nebrodi ed è stata effettuata da alcuni miei amici dell'Università di Catania. NB: le foto le ho potute fare solo il giorno dopo e non sono in habitat. Un affettuoso saluto, Ennio. 1)

semplicemente bellissime, sinceri complimenti, Ennio.

ciao Luciano, in fondo non c'è niente di particolarmente strano nella evoluzione micologica basti pensare nel campo della medicina; quanti progressi fatti negli ultimi anni e quanti corsi di aggiornamento devono fare i vari specialisti per poter stare al passo con le nuove scoperte! certo per noi micologi dilettanti o semplici appassionati, il discorso è un po' pesante, ma questo è il prezzo se uno vuole seguire i tempi, ciao e grazie ancora per i funghi di ieri sera, Ennio.

Ciao Vincenzo, la fretta porta a commettere errori, si credo che tu abbia ragione, per essere Amanita ceciliae ha un anello troppo conformato (in effetti in questa specie l'anello si dissolve subito), ragionando meglio: foto 14-15: quasi certamente Amanita eliae foto 11-13: non saprei di preciso in quanto per A. eliae mi sembrano esemplari troppo massicci e poi non si vede bene la base del gambo, quindi (per me) Amanita sp. un salutone, Ennio.

ciao a tutti, l'amico che aspettava Loril sono io, ed ecco che la bellissima raccolta da lui effettuata nel pomeriggio (Agaricus osecanus, + A. benesii, e Calocybe gambosa) si è "trasferita" per miracolo a casa Carassai: che vordì l'amici, ehh!!! un salutone da Luciano e Emanuaela, Ennio e Ivana.

ciao Stefano, innanzitutto ti ringrazio per il tuo pensiero, poi sebbene ancora un po' frebbicitante per una forma influenzale, mentre sto aspettando Loril che per telefono mi ha avvisato della sua visita (con relativo cesto di Agaricus), nell'attesa ho aperto il pc e così rispondo velocemente al tuo post. Tenete sempre presente che si tratta di determinazioni fatte su sole foto, suscettibili quindi di possibili errori. Ecco di seguito le mie ipotesi, foto per foto in ordine numerico: 1-2: ok per Paxillus involutus, fungo velenoso 3: ok per Hypholoma fascicularare (ma presente quasi tutto l'anno sulle ceppaie e tronchi morti 4: se i pori viravano al blù è lui, altrimenti un possibile leccinum sp. 5-6: ok per Amanita rubescens 7-8: ci vedo meglio Amanita fulva 9-10 ok per Amanita verna, mortale 11-13: Amanita ceciliae = A. inaurata 14-15: mi sembra sempre lei ma esemplari più vecchi 16: probabile Pluteus cervinus 17: mi sembra Gymnosporangium tremelloides (normalmente è parassita del ginepro) 18-19 Tubaria sp. 20: boh? 21: indecifrabile (si vedono molto male i caratteri macro) 22: fungo moolto velenoso, riservato ai veri esperti per indagini bio-culinarie, ciao a tutti, Ennio.

ciao Stefano, bisogna sempre tener presente che la Micologia è una disciplina "relativamente recente" in quanto i funghi vengono studiati seriamente e tecnicamente solo da un paio di secoli, in sostanza in campo micologico le ricerche si stanno evolvendo ogni giorno di più, arrivando fino alle ormai consuete indagini bio-molecolari, cosa impensabile fino a pochi anni fa. Questi nuovi e più specifici studi filogentici uniti al maggiore interscambio di conoscenze specifiche, grazie agli attuali mezzi informatici e la possibilità di confrontare e analizzare raccolte "tipo" conservate nei numerosi erbari internazionali, fanno sì che si giunga spesso ad una nuova collocazione di specie o Generi che in passato avevano una posizione sistematica differente da quella attuale. Uno dei casi più frequenti è quello di scoprire per esempio che una certa specie "x" scoperta nel 1880 era già stata pubblicata in precedenza magari nel 1875 con il nome "Y" e quindi risulta prioritario il nome dato dal 1° scopritore. A volte comunque è vero che a seguito delle differenti "scuole di pensiero" si arrivi a dare un nome diverso alla stessa specie e qui la faccenda si incasina non poco. Per ultimo c'è anche qualche caso (raro) in cui in effetti qualche autore pur di essere ricordato negli annali micologici, cerchi di "inventarsi" nuovi nomi. Speriamo che con l'uso sempre più diffuso delle indagini bio-molecolari, si possa finalmente mettere un po' di ordine nel mondo dei nostri amati funghi, un salutone, Ennio.

