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4) sotto i pini domestici una delle tante "morette" che riesce quasi sempre a "svernare", Tricholoma scalpturatum che si macchia di giallo in vecchia.
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3) quest'altro Lactarius invece è molto meno frequente del primo, si tratta di Lactarius fulvissimus, latice bianco, normalmente è di un color rosso-arancione brillantissimo, ma dopo la neve e l'acqua dei giorni scorsi è diventato scuro.
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2) anche questo Lactarius atlanticus, tipico del leccio è stato presente all'appello, ehh!, latice scarso, sieroso acquoso, opalescente.
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ciao a tutti, questo pomeriggio breve escursione in uno dei soliti parchi delle ville private nei dintorni della città accompagnato da un mio socio (Marziano) che gli amici "pistacoppi marchigiani" conoscono. Nonostante la tanta acqua degli ultimi tempi, di funghi c'è ne sono pochissimi ma quei pochi ve li faccio vedere con piacere e con un finale di fuoco, ehh!. 1) la sempre presente Lepista sordida.
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ciao Artù, mi piace molto il Tricholoma caligatum, sono anni che spero di fargli delle belle foto, ma da me si è fatto alquanto raro, un salutone a tutti i salentini, comunque prima della neve anch'io ho fatto appena in tempo a fotografare questo Hericium clathroides che fruttifica sullo stesso tronco da 4 anni Ennio. PS: è arrivato il bonifico ?
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Ciao Lucià, anch'io temevo questo evento, per fortuna qui a Macerata il manto nevoso non ha superato i 10 cm nei punti più alti della città (da me solo 5-6) e adesso è tutta andata via senza far danni. purtroppo quando la neve arriva presto e le piante hanno ancora su le foglie i danni possono essere notevoli, ma questo fa parte della natura! Ennio.
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... ma se è così allora è semplice: basta raccogliere e osservare solo i rametti e non curarsi dei porcinazzi; ma non credo che sia possibile, ehh! buona nevicata a tutti, Ennio. PS: immagine di 1 ora fa.
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2) esemplari maturi al cui interno dei calicetti si vedono i peridioli che a loro volta contengono le spore e che verranno "proiettati" fuori dalle gocce di acqua piovana. Questi piccoli elementi grandi come un piccolo acino di lenticchia sono attaccati alla parete del calice con un "funicolo" elastico che viene troncato all'atto della espulsione del peridiolo, con questo cordoncino esso si ancora agli steli erbacei dei dintorni e qui può avvenire la dispersione delle spore all'aperto.
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ciao a tutti, non è che è raro, solo che bisogna cercarlo dove non fanno i porcini, ehh! ossia sui rametti semi sepolti dallo strato di foglie in boschi umidi, Vi metto due foto, va!! 1) esemplari ancora giovani, protetti da una sottile membrana bianca che si lacera a maturità per permettere la fuoriuscita dei peridioli.
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ciao Mario, comunque è bello poter essere felici anche solo per un po' di funghi, un affettuoso saluto, Ennio.
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ciao kappa, come Rugosomyces carneus ci vedo meglio questi esemplari, rimango dell'opinione che i funghi posati da Jhonni3 siano delle Lepista, un salutone, Ennio.
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.... a Lucià famme capì: meravigliati più di tanto nel sensu che te considerano un po' mattu?, ehh! da lunedì molto freddo e tanta neve anche a bassa quota: per quest'anno in montagna è finita, se ne riparlerà a maggio per i primi spugnoli ma comunque ve sete divertiti abbastanza, no?? ora adè ora de studià, sci, ho ditto vè, è proprio ora de studià, ehh! Ennio.
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...... un vecchio detto delle nostre parti recita cosi: "se nonè matti noncè li piglia" riferito chiaramente alle persone che sono andate fuori di testa, ossia MATTE e che venivano ospitate nei manicomi. Un "matto" già lo conoscevano bene da tanto tempo, e ora si è aggiunto anche Mario!!, che vurdì sta in penziò, ehh! bando agli scherzi: il vostro coraggio è stato ben ripagato, Ennio.
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ciao johnni3, su questo nome forse ti potranno dire meglio gli amici laziali, per noi nelle Marche il fungo di S. Giorgio è la Calocybe gambosa, Ennio.
