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4) ecco una delle specie trovate: Lyophyllum hypoxanthum in fase di avanzata crescita. Per trovarli occorre tastare il terreno in quanto questa specie è quasi sempre semisepolta dallo strato di aghi.
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3)i miei due amici che mi hanno accompagnato nella ricerca, con loro ho condiviso moltissime escursioni nelle vette dei Sibillini!.
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2) micro habitat di crescita.
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Ciao a tutti, con l'aiuto di due amici, Segretario e Tesoriere della mia Associazione "Monti Sibillini" di cui ora sono ex Presidente (a riposo), questo pomeriggio ho fatto una facile escursione alla ricerca di funghi invernali: la 1^ dopo il rientro a casa, ehh!. Devo dire che di specie ne ho viste parecchie, anche perchè in quel posto non ci sono state gelate (siamo a 80 m. slm) e con un clima reso umido da un vicino canale, le fruttificazioni invernali si sono presentate puntuali. Peccato che una improvvisa pioggia ci ha fatto precipitosamente tornare all'auto, cosicchè ho potuto raccogliere e fotografare solo qualche specie che però ho il piacere di condividere con voi. Il luogo è un viale di Cuprexus sempervirens che porta a una Abbazia romanica e i funghi crescono ai bordi della strada sulla lettiera di aghi. 1) viale alberato
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è vero, ricordo tutto, anche tu l'hai fotografata per mio conto e ricordo anche che un altro pò "ruzzolavi" nella scarpata, ehh!, ricambio gli abbracci, Ennio.
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ciao Pat, e sapessi negli anni quanti quintali di funghi ho sparso nel giardino del condominio, ma di tutto è nato fuorchè le specie che vi avevo buttato, ehh!. Questo ad ulteriore riprova che i nostri amici nascono, crescono, dove, come e quando più piace a loro, un salutone, Ennio. PS: la Polyporacea grande te la dovresti ricordare in quanto durante una delle tue visite le la feci vedere.
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aggiungo una bellissima Clavariacea che alcuni soci mi hanno portato a vedere venendomi a trovare a Milano durante il mese di giugno e raccolta il giorno prima in un castagneto misto cerrro nella zona dei monti Sibillini. Clavaria zollingeri dal bellissimo colore rosa-violetto, credo sia una specie molto rara, almeno dalle mie zone, in tanti anni di ricerche è la prima volta che la vedo! Con questa vi saluto e vi ricordo che se uno vuole, i fungacci li può cercare e trovare dappertutto, ciao ciao, Ennio.
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foto 4) croop dei pori bianco-avorio e poligonali, da adulto i tuboli diverranno decorrenti sul gambo.
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foto 3) Polyporus squamosus, la base del gambo che si è rotta nel distacco dalla ceppaia fa presupporre la consistenza legnosa di questa parte del fungo.
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ciao a tutti, riprendo questo post che ho dovuto interrompere in quanto la mia "signora" mi ha richiamato all'ordine (pranzo + terapie farmacologiche a orario stabilito) per farvi vedere altre immagini di questo P. squamosus, si può notare il giovane imenoforo a pori poligonali (dove ci sono i basidi che produrranno le spore) e il gambo legnoso e vellutato che era infisso nella ceppaia a terra. foto 2.
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Durante un'altra uscita fatta il 19 luglio, abbiamo notato in un prato, alla base di una ceppaia di Magnolia grandiflora tagliata raso terra, quest'altra Polyporacea, abbastanza comune nelle faggete, ma in un giardino tra le magnolie, per me è stata proprio una novità. Si tratta di Polyporus squamosus, specie che raggiunge anche i 60 e più cm di diametro pileico e il peso di diversi kg, mentre questi esemplari sopravvissuti al gran secco del periodo solo perchè il prato veniva annaffiato periodicamente, pur essendo in fase di crescita giovanile erano già destinati a divenire secchi. foto 1) Polyporus squamosus
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foto 5) qui potete osservare l'imenofo composto da tuboli e la struttura "legnosa" del contesto. Questa è una specie saprofita che vegeta per più anni e può raggiunge dimensioni notevoli, attacca e porta lentamente a morte la pianta che viene invasa dal suo micelio.
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foto 4: particolare dei pori, foto fatte a casa mia al rientro, mio figlio ha staccato il fungo dalla pianta così me lo sono potuto "studiare" con calma.
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foto 2: un croop dei due esemplari di cui ho potuto seguire la crescita da aprile a fine luglio, in quanto li vedevo dalla finestra della mia camera e da cui ho scattato alcune sequenze, altre le ha fatte uno dei miei figli. Questa risale al 16 di giugno 2012.
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ciao a tutti, propongo alla vostra visione due funghi che ho trovato la scorsa estate a Milano, nei giardini del Centro Cardiologico mentre ero in riabilitazione e visti durante una delle poche uscite fatte in carrozzina con il supporto (spinta) di Ivana. 1^ specie: Perenniporia fraxinea, crescente alla base di un olmo italico, come potrete vedere dalle foto, la consistenza di questo fungo pluriannuale è divenuta legnosa quasi a somigliare al legno della pianta ospite. foto 1: habitat di crescita
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ciao Luciano, ma proprio non ti fermi mai, passi dagli ovoli ai neri per arrivare alle finferle: ma non avevi promesso che dopo le grandi raccolte di settembre, ti saresti messo solo studiare i fungacci ?, ehh! Quando mi vieni a trovare? un saluto a te e Manuela, Ennio. PS: ti allego una foto della forma lutescens di questo Cantharellus, raccolta vicino a Cavalese (TN) e fotografati assieme a Artù.
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concordo su questa utile iniziativa,forse fra tanti soci c'è ne sarà qualcuno che già si occupa di questi organismi, un salutone, Ennio.
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Ciao a tutti, approfittando della calda giornata primaverile (21°) ho provveduto a sostituire i teli della piccola serra che ripara questa pianta di limoni che si è "miracolosamente salvata dal grande gelo del febbraio 2012, io ero in ospedale in gravi condizioni e nessuno (giustamente) si era presa cura di lei. Dopo aver tagliato i rami secchi in agosto 2012, ecco come si presenta ora, ci sono pure 4 bei limoni quasi gialli che ho promesso di far raccogliere ai miei nipotini. Insomma, assieme alla pianta, mi sembra di rifiorire anch'io, ehh! Ennio. 1) 1-4-2011
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Bella coltivazione Roberto!, dal produttore al consumatore e a costo km zero. Questi invece sono a costo km 1200 (a/r), ma sono al naturale e vengono d Mottola, una zona ricca di trulli tra Brindisi e Taranto. Un salutone, Ennio.