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Ennio

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  1. Ciao a tutti fra poco ricominceremo le attività per il corrente anno dopo la consueta pausa invernale, ma non è che nel frattempo siamo stati fermi, ehh!. Il Gruppo di studio ne ha approfittato per effettuare le indagini microscopiche delle exiccata delle raccolte estive e per aggiornare l'archivio-studio, anche questo è un lavoro che richiede grande pazienza e costanza ma molto utile. Ennio.
  2. intanto approfitto per ringraziare tutti gli amici che sono intervenuti in questo post "provocatorio" e gli oltre mille (1100) visitatori; chi può seguiti pure a integrare con le foto delle proprie uscitine invernali, in attesa di quelle primaverili. un salutone a tutti, Ennio.
  3. ariciao a tutti, questa è la situazione delle ore 16, x Luciano: già qualche anno fa una slavina mi ha "fresato" le mie fungaie di spugnoli nella valle santa, la slavina di oggi avrà sen'altro "rasato" alcune fungaie di Agaricus crocodilinus in alta quota, ma questa è la natura, ehh! Ennio.
  4. ... e questa è la foto più recente delle ore 11.
  5. Ciao a tutti, come ogni giorno, vado sul sito di Meteoappennino.it per vedere la situazione neve nei miei Sibillini, questa mattina dalla foto delle ore 10 si vede una grossa slavina che si è staccata dalla cresta sommitale del versante ovest del M. Vettore (quello di fronte a Castelluccio, per capirci), si può notare la fascia scura sulla sinistra dello scoglio dell'aquila. Sicuramente la causa sono le alte temperature anomale di questi ultimi giorni (in città ora siamo a 22° con forte vento da sud-ovest, a Castelluccio paese M. 1450 siamo sui 10°: incredibile! Che invernata pazza. ehh!!! Ennio.
  6. no Lucià, se era in pineta: Strobilurus tenacellus o S. stephanocystis, asseconda se carne amara o dolce, ciao, Ennio.
  7. Ciao Luciano, anche se "malridotti" anch'io ci vedo Hypholoma sublateritium, Ennio.
  8. 2) Helvella leucomelaena sotto pino domestico e cedro.
  9. ... e ieri pomeriggio, durante una passeggiatina in un parco di una villa privata, ecco un Ascomycete che cresce da fine inverno a tutta primavera: Helvella leucomelaena = Paxina leucomelas, solo due esemplari a riconferma che, funghi (almeno nella mia zona) non se ne trovano: riconfermo l'ipotesi di troppa acqua!.
  10. ciao Andrea, gli esemplari sono molto giovani e ancora non hanno sviluppato appieno tutti i caratteri macroscopici, la colorazione di questi esemplari e le granulosità che si notano sul cappello e gambo sarebbero molto più consone a Tubaria furfuracea, ma l'habitat di crescita (su resti legnosi) e il periodo vertono a favore di Tubaria hiemalis, prettamente invernale (inde nomen). Comunque in questa "matta" stagione non mi meraviglierei se fosse T. furfuracea, certo l'esame micro avrebbe chiarito il dubbio, a risentirci, Ennio. PS: allego una foto di un mio recente ritrovamento di T. hiemalis.
  11. Ennio

    Monti e mare

    bella Aldo, vedo che sei sempre in movimento, ehh! un salutone, Ennio.
  12. bene o male, Google o libri di funghi (che era meglio) un nome l'abbiamo trovato a questo funghetto che il Micologo siciliano Giuseppe Inzenga nel 1869 dedicò al musicista catanese Vincenzo Bellini, ai prossimi funghi, Ennio.
  13. grazie Roberto, però sul nome del musicista che a che fare con questo fungo, nessuno si sbilancia ? Ennio.
  14. ciao Roberto, non vorrei sbagliarmi ma mi sembra un giovane Suillus "musicista" ... Ennio. PS: dove e quando l'hai trovato?
  15. ciao a tutti, vi ricordate della proposta fatta qualche giorno fa (post del 30 gennaio) di abbandonare poltrona e ciabatte e uscire a fare due veloci foto nei vostri paraggi?, qualcuno ha già risposto, ma tanti altri ancora poltriscono. Forza e coraggio! i fungacci invernali delle vostre città vi aspettano! Ennio.
  16. 7) chiudo questa piccola carrellata con uno scorcio del parco, un salutone a tutti, Ennio.
  17. 6) ... e queste sono spore mature fuoriuscite dall'asco
  18. 6) Sarcoscypha coccinea, asco con spore x 1000 in melzer (reattivo a base di iodio)
  19. 5) questa specie già ve l'ho fatta vedere anche qualche giorno fa, ma è talmente bella che vale la pena di ripresentarvela; nella lettiera di foglie di leccio si fa notare subito per il suo colore rosso scarlatto, sempre attaccata a rametti di leccio seminterrati: Sarcoscypha coccinea.
  20. 4) Sui tronchi a terra di quercus, è molto facile reperire questo Pluteus cervinus, uno dei più comuni funghi del suo genere, come indica il nome della specie "cervinus" il cappello ha tonalità che ricorderebbero il colore del manto dei cervi, è un fungo di medie dimensioni con sporata rosa salmone a maturità e carne con odore terroso-rafanoide, non commestibile.
  21. 3) altro piccolo fungo, questa volta due caratteri macro aiutano molto nella sua determinazione, si tratta di Lactarius decipiens dal latice acre, biancastro che vira subito al giallo vivo se messo su un vetrino o su carta bianca, mentre se lasciato nelle lamelle non cambia colore, inoltre la carne ha un netto odore di "Pelargonium", simile alle foglie dei comuni gerani ornamentali che tutti abbiamo nei nostri balconi di casa.
  22. ciao a tutti, come autore di questa proposta mi sembra corretto che anch'io contribuisca con qualche mia raccolta di questi giorni. I posti sono sempre i soliti: boschetti delle ville private intorno alla città composti da varie essenze arboree, in prevalenza lecci, cedri, pini, cipressi, cerri, ecc. con ricco sottobosco cespuglioso misto. Questi sono i ritrovamenti di ieri, sempre poche specie nonostante le piogge insistenti, ma forse è proprio questa la causa di questa carenza: il terreno è troppo saturo di acqua e i miceli in questo momento sono in una fase "asfittica". 1) inizio subito con un piccolo Hebeloma che ho fotografato solo a casa in quanto nel parco si era fatto "notte": H. ochroalbidum con le lamelle che secernono delle goccioline oleose che poi divengono brunastre man mano che vi si appiccicano le spore, solamente che nel bosco con la lente le goccioline si vedevano, nelle foto fatte a casa dopo 24 ore, sono pressoché scomparse.
  23. ciao Aldo, rispondo con piacere anche a questa. foto n. 55: c'è poca definizione, da quello che posso osservare credo che siano dei Gymnopilus (forse G. penetrans), se il legno era pino. foto n. 56: sicuramente è una Russula, ma per la specie occorrono dati macro (sapore, odore, colore sporata, ecc), vista così si potrebbe ipotizzare R. xerampelina, ma solo ipotesi virtuale. foto n. 57: forse Lactarius sp. hai notato se usciva del latice dalle lamelle o alla sezione? a risentirci, Ennio.
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