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ciao Johnny3, innanzitutto un cordiale benvenuto nel forum APB, poi passando ai funghi da te postati servirebbe sapere qualche particolare in più, es. odore, se le lamelle si staccano facilmente dal cappello, com'era la base del gambo, ecc. Quando si inseriscono le foto dei funghi occorre fotografarli interi ma anche un esemplare sezionato a metà per poter osservare l'eventuale cambiamento di colore della carne, vabbè, sarà per le prossime volte. Comunque da quello che si può osservare dalle foto e tenendo conto dell'habitat di crescita, si potrebbe ipotizzare una Lepista, forse L. irina (in questo caso avresti dovuto sentire un buon profumo), a risentirci, Ennio.
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complimenti a Rossano per la sua instancabile passione ed a Angelo, uno dei miei "allievi" più diligenti e preparati; a lui è stato conferito l'incarico di Responsabile Scientifico della nostra Associazione dopo che io mi sono "messo a riposo", ehh! un salutone a tutti, Ennio. PS: ecco Angelo, in uno dei Convegni Scientifici a cui partecipavamo.
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Su tronco caduto di quercia
Ennio ha risposto a Gigix nella discussione Funghi da determinare e da riconoscere
Ciao Gigi, concordo con Serafino, si tratta di Hemipholiota populnea = Pholiota populnea = Pholiota destruens, la cui crescita è quasi esclusiva su pioppo sia vivo che morto, Ennio. -
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IV Mostra micologica e botanica Antichi Forni di Macerata
Ennio ha risposto a rossano nella discussione Segnalazioni eventi micologici e naturalistici
ciao e grazie a tutti gli intervenuti. Le mostre Micologiche non devono essere una pura e semplice esposizione di specie fungine, bensì una valida occasione per informare e illustrare ai visitatori l'utilità dei funghi per l'ecosistema naturale e inoltre per poter svolgere una azione didattica inerente la prevenzione tossicologica riguardo l'utilizzo ai fini alimentari dei funghi, Ennio. -
Ciao Leonardo, l'ipotesi di Rossano mi sembra valida, i caratteri morfologici ci sono quasi tutti per poter dire che si tratta di A. ceciliae, manca solo il colore grigiastro delle ornamentazioni lungo il gambo, ma trattandosi di esemplare giovane è probabile che ancora non abbiano preso questa tonalità, inoltre sarebbe stato necessario vedere la conformazione della volva che a maturità si riduce a cercini grigiastri alla base del gambo. Ennio.
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IV Mostra micologica e botanica Antichi Forni di Macerata
Ennio ha risposto a rossano nella discussione Segnalazioni eventi micologici e naturalistici
.. diciamo che tu ti sei "specializzato" nello studio del Genere Boletus, in particolare di queste 4 specie molto difficili da determinare: aestivalis, aereus, edulis, pinophilus, ehh! ma qualcuno che studia i porcinazzi c'è lo vole, no?? grazie ancora Rossano per l'ottima e proficua collaborazione, Ennio. PS: in allegato l'elenco delle specie esposte alla mostra. Macerata 2013 - 162.xls -
IV Mostra micologica e botanica Antichi Forni di Macerata
Ennio ha risposto a rossano nella discussione Segnalazioni eventi micologici e naturalistici
Volvariella surrecta su resti di grossi carpofori di Clitocybe nebularis, erano anni che non la rivedevo! e con questa vi saluto tutti, non sò se Rossano avrà altre foto Ennio. -
IV Mostra micologica e botanica Antichi Forni di Macerata
Ennio ha risposto a rossano nella discussione Segnalazioni eventi micologici e naturalistici
poi avevo iniziato a fare qualche croop delle specie più interessanti, ma sono andato a "sbattere" con il braccio in un grosso anello di ferro che sporgeva dal muro, per cui ho dovuto interrompere questo "servizio fotografico" e ritornare a casa per le cure del caso. Vi metto gli unici 2 croop: funghi a confronto. -
IV Mostra micologica e botanica Antichi Forni di Macerata
Ennio ha risposto a rossano nella discussione Segnalazioni eventi micologici e naturalistici
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IV Mostra micologica e botanica Antichi Forni di Macerata
Ennio ha risposto a rossano nella discussione Segnalazioni eventi micologici e naturalistici