Ciao Celliner, si hai visto giusto, si tratta di Leccinum lepidum, ora Leccinellum lepidum, Ennio.

ciao Andrea, come sai ormai non mi occupo più della organizzazione delle attività della mia Associazione, passerò il messaggio all'attuale Presidente Rossano, grazie, Ennio.

.... evvai Maurizietto!! ormai i Presidenti hanno la precedenza anche nel trovare i primi Boleti (sennò che Presidenti sarebbero, ehh!) mi ha fatto molto piacere scorrere questo tuo post, spero di vederne altri, magari con qualche Agaricus con contorno di fungacci!! un abbraccio, Ennio.

bella Andrè, ma sarà la stessa volpe che staziona sempre nei pressi di Forca Canapine e i Pantani di Accumoli ? un salutone, Ennio.

... e dagliela Lucià, mò veramente chi te ferma più, me sà che quest'anno non farai trovà più nemmeno un porcino agli altri de Mateleca, ehh! beato te che sei in pensione, ma attentu, se Renzi mette nà tassa sulle raccorda de li porcini, come te mitti??? ehh! un abbraccio, Ennio e Ivana.

...ed eccoci tutti e tre; escursione tranquilla, tutta in leggerissima salita tra i prati, facendo solo qualche centinaio di metri da dove lasciata l'auto: ormai per me è finito il tempo delle grandi escursioni di 10 ore in alta quota, ma mi accontento anche così: tornare nei prati in montagna è come rivivere un'altra volta, in bocca al lupo per le vostre uscite e mi raccomando .... i fungacci!! Ennio.

... è vero!! qualche giorno fa gli amici Carlo e Rodolfo, mi hanno portato a fare due passi nella "valletta di Ivana", Rodolfo ha scoperto una nuova fungaia: un premio per il suo accompagnamento! ciao a tutti, Ennio.

..addio, è finta: so arrivati i galletti, poi toccherà ai porcini e .... allora chi studierà più???! ehh! buona domenica a tutti, Ennio.

caro amico mio, spesso la fortuna premia il coraggio e la perseveranza!! sono contento per voi e anche per me (perché sono sicuro che una parte del bottino prenderà la strada di casa mia, ehh!), Ennio

.... e forse vi sembrerà strano, ma oggi 7 maggio 2014, abbiamo trovato un gruppetto di Clitocybe nebularis che forse avevano il calendario nella pagine di novembre, ehh!! E' proprio vero: i funghi crescono quando vogliono loro, specialmente in questa strana stagione primaverile, un salutone, Ennio.

Agaricus arvensis 3

Agaricus arvensis 2

ciao a tutti, nella odierna breve escursione in uno dei soliti parchi della ville private vicino alla città, oltre a questi Agaricus, volete vedere cosa abbiamo trovato? Agaricus arvensis 1

Ciao Marino, praticamente hai elencato tutte le caratteristiche utili da osservare attentamente per poter riconoscere un fungo appartenente al Genere Agaricus: aggiungo che sono funghi saprofiti (si nutrono decomponendo e trasformando la sostanza organica morta) crescenti sia nei boschi di latifoglie che di conifere o misti che nei prati, dal livello del mare fino a 2000 m. Nei prati sono facilmente individuabili cercando nei "cerchi delle streghe" ossia le caratteristiche fungaie ove l'erba sovrastante è più verde e rigogliosa grazie all'azione biochimica realizzata dal micelio fungino. Ennio. PS: quanto scritto, chiaramente vale solo per coloro che possiedono un minimo di conoscenze micologiche di base.

... e per quanto riguarda le misure io lo ripetevo ad ogni lezione dei corsi di micologia: lasciateli crescere e vedrete che possono arrivare anche a 15-20 cm, ma pochi purtroppo si attengono alle disposizioni di legge (misura minima 4 cm). buon 1° maggio a tutti, Ennio.

bravo Roberto! bellissimo post per tutte le stagioni, sinceri complimenti, Ennio.

grazie Aldo per i bei giri che ci fai condividere assieme, Ennio.